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Autore: DayDreaming_    26/01/2014    9 recensioni
-Tu mi appartieni- esorta in un bisbiglio soffocato il ragazzo, con gli occhi tinti da un rosso gonfiore, affogati tra l'amarezza delle lacrime, rappresentanti tutto il suo dolore percepito, è talmente sincero che nel riflesso delle sue cupe iridi, coperte in superficie per mezzo di un sottile velo trasparente di malinconia, si può intravedere un breve accenno della tortura subente la sua anima.
-No!- rispondo socchiudendo in costrizione l'umidità creatasi a rilento nei miei occhi, per timore che si riscontrassero con la sincerità ornante nei suoi.
-Allora io ti appartengo- ribatte deciso il ragazzo, ora il dolore mostrante dai suoi occhi viene stracciato bruscamente da un piccolo spicchio di speranza, speranza che io ammettessi apertamente che il "no" appena dichiarato in realtà non era ciò che pensava la mia anima perturbata, e soprattutto che i frammenti autentici del mio cuore provavano.
"Quegli sbalzi emotivi erano assurdi, ma ogni volta che cercavo di allontanarlo ero terrorizzata all'idea di riuscirci davvero."-Ally
"La prima volta che ti ho visto ho pensato che c’era qualcosa di te di cui avevo davvero bisogno. Poi ho capito che non era qualcosa di te. Era di te che avevo bisogno."-Austin
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Pov.Ally:

-Sarà così per tutta la sera, Trish. Solo ignorale- afferma Dez, spostando il suo forte sguardo contro un gruppo di ragazze nei pressi. Continuo, a forte malincuore, a fissare con malinconia la bionda permanente vicina ad Austin, la quale pare in attesa del suo tanto sperato turno.

- Sembra che abbiamo uno stormo di avvoltoi- ribatte l'infastidita riccia, in riferimento al gruppo di universitarie scherzose, menzionato in precedenza da Dez.
Austin accende rapidamente un sigaro, mentre ordina attentamente un paio di birre al banco bar; la bionda al suo fianco morde lievemente il suo labbro inferiore, sorridendo con aria svampita in direzione del biondo. Il cameriere porge gentilmente le bevande alle grandi mani di Austin, la bionda ragazza gli si avvicina in modo seducente per cogliere una delle birre tra le mani, spinta dal credere che la birra fosse stata pagata per lei; ma Austin, con fare congelato, si riprende il bicchiere, spegnendo ogni speranza creatasi nelle quasi nulle mante della ragazza.

-Uh...non è per te bionda- dice lui, mettendo tra le mie mani il fresco bicchiere di birra. Il mio primo ideale è di lasciarla cadere al suolo, ma notando l'invidia imminente della ragazza porto la bevenda alla bocca, senza scrupoli, assaporando ogni suo aroma in mescolanza. Amareggiata, la bionda si dirige alla piccola uscita del locale; io sorrido soddisfatta vedendo come Austin nemmeno ha notato l'imminente uscita della ragazza.

-Come se io comprassi da bere per le ragazze al bar- aggiunge, scuotendo la testa sorpreso. Alzo in modo esagerato il mio bicchiere ed mi indico con la punta del dito, facendogli intendere di essersi contraddetto, dato che aveva appena comprato da bere per la sottoscritta.

- Oh, no. Tu sei diversa- risponde il biondo, colpendo lievemente il suo bicchiere contro i mio ormai mezzo vuoto.

- Sono diversa per essere l'unica ragazza con un ragazzo, il quale non tiene nessuno standar, che non vuole provare a portarla a letto- affermo, sorseggiando un po' di birra.

- Dici sul serio?- chiede curioso, ritirando il bicchiere dalla mia bocca, per potermi fissare deciso negli occhi.

- Prima di tutto....io ho degli standar: non sono mai stato con una brutta ragazza, mai. Secondo, io volevo provarci con te. Ho pensato di baciarti in mille modi differenti, però non l'ho fatto perchè ora non ti vedo più in quel senso. Non è che non mi attrai, semplicemente credo che tu valga di più di questo- aggiunge biondo, avvolgendo il suo tono di pura sincerità. Non posso evitare di sorridere compiacuita alla sue sincere parole.

- Credi che sia troppo bella per te?- ribatto con lampante sarcasmo, creando una piccola risata tra le labbra di Austin.

-Non mi serve nessuna persona che riconosca che sono sufficentemente bello per te, perchè io lo sò"- ribatte, lasciando cogliere tutta la sicurezza che nutre per se stesso.

-Grazie, Austin- dico, posando il mio vuoto bicchiere sul banco bar. Austin, impaziente, mi prende per la esile mano.

- Dai, andiamo- afferma, trascinandomi ,attarverso la moltitudine di gente, al centro della pista da ballo.

-Ho bevuto troppo! Cadrò sicuramente!- affermo. Austin mi prende premurosamente per i polsi, portandomi tra le sue grandi braccia.

