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Autore: zoey_gwen    27/01/2014    6 recensioni
Gwendolyn Smith è una ragazza solitaria, insicura, esclusa da tutti e sola.
Nessuno, neanche suo padre, Jack Smith, sembr capirla.
Solo un piccolo ciondolo di ghiaccio delle steppe russe, la rappresenta, ed è la chiave di un oscuro passato a cui Gwen non può sfuggire..
E poi l'amore, quello vero, che Gwen non ha mai provato fino ad ora, sarà la chiave per la felicità.
Tratto dal capitolo 13:
"Smisi di ascoltare, per via delle calde e silenziose lacrime che da tempo sgorgavano dai miei occhi color pece, gli stessi di quella sgualdrina di mia madre. Aveva ingannato me e Crystal, con le sue false parole mielose... Come aveva potuto? Mi sedetti per terra, affondando i jeans nella terra umida e rigogliosa, mentre rivoli cristallini solcavano le mie guance"
---
"-E così sono la tua ragazza, adesso?- ironizzai, baciandolo per l'ennesima volta. Lui mi fissó intensamente, guardandomi con il suo solito ghigno beffardo -Certo, a meno che tu non lo voglia...- come risposta lo baciai appassionatamente, mentre un anello dalla struttura d'argento con due smeraldi ed un onice incastonato al centro si infilasse al mio dito come segno del nostro amore."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Strabuzzai gli occhi, e sentii una fitta allo stomaco.

Ok, questo era il tassello finale: lei era una mia parente, di certo.

O almeno che esistesse un'altra famiglia Azirya, provenire dalle steppe russe, con una figlia uguale a me.

Crystal andò accanto all'istruttrice, e sorrise ampiamente, mostrando una cosa che mi mozzò il fiato.

La sua collana aveva...

Un cuore di ghiaccio.

 

 

***

 

 

 

Dopo poco, io e Bridgette ci allontanammo nei corridoi, aprendo i nostri armadietti e prendendo i libri di chimica.

-Allora, quella Crystal ti assomiglia moltissimo!- osservò Bridgette, con un sorriso.

Io deglutii.

-Oh, davvero? Wow...- cercai di essere il più naturale possibile.

-Io devo andare in bagno...- spiegai ad un certo punto, correndo verso i bagni.

Prima di poter entrare, Trent mi blòccò.

-Ehi, Gwen! Allora, vieni?- domandò ad un certo punto.

-Dove?- aggrottai le sopracciglia, e lui mi mostrò un volantino.

-Come dove? Alla festa di inizio Liceo! Ci saranno tutti, si terrà nella discoteca qui vicino.- spiegò.

Discoteca? Oh, no.

L'unica volta che ero andata in una discoteca, avevo preso solo mezzo bicchierino di Vodka e il giorno dopo avevo già la febbre a 40 e la nausea più pazzesca di tutte.

E poi io odiavo le luci psichedeliche, il cui unico obbiettivo era mandarti in trans più di quanto fossi già dopo essersi scolati anche solo mezzo bicchiere di Alcool.

All'improvviso trillò la campanella, e ci separammo.

Da lontano, ad un certo punto, scorsi il gruppo della Barlow e della Watson.

Chiaccheravano e spettegolavano, così forte che sentii tutto.

-Stasera ci sarete, vero?-

-Certo, tesoro! Cosa ti metti?

-Abito mono spalla blu scuro, corto fino a ginocchio, e un paio di scarpe letteralmente fantastiche di Gucci!-

-Voglio ubriacarmi fino alla morte!-

-Io no, ho due genitori scassa palle che se mi ubriaco mi prendono a ceffoni...-

-Ehi Heather, vai con il Burromuerto?-

Risatine.

-Vaffanculo, Kate.-

-Heather e Alejandro! Heather e Alejandro!-

-Va al diavolo, Courtney! Comunque io non andrò con Burromuerto. Andrò con suo fratello, tanto per farlo incazzare un po'.-

 

 

Smisi di ascoltare quelle idiozie: possibile che potessero davvero sopportare tutti quei discorsetti?

Entrai nell'aula di scienze, cercando di concentrarmi sulle Particelle di Sodio quando avevo mille altri pensieri per la testa.

