~~Xxx: Ciao Martina, Martina Stoessel…
Di nuovo lui, lo stesso ragazzo della settimana scorsa, Pierre. Resto paralizzata non sapendo che fare e poi forzo un sorriso
Martina: Mi dispiace signore credo che lei abbia sbagliato persone
Pierre: Tu dici? Io non credo proprio
Martina: Il mio nome è Violetta signore, e se non le dispiace stiamo chiudendo quindi la pregherei di uscire
Pierre: Martina tuo padre ha mandato una tua foto al mio quindi la tua fatica è inutile
Mi zittisco non sapendo cosa dire quando la porta che collega la sala alla cucina si spalanca e vedo Jorge uscire con un bambino in braccio
Pierre: Jorge Blanco suppongo
Dice guardandolo, Jorge resta con lo sguardo impassibile mentre io mi volto di nuovo verso lui
Jorge: Non so chi tu sia ne chi stai cercando ma credo che tu ti sia confuso, in ogni caso ti ripeto di stare lontano dalla MIA ragazza dato che non hai ben capito il concetto
Pierre: La tua ragazza eh? Quindi nessuno di voi due ha mai sentito parlare di me suppongo
Jorge: Non è nostra abituidine parlare delle nullità, tesoro va a prendere le tue cose torniamo a casa
Mi indica la cucina col capo e io annuisco agitata e dirigendomi verso questa
Jorge: Il ristorante è chiuso signore può tornare domani se vuole, arrivederci
Il tono freddo di Jorge mi fa rabbrividire, Pierre sorride lo posso sentire e poi si dirige verso l’uscita. Entrati in cucina prendiamo le nostre cose e poi ce ne andiamo. Il bambino che era tra le braccia di Jorge era Matias che a quanto pare si è addormentato tra le lacrime.
Martina: Lui sapeva i nostri veri nomi!
Jorge: Non devi perdere la calma, non così!
Martina: Dobbiamo andare da un’altra parte Jorge
Jorge: Non andremo da nessun’altra parte sta calma
Martina: Ci hanno scoperti!
Jorge: Non è ancora detto e in ogni caso non mi lascerò intimidire da un moccioso chiaro?
Arrivammo fuori la porta di casa e Matias si svegliò strofinandosi gli occhi
Matias: Dove siamo?
Jorge: A casa nostra moccioso
Lo poggia delicatamente sul divano mentre io chiudo la porta e mi avvicino ai due seduti sul divano. Mi siedo accanto a Matias dall’altro lato mentre lui cerca ancora di svegliarsi
Martina: Cos’è successo?
Jorge: è quello che voglio sapere anche io, non sei riuscito a trovare tua madre?
Matias: Io…si l’ho trovata
Jorge: E?
Matias: Lei non mi vuole più
Jorge: Cosa significa che lei non ti vuole più?
Matias: Ha detto che lei ora si è risposata con un sindaco e lui non può permettersi scandali e ha detto che io dovevo trovare un’altra famiglia
Vedo la delusione nei suoi occhi lucidi nonostante abbia lo sguardo fisso sul pavimento io e Jorge ci lanciamo uno sguardo, lui lo abbraccia e io cerco di accarezzargli i capelli fino a quando non si addormenta di nuovo
Jorge: Lo porto nella stanza accanto alla nostra
Annuisco mentre lui si alza con Matias in braccio, intanto io mi immergo nei miei pensieri, non posso fare a meno di pensare a quel ragazzo. Ha detto che suo padre è in contatto con il mio, le braccia di Jorge avvolgono il mio corpo attirandomi verso di lui.
Jorge: A che stai pensando scricciolo?
Martina: Quel ragazzo…dovremmo cambiare città
Jorge: Non cambio città solo per via di un’imbecille
Martina: Ma lui mi ha confermato che suo padre e il mio sono in contatto
Jorge: Se dobbiamo affrontare tuo padre non mi tirerò certo indietro…è qualcosa che prima o poi devi succedere non possiamo scappare in eterno capisci?
Martina: Si hai ragione ma se lui ci dividesse?
Jorge: non glielo permetterò vedrai
Mi da un bacio sulla fronte e mi lascia riposare tra le sue braccia.
Jorge: Sai, io invece pensavo alla madre di Matias
Martina: La madre di Matias?
