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Autore: AlexVause    23/01/2014    5 recensioni
Due mondi differenti, separano ciò che il destino sembrava aver unito.
Con un piccolo aiuto, tutto ciò che è andato perso, verrà ritrovato.
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Swan Queen
Seguito di Trust e For You...Always.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amarsi e perdersi per poi ritrovarsi. Destino.'
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Capitolo 2
 
La stanchezza prese il sopravvento e così, la mattina giunse abbastanza in fretta.
Un fruscio fra gli alberi, svegliò la Evil Queen che dormiva accanto al fuoco, poco distante dai suoi finti genitori…i Charming.
Si alzò velocemente, ma qualcuno fu più rapido di lei.
Un uomo robusto, la strinse forte a se, serrandole la bocca con una mano.
James e Snow si alzarono, svegliati dal fracasso fatto da cinque energumeni, che tenevano in ostaggio Regina…in quel caso, la loro figlia.
- Dateci tutto ciò che avete.
La Evil Queen era pronta a colpire, ma Biancaneve dalle sembianze di una semplice contadina, accennò un “No” con il capo.
- Lasciate stare nostra figlia. Siamo poveri, non abbiamo niente.
Tentò delicatamente James, mettendo le mani avanti in segno di resa.
- Allora ci prenderemo la vostra piccola. Tra l’altro, a quanto vedo, è in età da marito. Ci divertiremo un po’, vero ragazzi?
Chiese l’uomo che tratteneva Regina. Quella domanda catturò molti consensi tra i suoi scagnozzi.
- Vi prego, vi supplico, lasciateci andare. Non abbiamo denaro con noi.
Intervenne Snow. Espressione preoccupata.
- Oh. Mi piange il cuore.
Delle risate seguirono quella frase.
- Catturateli!
Ordinò poi il capo, stringendo Regina ancor più forte.
- Siete proprio sicuri di volerlo fare?
Chiese James con tono di sfida.
Un uomo fu subito davanti a lui e un altro trattenne Snow.
Il Principe, fece un cenno alla figlia quattordicenne, la quale creò due sfere di fuoco con le mani.
Il bandito che la tratteneva, si spaventò cadendo a terra.
Con una testata all’indietro, Snow colpì sul naso, l’uomo dietro di lei.
James diede un pugno nello stomaco al malvivente davanti a se.
L’ex sindaco, fece svanire le sfere infuocate e , con un gesto della mano, il fuoco avvampò e i banditi caddero a terra privi di sensi.
- Dovevamo mantenere un basso profilo. Ora ci manderanno a cercare.
Snow rimproverò James e la matrigna.
- No, se perderanno la memoria. Sarà come se non ci avessero mai incontrati.
Rispose Regina sorridendo.
James si avvicinò alla matrigna della moglie, circondandole con un braccio le esili spalle di ragazzina.
- Bella pensata. Sei proprio mia figlia.
Sorrise il Principe.
- Non esageriamo adesso.
Disse Regina scostandosi.
 