 

 

***

 

Uscii dalla scuola, come sempre tornai a piedi sebbene si gelasse letteralmente.

Percorsi un tratto molto breve, poi a me si aggiunse Crystal.

-Ciao, Gwen!- sorrise, e di nuovo scorsi la collana, sopra la dolcevita nera.

-Oh... Ciao, Crystal- mormorai.

Per un po' non parlammo, quando decisi di affrontare il problema.

-Bella collana...- cominciai, imbarazzata.

Lei abbassò lo sguardo.

-Questa? Non è un bel ricordo... Mi fa pensare a mia madre, Anna... Vedi, aveva regalato questo ciondolo a me e a mia sorella gemella. Si chiamava Gwendolyn.- raccontò, abbassando lo sguardo, facendo ricadere ciuffi corvini sulla pelle diafana.

Strinsi i pugni, e portai istintivamente la mano al mio cuore di ghiaccio.

-E... E c-come mai ha dato te e la tua gemella all'orfanotrofio?- la mia voce era flebile, e le lacrime stavano per scorrere sulle guancie.

-Perchè era malata, molto, stava per morire. Non so se è morta, ma penso di sì. Non aveva nessuno, era da sola. Nostro padre era uno stronzo che si era divertito ad andare a letto con lei e basta, poi l'aveva abbandonata appena saputo che era incinta. Oh, ora devo andare! Ciao, Gwen!- eravamo arrivati davanti al suo condominio, e lei mi salutò con la mano, correndo verso la porta.

Rimasi lì, come una povera stupida, poi mi diressi verso il breve tratto di casa mia.

 

 

***

 

 

Il pomeriggio mi rifugiai come al solito in camera mia, per finire i compiti di matematica e di filosofia.

Ero seduta alla scrivania d'ebano, con la testa ciondolante e mordicchiando la matita.

Fu allora, mentre stavo scrivendo la radice quadrata di 768 alla quarta, che sentii una vibrazione nella tasca della felpa nera: presi il mio Iphone 4s e lessi un messaggio.

 

 

 

-”Ci sarai alla festa?”-

 

 

 

Era di Duncan.

Sospirai, poi risposi:

 

 

 

-“No, odio le discoteche”-

 

 

 

Attesi qualche secondo, ed ecco la sua risposta.

 

 

 

-”Andiamo, Gwen... Ti devo parlare, e poi vorrei che tu ci fossi”-

-”Puoi parlarmi adesso, e comunque non vedo il perchè dato che c'è la Barlow”-

-”Non posso parlarti per messaggio, è importante! Sai bene che ho mollato Court”-

-”Chi mi dice che tu non ti veda con la Watson?”-
 

-”Sei gelosa? ;) Cmq no, Heather si vede con Burromuerto”-

 

 

 

Sospirai. Questa conversazione si stava dilungando un po' troppo.

 

 

 

-”No! Perchè dovrei essere gelosa?”-

-”Perchè io ti piaccio ;)”-

-”Questo lo dici tu”-

-”Andiamo, molla l'osso: so che ti piaccio, piantala di dire cazzate”-

-”Non dico cazzate, semmai le dici tu”-

-”Io ammetto che mi piaci”-

 

 

 

Rilessi per almeno 28 volte l'ultimo messaggio di Duncan, poi gli risposi.

 

 

 

-”Stai sparando un altra cazzata, vero?”-

-”No. Tu mi piaci, Gwen. Davvero.”-

-”Oh... Ehm... Comunque forse ci sarò alla festa. Forse.”-

-”Ti aspetto. Ora devo andare. XOXO”-

 

 

 

Spensi il cellulare, e lo rimisi in tasca, poi chiusi pesantemente i noiosissimi libri di scuola e li gettai accanto al mio zaino.

Aprii l'armadio viola e osservai attentamente i vestiti, poi ne presi alcuni e li stesi sul letto.

Provai davanti allo specchio uno nero, mono spalla, con alcune paiettes accanto alla spallina, corto fino al ginocchio; mi metteva in risalto le curve, ma forse era un po' troppo stretto.