Jorge: è stata crudele, una donna così non dovrebbe neanche avere figli. Pensa solo a se stessa e ai soldi
Le labbra di lui si incurvano in una dura linea e tutto il suo corpo si irrigidisce. È arrabbiato con quella donna e così distrattamente mi chiedo se abbia un rapporto simile con sua madre e poi penso a un’altra cosa
Martina: Jorge?
Jorge: Si?
Martina: Ci pensi quando avremo un figlio tutto nostro?
Jorge: Un figlio?
Martina: Si, ti ci vedo a fare il padre
Jorge: Interessante, quindi avremo un solo figlio giusto?
Martina: No! Avremo cinque figli
Jorge: Ah si? Cinque figli? E Magari hai anche deciso il sesso?
Martina: Il primo sarà maschio la seconda e la terza femmine e gli ultimi due saranno dei gemelli
Jorge: Vedo che hai calcolato proprio tutto eh complimenti
Martina: E vivremo in una casa enorme
Jorge: In una casa enorme?
Martina: Si certo, una di quelle in stile americano, moderne con un giardino enorme e i ragazzi vivranno nel nostro stesso quartiere
Lo sentii ridere e stringermi a lui ancora più forte
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Alvaro: Lodovica mi stai facendo innervosire! Smetti di fare la bambina e parla! Dov’è tuo fratello?
Lodovica continuava a tenere la bocca gonfia come un palloncino senza dire una parola
Alvaro: Cos’è il gioco del si….il gioco del silenzio, è questo che stai facendo vero?
Lodo roteò gli occhi continuando a non proferire parola
Anna: Lodovica Comello!!!
La porta si aprì ed entrò Ruggero
Ruggero: Salve, permesso…scusate l’interruzione. Lodo c’è un professore che ti sta cercando…è alto con i capelli biondi, gli ho detto che eri qui e avevi da fare ma non ha voluto sentire ragioni…vieni?
Lodovica: *Libera l’aria dalla bocca* Si certo, con permesso!
Alvaro: Aspettate un attimo Ruggero?!
Anna: Tu sei in questo collegio?!
Ruggero: Si no più o meno devo andare ciao!
Ruggero afferrò il polso di Lodovica prima che gli adulti potessero aggiungere un’altra parola e la trascinò fuori iniziando a correre. Quando furono sicuri di essersi allontanati abbastanza dalla direzione i due si fermarono, si piegarono in due per poggiare le mani sulle ginocchia e recuperare fiato. Recuperato il fiato si scambiarono uno sguardo per poi ridere
Lodovica: Hai visto le loro facce?
Ruggero: Altro che! Non ci stavano capendo niente, mi guardavano spaesati
Lodovica: E non hai visto le loro facce quando facevo scena muta
Ruggero: Immagino!
Una sottile risata e poi uno sguardo che fece tacere entrambi
Ruggero: Siamo una bella squadra io e te
Diede un passo in avanti e acarezzò la sua guancia sinistra, intanto Xabiani camminava per i corridoio con le mani nelle tasche finché non si trovò davanti quella scena che lo paralizzò. Il ragazzo dai capelli ramati si avvicinava lentamente alle labbra della mora, Lodovica guardava le labbra di lui avvicinarsi sempre di pià, adesso poteva sentire il calore del suo fiato. Xabiani sentiva il suo cuore perdere un battito, mentre pregava chisà quale santo che ciò che si trovava davanti a lui era solo un incubo. La ragazza sospirò
Lodovica: Ruggero, no
Lodovica diede un passo indietro per allontanarsi da Ruggero che aprì di colpo gli occhi. Il cuore di Xabi cominciò a tranquillizzarsi anche se non del tutto.
Ruggero: Dammi un’altra possibilità, io ti amo ancora
Lodovica: Mi dispiace ma hai avuto la tua occasione
Ruggero: Non sapevo cosa stavo facendo
Lodovica: Vedi Rugge…non è solo la questione della seconda possibilità, il fatto è che adesso c’è un’altra persona nel mio cuore, io amo Xabi e l’amore che provo per lui è vero. Ti voglio bene Rugge e per dimostrarti che non ti porto rancore ti propongo di tornare ad essere amici, come ai vecchi tempo
Lodovica sfoderò uno dei suoi splendenti sorrisi capaci di far ingelosire anche il sole. Tanto Ruggero come Xabi la guardavano inteneriti, mentre uno dei due aveva un velo di malinconia nei suoi occhi quelli dell’altro brillavano. La mora prese il volto del ragazzo di fronte tra le mani e gli diede un bacio sulla guancia
Lodovica: Pensaci e fammi sapere, ora devo andare ciao!
