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Autore: LarryLucia11    26/01/2014    0 recensioni
"Le persone che ridono di più sono le più depresse"
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Conoscevo una ragazza forte, almeno esteriormente. Una ragazza sicura, con la battuta pronta che sembrava avesse visto di tutto nella vita. Impressionabile certo, ma comunque coraggiosa. Ebbene, quella ragazza dalla lacrima facile in situazioni idiote si trasformava in un pezzo di ghiaccio in quelle più difficili. 
Ricordo che quando morì la madre di una nostra amica al funerale tutti piangevano, chi disperatamente e chi semplicemente si ritrovava con gli occhi lucidi, ma lei no. Lei era lì, come se non fosse successo nulla, come se fosse tutto naturale. Con quella faccia impassibile fissava il nulla per poi soffermarsi negli occhi di chi si disperava.  Ricordo di averla vista consolare alcuni amici, non sapeva bene cosa dire eppure tentava. Mi chiedo se le importasse veramente. Ho sentito dire che alcune persone ci mettono del tempo per realizzare della morte di qualcuno, ma non sembrava le servisse tempo. Le si leggeva negli occhi che non avrebbe pianto, non l'avrebbe fatto per disperazione, non l'avrebbe fatto per tristezza, non l'avrebbe fatto per compassione: semplicemente non l'avrebbe fatto. Spesso mi sono chiesta come si può essere così insensibili, non capivo e tuttora non capisco se è una cosa positiva l'esserlo o se è semplicemente indice di superficialità. Questa ragazza l'ho vista altre volte e ci ho anche parlato, rideva spesso, per non dire sempre. Ho pensato che magari avesse avuto un infanzia difficile, e che avesse imparato che piangere è la reazione peggiore che si può avere. Ma sembrava stesse benone, aveva due genitori che però non conoscevo e un fratello molto simpatico, simpatico come lei ma più umano. 
Disprezzo questa ragazza? No, perché dovrei? Non sono gelosa della sua forza perché ho imparato con gli anni che quello che una persona può sembrare spesso non lo è. "Le persone che sorridono di più spesso sono quelle più depresse", l'ho letto tempo fa non ricordo dove ma mi è rimasta impressa come frase. Non parlerò di me per fare esempi, posso solo dire però che mi è capitato spesso di dover fingere un sorriso per non farmi fare domande alle quali non avrei voluto e probabilmente saputo rispondere. Non leggevo molto, e neanche ora sinceramente, ma non per questo non ho capito come gira il mondo, l'avevo capito anche all'epoca ma faticavo a crederci. Siamo tutti diversi e allo stesso modo siamo tutti uguali, tutti abbiamo paure, soffriamo, piangiamo, ridiamo, siamo preoccupati, siamo sollevati, infastiditi o altro. Il punto è che cose che io pensavo e provavo ho scoperto le sentissero anche altri mille ragazzi della mia età. A quel punto ricordo avevo avuto una grossa crisi d'identità, mi ero sempre sentita unica, con i miei pensieri, le miei sensazioni che riconoscevo solo come mie e invece da un giorno all'altro ho scoperto che tutto ciò che sentivo lo condividevo con mille altre persone. Lo trovavo brutto, mi faceva sentire una dei tanti, un insignificante persona che sperava di essere diversa, in positivo ovviamente . Non penso che quella ragazza fosse in realtà una ragazza dura, forte, coraggiosa, divertente e con i suoi ideali. Non ci voglio neanche pensare, quel tipo di ragazza continuo a pensare sia solo un illusione. Ricordo che nella nostra parrocchia c'era una bambina malata di cancro, lei la conosceva bene. Si era ammalata così, da un giorno all'altro,e nessuno se ne era accorto sul serio. Le voci giravano,era stata mia madre a parlarmene e avevo subito avuto quella brutta sensazione che ti prende allo stomaco. Tutto subito è diventato buio, triste, insignificante. Mi sono resa conto che le malattie e la morte possono essere dietro l'angolo e non ce ne rendiamo conto finché non ci sbattimento contro. 
Questa bambina era proprio in gamba, solare, simpatica. Parlava spesso con la ragazza dal cuore di ghiaccio e, anche se era più grande di lei, la ascoltava e ci scherzava.
Forse non aveva proprio un cuore di ghiaccio.
