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Autore: javaadshug    23/01/2014    1 recensioni
"Ti ho visto e so che tu hai visto me. Se mi vuoi davvero cercami, aspettami. Time square. Capodanno 2013. Mi saprai trovare"
Louis fissò il foglietto di carta per qualche secondo.
Pensò, pensò a cosa fare, a dove andare. Pensò a chi avrebbe voluto vederlo, ma a distanza di un anno.
Pensò che fosse una sfida, e Louis Tomlinson non rifiutava mai una sfida.''
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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31 dicebre 2012
23.00

« Alla salute! » esclamò un uomo alzando il suo calice, seduto a capotavola. Louis, francamente, non conosceva nessuno delle persone sedute con lui. "Sei una celebrità, devi fingere di conoscere tutti e di adorare chiunque" si ripeteva, frenando l'impulso di scattare in piedi e mandare nettamente a quel paese quella gente inutile e pettegola. 
« C'è un sacco di bella gente stasera, prima ho incrociato Conor Maynard, e se non sbaglio ho visto Harry Styles con Grimshaw, laggiù » esordì una signora, facendo tremare le ginocchia al ragazzo. Si controllò, e cercò di spostare la sua attenzione alle labbra prettamente rifatte di lei. 
« Chissà chi bacerà quest'anno, io mi metto in fila! » disse poi un'altra. Una risata fragorosa si levò dalla tavolata, ma il ragazzo dagli occhi azzurri non accennava che un sorriso falso. 
« E' stata una serata veramente favolosa, con permesso mi avvio verso Time Square per vedere il count down. Buon anno. » annunciò con freddezza. Si alzò dal tavolo, si allisciò la giacca e si diresse verso la zona dei divanetti. 


23.25
Quel drink era maledettamente freddo per l'ultimo giorno di dicembre, ma il sapore forte dell'alchool bastava per rinvigorirlo e svegliarlo dai suoi pensieri. Molte persone si avvicinavano a lui per scambiare qualche parola, o semplicemente per congratularsi per la sua carriera da solista dopo lo scioglimento degli One Direction. Era soddisfatto del suo album, un po' spento per i suoi soliti standard di musica, ma fin troppo realistico rispetto al suo stato d'animo. 
« Oh, sei assolutamente adorabile! » una voce irritante richiamò la sua attenzione. Louis ebbe finalmente un motivo per alzare lo sguardo dalla fettina di limone poggiata sul bordo del bicchiere, così guardò nei divanetti sparsi per la sala. 
Fu così, veloce e inaspettato, come un gancio destro nello stomaco. 
« Grazie Nick. Mi fai arrossire così. » rispose Harry, con quel sorriso spudoratamente falso. Teneva le spalle rigide sotto il braccio dell'altro, le mani che nervosamente si torturavano l'un l'altra, gli occhi verdi che brillavano più di ogni collier di diamanti indossati dalle piacenti signorine sedute a guardarlo in venerazione. 
« Oh Harry, quella giacca ti sta a meraviglia » commentò la ragazza dalla chioma bionda, intrecciata in un'elaboratissima acconciatura. 
« Si, davvero, così elegante hai ancora più fascino » aggiunse la giovane col vestito di raso blu come la notte e i tacchi tempestati di brillanti. 
« Grazie, troppo gentili. E se offrissi un drink a queste belle donzelle? » Harry dovette trovare una scusa per frenare gli elogi che come un fuome in piena scorrevano dalle loro bocche, sorridendo come sempre. Il ragazzo dagli occhi azzurri sentì una fitta al cuore, vedendo che le sue insicurezze restavano parte di lui. Quelle insicurezze che solo lui sapeva mettere da parte, sussurrandogli le più belle frasi in quelle notti troppo cariche per dormire, ma troppo spente per fare l'amore. 
« Non ti scomodare bocconcino, da mezzanotte lo champagne scorrerà a fiumi. » Nick lo fece sedere quando ormai si dava per salvo a quella tortura infinita. Rassegnato si sedette a fianco dell'amico, il quale poggiò una mano nel suo interno coscia facendolo rabbrividire. La sua espressione era probabilmente simile a quella di una ragazza promessa in sposa a uno sconosciuto, costretta da idee altrui, zittita forzatamente dalla sua bontà. Perchè Harry era così, così buono da essere incapace di imporsi. E si faceva abbindolare dai dolci atteggiamenti di Nick, lo lasciava fare, in silenzio. 
Louis potè solo stringere le labbra, il cuore che urlava e le mani che tremavano, quella sensazione opprimente di impotenza. Di gelosia. 
Le due ragazze avevano preso a parlarsi per conto loro, e Nick aveva occhi solo per Harry. 
« Ormai sono le undici e mezza, penso che uscirò per vedere i fuochi d'artificio. » disse il ragazzo dagli occhi verdi, prendendo coraggio per spostare la mano dell'amico. 
« Un secondo sweetie, ti raggiungo »
« Ma Nick, non vorrai lasciare sole Kim e Jessica. Resta con loro. » Harry rivolse un'occhiata di fuoco a Nick e un sorriso alle signorine, poi si alzò. 
Louis si alzò a sua volta per andare a prendere un altro drink al bar, ma al suo ritorno trovò un biglietto sul tavolino. 