Optai poi per uno blu notte, che variava verso l'orlo al turchese intenso, senza spalline;

Era davvero bello, ma si sarebbe visto il reggiseno se non avessi messo la fascia, cosa che non sopportavo.

Mentre mi sfilavo il vestito da sopra, sentii bussare alla porta, e mi rivestii in fretta.

Jack, senza aspettare il mio permesso, entrò quando mi ero appena rimessa la maglietta.

-Gwen... Ehi, cosa sono questi vestiti?- indicò i vestiti sul letto, e mi squadrò.

-Vado ad una festa in discoteca- risposi, cercando di darmi un tono disinvolto, mentre mi rimiravo davanti allo specchio tenendo in mano un vestito nero con scollatura a cuore.

-GWEN, TU NON MI HAI CHIESTO IL PERMESSO!- urlò, facendomi sobbalzare.

-Tu non sei mio padre, che permesso devo chiederti?- sbottai infastidita, posando il vestito sul letto.

Lui si rabbuiò, poi si grattò la nuca.

-Padre o no, ho comunque io la tua potestà, e questo significa che io decido cosa puoi fare! E, siccome tu sei minorenne, nelle discoteche non vai!- dichiarò.

Mi salirono le lacrime agli occhi, e mi impuntai.

-TU NON SEI NIENTE PER ME, NIENTE! SEI SOLO UN CRETINO, IO NON VOGLIO STARE CON TE! VOGLIO ANDARE CON MIA MADRE, E MIA SORELLA, STARE CON LORO E BASTA!- gridai, con la gola secca.

Mi resi conto solo allora ciò che avevo appena gridato, e mi portai istintivamente la mano alla bocca.

Lui spalancò le labbra, poi si avvicinò a me.

-Come fai a...- tentò di dire, ma lo bloccai.

-Lo so, perchè mia sorella, Crystal Azirya, viene alla mia stessa scuola. E mi ha raccontato tutto, tutto. Nostra madre potrebbe essere morta, ma potrebbe anche non esserlo. E io voglio credere che lo sia. Perchè in quel caso sceglierei lei a te.- sputai in faccia a quell'uomo, prendendo e stringendo in mano il mio cuore di ghiaccio.

Notai il velo lucido trasparire dagli occhi di Jack, e si portò la mano agli occhi.

-Se te ne volessi andare con lei, dovrai andare a vivere a Mosca, in Russia.- disse.

Abbassai lo sguardo, pensando a cosa dire.

-Non ti impedirò di andare dove vuoi e fare ciò che vuoi. Solo, porta un po' di rispetto a chi ti ha cresciuto e ti ha amato, dandoti tutto quello che ha.- le sue parole mi colpirono, ma non ebbi il tempo di rispondergli, perchè uscì sbattendo con violenza la porta.

Mi gettai sul letto, e diedi libero sfogo alle lacrime, che cominciarono a scorrermi lente e inesorabili sulle mie guancie marmoree.

Stavo sbagliando tutto, con Jack, con Crystal, con Duncan.

Già, Duncan.

Cosa doveva dirmi?

Sentii una vibrazione provenire dal mio cellulare, e lessi distrattamente il messaggio apparso sulla schermata.

 

 

-”Ciao! Senti, ho pensato molto a quello che ti ho raccontato oggi, e volevo riuscire a raccontarti tutto, proprio tutto. Vuoi venire a casa mia, stasera? Non andrò alla festa, odio le discoteche... Rispondimi presto! Baci, Crystal”-

 

 

 

Rilessi per un po' il messaggio di Crystal, poi mi stesi di nuovo sul letto: che avrei fatto? Sarei andata alla festa, o no?

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

 

 

CIAOOOOOOO!!

Che bello risentirvi a Cuore di Ghiaccio ^^

Sono contenta di non aver eliminato la storia... E voi?

Che ne pensate del capitolo? Fa schifo, vero?

Comunque, volevo chiedervi un parere:

secondo voi dovrei fare che Gwen va alla festa o va a casa di Crystal?

La maggioranza vincerà sul prossimo capitolo, comunque io avrei già qualche idea :)

Tanti dolcetti al cioccolato con un ricciolo di panna :3

Gwen

  
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