Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Firewhisky    25/01/2014    2 recensioni
Una raccolta di fan fiction partecipante alla Swan Queen Week di tumblr, yay, nonché la mia prima Swan Queen. Mi scuso per eventuale OOCness, non sono abituata a utilizzare i personaggi. Inizierò dal lunedì invece che dalla domenica, spero non sia un problema!
Lunedì: Divorced
Martedì: Hostage
Mercoledì: Teacher
Giovedì: Evil!Emma
Venerdì: Out of Storybrooke
Sabato: Movie Plot
Domenica: Blind Date
Genere: Angst, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Swan Queen Week Ok, ok, questo capitolo mi ha fatto penare proprio come avevo previsto! Spero vi piaccia la scelta del film, anche perché è la prima cosa che mi è venuta in mente (e giuro che ho riso molto al pensiero, però mi sono detta 'Perché no?'). 




"Oh, ma certo ho capito: tu pensi che questo non abbia niente a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quella giacca rossa per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso, ma quello che non sai è che quella giacca non è semplicemente rossa, non è scarlatta, non è corallo, è effettivamente cremisi. Tuttavia quel rosso rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro, e siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinta di aver fatto una scelta fuori dalle proposte della moda quindi in effetti indossi una giacca che è stata selezionata per te dalle persone qui presenti... in mezzo a una pila di roba." disse Regina osservando con sguardo freddo e distaccato la sua nuova segretaria incompetente. Emma rimase senza parole dopo quel discorso: che diavolo, aveva solo fatto un commento su quanto quelle gonne fossero effettivamente identiche, non aveva scatenato la terza guerra mondiale.
Ma per Regina Mills, direttrice di Runway nonché suo nuovo boss, la terza guerra mondiale l'aveva scatenata eccome: e i suoi soldati erano vestiti troppo male per essere presi seriamente.
Emma tornò a casa, ad aspettarla c'erano un bel film e delle pantofole comode. Si buttò sgraziatamente sul divano, un mal di testa atroce e in mente solo una persona: quel suo boss sadico e pazzo. Non che a Emma dispiacesse un po' di pazzia, ma la direttrice della rivista stava esagerando. Solo perché lei non indossa Jimmy Choo non vuol dire che si vesta in maniera oscena. Solo perché non ha la più pallida idea di chi sia questo Gabbana, e ancora non sa se si scriva con una o due b, non vuol dire che sia incompetente. Quella donna la fa sentire come se fosse inutile e stupida, quando in realtà avere una donna come Emma a lavorare per la rivista potrebbe essere un grosso vantaggio. "Si vedrà domani. Spero solo di riuscire a capirci qualcosa in più. Ti prego, fa' che quella donna sia un po' meno iena e un po' più umana per favore. Non ti chiedo altro" pregò Emma. Chi stesse pregando poi, era un mistero: forse qualche dio della moda.

Il giorno dopo, non aveva neanche messo piede in ufficio che Sidney l'aveva trascinata con sé nell'immenso magazzino della rivista, dove conservavano tutti i vestiti. Sidney l'aiutò a scegliere dei vestiti adatti al suo lavoro e delle scarpe che l'avrebbero uccisa dopo nemmeno dieci passi.
"Cara, se continui a vestirti così rischi di mettere in cattiva luce la rivista. Per questo Regina mi ha detto di farti bella, anzi, citando sue parole ha detto: si goda i miei vestiti."
"Oh... beh, grazie mille allora."
"E' un atto di estrema generosità signorina Swan: non ti conviene contraddire Regina, il sarcasmo qui non è tollerato se usato contro la direttrice."
"No, ero sincera, davvero. Ma non dovrebbe essere la bellezza interiore ciò che importa?"
"Si, hai ragione. In fondo questa industria multimiliardaria gira intorno a questo, alla bellezza interiore."
Sidney la squadrò e la lasciò in balia delle truccatrici, dicendole semplicemente di andare nell'ufficio di Regina subito dopo la sessione di trucco. La ragazza obbedì, sperando di ricevere almeno uno sguardo di approvazione da parte del suo capo. Salendo le scale, Emma ricapitolò i vestiti che avrebbe sfoggiato nei giorni a venire: giacche di Armani, camicie di Calvin Klein, persino qualche indumento di Oscar de la Renta... per non parlare di questo famoso Gabbana con due B! Le altre ragazze la guardarono come se fosse tutt'altra persona: ed effettivamente lo era, non si sarebbe nemmeno riconosciuta se si fosse degnata di guardarsi allo specchio.
Emma fece un sospiro e aprì con sicurezza le porte di vetro che portavano all'ufficio di Regina: la direttrice stava discutendo con una dipendente sul servizio di primavera.
"Beh, si stanno buttando molto sul floreale..." disse insicura la caporedattrice. "Floreale? Per la primavera? Avanguardia pura..." disse Regina sarcastica, sfoderando il suo classico sorriso. Appena vide entrare Emma si fermò un attimo per osservare l'incredibile cambiamento della ragazza.
"Sidney ti ha aiutato vero?" disse improvvisamente, interrompendo le scuse dalla caporedattrice. Emma la guardò curiosa "Sì, perché me lo chiede?"
"Non hai il minimo senso dello stile e dell'eleganza..."
"Beh...dipende da che punto di vista..."
"No, mi hai frainteso...non era una domanda..."
Emma la guardò con rabbia, ma cercò di controllare i suoi sentimenti: ma chi si credeva di essere questa? La caporedattrice lasciò l'ufficio per correggere le bozze e Regina ed Emma rimasero sole.
"Ora dobbiamo solo fare qualcosa per quella ciccia di troppo. E ti prego, passa dal parrucchiere prima di venire al lavoro domani."
Emma non voleva contrariare la direttrice, davvero, ma aveva sopportato anche troppo per i suoi primi giorni di lavoro. "Perché devo cambiare per un lavoro che non sarà nemmeno fisso?"
"Sei per caso caduta per terra e hai battuto la testa?"
"cosa...? No-"
"Tutte desiderano questo lavoro, Emma. Ti credi superiore? Dimostramelo, dimostrami che sei superiore. Conquista la mia fiducia."
"E se non volessi farlo? Come ho già detto faccio questo lavoro solo per aprirmi la strada non credo che-"
"è tutto, Emma, ci vediamo domani."

