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Autore: CerseitheChaos    26/01/2014    4 recensioni
Si avvicinò, a due centimetri dalla mia faccia. I nostri nasi addirittura si toccarono ripetutamente, quasi lui spingesse il suo contro il mio.
«Io posso averti quando mi pare » sussurrò, facendo spuntare un ghigno beffardo sul proprio viso.
Indietreggiai, istintivamente.
«Prendimi, allora» lo provocai.
Fece un mezzo sorriso.
«Non mi tentare» rispose secco, ed uscì dalla cella, dando questa volta un giro di chiave.
«Non finisce qui» mi puntò il dito contro e sparì.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kili, Legolas, Nuovo personaggio, Tauriel, Thranduil
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Chapter Two.
"is it right?"

 
"my ears can hear only screams
brave soldiers are dying"


 

L'oscurità della notte che mi avvolse durante il viaggio verso il Reame Boscoso, durò poco. 
Sembrò quasi un buio effimero, come i periodi oscuri: devono finire, prima o poi. E così la notte. E così, i misteri. 
L' alba arrivò velocemente, senza nemmeno che me ne accorgessi, mi ritrovai davanti all' entrata di Bosco Atro. 
Non ero mai stata lì, e prima di allora, avevo un' immagine molto più allegra di quella foresta. 
Cielo azzurro e limpido, uccellini che cantavano, foglie colorate di rosso, giallo e verde, proprio come l' autunno, la mia stagione preferita, e tante cascate d' acqua 
così pura da poter vedere il fondo.
Ma non c' era nulla di tutto quello.
Gli Orchi avevano colpito anche lì.  Rabbrividii.
Scesi da cavallo, 'trascinandolo' dietro di me. Non potevo proseguire con lui. Avrei dovuto lasciarlo lì. Chissà verso cosa stavo andando incontro. 
Era un posto sospetto, non c' era nulla che potesse darmi sicurezza, lì dentro. Non più. 
-Coraggio, Eragorn, la strada di casa la conosci. Tornaci, e veglia sul resto della mia famiglia- slegai le sue redini, gli diedi una carezza sul muso e lo lasciai immergere nella leggera nebbia che, dopo poco, lo fece scomparire del tutto. 


Quel grigio mi metteva paura. 
Andai avanti cautamente, fino a quando non vidi dei segni a terra. 
-Sembrano impronte- commentai, a bassa voce, mentre, con la punta delle dita, le accarezzavo. 
-Sono troppo piccole per essere di qualche animale, ma troppo grandi per essere umane-  mi alzai, intorpidita dall' umidità presente nella foresta. 
-Coraggio Eowed, per mamma- mi rassicurai. Feci un respiro profondo, e poi mi addentrai nel bosco. 

