Serie TV > Una mamma per amica
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Autore: _Giuggiola_    09/06/2008    12 recensioni
[...]...ormai quanti anni erano passati dal giorno della sua laurea? 7? No, 8. E ormai Logan faceva parte del suo passato. Non lo aveva più visto né sentito. Non aveva più saputo nulla né di lui né della sua famiglia. E forse era stato meglio così...
Questa fanfiction è per tutti quelli che come me, dopo aver visto l'ultima puntata della settima serie, hanno sentito l'amaro in bocca per come tutto si è concluso...
Ambientata 8 anni dopo la 7x22, vi mostro cosa potrebbe succedere! Hope you enjoy it!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Logan Huntzberger, Rory Gilmore
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Perchè lei...lei era ancora la sua Scheggia.





Dopo il pranzo era tornata in ufficio, ma a parte qualche abbozzo di alcuni articoli non era riuscita a combinare molto.
La sua mente ritornava continuamente a quella figura che di spalle assomigliava tanto al biondo che aveva amato e che avrebbe anche potuto essere il padre dei suoi figli.
Era ritornata nel suo appartamento al 18esimo piano di un grattacielo, si era spogliata mentre la vasca si riempiva lentamente e poi, dopo averla fatta riempire di schiuma, si era immersa in quel piccolo mare profumato con un bicchiere di Chardonney in mano e il telefono appoggiato su uno sgabello sopra il morbido telo di spugna, coloro panna.
Guardando un punto fisso, cominciò a pensare, a ricordare. Tutti i momenti che avevano passato insieme, i litigi, le riappacificazioni, i viaggi, i baci, i suoi abbracci, la sicurezza che le trasmetteva nei momenti difficili. I suoi occhi che la guardavano sempre con amore e che all’improvviso si trasformavano negli occhi feriti che lei aveva visto il giorno della sua laurea, quando aveva rifiutato la sua proposta di matrimonio. Si era odiata per tanto, dopo quel giorno. Era vero, voleva seguire i suoi sogni, ma voleva anche lui.
Avrebbero potuto prendere una decisione insieme, perché lui non l’avrebbe mai fermata. Aveva fatto un errore e ormai era passato molto tempo.
Ad un certo punto venne risvegliata dai ricordi dal telefono che aveva preso o suonare.

-Pronto?- disse Rory dopo essersi asciugata l’orecchio.

-Ciao Rory!- disse una voce maschile all’altro capo del telefono.

-Luke, ciao! Come stai?-

-Ah ehm, bene, grazie! Dimmi.-

-Eh? Luke, hai chiamato tu…- gli fece osservare la sua figliastra.

-Come? Oh si giusto! Scusa ma tua sorella ci sta facendo impazzire! In ogni caso, volevo chiederti se hai intenzione di tornare a casa questo weekend.- chiese Luke.

-Te l’ha chiesto la mamma, vero? Passamela, dai.-

-Ehm si. Lorelai non è colpa mia! Non so mentire, lo sai…cosa? Oh, non se ne parla! Avanti, parla con tua figlia! Ciao, Rory.- la salutò infine dopo un po’ di lotte con la moglie.

-Pronto?- rispose Lorelai.

-Perché hai fatto chiamare Luke?- chiese subito Rory.

-Io? Oh ma non è vero! Non credere a lui, amor mio! Ma già che ci siamo, quando torni a casa?- chiese Lorelai fingendosi noncurante.

-Mamma te l’ ho detto stamattina. Sono oberata di lavoro. Quando mi sarà possibile, verrò.- rispose la figlia con un tono incolore.

-Eh va bene. Ma ti sento strana, cos’hai?-

-Niente, niente.-

-Rory, hai lo stesso tono di quando hai preso una A- in 4° elementare. Su, dimmi.- disse Lorelai che conosceva la figlia meglio di quanto conoscesse se stessa.

-No, niente, davvero.- rispose la donna mettendo il broncio anche se la madre non poteva vederla.

-Rory…-

-Credo di aver visto Logan.-

-Huntzberger?- chiese subito Lorelai, apprensiva.

-Quanti Logan conosciamo, mamma?!-

-Ok. Ma credi o ne sei certa?-

-Credo…cioè mi pare di averlo visto in un ristorante, di spalle.- rispose Rory.

-Tesoro, di spalle?-

-Conosco Logan. Conosco le sue spalle, i suoi capelli. Lo riconoscerei ovunque, conciato in qualsiasi modo.- rispose afflitta.

