Mi dispiace...
(Draco)
Potter mi aveva salvato, proprio quel Potter, il ragazzo che per sette anni ho preso in giro e ho odiato più di tutti i Grifondoro messi insieme.Forse è la guerra che lo ha reso più solidale o forse è rimasto il solito moccioso che salva la gente per sentirsi importante.
Può anche scordarsi che lo ringrazi, perché poteva benissimo lasciarmi morire dentro la stanza delle Necessità;ormai la mia vita è stata rovinata per sempre da quel simbolo marcato sulla mia pelle candida.
Il Marchio Nero di Voldemort, di colui che stava distruggendo il mondo per un suo potere personale.
Ad un tratto un esplosione ci sbalza e ci fa volare indietro;detriti e sassi ci cadono addosso.
Mi sento morire, VORREI MORIRE, ma qualcosa mi riporta alla realtà.
Un urlo, piuttosto angosciante;sento qualcuno che piange.
Cerco di rialzarmi a fatica da terra, il mio completo è completamente sporco di calcinaccio ma in questo momento non mi importa.
Mi avvicino alla fonte dei pianti:accasciate a terra due figure dagli inconfondibili capelli rossi.
-Fred! No! Fred!
L’angoscia e il dolore si fa strada nel mio petto.
Nonostante abbia sempre evitato ed insultato i Weasley, ora mi ritrovo a provare una strana sensazione di vuoto, come se gli avessi sempre voluto bene e adesso avessi perso una persona molto cara.
Perché in fondo questi sciocchi ragazzi, che fraternizzano con i Babbani, hanno formato la mia famiglia, la MIA CASA…
Probabilmente è sempre la guerra che mi fa provare questi sentimenti da “Grifondoro”.
E’ questa ansia devastante che si fa strada:quanta altra gente è morta o dovrà morire ancora per la voglia di conquista di un pazzo?
Mia madre e mio padre dove saranno adesso:morti anche loro?
Il mio sguardo pieno di dolore e, allo stesso tempo disgusto per la fine orrenda, va ad incontrare quello del piccolo Weasley, Ron.
Il suo, però, è uno sguardo carico di odio.
-Ancora qui, Malfoy? Non ti basta che ti abbiamo salvato?
Mi avvicinai un pò di più a quel corpo inerme:le labbra ancora contratte in un sorriso, quello che aveva in qualsiasi situazione.
-Mi dispiace…-sussurrai.
Il rosso ed i suoi amici mi guardarono stupiti.
Questa volta non era uno scherzo:era ciò che in realtà provavo.
Per la prima volta ero stato sincero: il più delle volte mentivo anche a me stesso.
Mi voltai di scatto e mi precipitai via, con al fianco Goyle.
Cosa mi era saltato in mente?
Avevo provato pietà per qualcuno…per un Weasley.
NOTE DELL'AUTRICE:
Che ne pensate di questa prima flash-fic?
A breve arriveranno anche le altre: sono solo 5.
Aspetto recensioni...
Baci, ElenSofy