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Autore: milano_me1997    28/01/2014    1 recensioni
Abbiamo sempre assistito ai crolli emotivi di Jane, e se per una volta fosse Lisbon a non farcela più?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Penultimo capitolo. Non avetemene male se la trama riguardo a RJ e a come finisce fa un po' schifo, mi sono concentrata più sulle dinamiche Jisbon. Detto questo, buona lettura, spero vi piaccia :)
 
"Lei dov'è? "
" Proprio qui con me. Viva e... beh non proprio vegeta"
" Passamela" dico con una punta di speranza.
Noto un certo movimento dall'altro capo del telefono.
John inizia a gridare, ma la voce di Teresa giunge piano e debole e non riesco a decifrare ciò che dice. Il mio cuore batte a mille.
" Non vuole parlare con te" dico arrabbiato John.
"Come sarebbe? " dico stupito.
 
"Mi dispiace. Ma se proprio vuoi sentire la sua voce...." cerco di fermarlo ma ormai si è allontanato dalla cornetta.
Silenzio per circa 30 secondi. Poi un urlo.
 Deglutisco terrorizzato. 
"Vedi? È ancora viva!"
"Che diavolo vuoi da me?"
"Volevo avvisarti, visto che non te lo potrà mai dire, che ho fatto l'amore con Teresa"
Il respiro mi manca e stringo forte i pugni. 
L'amore. Non può fare l'amore. Lui non conosce l'amore. 
"Non può essere"
" Oh non pensare che lei fosse d'accordo" ride. 
" Porco bastardo. Dimmi dove sei. Abbi il coraggio di dirmi dove ti nascondi , verme!"
L'idea che John abbia violentato Teresa mi scorre nel sangue. 
Me la immagino. Piccola e fragile. Incapace di proteggersi. Debole.
" Non hai ancora imparato che non devi insultarmi? Credi che migliorerai la situazione? ".
Un altro urlo.
Van Pelt mi fa segno di aver trovato l'indirizzo.
 " Che cosa vuoi fare ora? Ascolti in diretta le ultime parole della tua amata o metti giù per la paura? "
Cosa vuole dire con questo? Dovrei essere un codardo per non sentirlo che tortura e uccide colei che amo? È uno psicopatico Patrick. Metti giù e raggiungila.
"Pensaci. Non vorresti sapere quali sono state le ultime parole di Charlotte? Se fossero state "aiuto papà"? " 
Colpito e affondato. La mia piccola principessa. 
La squadra mi fa segno di andare. 
"Allora? Vuoi sentire? "
La voce di Charlotte che mi chiama annebbia tutti i pensieri logici.
Guardo Cho. Mi fa segno di no con la testa come se avesse ascoltato tutta la conversazione. Ciò mi ricorda che questo è John, manipola le menti delle persone. Devo essere forte. 
Allontano il telefono dell'orecchio e guardo lo schermo. 
Metto giù.
Già pentito per quello che ho fatto mi faccio caricare in macchina senza dire una parola mentre piango in silenzio. 
         *****************
 
