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Autore: Ammie    23/01/2014    4 recensioni
Mia madre non c'è più, detesto mio padre e non riesco a guardare negli occhi mia sorella. Letteralmente.
Nonostante l'oscurità che mi circonda riesco a vedere una piccola luce, che proviene dal sorriso del nuovo guardiano.
Un guardiano del buio, oltretutto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Hayato Gokudera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il guardiano del buio.
 
Non fingere di non sapere a cosa mi riferisco! Tu e... Chiara, wow!
 
 
"Mmh..." mugugnai stanco. Cercai una posizione più comoda, ma non la trovai. Mi resi conto che ero seduto, ma non volli aprire gli occhi, tanta la stanchezza. C'era qualcosa sopra di me, o meglio qualcuno.
Ma che cazzo...?
Chiara. Chiara era accovacciata su di me e dormiva tranquillamente. Per un attimo la guardai mentre riposava con un'espressione beata dipinta in volto. Le spostai una ciocca di capelli finita di fronte agli occhi, notando le guance ancora leggermente rosse per le lacrime. Sospirai, capendo che avevo spinto troppo con le domande. Data la reazione che aveva avuto, deve aver mantenuto il silenzio per anni. Era più che ovvio che appena si fosse accennato a quell'argomento, lei sarebbe crollata.
Alzai lo sguardo verso l'orologio fisso sulla parete: quasi le due di notte.
Se mi trova Shamal sono fregato.
La guardai incerto sul da farsi, ma alla fine decisi di svegliarla. La scossi pian piano, poi un po' più forte, ma niente da fare. Tutto ciò che ottenni fu una frase incomprensibile, seguita dal nome Damon.
Chi diavolo è Damon?
Annotandomi la domanda in testa decisi di portarla di sopra, a letto. La presi con delicatezza e la strinsi a me per bene, ascoltando i suoi teneri respiri. Salii le scale, e facendo molta attenzione la posai sul grande letto di camera sua. Dopo essersi distesa meglio sul morbido materasso si girò, riprendendo a respirare normalmente. Mi guardai attorno: molte foto di Shamal -in compagnia di molte donne- erano state attaccate alla parete, e vicino ad esse una cornice in particolare attirò la mia attenzione. Una famiglia sorridente, una sera di festa. Riconobbi subito una piccola Chiara per i suoi occhi giallo splendente. Accanto a lei un uomo e una donna con un neonato in braccio. Tutti e quattro sorridevano e ridevano felici, mentre dietro di loro si potevano vedere delle coppie ballare.
Dev'essere la sua famiglia.
Mi girai, continuando a esaminare la stanza attorno a me. Le pareti erano bianche e senza alcun tocco personale, ad eccezione del muro con le foto del suo tutore. Gli scatoloni erano spariti e ovunque c'erano libri o candele. Con la coda dell'occhio notai un flacone di pastiglie ancora aperto sopra la scrivania. Lo esaminai meglio: calmanti. Ecco perché non si è svegliata, devono essere forti.
"Mmh..." la sentii borbottare nel sonno.
Per un momento rimasi completamente immobile, aspettando i respiri regolari che puntualmente arrivarono.
Meglio andare.
Uscii dalla porta, ma subito mi girai per un'ultima occhiata. Stava dormendo così beatamente... In modo così tranquillo. Ai piedi del letto c'era una coperta, quindi decisi di coprirla prima di uscire di casa. Pochi minuti dopo mi avviai per la strada, ma non feci molti passi perché subito sentii una voce familiare chiamare il mio nome con tono alquanto alterato.
"Hayato!" urlò, paralizzandomi sul posto. "Perché stai uscendo a quest'ora?"
"Shamal, ecco-"
Cazzo, sono un uomo morto!
"Ti conviene iniziare a correre." disse con calma furiosa.
"Che? Io non-"
A un tratto la sua faccia si fece rossa per la rabbia. "Corri!"
 
