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Autore: iprefercupcakes    27/01/2014    4 recensioni
E se tornassimo ai tempi della seconda guerra mondiale? Se i nostri personaggi fossero dei semplici ragazzi troppo buoni per starsene con le mani in mano?
Tratto dalla One Shot:
"Mi fa male stare qui dentro,non perché ho paura di soffrire o di morire, ma odio essere impotente, non sopporto l’idea di vedere persone soffrire e io dover stare ferma a guardare.
E’ per non essere andata contro i miei principi di solidarietà, che sono qua…"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Our past into the future
 

 
 
 
 
Mi trovo qua, in mezzo a innocenti, e io… beh, io sono colpevole per voler salvare delle vite umane.
Oggi, 7 Gennaio del 1943, sono 25 giorni in cui mi trovo in questo inferno, si sentono grida ad ogni ora del giorno e della notte, vedi bambini essere trascinati via dalle madri disperate.
Piangono,gridano, pregano, ma niente tocca gli aguzzini nazisti, che portano le loro vittime a morire in un modo atroce, qua nessuno sa cosa gli accadrà, ma penso che ognuno di noi, dentro, senta cosa succederà, noti quella consapevolezza anche nelle lacrime amare dei bambini che cadono sul suolo come rocce.
Mi fa male stare qui dentro, non perché ho paura di soffrire o di morire, ma odio essere impotente, non sopporto l’idea di vedere persone soffrire e io dover stare ferma a guardare.
E’ per non essere andata contro i miei principi di solidarietà che sono qua…
 
#Flashback#
 
-Presto Thomas, sbrigati, raggiungi Lucas e Christie dietro la libreria-
 
mi risponde con un semplice cenno della testa correndo verso la stanza nascosta.
Solo il tempo di sentire un boato che la porta si apre rivelando due figure losche, sono due uomini massicci, alti, biondi, con occhi azzurri inespressivi, a me personalmente sono sempre piaciuti gli occhi chiari, ma quegli occhi erano freddi, duri, li definirei cattivi.
Velocemente raggiungo il mio fidanzato, i due ci guardano in modo dettagliato con molta attenzione, notando che non abbiamo la stella di Davide addosso.
 
-voi siete sposati?-  chiede quello più alto dei due, ha un forte accento tedesco.
 
-no,signore! Ma si avvicina la data delle nostre nozze.- 
 
Ho lo sguardo alto, li fisso profondamente negli occhi, anche se come vogliono le loro leggi razziali, o meglio dire maschiliste, dovrei tenere lo sguardo a terra per via dell’essere una donna, ma qua quelli che dovrebbero tenere lo sguardo a terra per la vergogna sono loro.
 
-come ti chiami?- chiede con tono estremamente rigido
 
-Louis Tomlinson, signore-
 
-Mh, cognome inglese, come mai ti trovi qui in Italia?-
 
-sono venuto con la mia famiglia quando ero ancora molto piccolo, signore- 
 
Ad ogni frase Louis aggiunge “signore”, non so come faccia, io avrei tanta voglia di sputarli in un occhio, chi chiamo “signore” è qualcuno che si merita il mio rispetto, e loro non lo hanno. Ma in fondo la calma era sempre stata una sua dote che mi affascinava, prima di dare ogni risposta ci rifletteva parecchio, forse mi piace  tanto perché è un qualcosa che mi manca, insomma io per ogni cosa agisco senza pensare, e non sempre è un bene…
 
Il soldato annuisce, e si gira a guardare me, sicuramente mi sta fissando per via dei miei capelli castano scuro e gli occhi marroni, certamente tutte caratteristiche che vanno contro la loro idea di razza ariana.
 
-E tu come ti chiami?-   mi fa la domanda con un tono di voce alto, tanto da intimorirmi
 
-Mi chiamo Emily Lauren-  sorprendo l’uomo con il mio nome.
 
-inglese anche tu? Non è possibile!-
 
-So di non avere le caratteristiche di una ragazza inglese, ma è così. La mia famiglia si è trasferita insieme a quella di Louis quando avevo 1 anno. Bastano le spiegazioni del mio nome?-
aggiungo irritata, mi fa un cenno con la testa.
 
-Potreste andarvene? Non siete esattamente i benvenuti.- mi arriva una guardataccia da Louis
 
I due uomini si guardarono e iniziarono a ridere.
 
-Simpatica la ragazza eh!-  dice uno dei due rivolgendosi a Lou.
 
Spero se ne vadano prima che mi arrabbi, perché non sono esattamente il tipo di ragazza rispettosa, men che meno ho rispetto per i bastardi.
A un certo punto entra un altro uomo trascinando una donna che piange.
 
