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Autore: Nicky_org    25/01/2014    0 recensioni
Era una ragazza normale, allegra e spensierata. Si piaceva abbastanza, non aveva problemi. Poi si trasferì e dovette ricominciare tutto da capo, ma le cose per lei non vanno per il verso giusto. Emily, questo è il suo nome, scrive sotto forma di diario un pezzo della sua vita, racconta come le persone l'hanno spinta a odiarsi e a farsi del male. Lei era solo desiderosa di felicità e di qualcuno che le stesse vicino. Questa storia può essere una biografia di molte ragazze, tratta i problemi dell'adolescenza, e fa riflettere molto.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-1 Gennaio 2014
21:00
*PREMESSA: la mamma mi ha regalato questo diario, ma non so come iniziarlo.. Cercherò di essere sincera e spontanea.*
Mi chiamo Emily, ho 14 anni e sono alta, snella, ho i capelli mori e mossi lunghi fino a metà schiena, ho gli occhi azzurri. 
Ho bisogno di scrivere tanto, perché devo sfogarmi. 
La mia vita era normale, ero una ragazzina di un piccolo paesino, ero allegra e con tanti amici. Sono sempre stata un po' timida, ma se mi sento a mio agio nell'ambiente in cui sto, rido e scherzo e divento molto simpatica. 
Tutto si è rovinato ad agosto. Mi sono trasferita in città con i miei genitori. Pensavo di poter rifarmi una vita, nuovi amici, nuova casa, nuovo tutto. Il primo giorno di scuola di prima superiore, a settembre, ero molto emozionata. Speravo di riuscire a fare subito amicizia con qualcuno. Evidentemente mi sbagliavo. Ormai sono passati sì e no quattro mesi, e ancora nessuno si è accorto della mia esistenza. Sono invisibile agli occhi di tutti. Sono sola, stramaledettamente sola.  Nei corridoi i ragazzi più grandi non mi vedono e mi vengono addosso facendomi cadere a terra insieme ai libri che porto in mano. Mi guardo intorno in cerca di qualcuno che mi aiuti ad alzarmi, ma nessuno si degna nemmeno di notarmi. Mi devo alzare da sola, e lo faccio. 
Alla pausa mensa e all'intervallo, vado a mangiare da sola nel bagno delle femmine e ci resto finché non suona la campanella. 
Tutte le ragazze sono belle, truccate, con i capelli biondi e folti. Alcune hanno piercing, sembra piaccia ai ragazzi. Tutte mi guardano (quando mi guardano) dall'alto in basso e mi sminuiscono. Dall'inizio della scuola le cose vanno così. Io non esisto. Magari, con l'anno nuovo, le cose cambieranno..
-2 Gennaio 2014
20:01
Oggi è stata una giornata come le altre: sciatta, triste, piatta. Però sono tornata a casa piangendo. Non ce la faccio più a rimanere nell'ombra. Dato che, come ho già detto, spero cambi qualcosa con l'anno nuovo... devo fare qualcosa, perché le cose non succedono se non le faccio succedere. Domani provo a fare amicizia. Devo riuscirci, ho bisogno di colmare il vuoto che c'è in me. Ho bisogno di qualcuno che mi stia accanto. Ho bisogno di non essere sola.
  
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