La capiva, anche Alice non era di quel mondo, anche ei era cresciuta e non era più la bambina spaurita di otto anni, eppure lei non aveva mai abbandonato i suoi amici, era sempre ritornata.
Stava per tirarle uno schiaffo quando una testa rossastra le si materializzò sulla spalla.
< Eccoti qua. Ti stavo cercando… o eri tu cercavi me….. non ricordo!> chiese la testa perplessa.
Alice ricambiò con un gesto stizzito< Sparisci Cheshire…..>
< Si salutano così gli amici…… e va beh. Cosa ci fai da queste parti, credevo stessi partendo>
< sto cercando la regina rossa. Ho una cosa da fare.> rispose stizzita, il gatto cominciava a darle sui nervi.
< Sicura che sia la strada giusta? O forse no?>
< Se vai in una direzione, e non nell’altra>
< Da qui si va per il castello?>
< Allora cosa vuoi?> Alice stava per perdere le staffe, proprio ora quel gattaccio doveva venir a dar fastidio, quando la mano di Gin le strappò dalla spalla l’animale.
< Stregatto!!!!! Mi sei mancato!>
I due si stavano facendo le coccole, quando Alice prese lo stregatto per le orecchie, tirandolo su con violenza, per guardarlo negli occhi.
< Allora! Cosa vuoi?>
< Niente che tu non voglia o forse tutto.>
< voglio solo avvertirti che la regina non è al palazzo….. è dal cappellaio. Stanno giocando a chi perde per primo la testa….>
Gin lo guardava stranita, mentre Alice sbiancava di colpo.
< Non è possibile…. La regina non è…>
< deve aver infranto qualche legge, come suo solito>la interruppe Alice fredda come il giaccio.
< E da quando ci sono regole o leggi nel paese delle meraviglie?!> ribatté Gin quasi arrabbiata.
< Le cose sono molto cambiate da quando te ne sei andata.> la bionda era di ghiaccio, quasi che con lo sguardo carico d’odio potesse pietrificare chiunque.
< Adesso cosa facciamo?> chiese Gin mortificata da una sensazione invisibile.
< Possiamo andare a giocare anche noi…..> disse beffardo il gatto.
< Dobbiamo andare dalla regina, così tu torni a casa e io tiro fuori dai guai il cappellaio.>
Non lasciando rispondere nessuno si girò nella direzione opposta e iniziò a camminare velocemente seguita da Gin e dal gatto di Cheshire, che rideva di pura follia.