- Claire!- urlo avvicinandomi a lei che è a terra affogando nel suo dolore, piangendo e singhiozzando rumorosamente.
Una delle due guardie di prima mi ferma.
 
-quindi questa donna è una vostra amica-
 
- l’hanno ucciso, l’hanno ucciso- continua a ripetere queste parole, quando solo dopo arrivo alla conclusione, mi metto una mano sul viso cercando di trattenere le lacrime.
 
-Cosa le avete fatto?- urlo, cercando di liberarmi dalla presa dell’uomo, se così si può chiamare.
 
L’ultimo nazista entrato in casa risponde alla mia domanda dando un ordine agli altri due.
 
-Suo marito era un ebreo, e si è ribellato a noi, non voleva seguirci, li ho dovuto sparare.
Lei invece non ha fatto storie dopo aver visto con quanta facilità è caduto il suo “amore”-
 
Ci scherza, come si fa a dire una frase del genere e anche sfotterci sopra ?!
 
-Cercate in casa, sono sicuro ci sono nascosti i figli di queste bestie-  facendo un segno con la testa verso Claire.
 
Mi libero del tutto da quel mostro e mi butto vicino a Claire, abbracciandola. Hanno ucciso Liam, non è possibile, lui è un così brav’uomo, o dovrei dire “era” per colpa di questi pazzi, lui, come centinaia, migliaia, e forse, milioni di innocenti vittime dei capricci di questi mostri.
Mi rialzo velocemente mettendomi davanti ai soldati, impedendoli di salire.
 
-Qua non c’è nessuno! Non ha senso controllare!-
 
-Tu,spostati!  Tomlinson, giusto?!- fa un cenno per annuire – Sali con noi, sbrigati!-
 
Salgono su per le scale mentre ormai la paura si prende gioco del mio corpo, inizio a sudare,tremo, e mi bruciano gli occhi a causa delle lacrime che trattengo.
 
-Claire,ti giuro,finirà tutto bene-
 
Il tizio ride, ma sembra a me o non ha proprio decenza?!
 
-se ne sei convinta ragazza…- continua a ridere
 
Mi avvicino a lui,alzandomi da terra e alzando Claire.
Afferra il mio mento con il pollice e l’indice,con forza, facendomi male.
 
-Sai, così testarde non mi dispiacciono-  nella mia testa passano tante immagini, brutte, orribili, so di donne stuprate da mostri come questo. Ritorno in me scrollandomi da lui, sentendo le sue braccia stringermi.
 
-Lasciami! A me invece dispiacciono le bestie,senza offesa, ma preferisco un cane a te!- ride, chissà che c’è di tanto divertente…
 
Dalle scale scendono i due bestioni, uno strattonava Louis e con l’altro braccio il piccolo Thomas, 3 anni, mentre l’altro uomo tirava Lucas (12) e Christie(5).
Parte un urlo, è Claire, sa dentro di sé che non avrebbe retto il dolore di perdere anche i suoi bambini.
So di essere rossa in viso, avverto il calore sulle guance, so che potrei scoppiare, soprattutto vedendo le lacrime dei tre bambini chiedermi aiuto.
 
-Non portateli via! Vi prego… sono innocenti, cosa hanno fatto di male nella loro breve vita?-
 
-sono degli infedeli, ecco!- mi risponde uno dei tre, facendo inciampare in uno scalino Christie.
 
-prendete me, ma lasciateli!- urlo mettendomi tra i bambini e il tenente.
 
-oh ma che altruismo… quasi mi commuovi, ma tranquilla in base all’essere complice sono costretto a portar via anche te-  fa un sorriso, maligno, mentre mi afferra per un braccio e porta me e Claire fuori da quel che fino a poco prima era la mia sicurezza,la mia casa.
 L’ultima cosa che faccio è guardare per l’ultima volta i miei ricordi, fermandomi poi a guardare Thomas, nonostante la giovane età era consapevole, capiva. Lo guardai negli occhi, come a volerlo rassicurare, leggevo nei suoi pozzi verdi paura, insicurezza, ma credo che tra me e lui, era lui quello a rassicurare me.
 
#Fine Flashback#

 
 
Mi hanno portato via Louis, separando donne, uomini, bambini e anziani.
Ho solo Claire qui con me, ma secondo me ormai manca poco al suo sbandamento totale, povera donna è uscita fuori di testa, non fa che ripetere i nomi dei suoi figli e di Liam, tutto il giorno, senza pause. Ha lo sguardo nel vuoto, non interagisce più con nessuno, neanche con me, non mangia… non era pronta a ciò, ma sinceramente, chi lo sarebbe?
 