- Mamma, perché stai esitando?
Chiese Henry, guardando incuriosito Emma.
La donna, in piedi, guardava un punto fisso nel terreno.
Tenendo un fagiolo stretto nella mano, avrebbe dovuto gettarlo a terra per aprire un portale, ma qualcosa la bloccava.
- Mamma?
La richiamò henry, non avendo ottenuto alcuna risposta con la precedente domanda.
L’ex Sceriffo, si riscosse dai suoi pensieri.
- Dimmi ragazzino.
Disse distrattamente, la donna al figlio, che le si avvicinò stringendola teneramente.
- Hai paura?
Le chiese timidamente.
Non voleva  dirlo al piccolo Henry, ne lasciarlo trasparire, ma quell’emozione era più forte di lei…si, aveva paura. Non per  lei, ma per il figlio.
Era la prima volta che andava in un mondo, così diverso e pericoloso, senza Regina.
Quella donna così potente e autoritaria, la faceva stare bene. Con lei si sentiva al sicuro e sapeva di poter contare sulla sua magia in caso di pericolo…invece lei…come avrebbe potuto salvare il figlio da magia e trolls? Cos’avrebbe fatto se un essere li avrebbe attaccati? Dove sarebbero andati?
Troppe domande le frullavano nella mente. Troppe domande senza risposta.
- Non so, dove andare a cercarli…
Disse infine al figlio.
- …ne come fare, per farlo.
Concluse.
- Un modo lo troveremo. Non sei sola mamma, ci sono io con te.
Henry sorrise, infondendo coraggio alla bionda, che gli accarezzò i capelli per poi tornare a fissare lo stesso punto nel terreno.
- Ho paura che ti accada qualcosa. Non sono brava quanto tua madre, a difenderti da mostri strani.
Ammise la donna con tristezza, mista a nostalgia.
- Mi fido di te.
Ed era proprio la fiducia che Henry aveva in lei, a preoccuparla.
Non avrebbe mai voluto deluderlo.
- Mi mancano.
Quel tono triste da parte del figlio, la fece voltare verso di lui.
- Li ritroveremo, ragazzino.
Sorrise al piccolo.
- Ti manca la mamma?
- Regina?
Henry accennò un “Sì” con il capo.
- Da morire.
Rispose la bionda. Un nodo le salì alla gola, al ricordo di lei e dei giorni passati.
Sarebbe mai tornata ad amarla? Si sarebbe mai ricordata del loro amore?
Henry era ancora all’oscuro di quanto accaduto a Neverland…era all’oscuro di quanto soffrisse Emma a causa di ciò che le aveva fatto Pan…le aveva portato via Regina.
- Posso chiederti una cosa?
Il ragazzino si fece improvvisamente timido, cosa che incuriosì molto la madre al suo fianco.
- Dimmi.
- Perché, tu e la mamma non vi coccolate più?
All’ex Sceriffo, sfuggirono dei colpi di tosse.
Inconsciamente Emma, aveva inghiottito la gomma da masticare, a quella domanda.
- Noi…ci…cosa?
Domandò la donna con voce lievemente stridula.
- Dai mamma, vi ho viste.
Occhi sbarrati, l’ex Sceriffo si stava chiedendo, cos’aveva effettivamente visto.
Invece di rispondere a quella domanda, così difficile, preferì far cadere il fagiolo ed aprire un portale.
- Meglio andare.
Disse Emma prendendo la mano del figlio.
 
La nuova famiglia Charming al completo, si era incamminata verso il loro castello.
Dopo qualche ora di cammino, furono distratti, dal suono di alcuni tamburi.
- E questi suoni?
Chiese Snow, guardandosi intorno.
Regina la zittì alzando il dito indice.
La marcia, proveniva da una strada sotto di loro.
Sfruttando la sua statura piccola e mingherlina, la Evil Queen si intrufolò fra alcuni rami, riuscendo così a sporgersi per vedere meglio.
Aveva tutta l’aria di una sfilata.
- Venite a vedere.
Regina invitò i suoi finti genitori, a raggiungerla. Ci riuscirono, seppur a fatica.
- Che sta succedendo?
Domandò Snow, sorreggendosi a Regina che la tratteneva per non scivolare, sulla strada sottostante.
- Sicuramente, una sfilata degli pseudo reali, che governano questo posto.
Quelle guardie, devono pur essere comandate da qualcuno!
Constatò la Evil Queen.
- Regina ha ragione. Sarebbe il caso di avvicinarsi e chiedere informazioni: chi sono e perché si trovano qui.
Propose James.
 
