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Autore: Payneismyman    23/01/2014    0 recensioni
I viaggi e le poesie, dimenticati come occhiali da sole su una spiaggia.
Dovevo far di tutto pur di non perderlo.
***
"Ho un piano, ma tu mi devi aiutare..." ammisi.
"Giuly non fare stronzate..." mi raccomandò.
"Credo che sia la stronzata più grande della mia vita, ma devo farla...Lou sono sicura che mamma sarà dalla nostra parte" spiegai.
Il moro sbuffò sedendosi sul letto. "In cosa consiste?" si mise le mani sul volto.
"Scappare."
"No."
"Si."
"No."
"Si."
"Non puoi scappare! Peggiorerai solo la situazione!" esclamò. Gli tappai la bocca con la mia mano, nessuno doveva sentire.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'amore ci ha cambiati, l'amore ci ha lasciati...

OS
"Non mi interessa quanto tu lo possa amare, tu non vedrai più quel puttaniere!"-papà. 
Ormai gli occhi mi bruciavano, sapevo che a momenti sarei scoppiata in lacrime. Mi ero innamorata veramente quella volta, avevo cambiato la mia strada. Niente più lacrime, tagli o qualsiasi forma di disprezzo verso me stessa. Harry Styles mi aveva salvata. Era la prima persona che si era preoccupata per me, aveva pianto con me, riso con me, ma soprattutto mi aveva aiutato a credere in me stessa e in quel momento, mio padre voleva distruggere tutto. Odiava Harry con tutto se stesso, lo definiva puttaniere, idiota, solo perchè non aveva un bel passato, ma era cambiato. Eravamo cambiati insieme. Le lacrime iniziarono a scendereimpetuose sul mio viso.
"Perchè tu cosa sei? Credi che dopo quello che hai fatto a me alla mamma io faccia finta di niente? Quando ero in ospedale cosa hai fatto tu? Sei andato a puttane!"gli urlai contro.
Il suo viso era rosso di rabbia, non mi sarei sorpresa se mi avesse risposto con un 'vaffanculo o cosa'. 
"Sai che c'è? Sei testarda, immatura e non ti accorgi che quel ragazzo  un problema!" mi rispose.
"Problema?Hai idea cosa sia veramente un problema? Beh... un problema è come tu che te ne strafreghi di tua figlia!" ribattei pronta.
"Ho fatto tante cose per te, cosa stai dicendo???" .
Ormai ero stanca delle bugie, ero stanca di tutto e tutti, soprattutto di quel coglione. Mi chiesi come mi era venuta in mente l'idea di andare in vacanza da mio padre, poi sorrisi. Se non fossi andata da mio padre non mi sarei di certo scontrata con quegli occhi verdi. Presi fiato e decisi di fare quello che volevo per una volta.
"Non ho voglia di litigare, vado a dormire, faccio le valige e domani me ne torno a Londra!" esclamai andando in camera mia.
Mi girai dando le spalle a mio padre e sorrisi furba, ora non ero più di nessuno. Aprii l'armadio e iniziai a svuotarlo e a mettere tutto il contenuto nella valigia.
"Credi davvero di volertene tornare da tua madre?" un rumore mi fece sobbalzare. L'enorme voce di mio padre rieccheggiò in tutta la stanza. Annuii.
"Certo, solo perchè tua madre ti fa fare quello che vuoi!".
"No perchè mamma sa qual'è il mio bene..." affermai calma. Mi ero calmata, sapevo che tutto questo fra poco sarebbe finito e sarebbe iniziata una favola. Solo io e lui.
"Frequentare dei puttanieri non è il tuo bene! Lo sai che finirai male.." si calmò anche mio padre.
"Si, ok va bene....ora esci di qui.." indicai la porta. Mio padre se ne andò sbattendo la porta.
Sospirai sedendomi sul letto "Giulia Tomlinson stai per fare la cazzata più grande della tua vita...".
Presi il cellulare e iniziai a digitare un nuovo messaggio a mio fratello.
Lou, muovi le chiappe e vieni su in camera mia...
muoviti
.
La risposta non tardò ad arrivare.
Potresti semplicemente scendere in cucina e interagire con me xD
Risposi immediatamente.
Vieni su...ho fatto incazzare papà.
 
