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Autore: mirtilla98    24/01/2014    2 recensioni
Sì, sei solo un’ombra appunto.
Sì, odi il sakka.
“O forse lo ami ancora
dopo tutto ciò che hai imparato?”
Eliminare l’avversario, sfiancarlo, colpirlo, beffarti di lui.
Tutto questo con un pallone.
E mentre sei ancora occupata con i tuoi litigi interiori mentali, non ti sei accorta che lui è proprio lì, accanto a te...
(dedicata a Lilyinuzuka a tutte le persone che mi hanno torturata per pubblicarla)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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(Sono "solo  circa 2820"  parole ma ho messo tutta me stessa per scrivere questo racconto in tre mesi.Un  Grazie di cuore a tutti coloro che arrivano fino in fondo, a coloro che la leggono per sbaglio e a coloro che perdono un "attimo" a leggere questa storia in cui ho messo tutta la mia anima. Grazie!)


Dai, non è difficile.
Un copione di poche parole da imparare a memoria.
Ma quelle poche parole ti fanno riflettere, non è vero?
Non sopporti quell’incarico che ti hanno dato: quella notte  quando ti hanno consegnato il compito, tu ti sei messa a piangere silenziosamente nel tuo sacco a pelo.
Odio, odio profondo dovresti provare per il sakka, ma invece eccoti qui a rileggere per la quindicesima volta quel foglio.
“Non vedi Goenji? Il calcio mi ha ridotta così!”
Una frase che ti fa riflettere troppo, che non riesci neanche a dire.
“Il calcio è così frivolo.”
Te lo ricordi il tuo nuovo generale? Quando Bauzen te lo ha presentato?
Ti ricordi il tuo primo “accidentale” mancamento quando hai saputo che non potevate essere amici?
“Perché tu sei un oggetto, un giocattolo nelle mani di un mostro terribile”
Ci provi ancora.
“Sono io, Yuuka”
Sì, Yuuka ti risulta così difficile da interpretare?
Sì, perché in fondo tu ti trovi nella stessa situazione.
La tua famiglia era venuta a tifarti, a sostenere la tua squadra nella finale del Football Front Year. Aspettavi lì, davanti allo stadio, un solo momento per salutarli, per ricevere un abbraccio che non avresti mai ottenuto.
Riconosci la figura di Bauzen poco lontano. Lui ti dice poche ma pesate parole e tu non puoi rifiutare.
-Tua madre e tuo padre sono morti in un incidente. Tuo fratello è stato sbalzato fuori dall’ automobile appena in tempo per salvarsi. Ora si trova in coma all’ospedale. Ti offro i soldi per potergli garantire l’operazione chirurgica al fine di poter guarire. Immagino che tu sappia già ciò che voglia io.-
Il generale si toccò la barba mosso a soddisfazione, riconosci in lui un sorriso sadico. Il tuo sorriso sadico, quello che adesso regali ad ogni persona che incontri.
Era già da una settimana che quel tipo si presentava costantemente alla tua porta offrendoti un posto nell’esercito, nell’orfanotrofio, nella Sunshine.
“La maledizione di quell’istituto a distanza di 80 anni si era ripetuta”
 
Dovevi diventare una recluta, comandata da un generale.
No, tu eri troppo orgogliosa e trovavi rifugio nella tua famiglia ripetendoti ogni notte mentre tremavi al solo pensiero di usare le armi,
Che avevi una famiglia
Quella stessa famiglia che ormai non esisteva più. Tu avevi accettato, avevi lasciato  piangere le lacrime, solo due, poi hai cambiato la tua vita.
Hai scritto la parola Fine sul tuo Passato
Di Ni-Chan, di tua madre e di tuo padre neanche più hai una foto, qualcosa che ti ricordi chi sei.
No, chi eri.
Perché adesso sei un mostro.
Una Ogre, l’unica Ogre.
Basta con i ricordi, basta con simili sentimentalismi. Ti molli un ceffone sulla guancia che diventa subito rossa.
Rossa, come quella volta quando
 hai conosciuto Baddapp.
