C'erano il prato, la ragazza, i chilometri da percorrere. Per ritornare alla sua cascina avrebbe attraversato i muri di vetro. Non lo avrebbe fatto, non quella sera. Il faro scintillava nella penombra, almeno pareva in lontananza. Dicevano in paese, forse solo una stupida superistizione, che fosse stregata. Era sinistro quel faro da quando il vecchio Heck se ne andņ a miglior vita. La ragazza non vi badava affatto. Entrņ e tutto era in ordine quasi assoluto, inquietante. Decise che le apparenze richiedessero tempo prima di essere decifrarate.