-E ora come ti senti?-

-Male. Non faccio che ripensare al giorno della mia laurea. Forse ho fatto uno sbaglio.-

-Rory, non so se hai fatto uno sbaglio, ma so che l’unica domanda che dovresti fare a te stessa in questo momento è: se lo avessi sposato, sarei arrivata dove sono ora? Pensaci. Ora devo andare, scusa. Oggi è il compleanno di Davey e Sookie ha organizzato una festa e Matty non vuole assolutamente mancare.- concluse Lorelai con tono amorevole. Amava sua figlia più della sua vita, e per lei rimaneva la sua bambina anche se aveva già 30 anni.

-Grazie mamma. Fai gli auguri a Davey anche da parte mia.- rispose dopo qualche secondo.

-Certo tesoro. Ci sentiamo domani.-

-Ok. E…mamma?-

-Si?-

-Ti voglio bene.- rispose Rory come se fosse tornata piccola quando spaventata dai temporali si rifugiava nel lettone della madre.
Lorelai esitò un po’ e poi, con la voce emozionata e forse incrinata un po’, disse:

-Anch’io ti voglio bene, bambina.-

E dopo chiuse la comunicazione.
Lorelai rifugiandosi nell’abbraccio confortevole del marito e Rory nella schiuma che ormai era diventata più fredda.

********

Il giorno dopo era andata in ufficio con le occhiaie che, nonostante il trucco, erano rimaste ben visibili.

-Oddio, sei orrenda! Cosa ti è successo?- disse Joel, non appena Rory mise piede fuori dall’ascensore che la trasportò al suo piano.

Joel era lo stylist del Gilmore. Si occupava dei vestiti che le modelle dovevano indossare nei servizi fotografici, del trucco e delle pose. Era un bel ragazzo. Occhi neri, profondi. Capelli scuri. Alto e forse un po’ troppo magro. Metteva un foulard al collo, ogni giorno diverso. Era molto alla moda e completamente, totalmente, irrimediabilmente…gay.

-Grazie, Joel. E’ stato molto carino da parte tua, farmelo notare.- rispose Rory laconicamente.

-Bè, tesoro, lo sai che dico sempre la verità. Hai delle occhiaie tremende e sei pallidissima. Ore piccole stanotte, eh?- esclamò il moro sorridendo sornione.

Rory lo guardò aggrottando le sopracciglia, continuando a camminare verso la sua stanza.

-Si…una nottata passata in compagnia degli incubi. Non ti dico il divertimento!-

-Povera cara! Io odio gli incubi…bè, chi li ama? Comunque, mon cherì, devo lasciarti! Bye bye!- disse Joel prendendo un’altra direzione.

Ma il suo posto a fianco di Rory non rimase vuoto per molto. Presto subentrò Mia, che doveva informare il suo capo sugli ultimi appuntamenti e telefonate che aveva ricevuto e che doveva fare.

-…e infine: confermata la cena con la Bunching & Huntz Company, di stasera. Rory, puntuale ti prego.-

-Ma io sono sempre puntuale!- protestò la mora sedendosi alla scrivania mentre la sua assistente usciva mormorando qualcosa tipo “Si, come no!”.

Rory guardò la miriade di carte che erano sul suo scrittoio e cominciò ad esaminarle.
Alcune vollero pochi minuti, altre ne richiesero molti di più. Così, tra documenti, contratti, interni del Gilmore da approvare e altre carte e scartoffie, la giornata di Rory passò in fretta.
A pranzo rimase in ufficio per scrivere alcuni articoli e per rivederne altri, quando poi dovette convocare una riunione straordinaria per dei problemi che erano sorti con la stampa della copertina che era stata approvata il giorno prima.
La riunione richiese alcune ore e alle 8.13 pm, la seduta fu sciolta.
Quindi, la proprietaria del giornale, scappò a casa a prepararsi.
L’appuntamento con i due soci della compagnia web era alle 9 al Dom Perignon. Non voleva far tardi come al suo solito.
Arrivata a casa, si fece una doccia veloce, scelse quel che doveva mettere, optando per un tubino nero elegante, come richiedeva il locale, che la fasciava perfettamente, mettendo in risalto il seno che veniva evidenziato dalla vita stile impero e dalla scollatura a balconcino, si truccò in modo leggero per non sembrare appariscente e sistemò i capelli lasciandoli mossi e sciolti che ricadevano sulle spalle.
Uscì di corsa dal suo appartamento, salutò come sempre il portiere del palazzo, un uomo italiano di mezza età che svolgeva quel lavoro da 30 anni circa, Marcello, e prese un taxi al volo.
A causa del traffico arrivò davanti il locale alle 9 precise, sperando che non la considerassero una ritardataria.

