CAPITOLO 1
Da piccola avevo sempre sognato di vaggiare per il mondo una volta che sarei diventata grande, e così ho fatto... Avevo 15 anni quando decisi di partire per andare a studiare in altri paesi, mi piaceva imparare cose nuove così partii per l'Italia, andai a Roma, era ed è tuttora bellissima, il Colosseo, la Fontana di Trevi,  San Pietro erano davvero belli i monumenti che c'erano lì, era tutto così magnifico che non volevo più andarmene via di lì.. Ma il mio viaggio non era ancora finito, avevo molti altri paesi da visitare.. Dopo Roma decisi di partire e andai a New york, rimasi lì per un po' di tempo perchè avevo conosciuto una ragazza Eleanor Calder anche a lei piaceva molto viaggiare e come me in quel momento aveva deciso di andare a visitare New york, diventammo subito amiche e ci affezionammo l'una all'altra così decidemmo di fare le turiste per il mondo insieme. Purtroppo però dovetti fermarmi e tornai a casa dai miei in California, dovevo finire gli studi per poi andare all'università e in questo modo il mio sogno di viaggiare era rimasto fermo a metà ma sarei ripartita non appena mi fossi laureata; così finì il college e a 17 anni mi iscrissi all'università di Manchester, Inghilterra.. 
"Ci vediamo tesoro, mi raccomando stà attenta e chiamaci quando arrivi!" mia madre Kathleen Smith e mio padre Connor Smith mi stavano salutando dalla porta di casa, e come al solito mia madre era scoppiata in lacrime come se fosse la prima volta che partivo.. 
"Si mamma, ma smettila di piangere ti prego non è la prima volta che parto senza di voi! Tanto ritorno per le vacanze di Natale.." le dissi cercando di farla smettere ma nn ci riuscì così mi rivolsi a mio padre 
"Papà, pensaci tu alla mamma, ora devo andare.. Statemi bene! Ci rivediamo per le vacanze di Natale!" li abbracciai un'ultima volta prima di partire e salii sul taxi "All'aeroporto per favore" dissi al tassista, guardai sul finestrino per salutare l'ultima volta mamma e papà e l'auto partì.
 Arrivai all'aeroporto prima di quanto pensassi così feci il check-in ed andai all'edicola dell'aeroporto e presi un libro da leggere durante il volo, Hunger Games, avevo sentito che era un bel libro così presi quello; mi avviai verso i signori dell'imbarcatura per fargli vedere il mio biglietto ma era ancora presto così mi misi a sedere lì vicino e incominciai a leggere il libro..
 "Mhm Hunger games.. Bel libro" disse una voce proveniente da dietro
Mi voltai per vedere chi fosse, era una ragazza, bionda con gli occhi azzurri 
"Ciao io sono Perrie Edwards.." disse sorridendomi devo dire che era davvero una ragazza molto carina. 
"Isabella Smith.. Piacere" le strinsi la mano 
"Anche tu parti per Manchester?" mi chiese 
"Si, mi sono iscritta all'università.." 
"Ah io invece torno a casa, questa estate sono andata a visitare mia nonna qui in California e quindi ora torno in Inghilterra.. Vorrei iscrivermi ai provini di xFactor.." disse con un po' di timidezza 
"Ah quindi ti piace cantare.. A me invece piace moltissimo viaggiare.." mi sorrise 
"é stata mia madre a incoraggiarmi di andare a farli, se non fosse per lei non ci sarei mai andata.." 
"Quando ci sono i provini?" le chiesi?  
"Il 19 ottobre.. Vuoi vedermi?" 
"Posso?" 
"Ma certo!" 
"PREGHIAMO I PASSEGGERI DEL VOLO 593 DESTINAZIONE MANCHESTER DI COMINCIARE A RECARSI PRESSO L'IMBARCATURA" disse la voce dell'altoparlante "é il nostro, forza andiamo" disse Perrie. 
Andammo dai signori dell'imbarcatura e diedi il mio biglietto, Perrie fece lo stesso "Che posto hai?" chiesi 
"A59 tu?"  
"A62.. Tre posti dopo di te.."  
"Ah va bene allora se non riusciamo a comunicare ci vediamo all'atterraggio.." rispose 
"Ok". Mi sedei al mio posto, non avevo nessuno accanto a me e mi sentivo un po' isolata, così decisi di rimettermi a leggere il libro e di dormire un po'; Il volo durò circa 6 ore e finalmente arrivai a Manchester.. 
"Isabella!" qualcuno mi stava chiamando da dietro, era Perrie 
"Puoi chiamarmi anche solo Bella" le dissi, lei mi sorrise.. 
"Prendiamo il taxi insieme?" 
"Certo!"  
"Buon giorno signorine.. Dove vi porto?" disse il tassista. Guardai Perrie.. Non avevo ancora un appartamento in cui vivere e dovevo trovare un lavoro per mantenermi.. "Ci porti al 45 di King Street per favore.."  
"Potresti stare a casa mia fino a quando non avrai trovato un lavoro e avrai messo da parte un po' di soldi per comprare un' appartamento.." disse rivolgendosi a me "Grazie.. Grazie mille Perrie.." la abbracciai.
Una volta arrivate Perrie aprì la porta di casa, era un bell'appartamento ampio e solare con un balcone che si affacciava sulla strada.. 
"Puoi stare qui.. é la stanza degli ospiti e tu ora lo sei" disse indicandomi una stanza vicino al bagno, somigliava molto alla mia stanza in California.. Oh no! mi ero scordata di chiamare la mamma! 
"Grazie Perrie.. Chiamo un secondo mia madre altrimenti si preoccupa.." 
"Certo fa pure con comodo.. Io vado a vedere cosa possiamo mangiare stasera.."  "Pronto, mamma.. Ciao.." 
"Finalmente! pensavo fosse successo qualcosa!"  
"No tranquilla non è successo niente.. Sono arrivata sana e salva.." 
"Meno male.." 
"Senti mamma ora vado a sistemare le valige ti richiamo domani mattina va bene?" "Va bene.. Ma stai attenta.." 
"Sii! saluta papà! Ciao!"  
"Bellaa! Senti in frigo non c'è niente che ne dici se andiamo a mangiare fuori dopo?" Mi chiese Perrie entrando.. 
"Va benissimo.."