Rossi, come i suoi occhi magnetici e penetranti che ti avevano colpita come un fulmine la prima volta che l’avevi visto. Poi sei crollata ai suoi piedi. Letteralmente, se non fosse stato per un suo repentino gesto per salvarti da una figuraccia a dir  poco plateale regalata agli altri soldati. Ti aveva solo preso il viso con la mano e tu hai incontrato uno sguardo innocente. Poi quel sorriso si era contratto in un ghigno di soddisfazione e tu ti sei allontanata, rimettendoti sull’attenti.
“Paura hai provato quando hai rivisto in lui il sadismo.
Paura hai provato quando ti hanno detto che avreste utilizzato il sakka per eliminare Endou”
Oh, come sei cambiata. In un mese da dolce e cortese fanciulla di 10 anni sei diventata una macchina da guerra.
“Perdendo non solo il tuo orgoglio,
ma molto di più”
E ora devi tornare ad essere quella docile bambina obbligandoti alla riuscita del tuo incarico.
“In fondo non è difficile, devi solo evitare che Goenji non aiuti Endou nella prima partita contro la Teikoku “
Devi evitare che il club della Raimon acquisti popolarità.
“E che distrugga il tuo presente,
 il  futuro”
Certo, l’unico punto debole di Goenji è sua sorella.
“Ma il modo per ingannarlo
non ti pare giusto”
Ti suggerisce la coscienza.
Il Sakka ha distrutto la tua famiglia, il Sakka ti ha resa debole, con il Sakka distruggerete la Raimon.
“Questo ti ripeteva il tuo ex-generale
 Eska”
Se non riuscirai ad essere Yuuka, non potrai distruggere con il tuo Sakka, con le tue tecniche micidiali, la squadra avversaria.
“Questo ti dici mentalmente”
Rileggi  nuovamente il copione e ti immergi nel personaggio.
Devi essere convincente, devi essere
Yuuka.
Varchi la porta vestita con un lungo abito da bambina rosa. Ti calza a pennello mentre imprechi contro te stessa.
Tu odi il rosa.
“E pensare che inizialmente detestavi
anche la tua divisa militare verde.”
Tu vuoi essere blu, blu come i tuoi capelli blu ormai rilegati in una deliziosa treccia. Blu come i tuoi occhi indecifrabili.
“Blu come quei lunghi e bei capelli che adesso non hai più.
Corti rilegati in una treccia”
Senti sghignazzare fuori, è Eska che sta ridendo di te, lo riconosci dal suo strano e tenebroso viso.
A proposito anche lui ha i capelli blu.
-Bene principessa , sei pronta per un ballo?- Ti beffa e sorridi in modo spento. Apatico
Ormai dentro sei vuota
Tu lo superi non senza prima esserti inchinata ed averlo salutato sull’attenti.
Anche se adesso sei poco credibile.
Superi lentamente il corridoio di metallo, hai paura di nuovo.
Di cadere
Cadere in un baratro , ma ormai è troppo tardi.
Hai toccato il fondo.
Adesso combatti per salvare il tuo futuro, o almeno questo è ciò che credi.
In realtà combatti contro te stessa.
E non solo.
Anche contro il sakka.
Sì, sei una bambina forte e decisa.
Le tue pallonate sono forti e decise.
Sì, sei una fanciulla aggressiva e violenta.
“Come i tuoi  micidiali colpi che
 rifili a raffica sugli avversari”
Sì, sei solo un’ombra.
Una Ogre, un’ombra appunto.
Sì, odi il sakka.
“O forse lo ami ancora
 dopo tutto ciò che hai imparato?”
Eliminare l’avversario, sfiancarlo, colpirlo, beffarti di lui.
Tutto questo con un pallone.
E mentre sei ancora occupata con i tuoi litigi interiori mentali, non ti sei accorta che lui è proprio lì, accanto a te
Il generale Baddapp
Stai nuovamente per inchinarti
“Ormai ti viene automatico ogni volta che incontri qualcuno di grado superiore. E ovviamente tutti lo sono nella Sunshine, tu sei appena arrivata!”