Lodovica corse via e lui si toccò la guancia, lo sguardo del secondo ragazzo si posarono sulla figura della mora che stava correndo e decise di andarle dietro
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Non so come ne quando però credo di essermi addormentata, Jorge mi solleva dal divano e mi porta in camera nostra suppongo. Ho ancora gli occhi chiusi mentre sento i rumori dei cassetti che vengono aperti e poi richiusi, dopo un po’ avverto la sua presenza al mio fianco
Jorge: Dai vieni qui dolcezza
Mi tira a sé togliendomi dolcemente la maglietta e infilandomi quella del pigiama mentre apro di poco gli occhi lasciandolo fare come se fossi un pupazzo tra le sue mani. Dopo aver infilato la maglietta mi getto a peso morto con la schiena sul letto e decido che non ho più le forze per “collaborare”. Mi sfila i jeans attento a non scuotermi troppo e mi viene da sorridere mentre mi infila i pantaloni del pigiama per poi coprirmi con le coperte e darmi un bacio sulla fronte. Il sole comincia ad accecare i miei occhi, questa e una di quelle poche occasioni nella quale odio a morte il sole. Sento qualcosa sfiorarmi la schiena facendo si che dei piccoli brividi perocorrano l’interno del mio corpo. Ormai ero abituata quella sensazione, volto il capo verso la parte del letto di Jorge ancora con gli occhi chiusi e le punte delle sue dita sfiorano delicatamente il mio collo fino ad arrivare alle labbra. Lì si ferma e chiudendo quattro dita in un pugno restano sotto al mento mentre il pollice preme le mie labbra. Sospiro socchiudendo di poco la bocca attendendo che lui mi baci, lo fa preme dolce mente le sue labbra sulle mie e poi mi stringe a sé. Apro l’occhio destro e vedo il capo di Matias
Martina: Lui che ci fa qui?
Chiedo aprendo entrambi gli occhi e spostando il mio sguardo assonnato su Jorge
Jorge: Non ne ho idea, quando mi sono svegliato l’ho trovato qui a dormire
Martina: Mmm…sta ancora dormendo?
Jorge: Si credo di si
Mi accoccolo sulla spalla destra di Jorge richiudendo gli occhi
Martina: Oggi è festa a lavoro vero?
Jorge: Si, oggi dedicheremo tutta la giornata a noi e faremo un giro per Parigi
Martina: Ah si?
Jorge: Si
Martina: E cosa pensi di fare con lui?
Chiesi indicando Matias con lo sguardo, lui scrolla le spalle.
Jorge: Verrà con noi
Martina: Okey, hai preparato la colazione?
Chiedo notando il vassoio sul suo comodino
Jorge: Si! Tieni
Mi passa una tazza di cappuccino e io gli sorrido, poi guarda Matias e gli afferra entrambe le braccia per portarlo più su avvicinandolo a noi. Gli fa poggiare il capo sul suo addome e comincia a dargli dei piccoli colpetti sulla schiena
Jorge: Matias…Matias svegliati
Matias: Ho sonno
Jorge: Lo so
Matias: E se lo sai perché mi svegli?
Jorge: Perché abbiamo da fare
Matias: Da fare cosa?
Jorge: Tu alzati
Matias: Ma mi scoccio
Jorge: Ti sto per buttare la tazza di latte calde addosso
Matias: eh!?
Il bambino apre subito gli occhi sedendosi con le cabe incrociate di fronte a noi e scruta Jorge con lo sguardo
Matias: Non lo faresti?
Jorge: Vuoi scommettere?
Martina: Se fossi in te non lo farei
Matias mosse rapidamente lo sguardo da lui a me e poi di nuovo a lui che annuì; Matias afferrò la tazza di latte che Jorge aveva nella mano sinistra e iniziò a berla
Matias: Sei un rompi scatole
Jorge: Tranquillo, nessuno può battere te
Matias: Mmm…ma dove andiamo?
Jorge: A fare un giro per Parigi
Matias: Io voglio restare qui
Jorge: E non ci puoi restare qui
Matias: Ma perché no?
Jorge: Perché io ho detto di no
Matias: Ma come non vuoi stare da solo con la tua fidanzata?
