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Autore: Mari Lace    27/01/2014    3 recensioni
Scritta per il Winter Contest [NaruHina]
-Ti ringrazio...- sospirò Hinata, leggermente rassicurata. Ma aveva paura non tanto di non trovare il momento adatto per invitare Naruto, quanto di non trovare il coraggio per farlo. E se avesse rifiutato?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-I.. io... posso farcela- disse Hinata, tentando di convincere più sé stessa che il giovane davanti a lei.
Neji sospirò. Possibile che sua cugina dovesse farsi tanti problemi per una cosa semplice come quella? Se pensava a chi voleva fare l’invito, poi...
-Calmati, Hinata. Non è complicato- le disse, paziente. In passato avevano avuto dei dissidi, e lui si era comportato davvero male nei suoi confronti. Ma si erano chiariti, e ora Neji aveva un atteggiamento gentile, se non protettivo nei suoi confronti.
-Io... lo so, Neji, ma non ce la faccio!- si sfogò la ragazza, intristendosi. –Se continuo così non riuscirò mai a invitare Naruto al nostro pranzo di Natale..-
Vedendola rabbuiarsi, il giovane le posò le mani sulle spalle. –Su, Hinata, non scoraggiarti! C’è ancora tempo prima che inizino le vacanze di Natale, prima di allora troverai sicuramente il momento giusto per invitarlo!- le disse, scrollandola delicatamente, anche se non era troppo convinto neanche lui. Ma la avrebbe aiutata.
-Ti ringrazio...- sospirò Hinata, leggermente rassicurata. Ma aveva paura non tanto di non trovare il momento adatto per invitare Naruto, quanto di non trovare il coraggio per farlo. E se avesse rifiutato? Se si fosse già accordato con Sakura? Non avrebbe potuto sopportarlo...
~•~
-Allora, dobe, che programmi hai per Natale?-
-Ancora niente Teme! Organizziamo qualcosa?- rispose Naruto, il ragazzo che dava tanti pensieri alla timida Hyuuga, spensierato.
-No, io lo passo con Karin. Dovresti trovarti una ragazza anche tu- rispose Sasuke, sorridendo al pensiero di quelle vacanze. I suoi genitori sarebbero partiti per andare a trovare Itachi, trasferitosi in Giappone da un anno, ma lui aveva deciso di rimanere lì. Quei quindici giorni li avrebbe passati con i suoi amici e con la sua ragazza.
-Uff, ma stai sempre insieme a lei?- brontolò Naruto. Lui era orfano, ed era stato cresciuto da Jiraiya, uno scrittore dalla dubbia moralità, grande amico di suo padre. Non che la compagnia dell’uomo gli dispiacesse, ma quell’anno a Natale avrebbe voluto fare qualcosa di... diverso, ecco. Magari posso mettermi d’accordo con Sakura e gli altri... pensò.
-A che pensi, dobe? Non è da te stare zitto per così tanto...- commentò sarcastico Sasuke, osservandolo. A che poteva pensare quell’idiota? A Sakura, probabilmente... l’Uchiha promise tra sé che prima di Natale avrebbe tolto la ragazza dai capelli rosa dai pensieri dell’amico, aprendo la via a qualcun altro. Forse Naruto era troppo stupido per accorgersene, ma lui aveva notato subito le attenzioni e la timidezza di Hinata verso Naruto. Probabilmente i suoi sentimenti erano noti a tutti, tranne che a Naruto stesso. Che baka.
~•~
-Hinataaaa!!- urlò Ino, correndo incontro all’amica. –Allora? Glielo hai chiesto?-
-Ah... e.. ecco Ino i.. io...- balbettò la corvina. Come lo spiegava ora a Ino che Naruto non lo aveva neppure visto? Dopo tutte le raccomandazioni che la bionda le aveva fatto...
-Allora, hai seguito i miei consigli? Quando vi vedete? Hai già scelto cosa indossare? No, impossibile, non hai niente di adeguato... e va bene, per l’occasione ti presterò io qualcosa!- aveva proseguito intanto la ragazza, senza far caso ai balbettii di Hinata.
-Ecco, Ino, io..- provò a farsi coraggio la Hyuuga.
-Lei non lo ha ancora invitato. E tu dovresti smetterla di mettere strane idee in testa ad Hinata- le interruppe Neji, che aveva sentito tutta la conversazione, o per meglio dire, il monologo. Hinata non glielo aveva detto esplicitamente, ma era sicuro che l’idea di invitare Naruto provenisse dalla chiassosa amica di sua cugina. Certo, sua cugina era cotta e questo lo sapeva benissimo, ma fino ad allora si era sempre limitata ad osservare Naruto da lontano. Quindi, se tutt’a un tratto veniva con la testa bassa in camera sua per chiedergli aiuto farfugliando ‘vo.. voglio invitare N.. naruto al pranzo di Natale, quest’a.. anno’, gatta ci covava.