Gira voce che i bambini  verranno cremati tutti il 10 di questo mese, tiro un sospiro di sollievo sapendo che sono ancora vivi, ma devo fare qualcosa, ho tre giorni per salvarli.
 
-Claire, mangia ti prego-  insisto la ragazza a mangiare
 
- No! Ridatemi Liam e i miei bambini, rivoglio abbracciare Christie,la mia piccola donna-
 
-Claire, ti giuro che riavrai Christie,Thomas e Lucas tra le tue braccia.-
 
-Mi avevi anche promesso che tutto sarebbe andato bene… e non mi sembra che questo sia “bene”-  urlando ciò mi si riempirono gli occhi di lacrime, quanto avrei voluto poter mantenere tutte le mie promesse…
 
-Non vorrei essere maleducata… ma potrei avere io il suo pane visto che non lo mangia? Mi dispiace dover chiedere ciò ma c’è una donna tra noi che sta morendo di fame.  -   mi indica una donna tutta pelle e ossa.
 
-oh ma certo, se vuoi ti do anche il mio.-
 
-Grazie mille.-  questa ragazza ha dei bellissimi occhi azzurri, mi ricorda Louis, il mio Louis… quanto lo vorrei con me, ho bisogno di lui, lui sa sempre cosa fare, sa sempre tirarmi su di morale, farmi vedere le cose al meglio.
 
-piacere Emily- le sorrido porgendole la mano
 
-Grace-  ricambia il sorriso stringendomi la mano anch’essa. E da lì iniziamo a conversare…
 
Sentiamo la porta del nostro stabile aprirsi, il soldato entra prendendo le meno deboli per poter lavorare, perché noi non lavoravamo, venivamo sfruttate, umiliate, oltraggiate.
Nel gruppo c’è anche Grace, ci mettiamo vicine, nonostante non possiamo assolutamente parlare, e soprattutto lamentarci.
 
Ci lasciano con solo una guardia a sorvegliarci, è un ragazzo con gli occhi azzurri, biondo, ma è un biondo tinto, e meno alto degli altri. Si accorge che lo sto fissando da un po’ e mi sorride, rimango scossa da quel sorriso, era buono, dolce, mi sembrava un sorriso sincero.
Se ne accorge anche Grace, i due rimangono imballati a guardarsi. Poco dopo il ragazzo si avvicina a noi.
 
-Piacere Niall.-
 
-Grace,Emily-   presenta Grace per entrambe, la quale conquista un sorriso da parte del tinto. Ma era mai possibile che un nazista si ferma a conversare con un deportato? Qualcosa non quadra
 
-tu non sei tedesco- affermo convinta, mentre lui mi fa segno di abbassare la voce.
 
-no, sono irlandese, Niall Horan, ovviamente non è un nome tedesco- ridacchia per poi tornare serio.
 
-e sei tinto!- riaffermo divertita
 
-vero anche questo- continua a ridacchiare, me lo sento, passeremo dei guai se continua a ridere.
 
-e allora che cosa ci fai qua?-  assume un’espressione seria.
 
-Sono venuto a salvare mio fratello, si trova qui per un errore, e voglio salvare quante più persone riesco a far scappare-
 
Grace ritorna dalla paralisi che l’aveva colpita nel vedere il ragazzo.
 
-Ma sei pazzo? Ti uccideranno!-
 
-Lo so, ma starò attento, devo fare qualcosa!-  il ragazzo mi inizia a stare veramente molto simpatico.
 
-posso chiederti un favore?-
 
-dimmi- assume un’espressione cupa
 
-potresti procurarmi carta e penna e poi portare una lettera a un certo Louis Tomlinson, nello stabilimento degli uomini, devo fare qualcosa per scappare, e liberare dei bambini-
 
-se è per salvare qualcuno allora volentieri, domani mattina porto l’ occorente -
 
-Non so come ringraziarti! Spero solo che tutto vada a buon fine…-
 
 
Durante la notte ho sentito un tonfo, mi ha fatto fermare il cuore, per poi farlo andare a raffica, scendo dalla mio letto fermandomi in quello appena sotto il mio, per via del buio non vedo niente, mi sposto leggermente e calpesto qualcosa, mi butto a terra,tastando il pavimento, sentendo il freddo corpo di Claire che giace a terra… è morta…
Le avevo promesso che sarebbe andato tutto per il meglio, ma non è successo, ma questa volta accadrà, salverò i suoi figli. Mi ritrovo a giurare sul suo cadavere ormai quasi del tutto freddo, mentre lo bagnano le mie lacrime silenziose.
 