Perché infondo era gentile, spesso faceva battute  un po' cattive ma non penso le facesse mai con cattive intenzioni, era così è basta. La vedevo sempre con un suo gruppetto di amici, erano uno più strambo dell'altro, parlava anche con altri ma con loro sembrava avesse un rapporto speciale. Sempre insieme, sempre a scherzare, sempre a divertirsi, sempre a sostenersi. Forse davanti a me avevo il vero esempio di quello che significa la parola 'amicizia' . 
Non sapevo come ci fosse rimasta alla notizia della malattia della bambina da cui tanto era ammirata. Ricordo benissimo però che per qualche settimana non hanno mai avuto l'occasione di vedersi, la piccola era ammalata e avevo l'impressione che la ragazza si sentisse in colpa per non averle mai detto nulla di confortante, aveva sempre optato per il fare finta di niente, probabilmente non voleva far sentire la sua amichetta diversa per ciò che stava accadendo e sono sicura che se fosse successo a lei avrebbe voluto essere trattata allo stesso modo.
Mi chiedo ancora oggi che cosa le avrebbe potuto dire. 
La bambina veniva a messa ogni tanto, anche durante le sue cure, una domenica dopo tante di assenza è venuta ma la ragazza non c'era. Subito ho pensato fosse stato un comportamento inaccettabile, sapevo benissimo che l'avrebbe voluta vedere, ne ero certa. E allora dov'era? Solo la settimana dopo presa dalla rabbia sono andata da lei a chiederglielo, e mi ha risposto che il giorno prima si era fatta male al ginocchio. L'ho odiata, con quel suo sorrisetto strafottente e quel suo continuo mangiarsi le parole.. L'avrei presa a schiaffi. In quel momento ho avuto l'ennesima prova che non era il tipo di ragazza sicura che pensavo fosse. Se lo fosse stata sarebbe venuta lo stesso, avrebbe fatto il sacrificio di venire, in qualche modo ci sarebbe riuscita. 
Aveva paura.Glielo lessi in faccia.
Riusciva a non piangere ai funerali ma aveva grossi problemi ad affrontare i problemi di petto. Le mettevano difficoltà, lei ci provava, ma non era mai stata brava con le parole.
Che poi alla fine chi sono io per giudicarla? Mi ritengo tanto brava nel capire tutte queste cose psicologiche ma alla fine mi comporto da sciocca superficiale. 
Ho sentito di una leggenda una volta, una leggenda che raccontava di una ragazza che aveva tanti problemi e frustrazioni al punto che un giorno crollò, e pianse, pianse tutto quello che aveva dentro, tutto quello che si stava portando sulle spalle. Alcuni dicono abbia pianto per una settimana intera senza sosta e che una volta finito non abbia più avuto lacrime da versare perché aveva usato tutte quelle che le dovevano bastare per una vita intera. È inverosimile, lo so. Eppure non mi è difficile crederci. Sembrerò pure strana, ma mi piace pensare sia successo così a questa ragazza. È sempre stata un enigma per me, probabilmente non finirà mai di esserlo anche se so quello che in realtà si nasconde dietro di lei:insicurezze su insicurezze. Devo ammettere però che per nasconderle così bene bisogna essere davvero unici. Unica. Ecco cos'era quello che sarei voluta essere. 
Mi chiedo se un giorno non la rivedrò, sono certa le chiederei tante cose che avrei sempre voluto chiederle. 
Si preoccupava di quello che pensavano gli altri anche se non lo dava assolutamente a vedere. Forse mi dovrei preoccupare, perché so così tante cose di questa ragazza? Ho passato anni a fissarla, a fissare una ragazza che si mischiava tra gli altri eppure non so ma mi piaceva guardarla e capire ogni giorno più di lei, sapevo quello che gli altri non sapevano. 
Anche se può sembrare il contrario ammiro moltissimo questa ragazza, gliel'avrei detto ma sono certa non le avrebbe fatto alcun effetto sentirselo dire da me. 



Angolo autrice 
Ciao a tutti! Mi chiamo Lucia e questa è la prima cosa che pubblico in assoluto su efp. Sinceramente non so se vi sia piaciuta, non è la classica storiella che si trova in giro è un qualcosa di diverso e spero ne abbiate tratto quello che vi volevo trasmettere. È una OS e anche molto breve. Non mi dilungo troppo, vi dico solo che ci terrei molto se mi lasciate una microscopica recensione. Grazie mille a tutti <3
Ah un ultima cosa questo se volete è il mio twitter: @Hope_Bravery_  scrivetemi pure quello che volete e ditemi pure che ne pensate di questa minuscola OS. 
Grazie ancora, a presto. :)
  
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