- Tieniti e balla- ribatte con aria decisa come gli era solito. Dez e Trish, notandoci, si uniscono compiciuti a noi.
Dez si muove in modo a dir poco assurdo, tentando di imitare invano l'esperta danza della fidanzata. Austin quasi mi terrorizza con il modo in cui si preme con ferocia contro la mia figura. Lui accomoda la forti mani sui mie fianchi, contornando la mia magra vita, e mi rendo conto delle diversità della sua espressione, parente quasi seria. Ripercorro con la mie mani il suo impeccabille petto e i suoi marcati addominali, mentre percepisco come la sua pelle si tensa, sotto la camicia, al mio agile tocco. Mi posiziono dandogli le spalle, per poi sorridere compiaciuta quando la sue braccia si collocano nuovamente sulla mia vita, stringendomi con fermezza al suo corpo.
Assieme al alcool presente nel mio sistema, quando lui tira maggiormente il mio debole corpo contro il suo creando più connessione, i pensieri che arrivano alla mia confusa mente sono tutt'altro che amichevoli, ma qualcosa che va di gran lunga oltre.
La canzone seguente interrompe bruscamente quella che stava ritmando la nostra danza, ma Austin non pare intenzionato ad abbandonare la pista.
Il sudore gocciola per la parte posteriore del mio collo e le luci stroboscopiche multicolore puntate sulla pista mi fanno sentire un po' vertiginosa. Chiudo lentamente la stanchezza occhi e appoggio dolcemente la mia testa contro la ben formata spalla di Austin. Lui, di rimando, prende con fare delicato le mie mani e le porta attorno al suo collo. Le sue mani percorrono la mie braccia, si abbassano successivamente alle mie costole, per poi tornare finalmente ai miei esili fianchi.
Appena sento le sue carnose labbra e in successione la sua caliente lingua esplorare la fine pelle sovrastante al mio collo, lo separo velocemente di colpo, tornando bruscamente alla realtà. Lui, in risposta, sorride con espressione in sorpresa

- Che, novellina?- ribatte in preda alla delusione. Il mio temperamento esplode, causando che le parole che voglio pronunciare rimangono bloccate nella mia gola. Mi volto, dirigandomi al banco bar per ordianarmi un' altra birra. Austin si siede al banco affianco a me, alzando il dito al barista, segnale per fargli intendere di volere la mia stessa ordinazione. Il camiere attentamente posa le bevande sotto i nostri occhi, rapidamente colgo il bicchiere per portarlo alla asciutta bocca, ingurgitando più della metà della birra.

- Credi che questo cambierà l'opinione di qualcuno su di noi, Austin!- affermo, spostando i lunghi capelli su di un lato, per tentare di coprire la zona che lui ha baciato.

-Non mi importa niente di quello che gli altri pensano sul nostro conto"- ribatte lui, lasciando scappare una lieve risata. Arrabbiata, mi giro dal lato opposto, lasciando percepire la mia rabbia.

-Novellina!-dice, accarezzandomi da dietro il braccio con morbidezza, ciononostante lo smuovo bruscamente.

- No. Io mai sarò sufficentemente ubriaca per essere portata a letto- ribatto realmente amareggiata. Il viso di Austin si ritorce infastidito, ma prima che possa dichiarare una parola, una bella ragazza dai capelli scuri e carnose labbra e enormi occhi azzurri, si avvicina imminente a lui.

-Bene. Non è questo il grande Austin Moon?- domanda sorridente la ragazza, fecendo pesare un tono felice sulle sue parole. Lui prende tra le mani la bevanda e poi inforca il suo sguardo ancora pieno di rancore sul mio.

- Ciao, Megan- saluta con indifferenza il biondo.

- Presentami la tua fidanzata- afferma lei, sorridendo. Roteo i miei occhi, a causa della loro patetica trasparenza. Austin inclina all'indietro la testa per finire la sua birra, per poi posarla rumorosamente contro il banco. Tutti i clienti in attesa del loro turno, seguono con gli occhi attentamente ogni minimo particolare della scena.

- Lei non è la mia fidanzata- contesta seccato, per poi stringere dolcemente la mano di Megan, la quale soddisfatta lo conduce con sè alla pista da ballo. Lui solamente accompagna i passi della ragazza sulle note della movimentata canzone. Megan incita, tramite i suoi movimenti di fianchi, di invitare Austin nell'avvicinarsi all'attrattiva del suo corpo. Quando Austin, cedente alle esplicite proposte, si avvicina al volto di Megan, mi giro in rapidità lasciando ai loro occhi solo le mie spalle, incapace di sopportare tale situazione, attraverso l'umidità creatasi nell'amarezza dei miei occhi scuri...


Spazio Autrice:

allora iniziamo dal fatto che sono un completo disastro, non aggiorno da molto e mi dispiace moltissimo.
ma questa settimana scolastica è stata massacrante e piena di verifiche, dato cha è quella che precede la chiusura del primo quadrimestre. ma finalmente ho finito tutte le verifiche e posso aggiornare con più regolatità
ecco il dodicesimo capitolo, spero vivamente che vi piaccia e ditemi i vostri pareri ( positivi e negativi)
mi scuso ancora moltissimo, spero mi capiate.
un grazie immenso per le 9 recensioni del precedente capitolo, siete incredibile e in più 11 persone hanno la mia storia tra le preferite, nn sò come ringraziarvi, davvero siete fantastici
bacioni
  
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