Jorge: Si certo ma purtroppo non posso
Matias: Si invece, mi lasci qui e il gioco è fatto
Jorge: Non ti lascio qui Matias
Matias: Uffa che pignolo
Jorge: Obbedisci prima che ti arrivi un ceffone
Matias: Uffa! Sei brutto e antipatico
Jorge: Non mi importa va a lavarti marmocchio
Mi facevano venire da ridere, Matias gli fece la linguaccia poggiando la tazza vuola sul letto e dirigendosi verso l’latro bagno. Sentiamo il rumore della porta del bagno essere sbattutta
Jorge: E NON SBATTERE LE PORTE!
Guardo Jorge mentre volta lo sguardo verso di me
Jorge: Scricciolo va a lavarti anche tu dai
Martina: Altrimenti che fai? Dai un ceffone anche a me?
Jorge: Mmm…no le cose che potrei fare a te sarebbero ben altre
Sorride maliziosamente togliendomi la tazza da mano per poggiarla sul suo comodino insieme a quella di Matias. Si butta si di me schiacciandomi col suo e premendo le sue labbra sulle mie, la sua lingua si intrufola immediatamente nella mia bocca mentre io lo accolgo, avvolgo le braccia intorno al suo collo e le gambe intorno alla sua cintura. Continuo a stringerlo a me e afferro i suoi capelli con la mano destra, mentre la sua scende dalla mia spalla al mio posteriore stringendolo con forze; mi fa inarcare la schiena per spingermi di più verso di lui mentre inizio a perdere il lume della ragione sentendomi accaldata. Quando si stacca dalle mie l labbra contro la mia volontà entrambi ci guardiamo in silenzio, ansimanti intenti a recuperare fiato
Martina: Forse dovresti farti un’altra doccia…con me
Suggerisco con voce roca ancora affannata mentre con il dito indice della mano destra traccio il profilo dal suo naso, al suo petto
Jorge: Non sai quanto mi piacerebbe scricciolo, ma purtroppo abbiamo un bambino in casa
Metto il broncio e poi cogliendolo di sorpresa capovolgo la situazione mettendomi a cavalcioni su di lui, e bloccandogli i polsi sopra la testa per poi baciarlo nello stesso modo selvaggio di poco fa ma in un arco di tempo molto più breve.
Martina: Come vuoi tesoro sei tu che ci perdi
Gli faccio l’occhiolino e mi alzo dal letto ma immediatamente lui mi afferra il polso facendomi cadere di nuovo con la schiena su di esso per tornare a baciarmi sopra di me come poco fa
Jorge: Mi stai facendo impazzire e mi stai anche torturando
Martina: Touché amore
Jorge: Troverò una soluzione
Martina: Oh ne sono sicura
Gli do una spinta facendolo cadere di nuovo di schiena sul materasso e mi alzo andando in bagno soddisfatta dell’effetto ottenuto. Sorrisi come una stupida, non so se è possibile ma sentivo che ogni giorno il nostro amore diventava sempre più grande; per quando ancora avrei potuto reggere? Quanto mancava perché il mio cuore scoppiasse per il troppo amore che provavo per lui? Non lo so, ma in questo momento mi sento come se niente importasse a parte noi.
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Intanto al collegio le coppiette erano sedute intorno al solito banco, anche oggi niente professore chissà perché…le fanciulle erano sedute sulle gambe dei loro cavalieri giocando a carte mentre Ruggero giocava solo seduto al contrario su una sedia
Facundo: Vedo
Diego: Tris di re
Lodovica: Guardate e piangete tesori scala reale!
Ruggero: Ma non è possibile!
Candelaria: Di nuovo!?
Alba: Io non ci sto più a giocare con lei
Mercedes: Hai un culo esagerato!
Lodovica: Dici? A me sembra proporzionato che dici tesoro?
Xabiani rise alle sue parole e si avvicinò a lei baciandolo e facendo scendere la sua mano sinitra sul sul posteriore della ragazza facendole aprire di scatto gli occhi
Xabiani: eccome!
Lodovica: Xabi!
La ragazza cercò di trattenere la risata dando un leggero schiaffo al fidanzato mentre tutti ridevano. A far tacere tutti è il rumore della porta che viene spalancata da…
Lodovica: Francisco?!
Dj: E tu che ci fai qui?
Candelaria: Non ci sono anche i tuoi genitori vero?