Regina tornò a casa, suo marito Graham la stava aspettando per la cena: aveva nuovamente fatto tardi.
"Scusami Graham, avevo delle faccende da sbrigare... La nuova assistente è un caso disperato, non capisco nemmeno perché l'abbia assunta." disse Regina appendendo il cappotto all'appendiabiti "Oggi Sidney l'ha aiutata con i vestiti, dovevi vederla: sembrava un pesce fuor d'acqua ma era incredibilmente raggiante e bella. Ci vorrà un po' perché si abitui"
"Regina, sei nuovamente in ritardo."
Regina guardò il marito "Lo so, ti ho pure chiesto scusa."
"E la prima cosa che mi dici è quanto fosse incredibilmente bella la tua nuova assistente?"
"Graham..."
"No, Regina, basta. Merito più rispetto, sono stufo dei tuoi ritardi, del tuo lavoro e di te. è finita." Graham lanciò un ultimo sguardo alla moglie e se ne andò, lasciando Regina sola in casa. Visto che è stato proprio il suo commento sull'assistente a far traboccare il vaso, Regina decise di chiamare Emma per delle ore di lavoro extra.

"Regina, sono le dieci di sera-"
"Ho un orologio anch'io, signorina Swan. Ma ho bisogno del suo aiuto, venga immediatamente al mio appartamento. L'indirizzo lo sa."
Emma fece per protestare, ma Regina aveva già agganciato. Emma imprecò e si vestì con le prime cose che le capitarono in mano, ovvero il nuovo completo di Gucci che Sidney le aveva portato dalla lavanderia e le scarpe di Chanel. Sarebbe stata una lunga nottata, ma sorprendentemente Emma era curiosa di conoscere il suo capo fuori dal contesto lavorativo, soprattutto visto che aveva notato una strana emozione nella voce che aveva sentito al telefono. Emma prese le chiavi della sua auto e si diresse al parcheggio: nessuno ci avrebbe mai creduto se avesse raccontato che Regina Mills aveva bisogno di lei alle dieci di sera, per di più a casa sua.

Il viaggio fu abbastanza tranquillo, poco traffico e nessun ubriaco in giro stranamente. Appena arrivò a casa di Regina, sentì una forte stretta allo stomaco: ora che era qui, aveva paura di mettere piede in quella casa. Con indecisione, salì i gradini che portavano alla porta di ingresso e suonò il campanello. Regina le aprì la porta, era già vestita per la notte con un pigiama di seta nera e ricami in pizzo. "Entri pure, signorina Swan" disse Regina, spostandosi dalla soglia. L'appartamento era normale, si sarebbe aspettata qualcosa di molto più sofisticato, ma poi si rese conto che per i suoi standard... quello era molto più che sofisticato. "Le va un bicchiere di sidro di mele, signorina Swan?"
"Non dovremmo lavorare?"
"Si lavora meglio dopo un drink, stimola le idee e la fantasia... allora?"
"...Accetto volentieri."

Dopo un paio di bicchieri, si ritrovarono sul divano a chiacchierare amabilmente, entrambe leggermente alterate: parlarono di tutto, vita passata, futura...
"Devi sapere che mio marito mi ha lasciata."
"Oh, mi... mi dispiace."
Regina sorrise come prese un sorso dal suo bicchiere quasi vuoto. "Devi sapere che questo lavoro è molto impegnativo. E richiede molto tempo. Mi sorprende come in realtà mi abbia lasciata dopo un commento fatto proprio su di lei."
Emma appoggiò il bicchiere sul tavolo in vetro e chiese "Su di me?" anche Regina appoggiò il bicchiere e si avvicinò alla sua nuova assistente, cercando qualche indizio che le suggerisse di allontanarsi: non ne trovò alcuno.
"Sì, signorina Swan. Un commento sulla sua... bellezza dopo la trasformazione."
"Oh, beh, mi sento onorata io..."
"Lei è molto bella, signorina Swan" detto questo, Regina baciò Emma dolcemente, il sapore del sidro di mele misto al suo profumo era delizioso. Emma era sconcertata, ma dopo alcuni secondi di esitazione iniziò a ricambiare il bacio, accarezzando i capelli incredibilmente lisci e morbidi di Regina.
Forse il suo capo non sarebbe stato più così diabolico e intransigente.
"Signorina Swan, questo non significa che potrà annullare ed evitare l'appuntamento dal parrucchiere."
Emma sospirò: ok, forse non sarebbe cambiato niente, ma avrebbe sopportato tutto con molta più facilità.


A/N: Spero che questa versione di Emma e Regina vi piaccia! Come sempre, lasciate un commentino miei adorati lettori, ci vediamo domani!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Firewhisky