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Autore: louwaves    28/01/2014    4 recensioni
«Lily Luna Potter aveva le mani sottili e pallide e la punta delle falangi era leggermente arrossata per il freddo, e Scorpius aveva all’improvviso provato una folle, irrazionale, inspiegabile voglia di stringerle, di portarle alle labbra e di soffiarci delicatamente sopra per scaldarle con il proprio fiato.»
Dedicata a Robs.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Hands.


La prima cosa erano state le mani
I capelli, quella marea rossa arruffata eppure inspiegabilmente morbida, erano venuti dopo.

I seni, piccoli, decisamente sotto ogni standard maschile e nonostante ciò così terribilmente eccitanti quando ne riusciva a scorgere il profilo sotto la camicia leggera, anche quelli erano venuti dopo.
Le gambe esili, le lentiggini sparse ovunque, le labbra, gli occhi, era tutto venuto dopo.
Il primo dettaglio in assoluto ad aver catturato Scorpius Malfoy, il dettaglio responsabile di averlo trascinato in quella girandola di felicità, rabbia, gelosia e paura che era amare Lily Potter, erano state le sue mani.

«Salazar, ma le avete viste le mani della Potter? Quando imparerà a curarle Tassorosso vincerà la coppa delle Case!»
Chi aveva detto quella frase? Non lo ricordava con precisione. Era successo durante una lezione di Erbologia. Ricordava le risatine soffocate degli altri Serpeverde, ricordava come anche lui, istintivamente, avesse sporto il collo in direzione della ragazza che ignara continuava a curare assorta le foglie della sua piantina, (ripensandoci, Scorpius era sempre più convinto che in realtà quel giorno Lily avesse sentito tutto e che ci fosse anche rimasta male, ma si era sforzata di ignorarli per non dar loro soddisfazione) allora le aveva notate. 

Lily Luna Potter aveva le mani sottili e pallide e la punta delle falangi era leggermente arrossata per il freddo, e Scorpius aveva all’improvviso provato una folle, irrazionale, inspiegabile voglia di stringerle, di portarle alle labbra e di soffiarci delicatamente sopra per scaldarle con il proprio fiato. Le unghie erano corte e irregolari, a tratti mordicchiate, e sotto il pollice poteva distinguere una sottile striscia marrone, un residuo di terra o forse di fango, perché Lily non aveva paura di sporcarsi, fosse per erbologia o per un allenamento di quiddich sotto la pioggia. 

Aveva imparato che anche quelle unghie corte potevano lasciare segni quando si conficcavano con irruenza nella carne, (e Scorpius amava essere responsabile dell’irruenza di lei) l’aveva imparato subito, già dal loro primo bacio; e aveva scoperto con grande stupore che quelle mani fredde quando gli accarezzavano il petto riuscivano a scaldarlo, assurdo eppure vero, sentiva il sangue incendiarsi e un calore mai provato penetrare sotto la pelle, sotto i muscoli fin dentro il cuore, ed era scientificamente sbagliato, lo sapeva, ma infondo c’era qualcosa di normale nella loro storia? 
Scorpius ormai lo aveva capito: nel loro mondo, quello dove i cognomi e le casate non importavano, quello dal quale sarebbero dovuti uscire prima o poi per affrontare la realtà, quello nel quale avrebbero voluto restare per sempre, in quel mondo tutto era possibile, anche che fosse la Luna a scaldare il Sole.
 

...
 

Scritta per il compleanno di Robs, pubblicata sotto insistenza.
Non ho mai conosciuto nessuno che ami la piccola Potter come lei.

  
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