Francisco: No sono venuto da solo
Ruggero: Scusate, chi lui essere?
Alba: è il fratello maggiore di Tini
Lodovica: Come mai sei venuto?
Francisco: Ho scoperto il motivo del perché le nostre famiglie si odiano tanto e non solo
Diego: Che cosa significa non solo?
Francisco: Dobbiamo contattare immediatamente mia sorella e Jorge!
I ragazzi si scambiarono uno sguardo confusi
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Uscita dalla doccia indossai un paio di jenas blu scuro con i brillantini dorati sulla parte davanti, una maglietta bianca fatta a canottiera a firomaniche con il disegno dorato di un diavoletto e gli stivali marroni da cowgirl. Mentre mi sto aggiustando i capelli sento il suono di una mano che bussa alla porta
Martina: Avanti
Matias: Vilu?
Martina: Entra
Matias: Vilu, Leon ha detto di dirti che andava a prenotare un tavolo al ristorante della suite qui accanto per stasera, ci aspetta lì
Martina: Ah si?, tu sei pronto?
Matias: Si
Martina: Ma non sono gli stessi vestiti di…
A quel punto mi resi conto dell’enorme stupidaggine che stavo per dire
Matias: Si ma non ho altro io…
Martina: Si ma sta tranquillo oggi compreremo sicuramente qualcosa per te
Matias: Dici sul serio?
Vidi i suoi occhi brillare e il sorriso illuminare il suo volto e ciò mi fece rilassare dall’enorme figuraccia fatta poco fa
Martina: Certo! Adesso andiamo da Jo…Leon
Matias: Si andiamo!
Mi diressi verso di lui e Matias mi prese la mano, afferrai la mia borsa che era sul divano e uscii chiudendo a chiave la porta. Ci dirigiamo verso l’hotel accanto ed entriamo nel ristorante. Cerco di individuarlo, è al bancone seduto di spalle. Sto per avvicinarme quando vedo una donna posare una mano sulla sua spalla; ha un vestito rosso molto attillato che arriva poco sopra al ginocchio con delle pieghe e le maniche ricamate. I capelli lunghi ricci e castani e le scarpe nere con il tacco, quella donna ha il fisico di una modella. Al vederla Jorge sorride e lei si butta tra le sue braccia, si conoscono! Ed ecco di nuovo quella sensazione che non provavo dall’ultimo tentantivo di Jessica di baciare il MIO ragazzo, si quella sensazione lì, quella che ti fa pulsare il sangue nelle vene nel modo sbagliato…la gelosia.
Matias: Chi è quella donna la conosci?
Martina: NO
Rispondo a denti stretti
Matias: è molto bella vero?
Fulmino Matias con lo sguardo e lui osserva immediatamente il pavimento. Sto per avanzare di un passo quando qualcosa o meglio qualcuno mi tira per il polso facendomi scontrare il mio petto con quello di lui
Xxx: Finalmente sola Martina, senza il tuo cane guardia…io e te abbiamo un discorso in sospeso giusto?
Martina: Pierre! Dannazione lasciami!
Pierre: No carina sta calma! Che ti piaccia o no adesso noi parleremo perché tu mi appartieni chiaro?
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Tadadadaaaaaaaaaaa
No ok con il vero suono del piano fa più effetto ammettetelo. Comunqueeeeee finalmente ho postato! (Non odiate me per il ritardo, odiate i miei prof sarebbe più ragionevole la cosa eh). Dunqueeee cosa ve ne sembra di questo capitolo? Spero vi sia piaciuto finalmente scopriremo qualche segreto ed ecco che ne spunta pure un altro lo so lo so....starete pensando e mo chi è questa? Eeeeee....non lo posso dire però so eh ù_ù Allora io sono davvero tanto contenta di vedere che la mia ff vi piace tanto tanto dalla serie "OMG" e vi consiglio di perdere il prossimo capitolo non solo perché ci capirete qualcosa in più ma anche perché sarà un bel pò Jortinoso *W*
Anche se praticamente tutti i capitoli di questa ff lo sono. Qual'è stata la vostra scena preferita di questo capitolo?
Beh come al solito vi ringrazio tanissimo, tutte/i voi lettorici/lettore sopratutto voi che avete la pazienza di recensire, ora la smetto di assillarvi e vi dico ciaooooooooo a tutteeeeeeeeeee lol
Baci baci <3