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Autore: Lavinia2109    24/01/2014    6 recensioni
Anna è una ragazza comune con la voglia di vivere qualcosa di nuovo e straordinario.
Benedict ( Cumberbatch ) uno dei più promettenti attori inglesi del momento, nonché interprete di Sherlock.
Il destino decide di farli incontrare.
Ciao a tutti, questa é la prima FF che ho il coraggio di pubblicare perciò non siate troppo cattivi ma nemmeno risparmiatevi nel commentare e criticare :)
Non so ancora dove andrà a parare la storia nè come finirà, abbiate pazienza :)
Buona lettura e buoni commenti!!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Benedict Cumberbatch, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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VI

Anna girò le chiavi nella toppa della porta di casa Wilde, ovvero casa dei suoi genitori e un tempo anche la sua.

"Muoviti, io e tua sorella stiamo morendo di fame".
"Oddio mamma non cominciare".

Sbuffando si tolse il cappotto e lasciò cadere distrattamente la borsa sul divano per poi dirigersi in cucina dove Nina stava sgranocchiando rumorosamente un gambo di sedano, uno dei pochi spuntini che le erano consentiti dalla sua ferrea dieta che andava avanti più o meno da tutta la vita, mentre Catherine le correva dietro indaffarata a sistemare le cose che aveva lasciato in giro, non lo sopportava.

"Devi aver combinato qualcosa per essere così in ritardo, sei sempre tu la rompipalle puntuale".
"Ho avuto da fare, quanto volete andare avanti ancora?"

Rispose infastidita.

"E poi non dare la colpa a me della tua fame, non mangi carboidrati da quando avevi dieci anni".
"Finitela voi due e sedetevi".

Le tre donne cominciarono il loro consueto pranzo del giovedì, a base di carne, verdure e chiacchiere femminili.

"Anna hai saputo di Nina o non ti ha ancora dato la grande notizia?"
"Ti sposi?"

Si voltò incredula verso la sua fotocopia con i capelli scuri, sua madre intanto rideva sotto i baffi.

"No, non sarai mica incinta?".
"Finiscila Anna, semplicemente è finita, ti passo il testimone, niente più Tom".

Ecco perché Catherine stava sorridendo, non aveva mai sopportato lo spocchioso Tom, e il suo incubo peggiore era che la sua bambina sposasse proprio lui, possibilità che si stava facendo sempre più consistente.

"Mamma che diavolo ridi? Hai perso la tua unica possibilità di fare la madre piangente al matrimonio di sua figlia".
"Veramente ci sarei anche io".

Intervenne Anna scuotendo in aria una mano, le altre due la fissarono contemporaneamente.

"Anna ti prego, quando comprerai un vestito da sposa avrò circa novant'anni e tua sorella sarà costretta a tenermi in piedi per tutto il tempo durante la cerimonia".

Scoppiarono entrambe a ridere, mentre lei finiva stizzita il suo bicchiere di vino, sotto sotto però sorrideva anche lei, avevano sempre scherzato su quell'argomento e si rese conto che il motivo del suo sorriso non era soltanto quello.

Intanto Ben giocherellava con l'iPhone, durante tutta l'intervista appena terminata il suo pensiero fisso era stato come usare quel numero di cellulare, al punto che in alcuni momenti la giornalista aveva dovuto scuoterlo dai suoi momenti di assenza.

Dopo mille digitazioni alla fine optó per qualcosa di innocuo.

"Adesso hai anche tu il mio numero. Spero la mamma non si sia troppo arrabbiata per il tuo sconsiderato ritardo e non ti abbia messa in punizione!"

Lasció cadere il telefono al suo fianco sul letto e aspettó impaziente la risposta fissando il soffitto. Sperando che non ci mettesse troppo, non era mai stato un tipo paziente.

"Per fortuna non sono più una bambina, è stato abolito da tempo il coprifuoco, sei proprio vecchio! :P"

Non vedeva l'ora di rivederla, era da tempo che non provava quel tipo di desiderio verso una donna, per la precisione nessuna lo aveva ancora interessato da quando la sua storia con Olivia era finita lasciandogli delle ferite che forse era più corretto definire voragini. Nascoste bene ma che ogni tanto, inevitabilmente, si facevano ancora sentire.

"Sono un tradizionale uomo inglese, mi perdoni ragazzina! Domani sera alle 10. Bevi qualcosa con me?"

Anna dopo quel messaggio ebbe la vaga impressione di aver sentito le cosiddette "farfalle nello stomaco" solo che quelli erano più simili a degli aerei che a delle farfalle.
Rispose immediatamente, con le mani che tremavano un po'.

"Non dovrei avere impegni. Invito accettato!"

Il suo unico pensiero per il resto della serata fu cosa indossare per l'appuntamento, pensiero banale ma inevitabile per una ragazza in vista di un'occasione del genere. L'ansia la stava già divorando.
  
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