-Strane idee? Io la sprono solo a dare il meglio di sé, Neji! Dovresti darmi una mano, piuttosto- replicò lei. –Come non lo hai ancora invitato, Hinata? Perché non sei andata ad aspettarlo fuori dal campo di calcio, così da assalirlo dopo gli allenamenti, come ti avevo suggerito?-
Hinata arrossì di botto. Non aveva mai considerato di fare davvero così, si sarebbe vergognata troppo.
-Tu le avevi consigliato di fare cosa??- sbottò Neji incredulo. Subito dopo alzò gli occhi al cielo. –Fortuna che Hinata è abbastanza coscienziosa da non dare tutto ciò che le dici...-
-N.. non dire così, Neji! Ino lo fa per me..- volle provare a difenderla Hinata.
-Lasciamo perdere questi discorsi!- esclamò Ino, abituata e ormai affatto infastidita dai commenti denigratori di Neji. –Forza Hinata, dobbiamo lavorare al tuo invito! O pensi di aspettare che Naruto venga da te per volontà divina?-
La corvina alzò lo sguardo sulla bionda. –Hai un’idea?- chiese, leggermente intimorita. Voleva bene ad Ino, ma spesso le sue idee erano... come dire... strane.
~•~
-Aaaah! Non ci capisco niente, è inutile!- sbottò Naruto, lasciandosi cadere a peso morto sulla sedia, senza più speranza di riuscire. No, risolvere quell’equazione era sicuramente impossibile.
Le urla del compagno fecero sollevare lo sguardo di Sasuke dal libro che stava leggendo, tranquillamente seduto sul divano. Aveva finito gli esercizi di matematica mezz’ora prima.
-Vuoi dirmi che ancora non hai finito, Naruto?!- chiese esasperato. Inutile, la matematica e Naruto vivono in due mondi separati...
-Sasuke! Tu come hai fatto?? Dammi una mano, ti prego!- esclamò in risposta l’Uzumaki, implorandolo. Il suo amico, contrariamente a lui, in matematica aveva voti altissimi.
Sospirando, il moro si alzò dal divano. –D’accordo, te lo rispiego da capo, ma voglio qualcosa in cambio- scandì, ghignando. Gli era venuta una bella idea.
-Eh?- si lasciò sfuggire Naruto, che non se l’aspettava. Quando mai il suo ricco amico aveva voluto qualcosa per aiutarlo con i compiti??
~•~
-Fantastico! Se andrai vestita così, non potrà resistere, cadrà ai tuoi piedi!- esclamò Ino, dopo averla scrutata con occhio critico.
-Ma... mi vergogno un po’... non sono troppo.. appariscente, vestita così?- mormorò imbarazzata Hinata. Era la prima volta che indossava un abito del genere.
La gonna sopra il ginocchio, una scollatura che, sebbene non lasciasse intravedere nulla, era molto più ampia di ciò a cui era abituata lei, e una scritta in mezzo al petto, ‘I’m a princess. Do you want to be my prince?’, con ogni lettera piena di strass luccicanti, la mettevano a disagio.
-Che appariscente, sei perfetta! Vedrai che è d’accordo anche Mister Simpatia!- la rassicurò Ino. Poi andò ad aprire la porta della sua stanza.
-Ora puoi entrare, Neji! È o non è bellissima?- chiese.
Lo Hyuuga sgranò gli occhi. Hinata era bellissima davvero, non la aveva mai vista così. Il colore del vestito, celeste, le donava moltissimo, intonandosi ai suoi occhi e facendo risaltare i capelli scurissimi.
-Sei... splendida, Hinata- mormorò alla fine.
-Visto?- domandò soddisfatta la Yamanaka.
~•~
-Eeeeeh?- aveva sentito bene? Il suo migliore amico aveva davvero detto ciò che pensava avesse detto?
Lo scrutò, cercando di capire quali assurdi fini avesse quella richiesta.
-Hai sentito benissimo, dobe. Vedi di non farmi ripetere- disse lui sorridendo soddisfatto.
-Ma... non puoi dire sul serio...- protestò debolmente il biondo. Si era impegnato a rispettare la condizione impostagli qualsiasi fosse, ma questo era totalmente inaspettato. Che un alieno si fosse impossessato del suo amico?
