Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Lali_B95    28/01/2014    0 recensioni
Lei è Marisol, una ragazza di 18 anni che ha sempre vissuto nella bolla prottetiva di suo padre.
Gia, suo padre, chi non lo temerebbe? chi sarebbe stato capace di mettersi contro di lui? Eppure sembra che l'amore quando arriva sia capace di cullarti tra le sue braccia e farti sognare al punto di non saper distinguere più la realtà ...
Avevo publicato questa ff precedentemente su un'altra sezione, poi ho pensato di adattarla su Justin.
E' ambientata in Sud America e ci terrei a dire che anche se il contesto può sembrare simile non ha niente a che fare con Danger e robe varie.
Spero che vi piaccia.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4:

 

Pov’s Justin:
Una settimana dopo :
Dopo una giornata molto stancante ci trovavamo con i ragazzi nel solito posto: una specie di dependance a pochi metri dalla villa dei Moreno. Posto che, abitualmente usavamo per “divertirci”. Quella sera c’erano ragazze di ogni specie e come al solito, appena arrivo due o tre si avvicinano e ci provano spudoratamente e senza ritegno. Non mi faccio pregare, ne scelgo una a caso e insieme ci dirigiamo  verso una stanza. Salto i preliminari e vado subito al dunque, dopotutto è quello che vogliamo entrambi.
 
Dopo circa mezz’ora mi rivesto e raggiungo gli altri che sono ancora nel pieno della festa , le urla stridule di queste ochette sono decisamente assordanti così come la musica e tutto il resto, ho  voglia di starmene tranquillo così esco un po’ fuori e mi siedo sulla panchina, accendo una sigaretta ed espiro  … sento dei passi dietro di me, mi volto, è Felipe che si siede affianco a me …
 
-Che succede amico, la biondina di prima non ti ha soddisfatto?- chiede in modo scherzoso. Do un altro tiro alla sigaretta, lo guardo e sorrido.
- No, non è questo. Avevo un po’ voglia di prendere aria sai … starmene un po’ da solo!- rispondo.
-Ok, allora tolgo il disturbo- fece per andarsene.
-No- gli dico- stai pure, il tempo di una sigaretta, poi me ne torno a dormire, sono proprio stremato.- dico mentre mi passo una mano sul volto.
- La biondina di prima ti ha tolto le energie eeh? – scherza lui e insieme ridiamo.
Stiamo circa un’ora a parlare del più e del meno, poi ce ne andiamo a dormire. Mi sento strano, sono cupo e ho un vuoto dentro, e so anche il perché di questo mio strano umore … la giornata di domani.
 