-Dovrebbe esserci un tavolo prenotato a nome della Bunching & Huntz Company.- informò il metre che stava all’entrata e che conduceva ai tavoli.

-Certo. Mi segua, signorina.-

Il ragazzo la condusse ad un tavolo in cui erano seduti un uomo sulla trentina, moro, e una donna della stessa età all’incirca, con capelli di un rosso acceso ma naturale.

-Buonasera.- sussurrò Rory.

I due alzarono lo sguardo e sorrisero cordialmente.

-Buonasera! Lei deve essere la signorina Lorelai Gilmore, vero?- sorrise l’uomo alzandosi e accennando un baciamano.

-Preferisco essere chiamata semplicemente Rory, se non le dispiace.- disse Rory sorridendo.

-Allora suggerirei di darci del tu! Io sono Robert Bunching e questa è mia moglie, Rose Stevens Bunching.- disse Robert ultimando le presentazioni.

-Molto piacere.-

-Il piacere è mio, Rory. Leggo il tuo giornale dal primo numero e lo adoro semplicemente. Quando Robert mi ha detto dell’accordo, sono stata entusiasta!- disse Rose che parve avere un comportamento molto alla mano.

-Ti ringrazio! Sono contenta di conoscere una delle lettrici!- disse Rory sorridendo e facendo sorridere gli altri due.

-Sai, ho pensato che farti venire qui, da sola a cena con due uomini potesse crearti qualche imbarazzo. Quindi ho colto due piccioni con una fava e ho accontentato Rose e salvato te dal disagio.-

-Hai fatto molto bene!- si trovò d’accordo Rory.

Continuarono a parlare quando Robert, alzandosi disse:

-Rory, lascia che ti presenti il mio socio in affari nonché caro amico e testimone di nozze. Logan Huntzberger.-

Al sentire il nome, Rory sbiancò di botto. Non poteva essere lui, doveva essere un caso di omonimia. Ma poi, la voce. QUELLA voce.

-Scusatemi per il tremendo ritardo.-

-Non preoccuparti. Logan, lei è Rory Gilmore.-

Lentamente la ragazza si girò verso l’uomo che le stava a pochi passi di distanza.
Si guardarono immediatamente negli occhi. Non erano cambiati di una virgola. Rimasero fermi, inebetiti per un tempo che sembrò infinito, quando Robert, non capendo cosa stesse succedendo, chiese titubante:

-C’è qualcosa che non va? Vi conoscete?-

Il primo a rispondere fu Logan senza distogliere lo sguardo dalla donna che aveva di fronte.

-Si. Ciao Rory.-

Ancora quella voce. Era più profonda di quando ricordasse, ma calda come se non fosse passato neanche un giorno dal loro ultimo incontro.

-Ciao Logan.-

-Come stai?- chiese subito lui.

-Bene, grazie. Tu?- chiese esitante.

-Vado avanti.- fu la laconica risposta di Logan.

Rory aveva perfettamente capito a cosa si riferiva. A spezzare nuovamente la tensione fu Robert che propose di prendere posto.
Logan salutò la moglie del suo migliore amico e poi si sedette accanto a Rory. Ordinarono tranquillamente, o in modo molto relativo, senza sfiorarsi neanche per sbaglio, rimanendo in tensione tutto il tempo, quando Robert chiese, guadagnandosi una sonora gomitata da Rose:

-Ma come vi siete conosciuti?-

Per la prima volta da quando si erano salutati all’inizio, Rory e Logan si guardarono come per chiedersi reciprocamente il permesso.

-Ricordi quella ragazza di cui ti ho parlato quando ci siamo conosciuti?- chiese Logan al suo amico cercando di lanciargli segnali abbastanza eloquenti.

-Chi? Quella ragazza di cui mi parlavi incessantemente?-

Al sentire quell’affermazione la mora sorrise, non aspettandoselo e Logan arrossì leggermente.

-Non ne parlavo senza sosta! Comunque, si. Te la ricordi?-

-Certo! Quella che ti ha lasciato il giorno della sua laurea. Ma cosa c’entra?-

-Oddio amore mio! Metti in moto il cervello anche fuori dall’ambito lavorativo, per favore!- sospirò Rose spazientita.

Robert parve rifletterci su un po’, poi strabuzzò gli occhi e guardando Rory disse:

-Eri tu?-

-Colpevole.- sorrise la ragazza, imbarazzata.

