Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: GabriDagata    26/01/2014    1 recensioni
La luna splendeva alta nel cielo, ed io cercavo conforto tra tutte le persone che erano dalla mia parte, poche dato che la maggior parte sono morti con me. La luna splendeva alta nel cielo, ed io cervavo di proteggere l'unica cosa per cui sarei morto. La luna splendeva alta nel cielo... ed io... mi trasformai
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
THE MOON OF THE EYES
 


1
QUELLA NOTTE...


La luna splendeva alta nel cielo, ed io, seduto su un'ammasso di foglie e ramoscielli caduti dagli abeti spogli di quel bosco, strofinavo le mie gelide mani sulle mie braccia nel tentativo di riscaldarle, mio fratello, un lupo alto e muscoloso, dalla chioma nera per poi sfumarsi in un pelo marroncino, si avvicinò, per poi ritrasformarsi in un umano dagli occhi marroni, capelli castani e corporatura robusta, sull'1.80. i miei occhi azzurri iniziarono a fissarlo con preoccupazione, ma lui non modificò la sua faccia seria e continuò ad avanzare "Dovrebbero essere già quì! Che fine hanno fatto?" cerchai di urlare, ma non avevo quasi più voce, e, anche se in teoria i licantropi della mia specie riescono a resistere a qualsiasi temperatura, io provavo sempre freddo, per il fatto che non mi ero ancora trasformato, solo dopo una vera e propria trasformazione si acquisiscono tutti i "poteri" di un licantropo, e la mia non era ancora arrivata, quindi ero un semplice cucciolo, esattamente come un umano, e per trasformarsi bisognava aspettare la luna dei 16 anni: una luna piena che spunta sempre il 7 gennaio, l'unico giorno del compleanno di ogni licantropo, a me sarebbero mancate due settimane. "Calmo James, vedrai che tra poco arrivano" disse a bassa voce mio fratello, era un lupo di 19 anni, molto forte, ma, anche se cercava di rimanere serio, iniziai a intravedere la preoccupazione nei sui occhi, cercava risposte e conforto, ma doveva dimostrare un gran senso autoritario e di responsabilità, in quanto fratello maggiore... Ma torniamo un po' indietro; pio padre (licantrpo a pelo marroncino unicolore, alto circa 1m e 75cm) era il capobranco della tribù "Custodes", di solito i licantropi non hanno figli, ed è acora più improbabile che un licantropo abbia un figlio con un umano... comunque, mia madre (licantropa magra, occhi azzurri, con il viso bianco che tende a schiarirsi sul grigio chiaro verso le zampe e la coda, alta circa 1m e 70cm) era una "lupa umana" ovvero quei licantropi che si sono fatti una vita tra gli umani, mio padre la incontrò quando arrivò nella citadina dove abitava, e quando ebbero me e Aron, mio padre affidò il branco a suo fratello: Edgher; abitiamo in una piccola casa seminterrata nel terreno del bosco che si affaccia alla città dove i miei si sono incontrati, non è un granchè: è costruita su due piani, tutta in legno, al piano di sopra, salita la scala a pioli a destra, c'e la stanza mia e di Aron, e di fronde qella di mio padre, si poteva entrare solo da sopra, perchè il piano di sotto era sotto terra. Tutto sembrava andare bene, vivevamo tra gli umani, ma restevamo comunque licantropi... quella notte... sentimmo degli ululati... ma non semplici ululati di lupo, ma di licantropo, e del loro tono, non sembrava volessero salutarci, era più un grido di guerra, volevano qualcosa... o qualcuno. Così uscimmo di casa, in versione umana, volevamo solo parlargli e non combattere, mio padre e mia madre si guardavano come se se lo aspettavano, poi mia madre si girò con preoccupazione "ragazzi, restate qui, noi andiam a parlargli, ma torneremo subito" Aron controbattè "No! dobbiamo venire pure anche noi!" "No Alon! meglio se resti qui" disse infine mio padre. 
Ed eccoci quì, dopo un quarto d'ora pieno di paura e ansia... finchè non sentimmo un rumore... come di un ramoscello spezzato, io e mio fratello ci girammo di scatto verso la fonte del rumore, er tutto buio, così presi una torcia dal mio zaino, pieno di oggetti utili, che mi portavo sempre dietro, poi la accesi e la puntai verso il rumore... e non sò se c'è mai stata paura più grande di quella che provavo in quel momento...      


Angolo scrittore
Ciao a tutti ragazzi, spero che il mio racconto vi stia piacendo, se trovade informazioni false sui licantropi è perche in questo racconto, tutte le loro caratteristiche le invento io, spero da subito che vogliate sapere come va a finire... al prossimo capitolo. 
                                                                                                                            

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: GabriDagata