Ma lui ti ferma con un gesto.
Di nuovo mette le sue mani per accarezzarti il mento.
Come la prima volta in cui ti aveva sorretta mentre svenivi.
E gli altri Ogre non hanno mai scoperto il perché.
-Generale Sleed?- Domandi con un sussurro.
Hai paura di mancare  di rispetto al generale.
L’ultima volta che hai fatto una domanda al tuo ex-generale ti aveva percossa duramente.
Baddapp ti dona di nuovo il sorriso innocente di cui forse ti eri innamorata.
Ma tu hai paura di lui ,
 ecco perché utilizzi la parola
forse
-Vinci per me e ti ricompenserò con una tripletta nella finale del Football Front Year – Si avvicina al tuo orecchio e sussurra una frase che ti da speranza e forza.
Potrai segnare tre goal
contro la Raimon
E tu sapevi, dentro di te, che lui avrebbe fatto questo ed altro pur di donarti un po’ di autostima e di dignità.
Perché lui
In fondo
In fondo
Non è totalmente un mostro
Come il resto degli orfani
Che hai in squadra
-Sì, mi impegnerò al massimo- Abbassi il tono di voce in modo che solo il ragazzo accanto a te ti possa sentire.
Mossa avventata
Ma fortunata.
Noti che lui sta per dirti qualcosa, ma improvvisamente si blocca e si allontana da te.
“Serrare i ranghi”
Quella era una frase che spesso
Pronunciava negli allenamenti
E tu non sai per quale motivo adesso ti è balzata in mente.
-Bene, recluta ora impegnati nel tuo incarico. Vieni, ti porto per registrare l’ologramma: hai solo una possibilità- Bauzen era comparso alle tue spalle e tu, dopo aver ingoiato il magone, ti dirigi nel luogo in cui devi compiere la tua missione.
Ma tu non sapevi che quando saresti uscita
Non saresti stata mai più la stessa.


Cuffie, auricolari, microfoni, distorsori della voce:
Tra le mani hai tutto ciò che ti serve.
Prendi un bel respiro ed incominci a recitare il suo copione.
Anche se “recitare” non è esatto:
tu sei come Goenji
Tu sei
Yuuka
Apri e richiudi i tuoi occhi stanchi.
Ora sei Yuuka
Lo ripeti di nuovo
È la tua verità
Da qui ne sei certa
Dipende tutta la tua vita
Ti trovi alla Raimon, vicino al campo da calcio. Non poco lontano distingui la figura di un ragazzino che ha il tuo stesso auricolare:
Anche lui proviene dal tuo presente
Che corrisponde al loro futuro.
Ma la tua missione non è quella di eliminarlo, anche se potresti farlo in pochi secondi.
Fai finta di niente mentre lui
crede di nascondersi bene
dietro a quel cespuglio.
Oh, quanto si sbaglia
Eccolo, hai trovato Goenji,
non si torna indietro .
E lo chiami.
-Goenji…- lui ti vede come se tu fossi la sua amata sorella.
Adesso che hai attirato
La sua attenzione
Puoi finalmente sfogare
Il tuo risentimento contro il sakka
-Non aiutare Endou in questa partita. Me l’hai promesso! Non lo vedi, Goenji? Il calcio mi ha ridotta così!- Ti avvicini ancora di più.
Almeno devi provare a fargli perdere del
Prezioso Tempo.
Lui ti guarda quasi con le lacrime agli occhi
Hai sortito l’effetto desiderato.
Sei più che credibile.
Sei Yuuka
Sei soddisfatta mentre accenna un passo verso di te.
Ci scommetti:
ti abbraccerà e ti coccolerà.
Dopotutto, sei sua sorella.
Cominci già a pregustare il tuo trionfo.
Ma qualcosa va storto.
-No! Tu non sei Yuuka! Lei era la prima a tifarmi ed era orgogliosa che il suo fratellone giocasse a calcio.
Riesci solo a fare una smorfia
Prima che ti disintegri con un semplice gesto.
 
 
Ti risvegli a fatica, rialzandoti mentre senti i rumori delle apparecchiature che cadono.
