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Autore: Becky_99    23/01/2014    0 recensioni
STORIA NON SCRITTA DA ME. E' uscita tutta dal cervello di un'amica, mi è piaciuta così tanto che ho deciso di pubblicarla.
A cosa pensa un bambino soldato mentre spara?
Mentre vede la sua felicità che gli scivola tra le mani, senza speranza di riaverla?
Mentre guarda con i suoi occhi la guerra infuriargli davanti?
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che occhi...

Occhi di un bambino che vorrebbe poter fare i capricci come tutti gli altri, occhi di un bambino che vorrebbe ritrovarsi tra le braccia della mamma quando ha bisogno di essere consolato, occhi di un bambino che non ha idea di cosa sia un orsacchiotto di peluche...

Povero bimbo. Non sa perché si trova con quel maledetto fucile in mano, sa solo che il suo unico compito è quello di mettere fine a qualsiasi vita incroci durante il suo cammino. Ma perché? Una domanda a cui non ha mai trovato risposta, una domanda che si pone tutte le sere mentre si gira e si rigira sul terriccio umido in attesa di prender sonno, una domanda che lo tormenta tutte le volte che viene travolto dall'odore tagliente della polvere da sparo, semplicemente una domanda che gli costerebbe la vita.

Che occhi... occhi straziati dalla consapevolezza di non conoscere infanzia. E' davvero tanto che non sorride, che il suo cuore non sorride. Eppure si ricorda così bene come si fa... un'altra esplosione. E un'altra ancora. E poi un'ultima, almeno per quel momento. Cosa ne sarà di lui? Davvero prima o poi conoscerà la pace? Chissà... sa solo che la sua famiglia si è ormai spenta, piano piano. Così lentamente da sembrare che sia sparita tutta di un colpo. Ed ora è solo. Solo con il suo fucile pronto a distruggere.

Un pensiero al papà e alla mamma, di certo non saranno fieri di lui. Una lacrima. Una lacrima così violenta da solcare per sempre la sua guancia, così potente da somigliare ad un oceano, così preziosa da schizzare sul terreno come un diamante blu. No, non sarebbero fieri di lui. Ma cosa può farci?

Ora dovrà avere tanta forza, perché non deve dimostrare solo a se stesso di essere un uomo di sei anni, ci sono molte persone innocenti che hanno bisogno di giustizia. Anche se la vita non è stata molto corretta con lui, anche se non conosce la parola libertà, anche se l'orsacchiotto di peluche non lo avrà mai, anche se guarda in faccia la morte tutti i giorni... beh, nulla gli impedirà di piangere. Perché quegli occhi neri ed indecifrabili non sono solo ermetici ed arrabbiati con quella cosa insensata chiamata guerra, sono anche addolorati perché mai nessuno sarà in grado di restituirgli la sua innocenza di bambino.

Che occhi...

  
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