C' era un tanfo incredibile. Quel posto non poteva essere davvero abitato da creature come gli Elfi. 
Ogni passo che facevo, mi sentivo sempre più osservata. Sempre più seguita. 
Balzai su un masso per accertarmi che non ci fosse nessuno, ma avvistai qualcosa che quella volta, i brividi, li superò.
Ragnatele, ragnatele ovunque. A solo qualche metro di distanza da me. 
Non c' era nemmeno lo spazio per intravedere qualcosa. Tranne tredici creature che penzolavano, probabilmente prede non ancora divorate. 
Uno sgomento si impadronì di me. 
-Nani- sussurrai. Ecco, che cosa erano, le impronte. ' Devo aiutarli? Oppure no? Potrebbero essere nemici?' mille dubbi mi assalirono.
Una piccola creatura, alta poco più di una mia gamba, saltellava qua e là, apparendo e scomparendo. 
-Cos...- non riuscivo a credere a ciò che vedevo. Strinsi gli occhi per cercare di mettere meglio a fuoco. 
Con la sua spada, stava tagliando tutte le ragnatele, facendo cadere i Nani a terra. 
Ma una creatura enorme, un ragno gigante, feroce e vorace, gli si avventò addosso.
Non ci fu il tempo di pensare a nulla. Ne spuntarono due, tre, poi quattro. 
Balzai già dalla roccia, gridai per prendere coraggio e mi lanciai contro un ragno. 
La Piccola Creatura mi guardò emozionata, spaventata e lieta allo stesso tempo. 
-Libera i tuoi amici mentre cerco di uccidere queste bestie!- gli gridai. 
Annuì spaventata e tagliò, mano a mano, tutte le ragnatele che imprigionavano i Nani. 
Riuscii ad uccidere un ragno con facilità, dandogli un colpo di spada e tirandogli poi un calcio per farlo volare giù dalle ragnatele. 
Ne uccisi un altro, con varie frecce.
Ma quando sei ragni mi circondarono, credetti che sarebbe stata la fine. Potevo ucciderne contemporaneamente due, forse tre, ma non sei. 
-AAAAAAAAAAAH- un paio di urli alle mie spalle fecero voltare le creature, ed i Nani, che fino a qualche minuto fa erano imprigionati nelle ragnatele, attaccarono i ragni. 
Mi diedi da fare anche io, ed insieme, con abili colpi di spada e le mie frecce, riuscimmo ad ucciderli tutti.
Mi fermai ansimante, mentre facevo cadere l' arco a terra. Non avevo mai ucciso così tanto in vita mia. 
I Nani si guardarono tra loro, chiedendosi chi fossi. 
-E tu chi sei?- un Nano con un naso orribile e i capelli bianchi mi rivolse la parola, mentre gli altri, mi guardavano estasiati e stupefatti. 
- Mi chiamo Eowed. Chi siete voi, piuttosto- risposi, calma, ma solo perchè ancora dovevo riprendere il fiato. 
- Il mio nome è Balin- mi sussurrò, ancora probabilmente sconvolto. 
Un altro nano, probabilmente il capo, spostò Balin e si fece largo tra gli altri, giungendomi dunque davanti. 
-Per quale motivo ti trovi qui?- mi domandò spavaldo.
-Potrei fare la stessa domanda a te, Nano- gli risposi, irritata dalla  sua convinzione e maleducazione. 
-Oh coraggio Thorin,non essere sempre così diffidente con gli estranei- lo 'riprese' un altro Nano, facendosi avanti. -Il mio nome è Fìli, splendida fanciulla- Fili si chinò baciandomi la mano.
Ne fui disgustata ed allietata allo stesso tempo. Sorrisi, per la sua gentilezza. 
-Ed io suo fratello Kìli- pensai che fosse piuttosto alto per essere un Nano. 
-Sono Gloin, e sappi che sei la prima donna che vedo senza una folta chioma di peli sulla faccia- scoppiai a ridere seguita da Kìli e Fìli. 
-Oh beh, immagino che le vostre donne siano davvero belle, allora- risposi, cercando però di sembrare seria mentre pronunciavo quelle parole. 
-Hanno il loro fascino- rispose Kìli, facendomi un bel sorriso. 
Gli altri nani si fecero avanti, presentandosi. Avevano tutti nomi molto simili, Dwalin, Ori, Nori, Dori, Bifur, Bofur, Bombur e Oin. Ancora non li distinguevo. 