Aspettai veri minuti la sua risposta, ma non arrivò. Mi buttai esasperata sul letto. Senza di lui non ce l'avrei mai fatta, avevo bisogno assolutamente di lui. Sentii bussare alla porta mi sedetti composta speranzosa. La porta si aprii lasciando trasparire la figura di Louis.
"Tutto bene? stai bene? Ancora Harry?" mi abbracciò. "Hai riniziato a farlo?" mi guardò preoccupato. 
Sorrisi, l'amavo con tutto il mio cuore, era il mio tutto. Anche lui si era preoccupato per me e apprezzavo questo gesto. Entrambi non avevamo una grande stima per nostro padre, ma avevamo deciso di andare a Holmes Chapel per provare esperienze nuove e si era rivelato un fiasco. Sapevamo che nostro padre non era cambiato. Non appena si era saputo della mia malattia era fuggito ed era andato a puttane, per questo Louis non lo aveva mai perdonato. Era ricomparso quando avevo 6 anni dicendo di voler rimettere tutto a posto. Quando mio fratello fu abbastanza grande per capire iniziò a cercare di tener lontano nostro padre da me e mamma.
"No Louis...Ho detto mai più" mostrai le braccia sorridendo. Sorrise anche lui abbracciando.
"Ti prometto che tu e Harry riuscirete a stare insieme...Combatterò io gli assistenti sociali, gli avvocati, ma sappi che tu e lui starete insieme..." mi prese il viso fra le mani.
"Ho un piano, ma tu mi devi aiutare..." ammisi.
"Giuly non fare stronzate..." mi raccomandò.
"Credo che sia la stronzata più grande della mia vita, ma devo farla...Lou sono sicura che mamma sarà dalla nostra parte" spiegai.
Il moro sbuffò sedendosi sul letto. "In cosa consiste?" si mise le mani sul volto.
"Scappare."
"No."
"Si."
"No."
"Si."
"Non puoi scappare! Peggiorerai solo la situazione!" esclamò. Gli tappai la bocca con la mia mano, nessuno doveva sentire.
"Ti prego..." mi scese una lacrima e Lou me l'asciugò prontamente.
Sbuffò nuovamente per poi abbracciarmi. "Muoviti, chiama Harry io ti copro e avverto la mamma...".
Gli saltai addosso riempiendolo di baci. "Grazie! Grazie! Grazie!".
"Fatti viva però...non fare che scappi veramente e non ti fai neanche vedere dal tuo fratellone..."disse allontanandomi e scompigliandomi i capelli.
"Ovvio" risposi prontamente.
"Va a chiamare Hazza..." mi diede un buffetto sul fianco.
Mi chiusi in bagno e digitai il numero che ormai conoscevo a memoria. Attesi la risposta ascoltando attentamente gli squilli. Il cuore prese a battere in modo esagerato e sperai con tutto il cuore che rispondesse. Guardai l'orario che segnava le undici e trentacinque. A mezza notte sarei stata libera.
"Pronto?" rispose una voce assonnata.
"Che già dormivi?" risi.
"Giu??" la voce sorpresa del ragazzo passò da un filo all'altro.
"Si sono io..." ammisi.
"Ma tuo padre non ti aveva proibito di avere contatti con me?" disse stupefatto.
"Si, ma non c'è tempo...Devi venirmi a prendere..." lo incitai a muoversi.
"Ma che stai dicendo?" la sua voce era sempre più sorpresa.
"Harry, scappiamo! Ho parlato con Louis al coprirci e a parlare con la mamma ci pensa lui...tu vienimi a prendere!" spiegai nervosa. Iniziai a giocare in modo nervoso col bicchiere del colluttorio.
"E' una follia..." sentivo la sua voce tremare. 
Quanto mi faceva male sentirlo piangere, avrei voluto che tutto il male che stava provando sarebbe passato a me. Magari prima pensava solo a divertirsi con le ragazze, ma dopo era cambiato. Forse era stato il nostro incontro a cambiare il destino, oppure era sempre stato un ragazzo dolce solo che nascondeva quel lato.
"Hey non piangere...fra poco sarò tua per sempre..." sussurrai.
"Non ce la faccio...io ti amo troppo. Sentirti mi fa star male perchè mi manchi, ma quello che vuoi fare tu è una cazzata..." disse singhiozzando. 
Il cuore stava cadendo in mille pezzi, dovevo assolutamente rivederlo per stare insieme.
"Harold Edward Styles, muovi le tue natiche e vienimi a prendere! Ci aspetta una vita insieme!" esclamai.
"Ma è-".
"No non lo è...ti fidi di me?" lo interruppi.
"Si, ma-"
"Nessun ma...io e te ricordati..una promessa..." toccai il ciondolo con l'areoplanino che mi aveva donato per farmi coraggio. 
Ci fu un momento di silenzio.
"Mi vesto e arrivo."chiusi la chiamata soddisfatta.
Esultai dalla gioia. Era fatto, ce l'avevamo fatta. Sorrisi guardandomi allo specchio. Avevo vinto. Credevo in me stessa, avevo sconfitto mio padre e finalmente potevo vivere col ragazzo di cui mi ero innamorata veramente. Corsi in camera mia dove Louis aspettava ansiosa. Di tutta risposta mi gettai su di lui e mi prese in braccio ridendo.
"Scommetto che è andata bene!" disse poggiandomi a terra.
"è andata benissimo! Me ne vado!" esclamai contenta. Eravamo entrambi contentissimi finchè non ci venne in mente che non ci saremmo rivisti più. Il moro abbassò lo sguardo.
