Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: xxFALINExx    25/01/2014    1 recensioni
Rumpelstiltskin crede che Belle odi la sua vita con lui e che lo consideri un MOSTRO!
Ma sarà davvero così, o la nostra fanciulla nasconde qualche SEGRETO?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’amore è speranza

 



Quella stessa mattina…


Belle si era alzata di buon ora perché già il giorno prima Rumpelstiltskin l’aveva avvisata che l’indomani si sarebbe dovuta recare nuovamente in città per delle compere.
Si lavò, si vestì e scese in fretta le scale, armeggiando con il nastro dei capelli, tentando di pettinarli senza ricorrere all’uso dello specchio.
Arrivata in cucina si fermò davanti l’anta di vetro bianco della credenza, cercando di scorgere il suo riflesso, per poter vedere se era effettivamente riuscita nell’intento di pettinarsi per le scale, e dopo aver sorriso soddisfatta, aprì quest’ultima, tirando fuori due tazze di porcellana, decorate con chiari motivi floreali.
Notò che l’acqua calda per la tisana era già pronta, e la versò nelle tazze aggiungendo polvere di rose selvatiche e gelsomino, diffondendo immediatamente nell’aria un dolce profumo.
Mentre svolgeva queste azioni quotidiane pensò a quanto Rumpelstiltskin fosse cambiato in quei mesi.
Inizialmente era così diffidente e scorbutico, lo ricordava benissimo, mentre con il passare dei giorni era diventato sempre più gentile, piccoli gesti di cortesia, che però Belle notava, come il farle trovare già l’acqua pronta quella mattina.
Dopo aver sistemato le tazze ed i piattini su un vassoio d’argento, accompagnate dai dolcetti che aveva preparato il pomeriggio prima, Belle si diresse verso la sala da pranzo.
Quando entrò, trovò il suo signore che guardava fuori dalle grandi finestre della stanza, che lei aveva privato tempo prima delle polverose tende che ostruivano il passaggio della luce.
Da quel giorno il salone era diventato molto più bello, luminoso ed accogliente, ed anche il tenebroso Signore dell’Oscurità doveva esserne convinto, dato che aveva lasciato che la ragazza rimovesse, o almeno scostasse le tende anche dalle altre stanze.
Non appena Rumpelstiltskin sentì Belle entrare si voltò, salutandola con un sorriso spontaneo, che parve alla ragazza più bello e sincero di qualunque altro saluto avesse potuto pronunciare a voce.
Si accostò al tavolo e dopo che la fanciulla ebbe sistemato le tazze ai rispettivi posti, lui tirò indietro la sedia di quest’ultima invitandola a sedersi.
Dopo che anche lui si fu seduto, iniziò a girare la sua bevanda fumante.
Belle non sapeva perché, ma si sentiva in leggero imbarazzo, per questo chinò la testa sulla sua colazione e pregò di finirla al più presto, in modo da andare in fretta in città e lasciare che il calore che si era diffuso in lei dopo tutte le premure di Rumpelstiltskin evaporasse.

- Hai dormito bene, mia cara? - domandò lui, rompendo il silenzio che era calato nella stanza.

A Belle sembrava che fino a quel momento anche gli uccellini avessero smesso di cinguettare, ma finalmente si riprese.

- Oh si, certo, da quando mi avete dato quella stanza è tutto perfetto! Niente più buio, freddo o  rumori notturni, solo comodità!!! Non smetterò mai di ringraziarvi! - rispose con gli occhi che le brillavano e che esprimevano gratitudine.

- Qualsiasi cosa per la tua felicità, Belle - disse lui in modo calmo e formale, finendo di sorseggiare la tisana e posandola sul piattino, facendolo tintinnare.

Sembrava un’espressione sforzata, di cortesia obbligata. Ma lei riuscì a cogliere nel suo sguardo un barlume di sincerità che la fece piombare nuovamente nell’imbarazzo, così si alzò in piedi, sistemò frettolosamente tutto sul vassoio, e si dileguò rapidamente, bofonchiando che era in ritardo, che sarebbe dovuta già essere sulla strada per la città, ed un altro paio di parole e frasi confusionarie, che andavano dal “ ho ancora dei servizi da sbrigare” al “ci vediamo più tardi”.
Quando tornò in cucina posò distrattamente il vassoio sul tavolo ed emise un sospiro liberatorio, colpendosi la fronte con il palmo della mano.
Ma cosa le era preso? Da quando Rumpelstiltskin era diventato più “carino” nei suoi confronti le capitava di agitarsi troppo spesso. Voleva forse farlo tornare il padrone scortese e dispotico che era un tempo? Certo che no. Doveva smetterla di reagire in quel modo.
Si impose di non pensare più all’imbarazzante figura che aveva fatto, e dopo aver rassettato quel che rimaneva della colazione, si avviò verso l’ingresso principale.
Infilò il mantello, prese il suo cesto intrecciato di vimini che Rumpel le aveva consegnato e che lei usava per la spesa, e si avviò.

