Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: ILoveRainbows    23/01/2014    2 recensioni
Perdersi a Londra se non la conosci può essere spaventoso in un primo momento, ma cosa succederebbe se incontrassi una persona che ammiri, stimi: consideri persino il tuo eroe? Clara potrebbe scoprirlo e chissà...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5
Ebbi l'impressione di suonare per ore. Stare in sua compagnia era assolutamente meraviglioso. Rideva come un matto e ora aveva lasciato me a suonare quello che volevo purché fosse allegro e si mise ad improvvisare un balletto che mi fece piegare in due dalle risate.
Alla fine Mika era esausto e pure io. Crollò a terra ridendo e rimase sdraiato su i foulard colorati per un po'. Allungò il braccio e io mi sdraiai accanto a lui guardando il soffitto. Ridavamo silenziosamente e i nostri toraci si alzavano e abbassavano velocemente. Chiusi gli occhi per un po' regolarizzando il respiro. Quando li riaprii lo trovai sdraiato sul lato che mi guardava mentre mi accarezzava i capelli. Non avevo mai visto nessuno guardarmi così, ma mi piaceva. Gli sorrisi e lo fece anche lui. Si avvicinò e mi diede un lungo bacio appassionato, tant'è che dopo dovemmo prendere di nuovo fiato. Ridemmo. Era come essere due ragazzini. Nessuno a parte Morgan sapeva del nostro amore segreto, e così doveva rimanere. Era meglio finché non avremmo chiarito la situazione. Da un certo punto di vista temevo quel momento.
- Vuoi bere qualcosa? Un tè? -
- Volentieri. Non ho più liquidi in corpo. -
Si alzò velocemente e mi aiutò a fare altrettanto.
Eravamo in calzini e quando camminavamo sui foulard rischiavamo di scivolare così decise che avremmo fatto finta di camminare su un campo minato. Era come un bambino troppo cresciuto, ma era fantastico.
Una volta arrivati in cucina dopo mille peripezie, fra le quali era compresa Mel: che a un certo punto ci tagliò la strada per inseguire un moscerino che volava davanti a lei, mise su un bollitore per il tè e io mi sedetti sul piano cucina.
Lo osservai preparare le tazze, il latte... Da vero inglese, pensai.
Poi mi raggiunse e lo abbracciai sulla vita con le gambe. Si avvicinò a me stringendomi a lui e ci baciammo di nuovo. Ormai c'eravamo solo io e lui, nessun altro... 
Squillò il campanello. Aprimmo gli occhi e ci guardammo un attimo per poi riprendere quello che stavamo facendo, ma il visitatore indesiderato non voleva mollare e continuava a suonare il campanello. Sembrava quasi che cercasse di fare un qualche motivetto. Mika si staccò di malavoglia per andare ad aprire. Al portone sotto non c'era nessuno così provò ad aprire la porta dell'appartamento e una forza della natura fece irruzione in modo violento scivolando sui foulard e finendo disteso per terra con un gemito. - Ma che cazzo?! -
Mika incombeva sul soggetto chiamato Morgan. - Ciao... - Disse con un sorriso dal quale traspariva una risata repressa.
- Zitto Mika! E aiuta ad alzarsi un povero vecchio. -
- Vecchio?! Hahahaha - Lo aiutò ad alzarsi.
Una volta in equilibro guardò dalla mia parte e mi vide. Indossavo un paio di leggins fucsia e una maglietta bianca molto larga che lasciava quasi scoperta una spalla e che era un po' (tanto) trasparente. Avevo i capelli un sotto sopra credo perché rivolse un sorriso malizioso ad entrambi prima di farmi un inchino (per la seconda volta in un giorno). - Missis Gauthier. -
- Morgan piantala! -
- Hahahaha... Hai ragione! Da quando in qua Morgan, Marco Castoldi è così galante?!?! A stare con sto qua - indicò Mika alle sue spalle in modo furtivo - mi sto rammollendo. - Ridemmo entrambi.
- Ehi! Che c'è di tanto divertente?! -
- Niente niente - risposi. Ero quasi tentata da aggiungere la parola "amore", ma non lo feci. Lo volevo con tutta me stessa. Ma la prima volta che lo avrei detto sarebbe dovuta essere speciale, un momento in cui... Eravamo soli.
- Cos'è questo odore? -
Io e Mika annusammo l'aria. - Il tè - esclamò e saltellando/correndo verso la cucina andò a spegnere il fuoco. - Okay... Tranquilli. Nessun problema. -
- Sicuro? -
- Sicuro. -
- Morgan, ti fermi per un tè? - chiesi
- Volentieri. -
 Passammo un paio di orette circa a cantare e bere tè, che poi si trasformò in Whisky (per fortuna poco). Eravamo comunque abbastanza brilli e fu il turno di Morgan di cantare e suonare.
Intorno alle sette Morgan se ne andò cantando. Speravo tanto non dovesse guidare anche se era ancora abbastanza sobrio.
Io rimasi ancora un po' in compagnia di Mika. Era marzo e quindi il sole era già calato e decise di portarmi sul tetto a vedere una cosa. Si procurò un paio di coperte e salimmo una piccola scaletta. Una volta sopra rimasi allibita. Nonostante fossimo in una città piena di smog il cielo si vedeva benissimo. Le costellazioni risplendevano nella notte anche grazie all'assenza della Luna. C'era un materasso per terra e ci sdraiammo, abbracciati e avvolti nelle coperte a osservare la maestosità della natura... Okay, forse l'idea era quella, ma il risultato fu che l'alcol aveva reso Mika logorroico... E ora parlava a vanvera su qualsiasi cosa gli venisse in mente: da quanto faceva schifo il risotto alla milanese a perché i fenicotteri erano rosa. Stargli dietro fu un vero esercizio mentale.

NOTA SCRITTRICE: salve fan di Mika! Che dire, questo capitolo è un po' corto e ci ho messo anche un po' a scriverlo. Comunque spero vi piaccia perché mentre lo scrivevo stavo morendo dalle risate. Quindi commentate! Datemi consigli e dite cosa ne pensate (sia che siano pensieri belli o brutti).
A presto ILoveRainbows
  
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