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Autore: CHOU    09/06/2008    3 recensioni
Sin da bambino aveva sempre adorato avere la situazione sotto controllo, essere colui che muoveva i fili. Il burattinaio. L’indistruttibile burattinaio che decideva le sorti di tutti quei patetici esseri umani che incontrava sul suo cammino. Non provava dolore , non provava sentimenti. - la storia comprende due capitoli-
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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">Sin da bambino aveva sempre adorato avere la situazione sotto controllo, essere colui che muoveva i fili. Il burattinaio. L’indistruttibile burattinaio che decideva le sorti di tutti quei patetici esseri umani che incontrava sul suo cammino. Non provava dolore , non provava sentimenti.

Era un essere quasi perfetto. Quel cuore…quell’organo che pulsava vivo dentro di se era imperfetto…era un cuore umano, volubile e fragile. Per quanto aveva cercato di indurirlo, di dissociarsi da quella sua parte umana…quel piccolo organo pulsante qualche volta si faceva sentire. Qualche volta Sasori sentiva una fitta al petto ,all’altezza dl cuore…e provava quasi…rimorso…nell’uccidere. E provava quasi calore.

Stoicamente ignorava quelle fitte e ritornava a muovere i fili…ritornava il padrone indiscusso della sua vita e di quella delle sue vittime.

Come ogni burattinaio che si rispetti, anche Sasori, aveva la sua marionetta preferita…Deidara…provava una sadica gioia nel muovere i fili di quel ragazzo biondo.

Sin dalla prima volta l’aveva provata…

Deidara, quello sciocco, dipendeva da lui…povero ignaro…ma infondo era solo un essere umano. Era una creatura imperfetta…e solo una creatura del genere può cadere nell’amore.

Ma meglio così…per Sasori era più semplice manovrarlo.

“Sasori danna posso entrare?”

Eccolo il piccolo stupido, non osava neanche entrare nella sua stanza senza il suo permesso.

“Avanti.”

Deidara se ne stava li, sulla porta, a guardare il suo danna senza sapere cosa fare…come una marionetta dai fili tagliati.

Sasori posa violentemente le labbra su quelle del biondo …gli piace…gli piace la sensazione di potere e dominio…sa perfettamente che Deidara si farebbe fare qualsiasi cosa da lui, che aveva completa fiducia in lui!

Però c’è sempre quello li…c’è sempre quel cuore che gli da fastidio…quel calore opprimente…c’è…ogni volta che si avvicinava al biondo artista.

Solo quando Sasori si separa dalla sua marionetta preferita quell’organo umano tace…ritorna a dormire.

Deidara allunga una mano verso il suo danna, fino a sfiorargli i capelli in una dolce carezza. Ma questo infastidisce Sasori che si scansa repentinamente.

“Non mi pare di averti dato il permesso di toccarmi.”

“Ma danna non vedo il motivo di chiederti il permesso!”

“Forse non hai capito ancora bene, che qua, sono io a muovere i fili…a dare ordini. Tu devi solo eseguirli”

Il tono del rosso è freddo…gli avrebbe fatto vedere lui chi era il burattinaio…o si se gliel’avrebbe fatto vedere!

Ma Deidara non era dello stesso avviso del compagno e , bloccando i polsi di Sasori gli mormorò a fior di labbra:
“Ti sbagli Sasori danna…ti amo ma non sono la tua marionetta”

E lo bacia. Prepotentemente ma con una sfumatura di dolcezza.

Sasori cerca di separarsi da lui e ce l’avrebbe fatta se un forte dolore non l’avesse colpito.

Il cuore…era come se qualcuno glielo stesse strappando. Faceva male…troppo…non era abituato a questo dolore…il fiato faticava a uscirgli e se ne avesse avute di certo delle lacrime salate avrebbero abbandonato i suoi occhi.

“Fa…fa m-male” Sasori si aggrappò al mantello di Deidara che lo guarda spaventato, senza capire.

“Sasori…”

“Aghh…il cuore Deidara …mi f-fa m-male!”

Perché tutto quel dolore…cosa stava succedendo…

Sasori, in fondo, sei anche tu un essere umano.

Cosa stai dicendo! No-non e vero!

Anche tu provi dei sentimenti

N-no

Per troppo tempo gli hai tenuti rinchiusi…

Smettila!!

E per quanto desideri essere un burattinaio…

Ho detto di smetterla!!!!

Deidara non è mai stato una tua marionetta…ti ubbidiva perché era lui a volerlo…lui…con la sua volontà!

NO!

“Sasori Sasori!”

Il rosso riaprì a fatica gli occhi.

Il dolore si era calmato ma il suo animo era in subbuglio.

“Deidara…tu non sei mai stato una mia marionetta ,vero?” chiese il rosso guardando il soffitto.

“No Sasori”

“Vorrei rimanere da solo”

Il biondo lasciò la presa sul corpo del compagno e con sguardo triste uscì dalla stanza.

Che stupido che era…come pretendeva di essere un burattinaio quando era solo una inutile marionetta?

Ci aveva provato…sul serio…aveva trasformato il suo corpo, aveva cercato di esternarsi ai sentimenti…e ce l’aveva quasi fatta.

Ci aveva provato seriamente ma da essere imperfetto qual’era…era caduto anche lui nelle spire dell’amore…si era negato ogni singolo sentimento, gli aveva combattuti…e gli aveva sconfitti tutti…tutti tranne il più terribile e devastante.

Sasori si mise una mano sul cuore.

“E’ questo che volevi dirmi? Ricordarmi che sono umano anch’io?”mormorò all’indirizzo dell’organo.

Era…era amore quello che lo legava a Deidara, dunque.

Quella gioia sadica nel possederlo…quel calore al petto che sentiva…quella sensazione di appagamento e completezza che sentiva quando era con lui…era questo dunque che voleva dire amare?

 

 

 

Fine primo capitolo

La storia sarà breve, il prossimo capitolo sarà l’ultimo! Ringrazio in anticipo chi leggerà e commenterà, un bacio a tutti vegi^^

  
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