-Posso, invece. E ora vattene- concluse il discorso Sasuke, guardando l’orologio. Poco dopo, come aveva previsto, suonarono alla porta.
Naruto raccolse il suo zaino e seguì il suo amico fuori da Villa Uchiha, dove il moro era aspettato da Karin, cugina di Naruto nonché sua fidanzata.
Passandole accanto per tornarsene a casa, suo cugino le sussurrò: -Attenta, sospetto che Sasuke sia impazzito, o gravemente malato-.
Lei lo guardò confusa, ma non ci fece troppo caso, precipitandosi a salutare il suo amato moro.
~•~ Due giorni dopo ~•~
-Dai, Hinata, muoviti! Sei perfetta, smettila di preoccuparti!- la esortò ancora Ino, che iniziava a spazientirsi. Se la sua amica non si fosse sbrigata ad uscire da quella macchina, la avrebbe tirata fuori a forza, decise.
La corvina sospirò. Alla fine non era riuscita a imporsi, come al solito, e Ino –con l’insospettato aiuto di Neji, che il mondo stesse andando a rovescio?- era riuscita a farla andare alla festa per il compleanno di Kurotsuchi, una sua amica d’infanzia con cui aveva frequentato le elementari, vestita con l’abito celeste prestatole da Ino. Sempre secondo i piani diabolici della sua amica bionda e di suo cugino, avrebbe dovuto approfittare di quella festa per invitare Naruto.
Vedendo che Ino iniziava a perdere la pazienza, scese dalla macchina e la seguì, rossa in volto –aveva l’impressione che tutti la guardassero stupiti- dentro.
La prima a venirle incontro fu proprio Kurotsuchi, la festeggiata. –Hinata, sei bellissima! Quasi non ti riconoscevo, vestita così!- scherzò.
-Ciao, Kurotsuchi... Auguri, e grazie per avermi invitata- rispose lei a bassa voce.
-Sei ancora timida come un tempo, eh? Naruto è laggiù- disse la mora indicandole una direzione e facendo l’occhiolino ad Ino. Fantastico, era coinvolta anche lei nel complotto allora. Qualcun altro voleva unirsi?
~•~
-Non posso credere che tu sia così crudele, Teme- disse Naruto, arrabbiato per la condizione impostagli da chi considerava il suo migliore amico. –Tu dovresti aiutarmi a conquistare Sakura, non impedirmi di vederla!- si lamentò.
-Smettila di brontolare dobe, devi solo tenerti lontano da lei per due settimane- replicò Sasuke impassibile.
-Uh? Avete fatto una scommessa?- chiese Karin a suo cugino, curiosa. –Non mi avevi detto niente, Sasuke!-
-Non è una scommessa, è ciò che mi deve per la mia pazienza nell’aiutarlo con matematica... tuo cugino è proprio negato, sai?- le rispose il suo fidanzato, con uno sguardo che diceva ‘ti-spiego-dopo’.
-Sei crudele...- si lamentò ancora Naruto. Ora non poteva invitare Sakura a passare con lui quelle vacanze! Anche se la ragazza ormai non gli piaceva più come un tempo, aveva iniziato da un po’ a considerarla solo come un’amica, ma... era pur sempre la migliore amica che avesse! Aveva pensato di andare in quel posto con lei, ma ora... o rinunciava, o non sapeva con chi andare. Chi avrebbe dovuto invitare, Ino?!
~•~
-Smettila di sospirare e buttati, Hinata! Sasuke e Karin capiranno e vi lasceranno soli, prima che gli si avvicini qualcun altro devi darti da fare!- la incoraggiò Ino, sicura. L’Uchiha non avrebbe perso un’occasione come quella per allontanarsi con Karin, non aveva motivo di intralciare Hinata, no? Se fa andare in fumo il mio piano, gliela faccio pagare meditò tra sé. Un tempo le piaceva, ma ormai erano anni che non ne era più innamorata.
-Karin, verresti con me a prendere qualcosa da bere?- chiese Sasuke all’improvviso. Aveva visto Hinata dirigersi insicura verso di loro. Fantastico, le cose andavano anche meglio del previsto. All’inizio non la aveva riconosciuta subito, però. Certo che è proprio carina vestita così... quasi quasi ci ripenso... pensò, ma non seriamente. Lui aveva già Karin, e una come Hinata era ciò che ci voleva per Naruto, che magari si sarebbe finalmente tolto dalla testa Sakura, e avrebbe smesso di tormentarlo. Anche se in effetti da qualche mese aveva smesso di rompergli i timpani con i suoi ‘Conquisterò Sakura!’ e una strana espressione senza significato di cui non aveva capito la pronuncia.