-Non ti ho mai immaginata così! Ti figuravo molto più brutta e bionda! Si, bionda!-

-Giuro di non avere i capelli tinti!- scherzò Rory per far sorridere.

Passarono alcune minuti e poi tutti si lasciarono andare ad una risata liberatoria. Poi Bunching preferì non riprendere l’argomento ricordandosi di quanto l’amico al tempo avesse sofferto per quella storia.
Mangiarono e poi a metà pasto, Logan disse:

-Credo che ora sia il caso che si parli di lavoro.-

-Oh no, Logan! Ti prego, non adesso. Parlate sempre di lavoro! Staremo in città altri 3 giorni. Che ne dite di lasciare questa serata come un divertimento e trasformare l’intera di domani, in una di totale lavoro? Potreste discutere di tutto domani, nella redazione di Rory. Che ne dite?- propose Rose che si stava divertendo davvero tanto.

-Per me non ci sono problemi.- rispose Rory in prospettiva di passare un’intera giornata al fianco di Logan.

Robert e Logan invece esitarono ma poi si convinsero e ripresero a parlare di cose buffe e futili. Così trascorse la serata, quando decisero di dividersi per andare ognuno nelle proprie “dimore”, anche se queste per alcuni erano rappresentate da splendide seppur inospitali suite di albergo.

-Vado a chiedere di chiamarmi un taxi.- disse Rory facendo per alzarsi.

-Se vuoi ti accompagno io.- le disse Logan gentilmente.

Rory esitò prima di rispondere ma poi accettò.
I due raggiunsero la macchina e vi salirono.

-Dove devo portarti?- chiese il biondo dopo aver acceso il motore.

-820, 58° strada.- rispose Rory, impacciata.

Logan annuì e si immise silenziosamente nel traffico notturno.

-Cosa hai fatto dopo…dopo la mia laurea?- chiese la brunetta pensando che dire “dopo che ci siamo lasciati” fosse un po’ brutale.

-Ho accettato il lavoro a San Francisco, ma sono andato a vivere in una casa più piccola di quella che avevo visto per noi. E’ lì che ho conosciuto Robert. E tu?- rispose come se avesse preparato la risposta sapendo che lei avrebbe fatto quella domanda.

-Ho partecipato alla campagna di Obama fino alla fine, ho lavorato per alcuni giornali e poi ho creato il Gilmore.-

-E’ un ottimo giornale. Sarò sincero, l’ho letto ieri per la prima volta, pensando di dover preparare qualcosa da dire in previsione di questa cena. Ma giuro, e dico davvero, di non aver fatto caso al nome! Che idiota, eh? Puoi ben capire la mia sorpresa nel trovare te, stasera.- spiegò Logan sorridendo.

-E ne sei rimasto deluso?- chiese lei involontariamente, con un tono quasi come volesse provocarlo.

Logan, fermo nel traffico, si girò verso la donna che gli sedeva accanto.

-Vuoi davvero che ti risponda?- le chiese semplicemente.

-No. Non credo di voler sapere. E’ stato inopportuno da parte mia chiederti una cosa simile. Dopo tutto quello che è successo…davvero, ti chiedo scusa.- disse lei prontamente, rispondendo imbarazzata e infuriata con se stessa.

Dopo queste parole, saggiamente, Logan azionò la radio che stava a significare solo una cosa: discussione chiusa.
Continuarono il tragitto in assoluto silenzio.
Lui non credendo ancora di averla lì, seduta nel sedile accanto.
Lei immaginandolo arrabbiato e deluso da una simile uscita.

Dopo pochi minuti giunsero ai piedi del grande palazzo dove abitava Rory.
Logan fermò la macchina, scese e galantemente aprì la portiera della brunetta.
Rory, scendendo dalla macchina, immaginò di trovarselo davanti davvero nero, più imbufalito di un bufalo, ma fu sorpresa nel notare che sul viso del biondo aleggiava un’espressione più che serena e per niente turbata.

-E’ stato bello rivederti, Rory.- disse dopo qualche attimo di silenzio.

-Anche per me, Logan. Allora…a domani.- sussurrò Rory.

Il biondo la guardò qualche istante e poi annuì. La guardò dirigersi verso l’entrata del suo palazzo e poi rientrò in macchina.

Rory, all’interno del suo appartamento, finalmente protetta dagli sguardi dei vicini curiosi, si lasciò andare contro la parete e si sedette per terra appoggiando la testa sulle ginocchia che aveva raccolto al petto.
Era Logan. Il suo Logan. No, non più suo. Forse di qualcun’altra. Ma in quel momento l’unica cosa a cui riusciva a pensare, era che lo aveva rivisto.
Che gli aveva parlato. Che aveva osservato ogni suo gesto con rimpianto e familiarità.
Che non lo aveva dimenticato.