 
"Ti ho visto e so che tu hai visto me. Se mi vuoi davvero cercami, aspettami. Time square. Capodanno 2013. Mi saprai trovare" 

Louis fissò il foglietto di carta per qualche secondo. 
Pensò, pensò a cosa fare, a dove andare. Pensò a chi avrebbe voluto vederlo, ma a distanza di un anno. 
Pensò che fosse una sfida, e Louis Tomlinson non rifiutava mai una sfida.
Scattò in piedi, col foglietto accartocciato fra le dita. L'anno dopo sarebbe stato li, Time square, 31 dicembre. Frustrato ma determinato, si diresse verso l'uscita. 
« Louis, vecchio mio! Come va? » fu frenato da Stan, un vecchio conoscente. Era felice di vedere una faccia amica in mezzo a tutta quella gente.
« Come va? Beh, saprò dirtelo l'anno prossimo. » rispose, sorridendo.


31 dicembre 2013
23.59

Time square era gremita di persone, l'aria così gelida da indolenzire i polmoni e le luci colorate a riscaldare l'atmosfera. Un'atmosfera magica, festosa, allegra, tutta la gente che fissava l'orologio sul megaschermo in attesa del countdown. I cartelloni pubblicitari e i vestiti sfarzosi e appariscenti delle persone creavano dei giochi di luci e colori da mozzare il fiato, e l'enorme sfera al centro della piazza stava per iniziare la sua ascesa che sarebbe culminata con centinaia di fuochi d'artificio, allo scadere della mezzanotte. Ogniuno fissava la direzione del megaschermo e Louis, malgrado l'ansia, si guardava intorno come un bambino in un negozio di caramelle, scattando mentalmente una polaroid a qualsiasi cosa luccicasse. Sentiva un gran freddo, quei pantaloni coi risvolti in fondo non erano troppo efficaci contro il gelo, così si strinse nella giacca. Sorrise quando si rese conto che in realtà quella giacca l'aveva rubata a... 
« 5! » un coro enorme interruppe i suoi pensieri.
« 4! » l'ansia crebbe, e il cuore gli batteva forte. 
« 3! » strinse i pugni. 
« 2! » si sentì sfiorare, un tocco leggero, familiare. 
« 1! » una mano si poggiò sulla sua spalla, e il tempo si fermò.
« Buon anno! » gridarono tutti in coro, nell'istante in cui si girò. 
« Harry... » Louis si paralizzò, restando immobile a fissare il ragazzo. 
« Sapevo che saresti venuto, o almeno lo speravo. » disse il ragazzo dagli occhi verdi, con un sorriso che riscaldò Louis fino alle ossa.
« Perchè mi hai scritto quel bigliettino? » Louis appoggiò le mani sui fianchi continuando a fissarlo negli occhi, malgrado le farfalle nel suo stomaco stavano volando all'impazzata.
« Non si possono salutare i vecchi... amici? »
« Certo, ma potevi farlo anche un anno fa! eravamo allo stesso party! » 
« Speravo che quest'anno sarebbe andata bene » 
«
Ah si? Quanto bene? » Louis iniziò a spazientirsi davvero.
« Beh, è mezzanotte, gli altri si baciano... » mormorò Harry. Louis ci mise qualche attimo per capire le sue intenzioni, ma non fece in tempo. Harry premette le sue labbra su quelle dell'altro. In quel momento, dopo troppo tempo, erano tornati a essere una cosa sola. 
Il mondo prese a vorticare. Vorticavano le luci, i colori, i profumi, i suoni. Per Louis tutto il mondo tacque, tutte le grida, i rumori dei fuochi d'artificio. Tutto il mondo si spense, si fece tutto buio. Il freddo si dissolse, lasciando spazio a un intenso calore. 
Quando il ragazzo dagli occhi blu staccò le labbra, sentì una sensazione di vuoto farsi largo dentro di se. Ma con le mani sul collo di Harry, gli occhi fissi nei suoi e la consapevolezza che niente sarebbe stato più come prima, Louis si sentiva completo comunque. E fra tutte le stelle che li sovrastavano in quel cielo limpido di New York, i loro occhi restavano le più brillanti. 
« Vieni con me, ti prego. » mormorò Harry con una voce così calda e suadente da far ardere il cuore del ragazzo. 
« Dove mi porti? »
« In paradiso, Lou » il ragazzo dagli occhi verdi sorrise sul collo dell'altro, facendolo rabbrividire in modi che nemmeno ricordava. 
I due sgattaiolarono fuori dalla folla tenendosi per mano, per non perdersi di nuovo. Entrarono nell'hotel, presero le chiavi e presi dalla foga dei baci riuscirono appena ad aprire la porta. Si lasciarono cadere pesantemente sul letto, continuando a baciarsi.
« Ma... ti è mancato davvero tutto questo? » Harry si fermò, e alzò gli occhi verso Louis. L'altro sospirò, ma distolse subito lo sguardo e andò avanti, lasciando Harry zitto per qualche secondo.