Naruto osservò annoiato i due allontanarsi verso l’interno della sala, lasciandolo solo lì vicino al terrazzo. Tanto lo sapevo che sarebbe finita così...
Quel che non immaginava, però, era che solo non lo sarebbe rimasto per molto.
-N... Naruto... ciao...- mormorò una voce timida vicino a lui.
Alzò lo sguardo e vide... Hinata?! Era davvero lei, la bellissima ragazza che aveva davanti?
-Ciao... Hinata- la salutò, senza parole. Non se n’era mai accorto, ma la ragazza che vedeva spesso con Ino e che aveva sempre classificato come ‘strana’, era davvero... bellissima. In quel vestito poi, sembrava un angelo.
-I.. io.. volevo...- tentò di formulare lei, rossissima. Naruto la aveva salutata? Si era ricordato il suo nome, nonostante non avessero mai scambiato più di due parole? Che emozione... Naruto...
Accorgendosi della difficoltà di Hinata, Naruto decise di venirle incontro. Vediamo... cosa può volermi chiedere Hinata? Ma sì, ci sono! Vestita così non può volere altro! Questo risolve anche tutti i miei problemi! pensò convinto.
-Hinata, vuoi venire al ballo di Natale con me?- le chiese, prendendola alla sprovvista. Sì, la ragazza aveva sicuramente voglia di ballare.
Se non lo fosse stata già, sarebbe arrossita. E se fosse stato possibile, sarebbe diventata ancora più rossa di quanto già non fosse. Aveva l’impressione di fumare, per quanto sentiva caldo all’improvviso.
-Al.. ballo.. con te? N.. Naruto... io...- incrociò lo sguardo di Ino, che aveva attraversato la sala e ora la osservava, qualche metro dietro il biondo.
Se non ce l’avesse fatta ora, non sarebbe stata l’unica a rimanerci male...
Ora o mai più, si disse, prendendo coraggio. –Io... sarei felicissima di venire al ballo con te, Naruto- disse tutto d’un fiato, a un Naruto che iniziava a preoccuparsi pensando che si sentisse male.
È fatta! pensò Sasuke, che aveva osservato da lontano tutta la scena, mentre Karin si annoiava vedendo che quella sera il ragazzo proprio non le dava importanza.
È fatta! pensò Ino, vittoriosa. Neji dovrà ricredersi, i miei piani sono sempre geniali.
-Fantastico, Hinata! Allora ti vengo a prendere il 25 alle sette!- esclamò Naruto, sorridente. Non gli dispiaceva passare un po’ di tempo con quella ragazza che conosceva così poco, anzi.
Poi si accorse dell’ora che si era fatta. Argh, Jiraiya mi ucciderà! –Scusami Hinata, devo andare ora! Ci vediamo, eh!- esclamò poi, prima di sfrecciare a salutare Kurotsuchi per poi correre fuori dalla sala. Quella sera il suo tutore aveva ottenuto d’invitare a cena da loro Tsunade, una donna che gli piaceva praticamente da sempre, e Naruto doveva esserci. Quella sera gliela avrebbe finalmente presentata, e se, come sperava, la donna si fosse trasferita da loro, era meglio evitare da subito le brutte figure. Come il ritardo che solo un miracolo gli avrebbe impedito di fare.
~•~
-Il ballo di Natale? Ma allora è anche meglio di quanto sperassimo, Hinata!- esclamò Ino, che si era appena fatta fare il resoconto completo del ‘dialogo’ avvenuto tra l’amica e l’Uzumaki.
La corvina annuì in silenzio. Temeva di fare figuracce colossali o che Naruto non la ritenesse degna di lui, se avessero parlato, al ballo. Senza contare che doveva dirlo ai suoi genitori. Ah...
-Io invece non sono stata ancora invitata... Mi ci porti, Neji?- chiese Ino. Possibile che nessuno si fosse accorta di una ragazza affascinante come lei? Roba da matti.
-Io sono già impegnato,- puntualizzò lo Hyuuga, stupito dalla richiesta.
-Ah, già, con Ten Ten... be’, sembra che dovrò trovare qualcun altro...-
-Allora ti lascio il mio vestito Hinata! Tanto io ne ho molti altri!- disse ancora la Yamanaka prima di salutare e tornarsene a casa.
-Quella tra un po’ si trasferisce qui...- commentò Neji, irritato dalla continua presenza della bionda in casa sua, e dal fatto che si impicciasse della sua vita privata. Come diamine aveva fatto a sapere di lui e Ten Ten?!