Siamo davanti alla casa. 
Faccio segno agli altri di fermarsi fuori mentre busso.
"Patrick" sento John attraverso la porta. 
"Posso entrare? "
Apre.
Mi giro, dicendo agli altri di aspettare. 
"John, ormai è finita. Verrai arrestato. " dico guardandomi intorno. Avere davanti l'uomo che ha sterminato la mia famiglia non mi fa nessuno effetto. Devo pensare solo a Lisbon ora. 
"Hai ragione. "
"Perché ti sei fatto trovare? "
"Avevo voglia di parlare con te"
Sfinito dal pianto annuisco "Dov'è? "
"Al piano superiore"
Salgo le scale seguito da John.
Apro la porta. So cosa mi attende. La sua faccina e il corpo senza vita di Lisbon. 
Invece mi sbaglio.
Lisbon è sul letto. Respira a malapena. La veste che indossa è quasi completamente rossa. Ha centinaia di tagli, ma nessuno profondo o mortale, a parte uno sul labbro.
"Teresa" dico correndo verso di lei.
Appena sente la mia voce inizia a piangere. 
"Non dovevi venire qui. " dice solo.
Cerco di parlarle, ma non risponde. Continua a fare "no" con la testa. 
Le urlò di rispondermi. Voglio sentirla lì con me. Voglio illudermi che starà con me per sempre. Voglio vederla viva. 
Mi giro verso John che ha riso per tutto il tempo. 
"Quindi? Non hai intenzione di ucciderla?" dico con rabbia.
"No. Perché? Mi ha detto chiaramente che per lei sarebbe più difficile continuare a vivere."
"Non dovevi farle un piacere? " urlo stringendo la mano di Teresa.
"Ho cambiato idea" ride ancora. 
Sento Teresa che cerca di alzarsi. 
Si regge a me con tutta la forza che ha in corpo e guarda dritto negli occhi John. 
"Ho mentito." sorride. 
Per un attimo John smette di ridere.
Mi giro verso di lei.
"È ovvio che morire è più facile. Ma vivere è più bello".
John ha un'aria spaesata. 
Ancora una volta lei è più forte di me. 
"Io so perché ti vuoi fare catturare. Perché la tua vita non è bella. Perché morire sarà più facile" dice "la mia vita e quella di Jane sono belle. Anche se tu ci tormenti. La nostra vita è bella. Noi conosciamo l'amore. " dice sorridendo. 
John rimane senza parole per qualche secondo.
E anch'io. 
Lisbon si risiede sul letto.  
Il silenzio viene rotto da una mia risata.
"Teresa, hai proprio ragione. " dico guardando lui . " uccidimi ora John se vuoi. Io ho conosciuto l'amore e l'ho perso. Poi l'ho riconosciuto in questa piccola donna che mi stupisce ogni giorno della mia vita. Io la amo. La amerò per sempre. Incondizionatamente da quello che farai a noi due. " dico in un solo respiro. 
"Se la ucciderò non potrai più amarla" dice cercando di restare calmo.
"Certo che potrò" 
Mi giro verso Teresa. Lei mi guarda. 
"Potrò amarla in ogni fragola che mangerò, in ogni rana di carta che preparerò, in ogni fiore che coglierò dal prato. Potrò amarla in ogni sfumatura di verde che vedrò e in ogni tazza di caffè che mi costringerò a ingurgitare"
"Ti amo" dico.
"Ti amo" mi dice.
Sorride.
Poi con una mano si tocca tutte le ferite.
Con il sangue raccolto fa una cosa che mai avrei immaginato. Si mette seduta sul letto e disegna sul muro un cuore. 
Non so se essere sconvolto o divertito, so solo che sto sorridendo.
John le urla di fermarsi, ma lei sembra non sentirlo. Disegna questo bellissimo cuore e come una bambina , inserisce le nostre lettere. 
P+T.
"Per sempre" aggiunge. 
John , con un'espressione di orrore, guarda la scritta sulla parete. 
Profondamente turbato si scaglia cercando di cancellarla. 
Lisbon è stanca. Molto. Lo si vede da con quale sforzo sorride. 
Mi siedo accanto a lei, mentre John se ne va bestemmiando.
"E così mi ami eh?" dice appoggiandosi a me.
"Colpevole vostro onore" dico ridendo. 
"Cosa pensi succederà ora?" 
"John uscirà da quella porta urlando contro tutti e probabile qualcuno gli sparerá. Lo hai turbato con quelle parole."
" Non vuoi essere tu?"
"Scherzi? Resto qui con te."
"Per sempre? " dice prendendomi la mano.
" No, prima devo farmi estrarre un proiettile dalla gamba"
" Giusto " dice ridendo. 
"Ora mi baci? " sussulto a quelle parole. 
"Hai un taglio. Ti farà malissimo"
Sorride.
"Non importa".
Lo scintillio dei suoi occhi smeraldo accende in me un desiderio che non provavo da anni.
Incapace di trattenermi ancora sollevo Teresa dai fianchi e l'appoggio sulle mie gambe.  
Le stringo la schiena avvicinando il suo viso il più possibile. 
Le bacio il collo con una delicatezza infinita, e la sento ridere.
Mi allontano solo quando sento uno sparo. 
La guardo ancora negli occhi ed entrambi sorridiamo.
"Ora no" dico stringendola forte a me e iniziando a piangere. 
Lei mi accarezza i capelli e la schiena lasciandomi sfogare. 
"Avevo..avevo così paura di perderti" singhiozzo. 
 "Capo" dice Grace venendoci incontro. 
Lisbon si gira, ma non si stacca da me. 
"Cho gli ha sparato" mentre parla, tocco le cicatrici sul suo volto. 
"Okay" dice "Ahia Jane!".
Scoppio a ridere e le chiedo scusa. 
Lisbon annuisce lievemente guardandomi. Si alza in piedi. 
Guarda le sue mani e i suoi tagli. Poi me e il cuore sul muro. Mi ricordo improvissamente che anche lei è umana e anche lei prova dolore. Che John l'ha stuprata. Che sono un egoista. 
Mi alzo per andarle incontro ma non faccio in tempo. È già svenuta. 
  
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