-Addio amica mia- resto ad abbracciare il cadavere piangendo.
 
 
8 Gennaio 1943
 
Ho le occhiaie per via della nottata passata a piangere, verso le 4 di mattina, ora in cui vengono a svegliarci, un uomo l’ha portata via per essere cremata, come avrei voluto che non fosse successo nulla, che lei fosse ancora qui con me, che milioni di persone abbiano ancora i propri cari.
 
Niall mi ha portato la lettera, per mandarla a Louis, decidendo che saremmo scappati l’alba del 10 Gennaio, e fino a quel momento Niall non si sarebbe fatto vedere in giro, per non rischiare di far scoprire tutto ai nazisti, quindi io non ho idea se a Louis è mai arrivata questa lettera.
Sulla lettera c’è riportato esattamente:
 
Caro Louis, io sto bene, spero tanto che sia lo stesso per te.
L’angoscia di non sapere se sei vivo mi logora…  Non potrei sopportare il fatto di perderti.
E per questo voglio rischiare tutto, scappiamo, ormai non abbiamo nulla di cui aver paura.
Scappiamo il 10, esattamente tra tre giorni, all’ alba.
Vedi, il ragazzo che ti ha portato la lettera è dalla nostra parte, si chiama Niall.
Con noi scapperanno anche Grace ,ragazza che ho conosciuto qua ,Greg, il fratello di Niall, Christie, Lucas, Thomas e quanti più bambini è possibile liberare. Quanto vorrei che ci fosse anche Claire, ma lei, purtroppo, non ce l’ha fatta.
Ma noi dobbiamo farcela, per loro, per NOI.
Sì, perché voglio un “noi” per me e te, e soprattutto un futuro.
All’uscita dei cancelli ci aspetteranno due amici di Niall .
Ricorda sempre che ti amo…
Tua Emily
 

 
 
10 Gennaio 1943
 
Io e Grace siamo sveglie,cercando di non far nessun rumore, apro la porta e esco trovando Niall ad aspettarci.
Sono quasi le 4 del mattino, ai pochi nazisti che troviamo passiamo inosservati, basta una semplice scusa di Niall, del tipo “le sto portando a farsi la doccia”, e ci lasciano passare, ovviamente la loro doccia equivaleva a una doccia di gas…
Ci intrufoliamo nelle baracche in cui tengono i bambini, sono vuote.  Il mio cuore si è come fermato, e se fosse troppo tardi?  No, non voglio neanche pensarci…
Dovrebbe esserci anche Louis…
La paura mi assale, prendendosi possesso di me.
Arriva una truppa di soldati, l’ansia mi assale, non capisco più nulla, corro verso i forni crematori, perdendo di vista Niall e Grace.
Entro dentro, so la pericolosità della mia azione, ma devo trovare quei bambini, mi guardo intorno vedendoli entrare, nei loro piccoli occhietti vedo tanta paura…
Afferro i bambini più vicini a me, facendoli segno di non parlare.
La guardia è distratta a parlare con un suo superiore, all’esterno della strutture.
Cerco i miei ragazzi tra i tanti trovando Christie e Lucas mi abbracciano velocemente, mi giro intorno ma non trovo Thomas, quando a terra vedo un cappellino, lo riconosco, è il suo…
L’uomo rientra nel campo, corro via seguita dai 7 bambini, gli unici che sono riuscita a radunare…
Le lacrime solcano il mio viso nel vedere il fumo del forno crematorio, mi sento in colpa, come avevo potuto lasciare tutti quegli altri bambini là, indifesi, a morire? non potevo salvarli tutti, ma non posso spiegare ciò al mio cuore…
Finalmente passati da sotto i cancelli grazie all’aiuto di Niall e Grace, che erano già fuori, notando con piacere che avevano salvato anche loro dei bambini, mi accasciai a terra stringendo tra le mani il cappello del piccolo Thomas, piangendo, piangendo come mai prima d’ora.
Mi sento toccare con dolcezza una spalla, accarezzandomela, mi giro velocemente, nel riconoscere quel tocco affettuoso, mi asciugo velocemente le lacrime, e davanti a me compaiono due figure…
Mi metto una mano sulla bocca ricominciando a piangere.
 