"Amico..." disse una voce alle mie spalle. "Vacci piano, o ti andrà dritto alla testa."
Mi girai, trovando gli occhi del biondo a fissarmi con impazienza. "Cosa vuoi, Dino?"
Senza alcun invito mi si sedette accanto, ordinando un superalcolico come me. "Intanto non dovresti essere così burbero con la gente che ti vuole aiutare."
"Mi vuoi aiutare?" domandai svuotando il bicchiere e chiedendone un altro. "A fare cosa?"
"Ho sentito che alcuni giorni fa tu e Shamal avete avuto un piccolo... Inconveniente." disse, liberando una breve risata.
Confuso, lo guardai.
"Non fingere di non sapere a cosa mi riferisco! Tu e... Chiara, wow!"
Non appena sentii le sue parole quasi mi strozzai con il mio drink. "Cosa cazzo stai dicendo?"
Anche lui come me bevve d'un fiato il suo drink, sorridendo poi in modo selvaggio e dandomi una pacca confidenziale sulle spalle. "Pensavo fossi ossessionato con la faccenda del Braccio Destro, ma quanto pare anche tu ti dai da fare!"
Che diavolo, perché tutti saltano alle conclusioni? E per di più a quelle sbagliate? Se tra tutte le persone che conosco proprio Dino è venuto a parlarmi di questa cosa, significa che glielo ha detto Reborn, che deve averlo saputo dalle inutili lamentele di Shamal. "Ascoltami attentamente, perché non lo ripeterò: ci siamo addormentati. Stop." dissi nervoso.
"Ma… Vuoi dirmi che non è successo niente?" domandò.
"No!" sbottai. "E fatela tutti finita con queste insinuazioni."
Per un bel po' rimanemmo in silenzio e continuammo a bere, godendoci ogni sorso di quel liquido. A un tratto però, Dino ruppe la pace. "Mi vuoi dire che ti succede?"
Lo guardai torvo. "Che intendi?"
"Le stai addosso, Gokudera. È strano..." mi vide accigliarmi, quindi si spiegò meglio. "Ti conosco da un po' ormai, ma non ti ho mai visto prestare tanta attenzione a una donna come con Chiara."
"Beh, Shamal mi ha detto di aiutarla... Non ha detto quando partirà, ma sappiamo entrambi che quello sciupafemmine non rimarrà in Giappone per sempre."
Annuì. "Teme che con la sua partenza Chiara potrà sentirsi di nuovo sola." non era una domanda, ma un'affermazione: aveva capito il mio discorso. Terminò un nuovo bicchiere, sistemandosi poi la camicia. "Comunque non intendevo proprio quello."
Buttai uno sguardo dall'altra parte del locale trovando alcune donne a fissarci avidamente. "E cosa, sentiamo."
"Da quando lei è diventata il nuovo guardiano... Non so, ti vedo diverso."
"Te l'ho detto: Shamal mi ha chiesto di prendermi cura di lei."
Scosse la testa divertito. "E accompagnarla a fare shopping rientra nel prenderti cura di lei?"
Strabuzzai gli occhi, di nuovo rischiando di soffocare con la mia stessa bevanda. "Come...?"
"Hibari-san." bevve un lungo sorso, prima di lasciare una generosa mancia alla barista.
"E lui come lo sa? Aspetta." posai il bicchiere sul bancone, pensando a come il mondo stesse diventando un posto così strano. "Da quando in qua Hibari è interessato a... A qualcosa?"
"Me l’ha detto lui: ormai siamo diventati migliori amici."
A stento a trattenni una risata. "Ma per favore."
"Sono riuscito a farlo parlare. Non chiedermi come, perché non ne sono sicuro neanch'io." si alzò dal suo posto, rimanendo però ancora vicino a me. "Ad ogni modo, glielo ha detto Chrome."
Devono averci visti assieme... È l'unica spiegazione. Ma perché la gente è sempre più pettegola? "Ah, diamine! C'è qualcosa in lei che mi spinge..." mi bloccai nel bel mezzo della frase, imbarazzato. "A proteggerla, non so bene come spiegarlo... Sento... Come se stessi cambiando."
"Forse non ti sei reso conto di essere già cambiato." disse con nonchalance.
Sospirai, stanco dopo tutta quell'assurda conversazione. "Piuttosto... Mi vuoi spiegare come mai non hai ancora combinato un disastro?"
Alzò le spalle. "Romario è in fondo al bar."
"...Capisco." dissi, prima di ordinare il sesto bicchiere. "Ehi, dove vai ora?" chiesi, notando che se ne stava andando.
"A quanto pare Hibari e Mukuro hanno avuto dei problemi... E si stanno per sfidare."
Sai che novità.
Lo vidi raggiungere Romario e bisbigliare qualcosa. Indeciso aspettai qualche secondo, ma alla fine lo seguii: non avevo niente di meglio da fare.
 