Pov’s Marisol:
Mi sveglio alle 8:30 precise del mattino. Faccio la doccia e mi vesto, poi scendo a fare colazione, saluto mio padre, mia zia e i miei fratelli ma non vedo Justin che di solito fa colazione insieme a noi. La giornata passa volando tra aiutare zia nelle faccende domestiche e stare un po’ al pc è già arrivata l’ora di pranzo. Neanche a pranzo c’è Justin … mi chiedo solo dove sia …
E’ pomeriggio e fuori la giornata è molto soleggiata … non ho voglia di stare in casa ad annoiarmi ma non so che fare. Poi mi viene in mente il posto segreto … un luogo di pace che scoprì da bambina dove restavo ore ed ore sdraiata sotto quell’enorme albero che mi ha vista crescere … quello era veramente un posto che mi trasmetteva serenità e tranquillità, si trovava a circa 100 metri da casa mia, eppure nessuno sapeva dell’esistenza di quel posto: un enorme prato verde pieno di fiori, l’enorme albero che ti nascondeva dal mondo e il piccolo laghetto un po’ più distante. Non persi tempo, e con le cuffie nelle orecchie mi diressi al mio vecchio posto segreto ma arrivando li, mi rendo conto che non è più tanto segreto!
- Mhm … eehm, ciao!- dico un po’ imbarazzata!
-Ciao, che ci fai qui?- mi chiede lui.
-Io, conosco questo posto da una vita, ci venivo sempre da bambina
- Pensavo di essere l’unico a conoscere questo posto!
-A quanto pare non è così! … allora vado ti lascio tranquillo!- faccio per andarmene ma si alza da sotto l’albero e mi ferma per un braccio.
-Aspetta Marisol! – dice – rimani! Non mi crei alcun disturbo c’è posto per tutti e due!
-Allora … ok- dico sedendomi affianco a lui timidamente.
Dopo pochi secondi di silenzio sono la prima a parlare:
-Justin?- lo chiamo, lui si volta e mi guarda interrogativo- come sai dell’esistenza di questo posto?- gli chiedo.
-L’ho scoperto per caso, appena sono arrivato qui … avevo bisogno di un posto per … pensare, avere la mia tranquillità , sai com’è … -
- Oh! Capisco, fino a pochi anni fa ci venivo solo io e a dire il vero non capisco come questa meraviglia può essere isolata dal mondo! Ma infondo è proprio questo il bello!-
-Già!- dice lui.
- Oh, dimenticavo quanto sia piacevole fare conversazione con te!- dico in modo sarcastico, ma in realtà per quanto lui sia di poche parole tutti i giorni, oggi lo vedo particolarmente assente.
-Scusami è che … oggi è un giorno particolare per me!-
- L’ho notato!- dico in modo ovvio.
-Davvero?- chiede lui sorpreso. Arrossisco, penserà che ho notato la sua assenza in casa, beh infatti è così, ma non voglio che lo sappia.
-Beh si! Oggi in casa non ti ho visto per niente neanche a tavola.- lui annuisce- intuisco che ci sia un motivo per questo, ne vuoi parlare?- chiedo con dolcezza, dopo alcuni minuti, proprio quando penso che non mi risponderà, sorprendendomi lo fa.
-Oggi sono 7 anni che i miei genitori sono morti, in questo giorno tento a isolarmi e non parlare con nessuno … ma a quanto pare con te non funziona!-
-Oh, mi dispiace tantissimo, se vuoi restare solo me ne vado, basta dirlo!- sto di nuovo per alzarmi ma lui mi richiama.
-Ti ho chiesto io di restare Sol … e a dire il vero non so neanche perché sono riuscito a raccontarti … di solito non lo faccio con nessuno!- Mi risiedo a fianco a lui e inizia a raccontarmi di com’era felice con i suoi genitori, da come sia cambiata la sua vita dalla loro morte, e di quanto gli mancano. La gente potrebbe dire che visto il mestiere che fa, nessuno dovrebbe provare dispiacere per lui, ma io lo capisco, un ragazzino che da un giorno all’altro si ritrova completamente da solo … non è affatto facile, anche lui soffre, anche lui ha un cuore, proprio come chiunque altro che si ritrova ad affrontare la vita che gli tocca, anche come mio padre stesso … io non sono orgogliosa del lavoro o qualunque cosa faccia, ma è il mio papà e sono orgogliosa del padre che è!
Parlando con Justin noto che sono riuscita a farlo scogliere e a farlo parlare con me! Come io gli ho raccontato un po’ della mia vita lui ha fatto lo stesso con la sua!
- Visto?- gli dico- se ti sfoghi parlando è meglio!-
-La verità è che non sono riuscito a parlare di questo con nessuno mai prima d’ora! E mi ha fatto bene farlo, grazie Sol!
- di niente! Quanto vuoi io ci sono- dico sorridendo, ma solo ora mi accorgo della vicinanza che c’è tra noi.
-Lo sai che hai  un sorriso stupendo che toglie il fiato di chi lo guarda?- mi dice serio! Io arrossisco come al solito.
-Grazie, beh, ora lo so – si fa ancora più vicino fino a fare unire i nostri nasi … sento il suo respiro che si sovrappone al mio e la sua bocca che sta per raggiungere la mia …
- Se devi farlo fallo, solo, non farmene pentire – dico. Poi finalmente la sento, la sua bocca, la sua meravigliosa bocca unita alla mia, mentre posa le sue mani sulle mie guancie   ci scambiamo il bacio più bello di sempre, il mio primo VERO bacio, sento la sua lingua che cerca la mia e la trova, ed ora non esiste niente … non esiste il tempo, non esiste lo spazio, non esiste il male, non esiste il bene … siamo solo io e lui  persi un quell’attimo di follia si, ma di pura magia!



ANGOLO AUTRICE:

CIAO BELLEZZE, COME VA? ... SPERO  BENE, IO INSOMMA, SONO UN PO' RAFREDDATA ... MA VABBE', VENIAMO A NOI: IN QUESTO QUARTO CAPITOLO C'E' STATO IL PRIMO BACIO DI JUSTIN E MARISOL, VOGLIO CHE SAPPIATE CHE LA LORO STORIA COMUNQUE NON INIZIERA' DAL PROSSIMO CAPITOLO MA DOVRANNO LOTTARE ANCORA, ANZI, DICIAMO CHE LOTTERANNO' PER TUTTA LA STORIA MA VI STO SPOILERANDO TROPPO QUINDI MI FERMO.
COMUNQUE, VEDO CHE LA STORIA ANCORA NON VIENE MOLTO APPREZZATA, NON SO SE SIA PERCHE' NON VI PIACE COME SCRIVO, A PROPOSITO DI QUESTO VOGLIO DIRVI CHE LA STORIA HO INIZIATO A SCRIVERLA PIU' DI UN ANNO FA E L'HO SCRITTA FINO AL SESTO CAPITOLO, QUINDI MOLTO PROBABILMENTE DAL SETTIMO IN POI NOTERETE DELLE DIFFERENZE SULLA SCRITTURA E SICURAMENTE I CAPITOLI LI FARO' MOOLTO PIU' LUNGHI.
IO COMUNQUE CREDO CHE MORIRO' DI VECCHIAIA ASPETTANDO UNA VOSTRA RECENZIONE MA VABBE' --- VI AMO LO STESSO :*
KISS KISS
-LALI-

TWITTER: @Laluccia_B
  
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