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Autore: crossroads    27/01/2014    1 recensioni
E facile incontrarsi nel bagno di un bar,baciarsi e cominciare una relazione.
E se Callie e Arizona si fossero conosciute per caso ad una festa e poi ognuna sarebbe tornata alla propria vita,ognuna in uno stato diverso e lontano?La loro storia sarebbe nata uguale?
Scopriamolo insieme!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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 “Arizona alzati!”

Nonostante facesse freddo aprii le tende e spalancai la finestra facendo poggiare i forti raggi del sole sul cuscino di Arizona,la quale si alzò il piumone alla testa rigirandosi nel letto,perché il sole non la riscaldava dall’aria gelida che era entrata.

“Callie!Chiudi!Che cavolo…proprio oggi che potevo dormire qualche ora in più”

Le scrollai il piumone di dosso,non poteva dormire proprio quella mattina.
“Ti ricordo che oggi vai a lavoro più tardi perché abbiamo un appuntamento molto importante …Arizona dai non sei curiosa di vederlo e soprattutto sentirlo?"

 "Ma io non vedo l'ora di sentirla la mia bambina!" 

Le dissi mentre mi alzai dal letto poggiandomi sulle ginocchia per tirare Callie a me a baciarle tutta la pancia che ormai non lasciava più spazio all'immaginazione,la baciavo quasi a volerla mangiare tutta!

 "Ah...bella la mia bambina..ma la senti la mamma?Io ti mangio tutta,è tutta mia questa pancia!" 

Le diedi un ultimo bacio mentre con le mani la tenevo stretta,quasi come se avessi avuto paura che potesse andare da qualche parte,per  abbassare poi la maglia aderente di Callie che metteva in risalto la sua pancia rotonda e perfetta. 

"Bambino Arizona...non lo sappiamo ancora,e poi sai che non lo sapremo fin quando non nascerá"

 "Dai Callie...sono troppo curiosa!Non posso aspettare...e poi è il primo figlio,voglio essere pronta..voglio preparare il colore delle pareti della cameretta,comprare la culletta,i biberon,i ciucci,le scarpette...e il seggiolino per l'auto anche!E le copertine!"

 "No...sará una sorpresa!E alzati dai!Non voglio arrivare in ritardo!" 

"Tanto lo so che è femmina" 

"Non bisbigliare che ti sento!"
Le dissi mentre mi allontanavo dalla camera

 "In realtá anche io vorrei che tu fossi femminuccia" sussurrai accarezzando il mio bambino .
Ero troppo orgogliosa di quel pallone che cresceva. 
Arizona era diventata molto premurosa,anche se la gravidanza andava bene e non avevo bisogno di eccessivo riposo,lei non mi faceva alzare un dito,aveva imparato a cucinare e ad essere meno disordinata,mi portava sempre la colazione a letto,anche quando usciva dopo di me si alzava prima per non farmi mai dimenticare di mangiare e soprattutto per dare il buongiorno al suo bambino e riempirmi di baci la pancia,a volte dovevo ricordarle che esistevo anche io...che non ero solo pancia,ero ancora Callie.
Tuttavia le sue attenzioni non mi dispiacevano,a volte facevo la cinica,ma in realtá adoravo vederla persa d'amore per noi,e un po' mi divertiva anche.

 * 

"Oh..ma che bella Callie..non ti vedo da pochi giorni e giá sembra più grande!"

 "Addison sei l'unica che può fare i complimenti a mia moglie lo sai?" 

"A si?" 

"Si..ma solo perchè ti prendi cura di lei..." 

"Ah...che pazienza!"


 Callie si stese sul lettino,ogni volta che alzava la maglia mostrando la pancia sentivo dentro me un brivido che non avevo mai provato...stava custodendo una nuova vita...la mia vita,la mia donna era così speciale che portava in se un piccolo miracolo,tutto nostro!

Mentre Addison stendeva il gel sul mio ventre sentii un emozione fortissima,Arizona come sempre era al mio fianco a tenermi la mano fin quando all'improvviso il suono più bello del mondo riempì la stanza 

"Bum...bum...bum bum"un cuoricino cos' piccolo faceva il rumore di una bomba,facendo esplodere i nostri cuori, la nostre mani si strinsero di più i nostri occhi si incrociarono,le nostre lacrime nascoste inumidirono un bacio dolcissimo.

"E questo è il suo cuoricino..."

 "Caspita...si fa sentire!"

 "Direi che reclama giá il suo posto in famiglia..." 

"Direi proprio di si Addison!" 


Addison ci mostrava tutte le parti del piccolo corpicino che andava a formarsi e non riuscivo a credere che quel piccolo umano cresceva a dismisura nel corpo della mia donna…

“E’ sfacciato,mi mostra già le sue parti initime!”

“Addison ti prego…dimmelo!”

“Callie posso?”