-Quindi, ricapitolando, siamo tutti qui per ragioni diverse- dissi, rompendo il brusio che si era appena formato, alzandomi dalla roccia. 
-Esattamente. E credo che le nostre ragioni debbano appartenerci- Thorin parlò. 
Alzai le mani in segno di resa. - Sono d' accordo. Ma dov'è la piccola creatura che era insieme a voi e stava cerando di liberarvi?- stavo per continuare la frase, quando un nuovo ragno si avventò contro di noi. 
Fummo costretti a sguainare di nuovo le spade, poichè ne arrivarono altre sette, poi altre ancora, e poi, ancora altre. 
Non ce la potevamo fare, erano troppi. Ed avevamo troppe poche forze. 
Un fruscìo sopra di noi ci fece capire che dell' aiuto era in arrivo. Ma da chi?
Un Elfo biondo scivolò giù da una ragnatela, ed agilmente, saltò addosso ad un ragno uccidendolo.
Una squadra di Elfi lo seguì, attaccando i ragni. Rimasi immobile, a guardare con quale agilità e astuzia riuscivano ad uccidere. 
Poi decisi di darmi da fare. 
Kìli fu sbattuto violentemente a Terra, ma non ci fu nemmeno il tempo di andare ad aiutarlo, che un' Elfa dai capelli rossi, velocemente, uccise di due ragni che lo stavano per divorare. 
Lo scontrò finì, nessuna bestia era più in vita. 
Una marea di Elfi ci circondò da tutte le parti, puntandoci arco e frecce contro. Credetti fosse inutile sguainare la mia spada o l' arco, cosa potevo fare, io, da sola, contro una cinquantina di Elfi? 
L' Elfo biondo, il capo, dopo aver smesso di puntare frecce addosso,si fece avanti, andando verso Gloin. Iniziò a perquisirlo, fino a tirare fuori un oggetto, con delle fotografie dentro. 
-Ehi, ridammelo! E' privato!- gli urlò Gloin, cercando di afferrarglielo. Ma non riusciva ad arrivare alle sue mani. 
-Chi è? Tuo fratello?- gli domandò, sprezzante. 
-Quella è mia moglie!- replicò offeso Gloin. 
- E questa creatura orrida cos'è? Un Goblin mutante?-
-Quello è il mio piccolino, Gimli!- rispose, infuriato. 
L' Elfo lo guardò divertito, mentre la femmina, stava arrivando. 
Parlarono in Elfico, non capii nulla. Captai solo il suo nome, Legolas.
-Perquisiteli!- ordinò il capo. 
Un Elfo mi stava venendo incontro, quando Legolas si girò di scatto bloccandolo. 
-No!- gli ordinò. Mi osservò per qualche secondo, facendo poi apparire sul suo viso un' espressione beffarda. -Lei è mia- 
Fece segno al 'servitore' di allontanarsi, e si avvicinò a me. 
-Cosa vedono i miei occhi- sibilò, sempre con quel ghigno divertito - Una bella fanciulla insieme a dei Nani- mi prese il viso, delicatamente. Gli tirai una manata, facendolo indietreggiare. 
Si guardò la mano per qualche secondo, poi tirò su la testa. Pensai si infuriasse, invece scoppiò in una risata. 
-E che carattere!- si riavvicinò. 
-Evidentemente non hai ancora capito che mi devi stare lontano, Elfo- scandii bene l' ultima parola. 
Sorrise. - Lontano? Oh io non credo, tu verrai a Palazzo con me, insieme ai tuoi amichetti pelosi.- 
Provai a ribellarmi, ma la sua voce mi sovrastò. - Portateli a Palazzo!- gridò, mentre una manica di Elfi ci prese. 
Avrei gridato, scalciato, fatto qualsiasi cosa per liberarmi, ma realizzai che c' era la remota possibilità che con 'Palazzo' alludessero a quello di Re Thranduil, il motivo per cui
ero partita. 
Ed allora, per la prima volta nella mia vita, la necessità sovrastò il mio carattere e la mia impulsività. 




Angolo Autrice:
Salve! Ebbene, un incontro importante si è appena verificato. Non voglio più dirvi nulla, sennò mi scapperebbe tutto u.u
By the way, la storia ha già dieci persone che la seguono, e questa cosa mi rende assai felice. 
Mi farebbe altrettanto piacere, però, se a queste persone andasse anche di recensire: vorrei tanto sapere che pensate di questa storia :)
Grazie a chi l' ha recensita e.. niente,  a presto!




 

  
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