Louis si lasciò abbandonare alla passione, alla notte che schiude le sue braccia fragili lasciando esposto il suo cuore. Harry era come un'iniezione di adrenalina, quell'adrenalina che gli era mancata per anni e che lo aveva ridotto a un ammasso di pelle e ossa senza ne forza ne spirito. Così lo stringeva, stringeva i suoi capelli, le sue cosce, le sue labbra fra i denti. Lo stringeva come sabbia fra i pugni, col terrore che potesse scivolargli dalle dita.
Harry, invece, apprezzava ogni singolo tocco, ogni singolo contatto, beandosi del suo calore come se fosse steso al sole e i raggi lo illuminassero. Sentiva ogni carezza come qualcosa di speciale, un complimento a gesti e non a parole. Non erano come i soliti "Wow Harry, sei fantastico vestito così" che si sentiva dire dalla mattina alla sera. Louis lo faceva sentire bello con quei baci leggeri che sembravano sussurrare quanto fosse meraviglioso.
Fecero l'amore come da tempo nessuno dei due faceva. Harry si era lasciato persuadere troppe volte da Nick, e nudo sul suo letto non si sentiva a casa. Lo baciava, lo baciava con così tanta dolcezza che Harry stesso si malediceva per non essere riuscito a innamorarsi di lui, invece che di Louis. Sarebbe stato tutto più facile, vivere per sempre fra le braccia di Nick, protetto, amato, sicuro. Vuoto.
Per carità, a lui voleva un mondo di bene. Era quella persona che gli tirava su il morale nelle giornate storte, quella persona con cui guardare un film noioso perfetto per le coccole, quella persona con cui passi il natale fra le coperte sorseggiando cioccolata calda.  Era così, Nick poteva dagli qualsiasi cosa, ma una parte di Harry continuava a urlargli di scappare.
Louis, d'altro canto, non se l'era spassata meglio dal punto di vista amoroso. Una donna a notte, per farla breve. Sapeva che negli occhi di una di esse c'era quella scintilla che Louis amava, era sicuro che sarebbe riuscito a voltare pagina una volta per tutte. Ma lo sguardo di Harry, in quel momento, dopo una nottata d'amore, era qualcosa che Louis non aveva mai visto in una bella donna.
« Non hai risposto alla mia domanda, comunque. » disse Harry, interrompendo i pensieri dell'altro. Il più grande si prese qualche attimo per rispondere, poi prese un sospiro. 
« Vorrei ricominciare tutto da capo. » si limitò a rispondere, sorridendo amaramente. 
« Lo sai che niente sarà più come prima, vero? »
« Potrebbe essere qualcosa di meglio. Ma secondo te vale la pena provare? » 
Louis aveva il cuore pieno di speranze, una voglia instancabile di appartenere a qualcuno, di amore, di essere felice. Harry aveva il cuore pieno di paure, di insicurezze, il cuore di chi ha creduto in ''per sempre'' che non è durato. 
E quando si guardarono negli occhi, i loro cuori si fusero in un'unico vortice di emozioni. Bisognava muoversi, in avanti o all'indietro. 
« Si. » Harry fece il passo avanti. Verso Louis? Verso un'altra delusione? Poco importava, con Louis accanto a se. 
Guardò il ragazzo dagli occhi azzurri per qualche attimo, poi un ricordo lo fece scattare in piedi. Prese i jeans che erano stati buttati per terra, aprì la tasca posteriore ed estrasse il portafogli. Frugò nella tasca delle monete e tirò fuori un piccolo oggetto, che mostrò a Louis. 
« Dicono che tu sia uno che mantiene le promesse, Louis. Anche a lungo termine. » Harry sorrise beffardo e lanciò l'anello all'altro. Louis lo prese fra le dita e sorrise, e si alzò in piedi davanti a Harry. 
« Allora la facciamo questa follia? Mi sposi? »
« Siamo completamente pazzi » rise Harry scuotendo la testa. « E due pazzi farebbero una cosa simile. Ma chi lo sa, magari questa volta sarà qualcosa di meglio » disse poi, infilando l'anello all'anulare della mano sinistra e baciando il suo futuro marito. 



 

Ciao!
l'idea per questa storia mi è venuta prima di capodanno in realtà, ma siccome è stata scritta a quattro mani il processo di scrittura è stato un po' più lungo del previsto. a proposito, vorrei ringraziare harresprincess che mi ha aiutata a scriverla e a fare il banner. spero sinceramente che vi sia piaciuta!

 

  
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