Seduto sul sedile della sua Berlina nera ripensò alla serata appena trascorsa. Alla sorpresa nel rivedere la sua ex lì, davanti ai suoi occhi, ancora più bella di come la ricordava. Ancora più bella di quella Rory che continuava a sognare talvolta, la notte.
Non aveva fatto che pensare, per tanto tempo, alla sua reazione se l’avesse mai rivista.
Aveva progettato più volte di essere freddo. Scostante. Arrogante. Distante. Gelido. E tutto quello che ci si potrebbe aspettare da un fidanzato rifiutato al matrimonio.
Ma poi, eccola lì. Davanti a lui. E in un attimo tutto quello a cui aveva pensato per anni, era andato via. Svanito. Perché lei…lei era ancora la sua Scheggia.




**********



Ma salveee!! Lo so lo so...sono davvero imperdonabile...è da un sacco che ho postato il primo capitolo senza darvi notizie sul secondo...mi dispiace! Spero che riuscirete a perdonarmi...anzi, spero che con questo capitolo io sia riuscita a redimermi! Allora, che ve ne pare? E' tornato il nostro Logan! Contenti? Io moltissimo! xD
E ora passiamo ai ringraziamenti:

Ferefe84: Ciao! Prima di tutto: scusa per il tremendo ritardo! Poi...piaciuto questo capitolo? Eh si, avevi ragione...Logan fa parte della compagnia...!! Ah, comunque, anche io adoro Michelle! Un bacio e spero che continuerai a seguirmi e a lasciarmi il tuo parere! Ciao ciao

romanticgirl:...e azzeccato! Certo che c'era Logan alla cena...che cena sarebbe senza Logan accanto?? Piaciuto questo secondo capitolo?? Spero di si! Fammi sapere che ne pensi! Ciao ciao!

giuggiolina43: ehi, abbiamo il nick molto simile...abbiamo buon gusto! Spero che anche questa continuazione ti sia piaciuta...fammi sapere, eh?? un bacio, a presto (spero xD)

scheggia94: bè, guardando il tuo nick direi che sei proprio una grande fan di Logan e Rory! Ti è piaciuto l'incontro?? Continua a seguirmi e dammi un tuo parere! un bacio e a prestissimo

Gnometta08: ed ecco qui il secondo capitolo! Ci ho messo un pò di tempo, ma dimmi, ne è valsa la pena almeno un pochino? fammi sapere! Ciao ciao!

cherol: Ciao! Spero tanto che anche questo secondo capitolo ti abbia appassionata! Fammi sapere, eh? Un bacio

LoVe4Ever: deduco che ti piace la coppia Logan/Veronica di Veronica Mars, eh? Bè, anche io la adoro! Chissà...forse siamo proprio fissate con i Logan! Ma certo che è Logan...Logan4ever! Spero che, anche se non ami particolarmente questo telefilm, continuerai a seguirmi e a dirmi che ne pensi! A presto, spero!

Deb: Non so da dove mi vengono certe sparate come l'incrocio tra un cane ed un cavallo, ma è divertente, lo riconosco!! Comunque, che te ne pare di questo capitolo? Piaciuto oppure no?? Spero di si! Fammi sapere,ok? Un bacio!

Lamb23: Non so cm mai ma il tuo nick mi ricorda un misto di Twilight e One Tree Hill! Comunque, anche io avrei voluto che facessero una stagione 8 come questa, ma purtroppo è andata come è andata! Per ora accontentiamoci delle storie scritte da noi e fammi sapere che te ne è parso di questo capitolo! Un bacione, a prestissimo!

juju210: Finalmente è finita la scuola e quindi con un pò di tempo in più, eccomi a scrivere! Grazie per i complimenti (*_*) e spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento! Bè, certo che è Logan...dopotutto Rory diciamo che ci ha vissuto a stretto contatto per un bel pò di tempo...quindi nonostante la lontananza lo doveva riconoscere per forza! E poi, diciamocelo, Logan non è un tipo che si può scordare facilmente! Un bacio e spero che continuerai a seguirmi! A prestissimo!

elli7: eccoti accontentata! Piaciuto questo seguito? Mi dispiace per l'attesa, ma avevo davvero troppi impegni...spero che per il prossimo capitolo dovrete aspettare di meno! Un bacio



CONTINUA...
  
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