Cosa sta succedendo?
Non lo sai, o forse sì
Hai fallito
-Bauzen ! non ho intenzione di bere quel Liquido, Scordatelo!-
Non puoi crederci, è la voce di…
Eska!
-Non potrai sfuggirmi ancora a lungo! Devo inibire la tua volontà per evitare la vostra ribellione  - Risponde l’altra voce familiare.
Esci fuori dalla stanza delle registrazioni e ciò che vedi è  orribile.
Sono le ultime scene
Che vivrai veramente.
Il tuo ex-generale è legato su una sedia da corde metalliche mentre cerca di fuggire, di allontanarsi, di dimenarsi
Inutilmente.
Osservi Bauzen mentre armeggia con una strana ampolla e riversa il suo contenuto in un bicchiere.
Si trattava del Liquido.
È di un colore argentato, innaturale e grigio.
Ma perché Bauzen ha detto che quello è in grado di
Inibire la volontà?
-Non lo berrò mai, non voglio essere una marionetta nelle vostre mani!- Urla Eska con tutto il fiato che ha in corpo.
Tu vorresti aiutarlo,
ma hai paura.
-Eccome se lo sei stato! Fin dal tuo abbandono all’orfanotrofio è stato tutto programmato. Tuttavia siccome abbiamo trovato un generale migliore di te, adatto a guidare l’Armata: adesso anche tu diverrai un altro giocattolo nelle mani di Baddapp. Mancate solo tu e la nuova recluta.-
Il sergente si muove lentamente
Mentre attraversa la stanza con il Liquido.
È vero, ormai ne hai la certezza:
Ti trovi nelle mani
Di un terribile mostro.
E quel mostro non è Eska o Bauzen
È Ogre, è Baddapp.
Inconsciamente ti domandi  se quest’ultimo conosce la verità ti rimangi tutto.
Adesso devi agire
-Bauzen ho terminato la missione .Sono solo riuscita a far perdere un po’ di tempo a Goenji, ma non ha ceduto alle mie parole.-
Alzi la voce,
è la prima volta che lo fai.
Così attiri l’attenzione del sergente che ti rivolge un sorriso sadico.
Ci sei riuscita, adesso
Devi concedere un po’ di tempo
A Eskaba
Per liberarsi.
Bauzen appoggia il Liquido e tu tremi al solo pensiero che sarai costretta a berlo
Prima o poi, volente o nolente.
Il tuo sguardo ricade di nuovo sul sergente mentre sai di avergli mancato di rispetto.
Come era successo con Eska
Solo che lui voleva insegnarti
La legge degli Ogre.
Potresti ingaggiare un corpo a corpo
Per dieci secondi,
poi sicuramente verrai eliminata.
Devi trovare un’idea:
potresti parlargli.
E di cosa? Del tuo fallimento?
Non ti sei accorta che adesso quel mostro è a pochi centimetri di distanza da te.
Prende il tuo collo e
Ti solleva in alto.
Ti divincoli inutilmente, l’aria ti viene a mancare
Pensi di essere già morta.
Non tocchi il pavimento, la vista si offusca. Con un grido disumano ti schianta addosso al tavolo su cui era appoggiata la bevanda infernale.
È la fine.
-Piccola vermiciattola ingrata! Sapevo che sarebbe stato meglio darti subito il Liquido, ma non ce l’ho fatta…-
Ti guardi intorno alla ricerca
Disperata di una salvezza
E solo allora noti una piccola mensola
Colma di…
-Mi sono fermato perché somigliavi a lei a mia…
A sua figlia. Le foto sbiadite che
Si trovano sulla mensola rappresentano Bauzen
In un campeggio con una ragazza sorridente
Molto simile a te…
-Quando ti ho vista per la prima volta, ho notato subito la tua somiglianza con la mia dolce e piccola Alexandra…-
Finalmente capisci perché lui ti voleva
Nella Sunshine.