“No Addison…non dirle niente!Aspetteremo”

“Niente Arizona…la mamma ha deciso che non devo dirlo”


Lasciammo lo studio di Addison e ci recammo nei nostri reparti,tutto filava liscio fin quando non andai in pediatria e trovai Arizona che quasi saltellava per tutto il reparto per la felicità…non potevo crederci,Addison gliel’aveva detto!

“Dai Arizona…te lo sei fatta dire?!”

“Siii!Ma non te lo dirò amore,tranquilla!Sarà un segreto tra noi vero? Disse abbassandosi verso la pancia

“E’ femmina,Arizona!Lo si vede nei tuoi occhi!E non provare a nasconderlo!” gli occhi lucidi di arizona la tradirono,non riuscì a nascondere la felicità che provava nel sapere che aspettavamo una bambina,la desiderava troppo!E a tardirla di più era il suo supermagico sorriso...cavolo!Nostra figlia doveva avere quel sorriso!

“Si Callie…dai non prendertela!Non ho saputo resistere!”

“Ok…ma solo perché non vedo l’ora di svaligiare tutti i negozi!”

Nel frattempo passò Derek,che aveva sentito il nostro discorso e non poté  fare a meno di partecipare,mi pso la mano sulla pancia con un tocco veloce

 “Ah congratulazioni!Un’amichetta per zola!Però...una casa tutte donne,ci sarà da divertirsi!”

“Ei ei stranamore giù le mani da mia moglie” Arizona lo intimò di togliere subito le mani dalla sua bambina scostandolo fisicamente e prendendo il suo posto,poggiando le sue mani sulla mia pancia

“Derek scherza..”

“No no sono serissima,è sacra e solo mia,non si tocca,ma per stavolta sei perdonato”


Derek scoppiò a ridere alzando le mani in aria in segno di resa 

“Conosco un negozio per bambine fornitissimo,abbiamo comprato lì tutto l’occorrente per zola,dalla cameretta ai ciucci….”

“E’ delizioso” aggiunse Meredith accostandosi al marito “è tutto rosa,ci sono orsacchiotti,peluches carrozzini,scalda latte… e tanti abitini minuscoli!E le scarpine?Derek ricordi quelle rosa piccolissime che abbiamo comprato a Zola?Erano lunghe quanto un mignolo!”
“Ohh” la voce mia si sciolse con quella di Arizona,che prontamente mi accarezzò il pancione,avremmo voluto scappare dall’ospedale e recarci in quel negozio e comprare anche la commessa!

La nostra bolla rosa venne punta da un ago quando la voce di Cristina Yang ci annunciò un’ emergenza accompagnata da un “siete disgustanti” 


*

Ci stavamo preparando per andare a letto,e come ogni sera Arizona si fermava a parlare sul pancione,quella sera sapeva a chi riferirsi…
“Allora piccolina…già ti amo tantissimo lo sai?” disse appoggiandosi con le testa sulla mia pancia “Già la vedo tutta piccola e tenera che prova a chiamarmi mamma inceppandosi nelle parole,me la immagino con le manine paffute gli occhi grandi..i capelli neri come i tuoi!E poi sono gelosa…non uscirà con i ragazzi ne con le ragazze almeno fino ai 18 anni!”

“Vorrei che somigliasse a te,uguale a te…anche caratterialmente..tu sei quella forte”

“No…voglio che sia il tuo ritratto,con i tuoi capelli,i tuoi occhi e la tua bocca!La pelle scura come la tua,con la stessa risata rumorosa ”
risalì baciandomi le labbra

“Questa pancia tutta mia non va da nessuna parte,e Callie voglio che nessuno la tocchi a parte me!Sono seria” 
Avrei voluto passarci le ore a impazzire su quella pancia,avrei voluto portarmi Callie sempre dietro,non farla uscire mai,per paura che potesse stancarsi,per paura che potesse crearsi qualche crepa in quello scrigno di cristallo che era il suo ventre,e non volevo perdermi nemmeno un secondo della vita che le cresceva dentro!

E poi amavo sentire il contatto del mio viso sulla sua pancia grande e morbida,che mi separava per pochi centimetri da mia figlia,e volevo  che nessuno toccasse la nostra intimità,nessuno doveva toccare quel guscio protettivo che apparteneva solo a noi tre.

“Me la merito una buona notte anche io o lo merita solo la bambina?E’ da un po’ che mi trascuri…”

“Certo che lo meriti amore mio…” le dissi trasalendo con le mani sul suo seno,che cominciava a pronunciarsi,lo chiusi in un palmo,per poi stuzzicarlo con la bocca…fino a scendere con delicatezza e amore lungo i fianchi,prima per accarezzare la mia bambina,poi per soddisfare mia moglie,per farla stare bene,per amarla e assaporarla in pieno,in ogni centimetro della sua pelle,fino a farmi spazio nella sua femminilità,fino a sentirla persa,senza difese forze che mi chiedeva di tenerla tra le mie braccia tutta la notte.
 La volevo così,persa in me e per me,le volevo strette in me le mie donne,per proteggerle per sempre.
  
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