Emma ed Henry, furono colpiti da malasorte, comparendo proprio accanto ad un gruppo di guardie in pattuglia.
- Pessima idea.
Borbottò Emma.
In un attimo, uomini armati furono subito addosso all’ex Sceriffo, che spinse il figlio fra i cespugli in modo che non lo notassero.
Henry volle protestare contro il gesto della madre, ma non ne ebbe il tempo.
Una ragazza dagli abiti verdi e capelli biondi raccolti, lo attirò a se, coprendogli la bocca con una mano.
- La ragazza con la giacca rossa, ha voluto salvarti. Non rovinare tutto, uscendo allo scoperto.
Facendo così, renderai il suo gesto invano.
Bisbigliò la donna alle spalle del ragazzino.
In silenzio entrambi, non poterono fare altro che essere spettatori della cattura di Emma.
L’ex Sceriffo venne colpito alla nuca e legato, per essere portata al castello.
Henry in quell’istante, si sentì dannatamente solo.
- Troveremo un modo per salvarla. Se tolgo la mano, mi prometti che non urlerai, ne farai gesti stupidi?
Il ragazzino annuì con il capo e la ragazza lo lasciò andare.
-  Come ti chiami?
Chiese Henry con cautela.
- Trilly
Rispose la giovane donna davanti a lui. Il ragazzo sgranò gli occhi impaurito.
- La Trilly di Pan?
Aggiunse poi il ragazzino, facendo un passo indietro.
La ragazza avvertendo, avvertendo la paura improvvisa da parte del suo interlocutore, alzò le mani in segno di resa.
- Mi chiamo Trilly, ma non ho nulla a che fare con Pan, non più. Non sono cattiva.
La rassicurò Campanellino, ma Henry era assai diffidente.
- Mia madre, mi ha sempre insegnato, che le parole contano meno dei fatti. Non mi fido delle persone.
Rispose il ragazzino con leggero astio.
- Tua madre, era o è saggia.
Il bimbo non rispose.
- Non ho potuto fare a meno di notare, che tu e la ragazza, siete giunti qui per magia.
Riprovò timidamente Trilly.
- E non sono gli unici.
Una voce, si udì alle loro spalle.
Campanellino, cadde a terra priva di sensi.
 
La marcia suonata dai tamburi, si stava avvicinando alla finta famiglia di contadini.
I Charming avevano raggiunto una piccola folla di persone, in piedi a vedere i nobili che stavano per arrivare.
Uomini, donne e bambini, erano tutti ai lati della strada, per assistere alla sfilata.
Un gruppo di guardie a piedi, marciavano seguendo tre soldati, capitanati da un ragazzo biondo in alta uniforme.
Tutte quelle guardie armate, precedevano due uomini altezzosi su cavalli bianchi e una carrozza.
- Nicolas!
Esclamò James.
- Prego?
Domandò Regina.
- Vedete il ragazzo biondo, a capo delle guardie? L’ho riconosciuto. È il figlio del capitano della guardia reale. Suo padre lavorava per noi. Devo riuscire a parlarci.
Spiegò James a moglie e figlia momentanea.
- Ma non sei James, ora. Non ti riconoscerà.
Disse Snow afferrando per un braccio, il marito.
- Non deve infatti, ma riuscirò a farmi dire dove sta suo padre.
Detto ciò, baciò la moglie e scomparve fra la folla.
I due nobili altezzosi sui cavalli bianchi, si stavano avvicinando a Biancaneve, sfilando.
La Evil Queen, ora ragazzina, li stava fissando rovistando nei suoi ricordi.
- Chi sono quelli?
Chiese Snow a Regina, ferma al suo fianco.
- Gente brutta.
Rispose un uomo, vicino a Mary Margaret.
- Li conoscete?
Domandò Biancaneve, incuriosita da quella risposta.
- Governano la Foresta Incantata, da qualche anno. Quando la Evil Queen, lanciò la maledizione portandoci via i reali, grazie a Re George loro presero il comando. Sfortunatamente, seguirono le orme della matrigna di Biancaneve.
Spiegò il contadino.
- Magia?
Chiese Regina.
- Tirannia.
Rispose l’uomo con odio. Smise di parlare improvvisamente, notando una guardia avanzare verso di lui.
- Ora ricordo…
Disse l’ex Sindaco, portando Snow dietro a della vegetazione, per poter parlare liberamente.
- …quando tu eri piccola, Frederick e Roederick, avevano la mia stessa età.
Ora invecchiando, sono diventati tali e quali al loro padre.
La famiglia di quei due, ha cercato più volte di far cadere il regno di Leopold.
Continuò Regina.
- Come ha fatto, mio padre, a contrastarli?
Chiese Biancaneve incuriosita.
- Non l’ha fatto. Non ne aveva il potere.
Snow rifletté su quella frase detta dalla matrigna.
- Ma tu si…vero?
A quella domanda, Regina sogghignò.
 