-Louis! Thomas!- li abbraccio, il più bel abbraccio di tutta la mia vita
 
Prendo in braccio Thomas lasciandoli un bacio sulla guancia, poi  mi abbraccia con le piccole braccia magre. Lo rimetto a terra concentrandomi su Louis, ci abbracciamo come fosse l’ultima volta. Mi accarezza la guancia sinistra, fino a poggiare dolcemente la mano sulla mia nuca, ricoperta dai corti capelli, tagliati a tutte noi donne, appena entrate nel campo.
Mi era mancato il suo modo dolce di stringermi a sé , il suo profumo, il suo sorriso… mi era mancato in tutto e per tutto. Senza di lui la mia vita avrebbe poco senso, lo amo,semplicemente lo amo.
 
-Louis, Emily muovetevi!- grida Niall ormai su una delle due macchine
 
-Zayn, Harry, veloci andiamo!- dice riferendosi ai due ragazzi che guidavano le due jeep militari.
 
Stavamo abbandonando quel campo di concentramento, ma in realtà stavamo andando incontro a una nuova vita, al nostro futuro!  E il futuro non si scorderà del nostro passato, mai.
 
 
 
 

 
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CIAU A TUTTI PEIPIS
 
ALLURA,CHE DIRE…
OGGI E’ LA GIORNATA DELLA MEMORIA E MENTRE NE PARLAVAMO A SCUOLA MI  E’ VENUTA IN MENTE QUESTA OS.
 
SPERO POSSA PIACERE, C’HO MESSO TUTTO IL POMERIGGIO PER SCRIVERLA, E CHIEDO SCUSA SE CI DOVESSERO ESSERE ERRORI. ORMAI MI CONOSCETE (ahahah)
 
L’HO VOLUTA SCRIVERE ANCHE PER FARMI UN PO’ PERDONARE PER L’IMMENSO RITARDO IN “EVERYTHING ABOUT YOU”, IN CUI HO UN BLOCCO… MA KEEP CALM PIPOOOL, RIUSCIRO’ IN QUALCHE MODO A FARMI VENIRE UN COLPO DI GENIO PER SCRIVERE LE COSUZZE STRANE CHE HO NELLA CAPOCCIA…
 
MA PASSIAMO A QUESTA OS
 
E’ LA PRIMA CHE SCRIVO, NON SO COME SIA VENUTA…
POI, E’ LA PRIMA VOLTA CHE SCRIVO IN PRESENTE, E MI SENTO STRANA MA UKEY ahahah.
E CHIEDO UMILMENTE SCUSA SE LE COSE SCRITTE SONO REALMENTE INVEROSIMILI, INSOMMA SO CHE E’ PRATICAMENTE IMPOSSIBILE SCAPPARE DA UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO MA MI PIACEVA L’IDEA CHE I NOSTRI PROTAGONISTI  SI SALVASSERO.
 
ALTRE SCUSE:
-SCUSATEMI DA MORIRE, NON VOLEVO FAR MORIRE LIAM, ADESSO MI SENTO UNA PERSONA CATTIVA, UFF, IL MIO POVERO LEEYUM…
-SCUSATE SE  LE COSE SCRITTE NON RISPECCHIANO UN VERO CAMPO DI CONCENTRAMENTO…
-SCUSATE SE HO CERCATO DI ESSERE DOLCIOSA NEL CAPITOLO, I KNOW I KNOW, DEVO RINUNCIARCI, PERCHE’ O SONO UNA INSENSIBILE  O FACCIO VENIRE IL DIABETE, NON HO UNA VIA DI MEZZO, UFF.
-SCUSATE SE ZAYN E HARRY COMPAIONO POCO, DIREI QUASI PER NIENTE, MA SE I NOSTRI PROTAGONISTI SONO SCAPPATI E’ GRAZIE A LORO, LI LOVVIAMO TANTO.
 
E BEH DOVREI CHIEDERVI MILIONI E MILIONI DI SCUSE MA TRA POCO E’ PIU’ LUNGO LO “SPAZIO AUTRICE”  DELLA OS IN GENERALE.
PER PIACERE RECENSITE, VOGLIO SAPERE SE VI PIACE, POTETE ANCHE DIRMI CHE FA SCHIFO, SO ACCETTARE LE CRITICHE, SOPRATTUTTO SE SO CHE RISPECCHIANO LA VERITA’ E MI MIGLIORANO.
 
GRAZIE A TUTTI PER L’ATTENZIONE, PERCHE’ EFFETTIVAMENTE MI CHIEDO SE QUALCUNO LEGGERA’ MAI STA PAPPARDELLA DI SPAZIO AUTRICE, O ANCHE PEGGIO LA OS   O.o
 
VI SALUTO E ME NE VOOO, SPERO DI TROVARE DELLE RECENSIONI, SUSU SIATE BUONE.
UN BACIOOO, VE VOLLO BENE
 
MARE XX
 
  
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