"Mi raccomando abbi cura di te..." mugugnò.
"Lou...non è finita..." dissi io.
"Si che è finita! Non ci vedremo più..." spiegò.
Sorrisi con un angolo della bocca "Quando torni a Londra da mamma?"
"Settimana prossima...perchè?" mi chise guardandomi con lo sguardo pieno di lacrime.
"Vi raggiungeremo...Te lo prometto..." sorrisi.
Sorrise anche lui "la mia piccola donna ha vinto ancora, eh?"
"Può essere." lo abbracciai. Rimanemmo abbracciati per un po' di tempo finchè un sasso tirato sulla finestra non interruppe il nostro momento. Mi staccai.
"Devo andare...ci vediamo a Londra" feci il saluto da soldato.
"Agli ordini soldatino!" scherzò facendo anche lui quel gesto.
Ci salutammo un ultima volta finchè non riconobbi gli occhi verdi che brillavano nella notte fuori dalla mia finestra. Eravamo separati da una finestra e qualche metro, ma riuscivo a vedere quegli occhi che spiccavano nel buio più oscuro. Presi un gren respiro e poggiai un piede sul cornicione.
"Ci sono io se cadi!" rise il riccio.
Dio, quella risata. Così perfetta e coinvolgente. Era la prima cosa che mi era piaciuta di lui,perchè? Perchè aveva fatto ridere anche me. Sospirai e scesi su una tapparella.
"Ci sei, manca poco..." mi spiegò allagando le braccia. "Ora lasciati cadere che ti prendo..." disse.
"No...Harry è una stronzata...mi farò solo del male..." dissi guardando titubante in basso.
"Ti fidi di me?" chiese facendo in modo di rocordare la telefonata avvenuta poco prima.
Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere. Due secondo dopo senti il tonfo con il peto scolpito del ragazzo. Entrambi a terra, mi aveva preso ma era caduto.Mi tirai su di scatto preoccupata. Harry si mise a ridere contagiando anche me.
"Vedo che stai bene..." risi ancora.
"La prossima volta mangia di meno però!" scherzò  ridendo. 
Di tutta risposta lo picchiai in modo scherzoso, ma la situazione si capovolse: lui era a cavalcioni su di me e mi faceva il solletico. Mi morsi il labbro inferiore cercando di non cedere, ma dopo poco scoppiai in una fragorosa risata e iniziai a tirare i calci finchè non si fermò. I nostri occhi si incatenarono e io rimasi senza fiato.
"Ti amo...mi sei mancata da morire...." esclamò stringendomi.
"Anche io..." mi strinsi a lui.
"Se penso a queste settimane senza te...io.." una lacrima rigò il uo viso. Prontamente baciai la guancia bagnata e assaporai il sapore della lacrima. Mi leccai le labbra ancora col sapore salato.
"Ora sarò tua per sempre..Non pensarci" gli presi il viso fra le mani baciandolo teneramente. Il cuore iniziò ad accellerare e il viso scoppiava di calore, mentre il mio corpo rabbrividiva. Quanto mi erano mancati quei baci. Ci staccammo guardandoci negli occhi.
"Andiamo o no?" disse prendendo la mia mano. Annuii contnta.
***
Dopo ore di cammino ci ritrovammo in un camp. Alzai un sopracciglio e mi chiesi come mai non eravamo a casa sua. Le mie domande ebbero delle risposte quando il ragazzo si fermò e iniziò a montare una tenda. 
"Vuoi campeggiare?" chiesi guardandolo mentre lui litigava con quel oggetto.
"In teoria..." disse piegando un asta.
"Ma in pratica?" risi.
"In pratica non sono capace..." mugugnò.
"Uhh Harry Styles non è capace di fare qualcosa..." lo presi in giro. Mi guardò facendo il finto offeso.
"Da quà" iniziai a piegare aste finchè non finì.
***
Eravamo nella tenda. Harry si divertiva a fare le ombre cinesi per farmi addomrntare. Io lo fissavo mentre le sue fossette si definiviano sempre di più quando si accorse che lo stavo guardando. Imbarazzata abbassai la sguardo e cercai di nascondere il mio colorito rosso. Si mise sopra di me e mi tirò su il mento facendomi incontrare di nuovo quegli occhi così perfetti. Rimasi senza fiato come la rpima volta che ci incontrammo, mentre fuori le lucciole volavano tranquille illuminando tutto. Il riccio fece cadere la torcia dietro di se e mi baciò. Pian piano i baci diventarono sempre più passionali e finì come doveva finire.
Ce l'avevo fatta...ero sua

HIIII!
Saluto tutti con questa OS. Che ne pensate? L'ho scritta stamattina in preda al mal di stomaco. Cioè Harry è tutto in questa OS e il padre della protagonista? Un bastardo. Ci tenevo a dirvi che questa sarebbe la conclusione di una ff che ho scritto questa estate....Se vi piace la fine potrei postare la ff..che ne dite? La leggereste? E ora sprecate l'8% del vostro tempo lasciandomi una recesnioncina? Ci tengo a dire che se avete qualcosa di negativo da dire scrivete pure qua sotto, non vi vergognate. Apprezzo di più una critica che una persona che non critica per paura di offendere...Grazie per l'attenzione ora vado...Ciau c:

   
 
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