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Autore: MaryLennox    26/01/2014    3 recensioni
Ti ho usato.
Ti ho umiliato.
Ma ho anche imparato ad amarti.
Sei famoso e volevo anche io un po' di celebrità, sono umana e ho tanti difetti... Probabilmente troppi, non ti chiedo di giustificarmi, ti chiedo solo di capirmi.
Perché ti amo, Liam.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I love you my hard Englishman

your rage is like a fist in my womb

can't you forgive what you think I've done

and love me. I'm your woman...

And I desire you my hard Englishman

and there is no more natural thing

so why I should not get loving?

Don't be cold Englishman”

This Is A Rebel Song, by Sinead O'Connor

 

 

 

Lo so che in questo momento non vorresti vedermi, ti ho mentito, ti ho ferito, ti ho preso in giro.

Ma ti amo.

Ti amo.

Con tutto il mio cuore.

So anche che probabilmente è troppo tardi per rimediare a tutto e mi sento un'idiota, perché mi sono lasciata sfuggire un amore grande come il mondo.

Tu mi ami ancora? Mi ami davvero?

Mentre cammino verso casa mia ripenso a come ci siamo conosciuti e a come ti ho usato.

Sei famoso e volevo anche io un po' di celebrità, sono umana e ho tanti difetti... Probabilmente troppi, non ti chiedo di giustificarmi, ti chiedo solo di capirmi.

Non avrei mai immaginato di potermi innamorare di te davvero, così tanto. Anche perché all'inizio quando uscivamo insieme puntavo al riccio, avrei potuto stare ore a guardarlo tanto era bello.

E poi ho cominciato a fantasticare su di lui sempre di meno e a desiderare sempre di più che tu stessi come quando non eravamo insieme.

Sì, ti amo.

Anche adesso vorrei che tu fossi con me.

Ma per me provi solo disgusto: ti senti umiliato per come ti ho trattato.

Arrivo a casa e nessuno dei miei coinquilini è in casa. Meglio, non li voglio più vedere. Stasera comincerò a cercare per una nuova stanza da qualche altra parte. E non importa se costa di più.

Perché non ho molti soldi.

Ho approfittato spudoratamente di quello che avevi, mi trattavi come una principessa. Mi dicevi che non dovevo preoccuparmi del prezzo, che eravamo una coppia e ci avresti pensato tu a me.

Mi faccio schifo da sola.

Sono davvero una persona cattiva?

Mi getto sul letto e il mio sguardo cade su un diario.

Un diario segreto.

Il mio diario segreto.

E penso che sì, sono una persona cattiva.

Non lo aggiorno più da un paio di mesi.

Due mesi fa.

Due mesi fa quanti mesi erano che uscivamo insieme? Due? Tre? Sì, tre mesi.

Cinque mesi fino ad oggi.

Vorrei solo urlarti che ho sbagliato, che mi dispiace veramente tanto ma che non sono stati cinque mesi di sole bugie.

Mi dispiace.

Mi dispiace perché ti amo.

Non mi stancherò mai di ripeterlo.

Liam.

Liam.

Liam.

Il tuo nome mi rimbomba in testa e mi viene da piangere.

Mi stupisce avere ancora acqua nel mio corpo dopo tutte le lacrime.

Io e Jack eravamo proprio là, fuori dalla porta di camera mia che era socchiusa.

Non sapevamo che tu eri seduto sul mio letto dove il mio diario caduto aprendosi.

So che non sei un ragazzo che si fa gli affari degli altri, ma era aperto e hai letto la prima frase.

Scommetto che sei sbiancato.

So come ci si sente in queste situazioni: è come un pugno nello stomaco. Fa male da morire e non riesci più ad alzarti. Ma spero che tu ce la farai, ti meriti una bella vita con delle belle persone.

Hai letto tutto e così hai scoperto i miei inganni attraverso i miei pensieri, le confidenze che avevo fatto a me stessa.

Jack mi stava parlando proprio di te quando tu sei uscito dalla stanza senza dire una parola porgendomi il mio diario.

Mi dispiace che tu abbia sentito anche quello che diceva di te.

Io non le penso tutte quelle cose, penso che tu sia una persona meravigliosa.

Sai che gli stavo per dire che avrei mollato tutto ufficialmente? Perché non puoi usare qualcuno se lo ami, non puoi proprio ma Jack non ha mai amato nessuno, così non lo può capire.

Neanche io avevo mai amato nessuno prima di te ed è stato stupendo, è stato come un qualcosa che mi ha colpito all'improvviso, qualcosa di stupendo, qualcosa di bellissimo. Eri tu.

Oggi è il settimo giorno di fila che provo a parlarti, ho provato a scriverti ma mi hai rimandato la cenere delle lettere con un biglietto che diceva di non farmi più sentire. Quelle parole urlavano tutta la tua tristezza e la tua umiliazione.

Adesso la tua rabbia è come un pugnale nel mio stomaco.

E' peggio di un pugno perché il pugnale ti uccide.

Ho provato anche a parlare con i tuoi amici, ma nei loro occhi ho visto solo disgusto.

 

   
 
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