"C-Chiara-chan!" disse sorpresa.
Sorrisi. "Oh, ciao Chrome." mi avvicinai a lei, notando due ragazzi che non avevo mai visto prima d'ora. Uno dei due era alto, pallido, con gli occhiali e osservava qualcosa con distaccato interesse. L'altro era più muscoloso e anche più protettivo nei confronti della ragazza.
"Chi diavolo sei tu?"
Chrome sbarrò gli occhi stupita.  "Ken!"
"Io sono Chiara." dissi semplicemente. Dopo le continue -e a mio parere senza senso- domande di Shamal su una notte di alcuni giorni prima, avevo davvero bisogno di staccare la spina. "Che state facendo?" Non appena formulai la domanda, l'espressione di Chrome passò da sorpresa a preoccupata.
"Mukuro-sama e quel Kyoya-san stanno per affrontarsi." disse Ken, avvicinandosi all'altro ragazzo e mettendosi a osservare in lontananza i due combattenti.
Inarcai le sopracciglia. "E perché?"
"Tutta colpa di Chrome." rispose il più pallido con calma.
"Chikusa!" disse lei, avvicinandosi ai due e iniziando una fitta conversazione.
Spostai lo sguardo verso i due che da un momento all'altro si sarebbero confrontati. Il cielo era di uno strano grigio e rispecchiava pienamente l'atmosfera tesa che laggiù si stava vivendo. All'improvviso accadde: Rokudo Mukuro sparì dentro un fumo denso comparso dal nulla, lasciando me e gli altri tre spettatori un po' disorientati.
"Dietro di te!" urlò poi una voce alle mie spalle.
Mi girai, riconoscendo Dino, il suo fidato Romario e Hayato. Spostai lo sguardo verso Hibari, che aveva seguito il consiglio del suo maestro iniziando con degli attacchi frontali. Mi voltai ancora una volta, salutando i nuovi arrivati.
"Chiara-chan..." disse per primo Dino. "Non sapevo fossi qui." sorrise divertito.
"Passavo per caso." ammisi. Guardai Hayato nervosamente. "Uhm... Hayato-kun, hai un minuto?"
Seguirono alcuni secondi d’imbarazzante silenzio, ma alla fine accettò e ci allontanammo da un Dino con un'espressione molto sospetta. Camminammo per un po', arrivando a una panchina di un piccolo parco. Iniziai io. "Che diavolo ha Shamal? Che gli hai detto?"
Subito s’irrigidì, ma poi si decise a rispondere. "È stato tutto un enorme sbaglio. Shamal..." abbassò lo sguardo, ma poi mi fissò dritta negli occhi. "È tutto a posto, davvero. Non devi preoccuparti, Chiara."
"Ma hai visto Dino? Forse lui sa-"
Mi bloccò subito, scattando come una molla. "No!" e notando la mia faccia sorpresa, si corresse. "Ehm, probabilmente è emozionato per la sfida..."
Ci pensai su. Forse poteva essere vero, in fondo a quanto gli altri mi hanno detto Hibari è stato allievo di Dino. "Mmh... Già." sospirai. "Beh, andiamo a vedere come va a finire."
Alzò le spalle. "Finirà in parità come al solito, poi Chrome si sentirà in colpa e li curerà finché non staranno meglio."
"Allora che proponi?" lo stuzzicai. "Vuoi farti un altro bicchierino?"
Lo vidi alzarsi, sorridere divertito, e sciogliersi lentamente il codino. "Si sente così tanto?"
Subito non feci caso alla domanda, perché seguii quel movimento con molta attenzione. Senza quel codino i capelli gli arrivavano al mento e gli incorniciavano il viso in modo da far risaltare maggiormente il colore degli occhi. Improvvisamente sentii un'ondata di calore invadermi e farmi sentire stranamente rilassata. Stranamente, perché di solito non ero mai completamente tranquilla.
Proprio un gran bel ragazzo.
Tuttavia la magia s’interruppe quando raccolse di nuovo i capelli, tornando a guardarmi. "Chiara...?"
Con quelle parole tornai nel mondo reale. "Mmh?"
"L'odore dell'alcol. Si sente?"
"Oh... Beh, abbastanza." dissi mordendomi le labbra. Mi aveva colta in flagrante mentre lo osservavo. Dopo questa mia gaffe seguirono dei minuti di silenzio abbastanza teso, quindi mi alzai dalla panchina e mi avviai verso la strada.
"Che hai in mente?" mi chiese con tono curioso.
"Andiamo a bere." decisi d'istinto.
Mise le mani in tasca, senza far cadere il contatto visivo neanche per un secondo. "Io passo."
"Chi ha detto che devi per forza bere anche tu?" chiesi con espressione divertita, prima di iniziare a camminare.
Dopo alcuni momenti mi seguì. "Donne." disse, e poi aggiunse sottovoce qualcosa che però riuscii a catturare. "Interessante..."