Non appena arrivò in città, notò subito che qualcosa non andava: era tutto deserto e la maggior parte dei negozietti ed i mercatini erano chiusi o abbandonati. Per fortuna l’anziana donna che le vendeva la paglia era accucciata nel suo solito angolino, dietro il bancone di legno scrostato.
Così dopo aver acquistato l’occorrente, le chiese curiosa:

- Perché è tutto così vuoto oggi? Non c’è nessuno in giro! -.
- Questa mattina sono arrivati diversi cavalieri, ed hanno convocato tutti laggiù - rispose la donnina con voce roca, indicando in direzione della piazza.
- E perché lei non è andata a vedere cosa vogliono? - continuò Belle.
- Oohh io so già cosa vogliono – sussurrò tra un improvviso colpo di tosse e l’altro - si lamentano! -.
Si protese verso Belle per farsi capire meglio spalancando i freddi occhi grigi, e lei non potè fare a meno di osservare incantata ogni singolo dettaglio della signora, dalle calcate rughe che attraversavano il suo volto, alle labbra spaccate dal freddo, ai penetranti occhi chiari, che inizialmente potevano anche infondere timore, ma se osservati bene era inevitabile provare una sorta di affetto e tenerezza verso quel volto tanto scarno di quella gentile signora.
Dopo aver ripreso fiato ricominciò a parlare, soffiando le parole sul viso di Belle, come se ognuna di essa costasse uno sforzo enorme per pronunciarla.

- Complottano, pianificano, perché invece di pensare a quello che hanno e ritenersi fortunati, avidamente bramano sempre di più!! Non si accontentano mai!! -.

Belle rimase leggermente confusa: a chi si riferiva la donna?
Ma decise che lo avrebbe scoperto da sola, evitando di affaticare ulteriormente l’anziana; così la salutò e ringraziò, e si avviò verso la piazza.
Svoltando l’angolo vide che questa era gremita di persone, tutte strette in circolo attorno ad una struttura di legno che si trovava giusto al centro della piazza.
Cercò di farsi strada tra la folla ed avanzò abbastanza da permetterle di capire che tutta quella gente stava ascoltando alcuni soldati che, su una specie di palchetto in legno, si sbracciavano urlando accuse di ogni tipo:

-“ è un mostro, non un uomo!!! ”
-“ Sfrutta noi e le nostre famiglie, le sue imposte sono troppo alte!! ”
-“ Uccidiamolo, eliminiamolo!!! ”
-“ A morte il padrone!! ”

Belle era inorridita, come potevano parlare in quel modo di Rumpelstiltskin? Perché era chiaro che si riferissero a lui.
Era davvero quello che la gente urlava?
Poi però ripensò alle parole della venditrice di paglia, e decise che l’unica persona che avrebbe potuto rispondere alle sue domande era proprio Rumpel.
Così cercò di uscire da quel caos infernale, ma qualcuno la riconobbe.
Un soldato la indicò e gridò, tentando di sovrastare le voci della gente, ed ordinò:

- Lei è la sua serva, la Principessa Belle, gli racconterà tutto e il nostro piano sarà stato vano! Prendetela! -.

Subito un soldato le si parò davanti e con un rapido movimento le cinse le spalle, in modo da non permetterle di muoversi. Colui che l’aveva riconosciuta, e che doveva essere il capo delle guardie le si avvicinò. Intanto la gente iniziava a zittirsi.
Il comandante prese la parola ed ammonì Belle, chiarendo subito le sue intenzioni:

- Ti lascerò andare per due motivi, ragazza. Per prima cosa non dobbiamo insospettire il mostro, per questo tu tornerai al castello e ti comporterai come se non fosse successo niente. E poi sono a conoscenza delle tue origini regali e per questo ti porto rispetto. Ma bada, se dovessi raccontare qualcosa di tutto ciò al Signore Oscuro, una volta che noi lo avremmo ucciso tu sarai considerata una traditrice, non verrai liberata, ma bandita per sempre e costretta ad errare senza meta. -

Belle era sconvolta e spaventata, la testa le faceva malissimo e le lacrime le scendevano numerose sulle sue morbide guance. Con uno strattone si liberò dalla presa ormai debole del soldato e corse via, sotto lo sguardo soddisfatto del capitano, la cui bocca si era piegata in un ghigno di trionfo.
Non smise di correre, né di piangere neanche quando i cancelli del castello le furono di fronte, gli occhi talmente umidi e pieni di lacrime che a stento riusciva a vedere davanti a sé.
Spinse il massiccio portone, e con i capelli appiccicati al volto si precipitò su per le scale, chiudendosi la porta della sua stanza alle spalle e sprofondando la faccia nel morbido copriletto color crema.
  
 


 

 

Ecco svelato l’arcano!!! Belle piangeva perché quella mattina le era successo una cosa terribile!!!Povera caraaa *.*
Riuscirà Belle a spiegare ad un furioso Rumpelstiltskin come stanno realmente le cose?
Mi scuso per il ritardo e per eventuali errori di battitura, non ho avuto nemmeno il tempo di rileggere la storia!
Spero non vi sembri una trama troppo banale, per il resto non c’è che da pazientare un po’ per vedere come andrà a finire…. 
A presto!!
xxFALINExx 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: xxFALINExx