-Non dire così, Neji... Ino è sempre così gentile e disponibile... e a me fa piacere che venga qui,- disse timidamente Hinata per difendere l’amica. Con il cugino balbettava meno che con gli altri, ma l’insicurezza non svaniva mai del tutto.
-Se lo dici tu...- sospirò il ragazzo.
~•~ Natale ~•~
Sospirò profondamente, ed entrò. Ma perché proprio lui doveva portare quel messaggio?
-Hinata...- iniziò Neji. –Naruto mi ha detto che si scusa, ma...-
Hinata lo guardò intristendosi di colpo. –Non... non vuole più venire al ballo con me?-
-No! Niente di tutto questo! Fammi finire!- la contraddisse subito lui.
-Si scusa, ma non dispone di un mezzo adeguato per venirti a prendere, e chiede se ti dispiace che vi vediate direttamente al parchetto davanti a scuola- concluse il discorso Neji, studiando le reazioni di Hinata a quelle parole.
Lei sospirò sollevata, aveva temuto molto peggio.
-Non c’è problema!- esclamò sorridendo. Era ancora molto preoccupata per quella sera, però era al contempo felicissima. In fondo, era un sogno che si avverava... e avrebbe cercato di non far pentire Naruto dell’invito che le aveva fatto.
~•~
Accidenti, sono in ritardo! pensò Naruto guardando di sfuggita l’orologio che aveva al polso mentre correva per la strada. Non si era neanche coperto bene, e se non si fosse messo a correre avrebbe sperimentato cosa si prova ad essere un ghiacciolo. Sì, perché quel dicembre faceva particolarmente freddo, un freddo che raramente si provava a Roma. E da circa due ore, aveva iniziato a nevicare.
A Naruto non era mai piaciuta troppo la neve, lui amava il sole, gli trasmetteva allegria.
Ma appena arrivò al parco, cambiò idea.
La neve aveva ricoperto tutto d’un soffice manto bianco, e in tutto quel candore spiccava solitaria la figura di Hinata, avvolta in un semplice maglione bianco in contrasto con un paio di altrettanto semplici pantaloni neri.
Naruto sorrise. Sì, era rimasto piacevolmente stupito quando la aveva vista elegante, ma era contento che stavolta fosse vestita in modo non diverso dal solito. Le sembrava più lei. Vestiti semplici, modi gentili... anche se non la conosceva molto, la aveva inquadrata: quella era Hinata.
-Scusami, sono in ritardo!- esclamò raggiungendola.
-N.. non fa niente, Naruto...- gli disse lei sorridendo. Un sorriso bellissimo.
Il ragazzo si perse qualche secondo ad osservarlo. Poi disse, soprappensiero:
-Sai, ho deciso che mi piace la neve... è bianca, soffice e... candida, proprio come te-
Lo aveva detto senza farci troppo caso, ma per Hinata quelle parole valevano moltissimo.
Anche perché il loro significato era chiaro: Se a Naruto piaceva la neve perché era come lei, allora... A Naruto piaceva lei.
Arrossì. –Ti.. ringrazio, Naruto- sussurrò, cercando di non balbettare.
Lui le rivolse un sorriso radioso. –Allora, che aspettiamo? Vieni, andiamo a ballare!- esclamò, prendendola per mano e iniziando a correre verso l’entrata della loro scuola, dove si teneva il ballo.         ~•~
Era riuscita a rilassarsi e aveva balbettato pochissimo, alla fine. L’allegria di Naruto la aveva contagiata, e si era divertita moltissimo.
Ma la cosa che più aveva apprezzato di quella sera, non era il ballo.
Era la frase che il ragazzo dei suoi sogni le aveva rivolto prima, nel parco, mentre soffici fiocchi di neve volteggiavano sopra di loro, che la faceva istintivamente sorridere ogni volta che ripensava a quel Natale. 

*Angolino Autrice*

Mah... se avete letto questa storia fino alla fine, avete coraggio. Penso di non aver mai scritto qualcosa di così mal riuscito :/
Comunque era molto che volevo scrivere una NaruHina, quindi ci tengo a ringraziare Dolcemente Complicata per aver indetto il Contest e avermi dato uno spunto per provare!
Penso che ne scriverò altre, spero proprio di riuscire a migliorare...
Non so che altro dire, quindi mi eclisso!
Spero che questa storia non vi sia dispiaciuta troppo, grazie a tutti voi che avete letto (se avete consigli/critiche costruttive, sono ben accette!)
Ciao a tutti!

Lita
  
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