- Questa dama, si è palesata ad un gruppo di mie guardi, usando la magia. Merita la morte.
Disse a gran voce, un nobile dall’aria strafottente, trovando consensi in tutte le persone presenti dinnanzi al patibolo.
Uomini e donne, nobili e contadini, fungevano da patetico pubblico urlante, che a gran voce reclamavano la testa di quella strega bionda.
Un uomo gigantesco, vestito di nero, era al suo fianco.
Indossava un cappuccio, anch’esso nero, che gli ricopriva totalmente il volto.
Era il suo boia e brandiva un’enorme ascia bipenne.
Emma, in ginocchio dietro ad un ceppo in legno, ora aveva davvero paura.
Mai avrebbe pensato, che sarebbe morta in quel modo.
Il nobile, fece un cenno alle guardie che poggiarono la testa dell’ex Sceriffo, sul legno davanti a lei.
Il boia attendeva solo un ordine, che non tardò ad arrivare.
Alzò la scure e un attimo prima, che essa calasse sul collo della giovane bionda, svanirono entrambi sotto gli occhi di tutti i presenti, rimasti senza dubbio attoniti.
 
James, vide Snow e Regina, nascoste dietro ad alcuni alberi. Le raggiunse facendo attenzione a non essere visto.
- Sono riuscito a parlare con Nicolas e scoprire dove si trova il padre.
Devo lasciarvi, per andare a cercarlo…sempre sperando che non mi abbia mentito.
Se c’è, ci aiuterà.
Informò le due donne, tutto d’un fiato.
- Ma noi, cosa faremo nel frattempo?
Snow era preoccupata.
- Voi, dovete rubare l’anello della casata di Re George. Lo indossa Roederick. Sapete chi è?
Domandò James.
- Ci pensiamo noi. Li conosco. Ora vai.
Rispose telegrafica Regina.
- Stai attento.
Sussurrò Biancaneve, baciandolo dolcemente.
- La affido a te, regina. Prenditi cura di Snow.
Il principe guardò negli occhi la Evil Queen.
- Ci penso io.
Sorrise la mora. James si voltò per andarsene, ma Regina lo fermò.
- Nel caso tu debba mostrarti per ciò che sei, schiocca le dita una volta. Due volte nel caso vuoi ritornare contadino. Bada bene però, puoi usare questo trucchetto, solamente quattro volte. Due per tornare Principe e due per tornare contadino. Sono stata chiara?
James la guardò serio in volto.
- Cristallina. Grazie.
Il Principe le accarezzò un braccio prima di andarsene.
 
Emma ed il boia, comparvero in mezzo al bosco.
L’ex Sceriffo, visibilmente spaventata, tentò la fuga, ma fu bloccata a mezz’aria.
- Tu, chi sei?
Chiese Emma all’uomo gigantesco.
Il boia mutò sotto i suoi occhi, divenendo più snello e di statura lievemente inferiore.
- Stai bene?
Chiese con voce familiare.
La ragazza si risollevò d’animo, nel sentire quel suono.
- Malefica.
Emma sorrise pronunciando quel nome.
Con un gesto , la Strega trasformò quelle orribili vesti, in un fantastico vestito viola, mostrando poi il viso.
- Quanto puzzavano quegli indumenti!
Sbuffò la donna inorridita.
- Grazie a Dio, sei tu. Dove sono gli altri?
Chiese l’ex Sceriffo, che venne immediatamente liberata e si avvicinò alla Strega.
- Dopo la maledizione, ogni uno di noi, si è trovato nel luogo da cui proveniva.
Li stavo andando a cercare, quando mi sono imbattuta in Henry e Trilly.
Spiegò Malefica.
Nell’udire il nome del figlio, Emma avvertì il suo cuore correre all’impazzata.
- Henry? Dov’è? Sta bene?
La Strega, sollevò il braccio indicando una caverna, da cui comparve correndo il ragazzino, seguito da una biondina dai capelli raccolti.
Emma ed il figlio si abbracciarono.
- Grazie, grazie, grazie.
L’ex Sceriffo era al settimo cielo.
- Ehm…scusa ancora per la botta in testa, Trilly.
Si scusò un po’ impacciata, Malefica.
 
 
 
 
 
 
Note di Alex: Ed eccomi quiiiiiiii, nuovo capitolo, nuove avventure :)
Fatemi sapere che ne pensate. Adoro leggere le vostre recensioni e commenti :)
Alla Prossima.
  
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