Ferriport Landing era noiosa. Troppo  noiosa. Ero stesa su letto a guardare il soffitto e la gola mi bruciava sempre di più."Cazzo. Ancora." mi lamentai. Mi alzai a sedere di scatto. Avevo veramente troppa sete. Aprii la finestra e respirai a pieni polmoni. Odore di foresta significava odore di prede. Di cibo. Di sangue. Vivevo in una piccola casa che dava sulla foresta, cosa non a caso. Saltai giù dalla finestra, atterrando in piedi sulle schricchiolanti foglie secche d'autunno. Sentii un fruscio e mostrai i canini. Essere un vampiro non era per niente facile: caccia di qua, salta dalla finestra di là e soprattutto i cacciatori di vampiri che rompono il cavolo. Annusai l' aria. " Coniglio." mormorai. Mi avvicinai furtiva a un cespuglio e vidi un cucciolo di coniglietto indifeso: merenda perfetta. " Scusa piccolo, devo farlo se voglio vivere." dopo averlo detto mi avventai sull'aniamletto, affondando i canini nella morbida carne. Mi rialzai con una carcassa di coniglio in mano e i canini sporchi di sangue. " Se la mamma mi vede mi ammazza....." mormorai. Mia madre non sopportava che io e mio fratello Louis uccidessimo animali della foresta per bere. Appoggiai per terra il coniglietto deceduto e risalii con un balzo fino alla finestra. Trovai Louis che mi fissava sulla soglia. " Avevo sete...non dirlo a mamma.". Lui si pulì la bocca, abbassando lo sguardo. " Louis...non dirmi che..." mormorai sgranando gli occhi. Gli occhi gli divennero rossi. " Io non ho fatto nulla." Gli poggiai una mano sulla spalla. " Louis, chi hai morso?" gli chiesi preoccupata. " Un signore vecchio. Passava davanti alla fermata del bus, avevo sete." disse flebile. Mostrai i canini. " Magari ci fossi stata io al tuo posto." dissi. Lui mi guardò negli occhi." La mamma non vuole..". I suoi occhi tornarono azzurri. Abbassai lo sguardo." Lo so." mormorai. Lui si portò le mani al viso e si sedette sul mio letto. 
" Questa vita da vampiri è una palla." disse quasi in un sussurro. Lo guardai, per poi sedermi accanto a lui. " Sai.. io ho paura di uscire. Ho paura di innamorarmi di un umano, per poi un giorno cedere e morderlo...anche se la Legge Vampira lo vieta." gli dissi poggiandogli una mano sulle spalle." Vorrei essere umano..almeno per un giorno, per vedere com'è." 
" Anche io."
Mi guardò con i suoi irresistibili occhi azzurri. " Io scendo.." dissi per poi alzarmi e uscire dalla camera. Scesi le scale e mi trovai in salotto. " Mamma..." chiamai. Nessuna risposta.
"Mamma?" chiamai ancora. Uscii di casa e mi allungai leggermente. Vidi i piedi di mia madre a terra e andai in panico.
"Mamma!"
" SHHH!"
Mia madre stava benissimo, aveva un binocolo in mano e spiava i vicini. " Mi farai scoprire.." sussurrò. Io aggrottai le sopracciglia, per poi inginocchiarmi per sentire meglio mia madre. " Perchè spii i Marlin?" le chiesi. "SHHHH!"