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Autore: fresorge    27/01/2014    4 recensioni
Il labbro spaccato, il naso sanguinante, mi guardo' diritto negli occhi e mi sorrise.
Cadde sul pavimento freddo, gli occhi aperti e il corpo immobile.
Una fitta invase il mio cuore, la fitta più dolorosa della mia vita...
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Himchan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Youngjae
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ottavo capitolo.

"Luhan!"

Le lacrime iniziarono a scendere come non mai quella volta. Le gambe velocemente correvano verso il suo corpo. Le sue braccia strinsero il mio. Alzai per un momento lo sguardo al suo viso, fu a quel punto che lo colpii, uno schiaffo in pieno viso.

"Che ho fatto?" Fece, portando le mani al viso.

"Che hai fatto? Davvero lo stai chiedendo? Non una telefonata, non un messaggio, nulla! Ti sembra forse questo il modo di comportarti?" Mi meravigliai io stessa della tanta forza che avevo in gola.

"Hai ragione ma.."

"Aaah ti voglio bene!" Sorrisi, uno di quei sorrisi sinceri, grandi, a ventiquattro denti.

Iniziammo a passeggiare parlando del più e del meno, evitando i discorsi tristi e cercando di far vagare la mente.

"Rimarrò solo stasera Rosie."

Annuii e sorrisi. Stavo male, ma se questo voleva dire anche far star male mio fratello, allora preferivo vivere senza lui.
 
***********************************************

"Kim Him Chan! Fermo li!"

"Cosa diamine vuoi piccoletta?"

"Domani hai un esame e prenderai un bel voto. Oggi alle diciannove in libreria!"

"Cosa? Sei pazza!"

"Devo accompagnare mio fratello all'aereoprto e.. Fattene una ragione, ciao!"

Detto questo si avviò di tutta fretta fuori dalla scuola per raggiungere il fratello, il quale pareva avere l'aria preoccupata.

"Qualcosa non va?"

Il ragazzo abbasso lo sguardo e fece un leggero accenno di approvazione con la testa.

"Choi l'ha trovata."

"Ma è una notizia grandiosa." Sorrise la ragazza abbracciandolo.

"No Rosie... Choi l'ha trovata, assieme ai nostri genitori e.. Non era Choi quello che mi ha chiamato al cellulare." Fece indicando il piccolo oggetto che aveva tra le mani.

"Di cosa stai parlando?" Abbozzò un sorriso preoccupato sulle labbra.

"Ricordi JiHo vero?"

http://yohozico.tumblr.com/

Rosie annuì preoccupata, i ricordi legati a JiHo erano tutt'altro che felici. JiHo, la vera causa del trasferimento a Soeul, JiHo, solo quel nome portava il terrore.

"Claci è con lui. Li hanno costretti, minacciavano di ucciderti."

"Cosa stai dicendo? Chi li ha minacciati?" Il tono della ragazza diveniva sempre più preoccupato.

"JiHo e gli altri, sono stati loro a chiamarmi. Loro hanno Claci, loro hanno Choi e anche il tizio con cui sta tua sorella. Ma tu devi rimanere qui. È tutta una trappola ok? Io chiamerò la polizia e andrà tutto bene. Si sistemerà tutto." La verità era che quelle parole erano prive di speranza.

La ragazza scosse la testa, guardò l'auto del fratello e poi guardò i suoi occhi scuri.

"Stai già andando via. Dico bene?"

Il ragazzo annuì e l'abbraccio forte. Poi entrò nell'auto e sfrecciò via, più veloce del vento.

Himchan's pov.

"Non dovevi accompagnarlo all'aereoprto?"

"Cambio di programma. Scusami so che dovevo aiutarti oggi ma... Devo ritornare a Pyongyang!"

"Ok vengo con te."

"Non se ne parla." E iniziò a camminare alla svelta verso casa sua.

"Sbaglio o sei nei guai?"

"C-cosa?"

"Esatto. Vengo con te."

Detto questo la aiutai a preparare le valigie e alla svelta la costrinsi alla mia compagnia in aeroporto.

"Allora? A cosa devo quest'avventura?" Ridacchiai sarcastico cercando di smuovere il malumore.

"E tu da quando sei così.... Non so se si può usare la parola simpatico."

"Di la verità tu non mi hai mai conosciuto per davvero. In ogni caso, stiamo andando li per Seung?"

"In un certo senso."

Vidi il volto della ragazza divenire cupo, si sedde lentamente lungo la poltrona blu malefatta e iniziò a fissare il finestrino.

"Non so nemmeno perché tu sia qui." Rise "Davvero non dovresti."

"Cosa credo che abbia al posto del cervello, paglia? Non ti lascio viaggiare da sola" 

Non ci fu molto da chiacchierare durante il tragitto, i suoi occhi erano spenti, le sue labbra rigidamente serrate.

Non ci fu neanche il tempo di varcare l'uscita dell'aeroporto che un tipo dall'aspetto alquanto taccagno ci si avvicinò in sorriso brutalmente fastidioso.

"Sapevo saresti arrivata." E fece per fargli una carezza, ma riuscii a fermarlo in tempo bloccando con tutta la forza che avevo il polso di quello.

"Non toccarla." Ghignai.

Sorrise, ed improvvisamente improvvisamente mi ritrovai accasciato al pavimento, una decina di persone che bloccavano il mio corpo e poi il nero, più totale.

Rosie's pov

Il mio corpo era malamente legato ad una vecchia sedia in legno, le pareti completamente bianche.

"Mi hai reso questa caccia troppo facile" rise "Quindi, dovrò provvedere a qualcos'altro per divertirmi."

"Ma lascia andare la mia famiglia."

"Oh, io l'ho lasciata andare da un pezzo ormai" rise.

Mi si avvicinò, prima calmo e poi brusco prendendomi malamente per i capelli e trascinandomi fuori dalla piccola stanza.

"Puoi vedere con i tuoi occhi."

Mi portai le mani alla testa e di tutta forza emanai un urlo secco. I corpi dei miei genitori e di Seung-Hyun completamente dissanguati sul pavimento. Le lacrime iniziarono a scendere senza sosta.

"Hei, hei.. Non piangere, ho un regalo per te!"

Detto questo fece un cenno ai due dietro di lui, i quali poco dopo ritornarono con due figure a me poco chiare.

"C-Claci!" Urlai e mi avvicinai a lei per abbracciarla.

"Perché sei qui?" Mi disse con le lacrime agli occhi.

"È tutta colpa mia." Dissi singhiozzando. "Lascialo andare."

Al suo fianco Daehyun, quel ragazzo non centrava completamente nulla con la faccenda eppure era li, e teneva stretta la mano di mia sorella. Questo mi fece capire cos'era davvero l'amore e loro, erano davvero innamorati.

"Lasciali liberi e..."

"E?" Mi chiese in sorriso malizioso.

"Già lo sai. Lasciali."

Detto questo fece un altro cenno a quei due e vidi scomparire mia sorella dietro una porta scura.

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"Finalmente." Sorrise.
   
 
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