-Lei purtroppo è morta dieci anni fa a causa del calcio mentre si trovava sul campo da gioco…-
È veramente inquietante
La tua somiglianza con quella fanciulla,
indossate pure lo stesso vestito,
avete gli stessi occhi
e gli stessi capelli:
siete identiche
-Il peso della sua scomparsa è davvero troppo pesante, però quando ti ho vista ho deciso di prenderti con me. Sono impazzito dal dolore quando ho saputo che la tua famiglia non voleva farti prendere parte al Thunder Break
Così ho eliminato la tua famiglia
e soprattutto tuo fratello.-
In quella stanza risuona la sua voce che ti ha tolto con poche parole il tuo spirito vitale.
Ti domandi se ne vale davvero
La pena vivere.
Ormai nulla ha più senso, l’unica luce della tua anima congelata che trema come la rugiada prima di cadere è …
Il tuo nome, Mistrene. Tu non sei Alexandra.
In quella stanza risuonano parole di sangue mentre la vista continuava ad annebbiarsi sempre di più, tutto ciò che ti circonda sembra avvolto da un’inestricabile nebbia e lentamente…
Capisci…
“Per tutto questo tempo
non ci ho potuto credere, non riuscivo a vedere,
chiusa nell'oscurità
ma tu eri lì di fronte a me, Baddapp
Mi sembra di aver dormito un migliaio di anni.
Devo aprire i miei occhi di fronte a tutto.
 Ma Senza un pensiero
senza una voce
senza un'anima
Tu non puoi lasciarmi morire qui
Ci deve essere qualcos'altro da fare
Riportami in vita…
Ho vissuto nella menzogna e non c’era niente dentro..
Riportami in vita!”
È come se il tempo fosse rallentato, tutto è ovattato
Ormai anche Eska ha smesso di combattere
E senti i suoi gemiti mentre si abbandona al pianto.
Non saprai mai il perché…
Pensi che ciò che hai sentito sia semplicemente un’allucinazione.
Non vuoi credere che sia questa
La verità.
“Ho vissuto nella menzogna e non c’era niente dentro…”
Ora capisci tutto, anche il motivo per cui non sei mai riuscita a rientrare nella tua casa.
Anche il motivo
 per cui non sei mai andata all’ospedale
per trovare il tuo Ni-san.
-Lì ho freddati tutti con una pistola mentre tu felicemente  aspettavi l’inizio della finale dell’ Holy Road- Continua Bauzen con aria soddisfatta.
Tu non eri neanche la Capitana
Della tua squadra
Forse ne eri la vice
E ricordi che
Giocavi solo a centrocampo.
Mentre adesso sei un’attaccante di prim’ordine decisiva quanto brutale.
Non vuoi sentire ciò che dice.
Speri solo che non sia la verità…
Cerchi di afferrare qualche altro pensiero, rifletti sul sakka  mentre provi a rielaborare un veloce piano per salvare almeno
Eska. Della tua stessa vita
Ne rimane un pugno di sabbia nell’immensità
Della tua stessa paura che ti ha accompagnato fino a
Quel momento.
Ma adesso urli al mondo” io non ho paura!”
-Ma adesso è arrivata la tua ora, sarai
Una Ogre, l’unica Ogre, appunto-
Ti si avvicina pericolosamente, provi di nuovo a divincolarti, ma la sua presa ti smorza il respiro.
Non hai più la forza per combattere
Con un panno bianco ti blocca la blocca mentre provi ad urlare inutilmente
Baddapp.
La tua coscienza viene meno così come
Mistrene.
Il panno era imbevuto di Liquido, te ne sei accorta troppo tardi.
Tu giaci incosciente
A terra
Mentre ormai Bauzen ha vinto.
Nuovamente poggia lo stesso tessuto candido sulla bocca del tuo ex-generale e lui sviene.
Questa è l’ultima scena che hai vissuto,
questo è il tuo
vivo
ultimo ricordo.
Bauzen si abbandona ad una risata isterica
Sadica.
  
 
Quando ti risveglierai, non sarai più tu. Ma Mistrene diventerà un’altra persona
Più obbediente,
docile,
facile da comandare.
Il tuo spirito libero è stato
Smorzato.
 
Anche tu sei morta, adesso
  
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