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Autore: polutropaul    28/01/2014    1 recensioni
Raccolta di 30 flashfic Destiel.
I prompt sono presi dalla 30 Days Otp Challenge.
Il rating può cambiare nel corso della stesura.
- Holding hands
- Cuddling somewhere
- Gaming/watching a movie
- On a date
- Kissing
- Wearing eachothers’ clothes
- Cosplaying
- Shopping
- Hanging out with friends
- With animal ears
- Wearing kigurumis
- Making out
- Eating icecream
- Genderswapped
- In a different clothing style
- During their morning ritual(s)
- Spooning
- Doing something together
- In formal wear
- Dancing
- Cooking/baking
- In battle, side-by-side
- Arguing
- Making up afterwards
- Gazing into eachothers’ eyes
- Getting married
- On one of their birthdays
- Doing something ridiculous
- Doing something sweet
- Doing something hot
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Fandom: Supernatural Pairing: Destiel Rating: Verde, ancora e ancora. Words: 952. Cinquecento in più delle altre. Mi sa che un mese di "vacanza" ha fatto bene ...
Note: Ehilà! Sono tornata! E' dall'inizio dell'anno che tento di pubblicare, giuro, ma non volevo scrivere una cagata e non avevo assolutamente niente in mente: avevo scritto anche un pezzo di una fanfiction per Capodanno ma era decisamente orribile. Quindi, beh, spero ne valga la pena. Vi lascio subitissimissimissimo che metto a posto il mio nuovo account facebook (Shèr Lock T. Holmes, per chi volesse ...) 
Buona lettura, e grazie a chi segue, commenta (damn, mi sono appena accorta di non aver ancora risposto alle recensioni ...) o a chi legge e basta, siete bellissimi! 

 
9# Hanging Out With Friends

La prima volta che lo vede, Dean ha quattro anni; sua mamma è morta poche ore prima e lui dorme con il fratello stretto fra le braccia –nessun demone gli porterà via il suo Sammy- e Castiel è lì, immobile nel suo trench coat, che lo guarda senza aprire bocca e lo tranquillizza con un solo sguardo. Suo padre, nel sedile del guidatore dell’Impala corre, scappa il più veloce possibile da quel posto inzuppato di dolore ma che sa di casa, e non riesce a pensare ad altro che alla sua vendetta. Guarda Dean che tenta in tutti modi di proteggere il fratello e spera che un giorno anche lui troverà qualcuno che lo faccia con lui. Che lo farà davvero.
 
La seconda volta, Dean ha cinque anni è Mary Winchester non è mai morta. Sammy dice per la prima volta “mam-ma” e tutti in casa sono contenti. Dean sta tornando da scuola in bicicletta –rigorosamente senza mani- e alla prima buca cade per terra; sente un rumore, come un fruscio d’ali e qualcuno gli tende una mano.
“Dovresti stare attento” dice, e ha una voce calda e roca e Dean si ricorda che non dovrebbe parlare con gli sconosciuti ma lui l’ha già visto –sa di averlo già visto- e allora lo ringrazia, gli sorride e torna a casa spedito. Sammy lo vede e urla “Diiiin” con centomila i e lui non potrebbe essere più felice di così.
 
La terza volta, Dean è in una camera di un motel e piange. Sam non c’è –siamo nell’universo parallelo in cui Sam è diventato un demone o in quello in cui è stato ucciso e Dean non ha fatto quel patto per salvarlo? – e il cacciatore sembra così tanto solo che Castiel vorrebbe abbracciarlo e baciarlo e dirgli che va tutto bene, di nuovo, e che cacceranno insieme e che magari potranno anche smettere e che non c’è nessun problema. Va tutto bene, sì, perché l’angelo non saprebbe dirgli altro: ha visto così tante versioni di lui –ti ricordi quella volta in cui era un gatto randagio e tu l’avevi accudito? Ti ricordi quella volta in cui ti ha baciato al ballo di fine anno? Ti ricordi di quella volta in cui ha cercato di ucciderti perché, diavolo, un angelo custode! È una follia! – e il lieto fine, in qualche modo, lo trova sempre ma Dio, quel ragazzo ne patisce ogni volta così tante … Va tutto bene, sì, anche se un angelo custode non dovrebbe innamorarsi del suo protetto; non dovrebbe, ma gli occhi di Dean lo cercano, si aggrappano alla speranza di qualcuno che lo protegga e lui non può fare altro che accoglierlo fra le sue braccia e cullarlo, addormentarlo, come un bambino.
 
Ora Dean è in un pub con Sam, Charlie e Kevin e c’è questo uomo, davanti al bancone, che fissa con aria stranita una birra ghiacciata; o è ubriaco fradicio o non ne ha mai bevuta una prima ma, andiamo, chi non ha mai bevuto una birra? Dev’essere ubriaco, sì, dev’essere ubriaco di certo. Non sarebbe l’unico, in fondo, in quel pub eppure Dean non riesce a staccargli gli occhi di dosso: l’ha già visto da qualche parte –quel cappotto, si ricorda di quel cappotto! - ma non si ricorda assolutamente dove. È come se avesse visto un fantasma, una faccia di quelle che sogni di notte e alla mattina già non ricordi più –l’ha sognato?  Sì, deve averlo sognato- o una faccia da un’altra vita, una vita parallela. Non che ci abbia mai creduto, Dean, assolutamente no, ma hanno a che fare con stranezze ogni secondo e in fondo non si sorprenderebbe più di tanto. Quando si gira e lo guarda negli occhi non ha più alcun dubbio, è sicuro di conoscerlo: allora si alza, sposta la sedia dal bancone e si siede di fianco a lui. Sam e gli altri lo stanno guardando male ma ehi, Dean è così pieno di merda che se anche un giorno decide di rimorchiare –con un uomo, però, questo è decisamente strano- non saranno di certo loro a fermarlo.
«Ti ho già visto» Dimmi chi sei.
«Ah» Castiel reprime una risata. Sono il tuo angelo custode, idiota, certo che mi hai già visto.
«Da piccolo, un giorno. Era appena mia mamma e stavo dormendo e –aspetta, perché te lo sto dicendo?» È così familiare, potrebbe raccontargli tutta la sua vita e non sentirsi tremendamente stupido –dovrebbe? – e potrebbe quasi non meravigliarsi se quello gli dicesse che sa tutto di lui. «Quello che voglio dire è che mi sembra di conoscerti. Ho già visto la tua faccia da qualche parte, sì? E non vorrei scoprire che sei il mio angelo custode o qualcosa del genere perché amico, avresti fatto davvero un lavoro pessimo, credimi, non hai protetto assolutamente nulla e dovresti rivedere le tue priorit-» Sente le labbra dell’altro cozzare sulle sue, senza grazia, e il sapore della birra gli entra in bocca e Dean, ora, vede tutto: tutte le volte in cui Castiel l’ha salvato, consolato, semplicemente guardato. Vede milioni e milioni di Dean Winchester e di Castiel che si trovano sempre, in ogni mondo, e lo ama, Dio se lo ama. Ricambia il bacio e Sam sputa la birra e tutti nel locale li stanno guardando ma non esistono, loro non esistono! Non esiste più nessuno.
L’angelo Castiel, ancora una volta, ha salvato Dean.
 
La quinta volta che si vedono Dean è all’Inferno e Castiel ha il compito di tirarlo fuori. Lo fa un po’ troppo forte e a Dean rimane una cicatrice sulla spalla. Poi Castiel si ribella e inizia a cacciare con lui e insieme salvano la Terra dall’Apocalisse.
Ma questa storia, forse, già la sapete.
   
 
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