“Non ne ho la più pallida ide… eccola!”
Si intravede una ragazza affianco ad un signore che regge un cartello con scritto ‘Jessica Brignoli e Austin Mahone, scambio culturale’.
La ragazza ci corre incontro: è bruna con gli occhi castani e porta i capelli legati in una coda alta.
“Ciao Jessica! Ciao Austin! Ciao… ehm… voi chi siete?”
“Sono Charlie, e questi due rincoglioniti sono Harry e Louis.” dico indicando i miei fratelli.
“Ah, piacere, io sono Vanessa! Fate anche voi parte dello scambio culturale?” dice con una faccia confusa.
“No, siamo solo degli amici.”
“Okay… venite?” dice rivolgendosi ai nuovi arrivati.
“Certo! Ciao ragazzi!” dicono all’unisono.
Sono proprio una bella coppia.
“Ciao!”
*****
Sono in un prato, ci sono tanti fiori colorati.
Sono azzurri, rossi, arancioni, viola, rosa…
Io odio il rosa.
Sta arrivando un unicorno con una persona sopra.
E chi è ‘sto coglione adesso?
Guardo bene: Niall.
“Chi ti ama, ti pupa! E io ti pupo!”
“Cosa cazz-”
“Salti tu o salto io, ricordi?”
“Niall, che minchia stai dicendo?”
Scende da cavallo e si mette in ginocchio davanti a me.
Aspetta, che cazzo vuole fare adesso?
“Vuoi sposarmi?”
Rimango paralizzata.
“C-che?”
“Charlie, svegliati!” urla.
“Oh, ma che te urli?!”
“CHARLIE!”
“LA SMETTI? SAI, NON HO VOGLIA DI ANDARE DA AMPLIFON.”
“SVEEEEEEEGLIATI!”
Mi ritrovo davanti Liam che mi sbraita addosso.
“Cuginetto caro, adesso mi devi spiegare che cazzo ci fai tu qui e come hai osato disturbare il mio sonno ristoratore.”
“Non rispondevi al telefono e allora io e Zayn siamo venuti a casa tua.”
“Zayn? Ma se non lo ve-”
“CUGINETTAAA!”
Salto in aria per lo spavento.
“Ma che minchia vi è saltato in mente a voi due?! Volete farmi prendere un infarto?!”
“Forse…”
Si scambiano un occhiata complice.
Mi sbatto una mano sulla faccia. Ma quanto possono essere cretini?
“Comunque, passiamo ai fatti. Perché siete venuti qui?”
“Volevamo chiedere se volevi venire al mare.”
No. No, no e no. Ma perché proprio il mare? Non potevano scegliere la montagna? Almeno Zayn non rischia di affogare come l'altra volta.
“Ad essere sincera sono un po’ stanca, sapete, stamattina non è che mi sia svegliata tanto tardi.”
“Sicura?”
“Si.”
“Sicura di essere sicura?”
“Si.”
“Sicura di essere sicura di essere sic-”
“SI, CAZZ.”
“Okay. Ci vediamo domani, Miss Hoilciclotrecentosessantacinquegiornisutrecentosessantacinque.”
Char, fai un respiro profondo. Ignorali. Anzi, no, tiragli un pugno in faccia.