 
 
Allora, eccomi di nuovo!
Premetto col dire grazie per le magnifiche recensioni:
  • Rock, ti sono capitate tante belle cose? Beata te! Per il passato della nostra protagonista dovrai aspettare ancora un po’, ma spero con tutto il cuore ne valga la pena! Ora riesco a vedere tutta la storia, ed è una storia molto, molto complicata… Non solo dal punto di vista love! Ma soprattutto… Sei contenta che il nostro adorato Gokudera sia vivo e vegeto? (domanda retorica ovviamente!)
  • The Reckless (alias Laurentia), grazie per tutti i complimenti, a momenti mi atterravi! Per quanto riguarda i Borgia… volevo dare alla storia qualcosa che avesse profonde radici italiane, e chi meglio di quella famiglia, per un’appassionata di storia come me? Ancora ringraziandoti ti chiedo… Chi può non amare quel dolce tenebroso Gokudera Hayato? (l’ossimoro è assolutamente voluto!)
  • Marianna14, mi fa davvero piacere che la storia ti piaccia sempre di più! E oltretutto, devo farti i complimenti: hai azzeccato il mio intento -o meglio, uno dei vari- di rendere il personaggio di Hayato più sensibile e dolce, come si vede pochissime volte. Per questo ti meriti un applauso! Anche a te dico che per scoprire il passato di Chiara ci vorrà del tempo… Ma intanto posso dirti che un tempo (passato, presente o futuro, chi lo sa?) riserverà ai nostri Vongole delle spiacevoli sorprese… M a questo molto più avanti!
Ancora ringraziando tutto il successo che la mia storia sta avendo vi mando un bacio di cuore, scusandomi perché la settimana prossima non sarò in grado di aggiornare: scuola, studio, libri… Sarà una settimana impegnativa.
Grazie ancora, tesori!
Ma Maddie.
  
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