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Autore: _IoCiCredo_    23/01/2014    0 recensioni
"Amy" disse lui "Ho sempre avuto un debole per le cose impossibili, e tu ne sei la dimostrazione"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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-Spazio autrice
Salve! E' la mia prima storia e avrei proprio bisogno di alcune dritte perciò se avete qualcosa da consigliarmi sono ben lieta di ascoltarvi. Spero che vi piaccia almeno un po'. Buona lettura :)



“Amy” richiamò la mia attenzione una voce roca e profonda “Ora”.
Iniziai a tossire facendo finta di non averlo sentito. Con la coda dell’occhio intravidi un sorriso compiaciuto farsi spazio fra le sue carnose labbra. Sentii la sua mano appoggiarsi sulla mia coscia e il suo respiro caldo sul collo che mi provocò dei piccoli brividi lungo il corpo.
“Abbiamo un patto, ricordi?” iniziò a lasciarmi dei baci umidi sul collo.
Non poteva farmi questo! Ci stava godendo a farmi impazzire.
“Sei matto? Siamo in classe! Stai fermo che la prof potrebbe vederti!” sbottai allontanandogli la calda mano dalla mia coscia.
“Styles, Watson cosa avete tanto da parlare voi due? Vi state confessando?” Ecco, come non detto.
“No prof, scus-“ e ancora prima che terminassi la frase Harry rise di gusto, quasi volesse sfidare la docente.
Gli diedi una gomitata per farlo smettere, ma nulla.
“Visto che ridi tanto Styles vai pure fuori dalla classe fino alla fine dell’ora e portati dietro la tua amica. Non voglio più vedervi durante la mie ore se non ad Agosto all’esame.”
“Ai suoi ordini!” sembrava che non vedesse l’ora. Si alzò in fretta in piedi e con passo svelto mi trascinò fuori dalla classe non dandomi nemmeno il tempo di elaborare ciò che era appena successo.  
‘Ad Agosto all’esame’, di cosa stava parlando? Non abbiamo nessun esame ad Agost… O brutto figlio di puttana! Lo ammazzo Styles questa volta, lo giuro.
Mentre ero assolta dai miei pensieri Harry ne approfittò per portarmi dentro lo sgabuzzino dei bidelli.
“TU” lo indicai con gli occhi di fuoco “Harold Edward Styles, SEI MORTO!”.
Quello che da parte mia era un tentativo di fargli paura a lui faceva solo ridere.
“Sei bella quando ti arrabbi” si avvicinò a me fino a farmi ritrovare con le spalle al muro accarezzandomi il viso e spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Sentivo il cuore battere sempre più forte, nonostante tutto non riuscivo ancora a resistere a quei suoi occhi color smeraldo talmente profondi che mi ci perdevo sempre dentro.
“Ti rendi conto che sono rimandata in fisica ora per colpa tua?!” cercai di mantenere la mia rigidità, ma lui sapeva bene che stavo per cedere.
Allora si avvicinò ancora di più azzerando la distanze e lasciandomi un lieve bacio sulle labbra.
“Certo che sei bassa amore”sorrise compiaciuto.
“Guarda che sarai più alto di me di soli 10 cm”
“E tu chiamali pochi” e si riavvicinò questa volta approfondendo il bacio.
Dovevo resistere, mi aveva appena fatta rimandare. Non poteva averla sempre vinta lui. Ok Amy, prendi forza.. 3-2-1 .. 2-1 e mezzo- 1.. Niente da fare, il mio corpo non rispondeva agli ordini.
Mi alzò facendomi sedere sul piccolo tavolo buttando per terra tutte le scartoffie.
Con le mani pian piano si spinse dentro i jeans toccandomi l’inguine.
“Sei solo mia, ricordatelo” disse fra un bacio e l’altro.
No, non potevo dargli ciò che voleva anche questa volta. Per una volta volevo vederlo sottomesso.
Presi in mano la situazione e spingendolo con forza contro il muro iniziai a baciarlo appassionatamente.
Gli sbottonai i pantaloni e sentii il suo membro duro. Ci stavo riuscendo. Ma non ero ancora soddisfatta.
Gli abbassai i pantaloni e mi misi in ginocchio. Lui inizialmente mi guardò confuso, mi ero sempre rifiutata di fargli certe cose.
Misi le mani dentro le mutande e pian piano gliele sfilai lui ancora non capiva. Iniziai a lasciargli baci lungo tutto il suo membro, inizialmente un po’ schifata ma dopo un po’ non mi schifava più di tanto.
“Amy, non sei costretta..” intervenne lui.
“Styles sei bello quando stai zitto”. Lui non aggiunse altro mentre io dopo una serie di baci iniziai a metterlo pian piano in bocca e mi aiutai con le mani. Lui intanto mi aiutavi con le mani.
Pian piano aumentai sempre più il ritmo e sentii il suo respiro farsi sempre più pesante. Aveva gli occhi socchiusi con i riccioli che gli ornavano il viso e intanto si mordeva le labbra. QUANTO CAZZO ERA BELLO.
Era la prima volta che lo vedevo così, era la prima volta che ero riuscita finalmente a prendere in mano io la situazione.
Bene, può bastare. Proprio quando era al culmine mi staccai e mi rialzai in piedi.
Lui mi guardò inizialmente non capendo poi io sorridendo compiaciuta mi avvicinai a lui e mordendogli il lobo dell’orecchio gli dissi “Finché non aggiusti il casino che hai creato da me non aspettarti più nulla”.
Detto ciò mi sistemai e mi avviai verso la porta più soddisfatta che mai.
“Amy, sei una stronza.”


 

  
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