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Autore: Erina91    28/01/2014    6 recensioni
Si stava avvicinando con la sua camminata sensuale al loro tavolo da Poker, la vide chinare lentamente la testa e posare i suoi occhi provocatrici e accattivanti sui suoi, scrutandolo con intensità, per poi indugiare sul resto dei giocatori e chiedere:
-potrei unirvi a voi al prossimo giro?-
L'uomo sconosciuto, sulla quarantina, sorrise malizioso:
-ma certo, signorina, può prendere pure il mio posto. Questo è il mio ultimo giro!-
-la ringrazio molto!- rispose lei, con la sua calda voce.
Lui continuava a fissarla in modo insistente, ma lei non sembrava dare molto peso al suo sguardo.
Era rimasto colpito da quella ragazza fin dalla prima volta che l'aveva vista: sfuggente e affascinante, in qualche modo misteriosa, e i suoi "occhi da gatta" lo avevano incatenato subito.
Comunque, lui aveva un caso da risolvere e non poteva farsi sollazzare da una donna che nemmeno conosceva...
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karin, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sakura, Sasuke/Karin, Shikamaru/Ino
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Ciao a tutti, ragazzi!! eccomi qua con un altro esperimento. Non pensavo di tornare così presto a postare, ma in queste due sere sono riuscita a creare un'altra idea che mi frullava in testa da un po' ma non l'avevo ancora concretizzata pienamente. Per ora ho scritto solo il primo capitolo ed è stata dura e stancante, lo ammetto: il concetto che ho scelto per la storia ha bisogno di una elaborazione e una concentrazione maggiore rispetto all'altra mia fanfiction, quella che ho concluso recentemente. Non so se vi stuzzicherà abbastanza come idea iniziale, io spero di sì! tuttavia, non garantisco che riuscirò ad aggiornare una volta a settimana come facevo con "Dangerous Feelings" (per chi la conosce... ;D); probabilmente l'aggiornamento avverà molto più lentamente: una volta al mese, forse. Ma ancora non so, dipende quanto tempo trovo. Però intanto vi avverto! xD
Per ora, fatemi sapere cosa ne pensate di questo primo capitolo!^^




Un caso per due


-entra pure, Sasuke...- Itachi lo invitò nel suo ufficio.
Come al solito l'ufficio di suo fratello era molto ordinato e di una finezza semplice: davanti alla porta si trovava una scrivania_più precisamente la scrivania dove lavorava Itachi_ con un computer a schermo liquido, ricolma di documenti, fogli, libri di ogni tipo, portapenne e una lampada accesa che illuminava completamente la scrivania in mogano scuro.
Ai due lati della stanza vi era da una parte una libreria ripiena di altri libri e cartelle, disposte tutte in ordine alfabetico, dall'altra due fotocopiatrici e sopra ad esse, affissato al muro, uno scaffale con soprammobili provenienti da tutto il mondo, di culture diverse, e altri oggetti di poco spessore.
In un angolo si trovava un appendiabiti dove si ergeva il lungo cappotto nero e elegante di Itachi Uchiha.
Fu dopo quella breve occhiata che suo fratello lo interruppe:
-immagino che ti starai chiedendo perché ti ho fatto chiamare a quest'ora...-
-già... è mezzanotte passata, e il mio orario lavorativo è terminato da tre ore!-
Itachi sospirò.
-perdonami se ti ho chiamato a quest'ora, ma un pezzo grosso della società è venuto a farci visita, senza appuntamento, poco dopo che te ne sei andato.-
Le parole di suo fratello avevano attirato la sua attenzione e così gli fece segno di continuare:
-abbiamo un nuovo caso da risolvere...- proseguì -quell'uomo mi ha detto che sta per partire per un viaggio in Crociera di 25 giorni, la compagnia della crociera è la “Celebrity Eclipse”. Richiede che un nostro dipendente si infiltri nella stessa Crociera e lo protegga in incognito.
Ha paura che qualcuno stia pianificando di ucciderlo, e questo "qualcuno" potrebbe trovarsi sulla stessa Crociera...-
-interessante...- rifletté -quel è il nome di questo nuovo cliente?-
-Deidara Onoki.- rivelò.
A quella rivelazione Sasuke sgranò gli occhi stupefatto.
-il direttore della famosa azienda di moda “Akatsuki”? Non ci posso credere...-
-ecco perché ho detto “pezzo grosso”...- asserì Itachi -e credo che questo caso sia perfetto per te, fratellino!- sorrise, facendogli un buffetto sulla fronte.
A Sasuke non andò troppo a genio quel gesto affettuoso: insomma... non era più un ragazzino, aveva 27 anni, e si era laureato da due anni in criminologia come suo fratello Itachi. Itachi era il dirigente dell'agenzia investigativa “Anbu”, aveva preso il posto di Fugaku Uchiha, il loro padre biologico, quando egli era morto in un incidente stradale sei anni fa.
Suo fratello aveva 35 anni e si era sposato da due anni con una ragazza molto bella e intelligente, Misako Onda, che lavorava come pediatra in un piccolo studio medico.
Da poco era nata la loro bambina, Aya, che aveva compiuto un anno un paio di giorni fa: era la fotocopia della madre, ma aveva i lineamenti di suo fratello.
A Sasuke non erano mai piaciuti i “mocciosi” e anche Aya non l'aveva vista tante volte, ma era bastato quelle poche volte per affezionarsi anche solo un pochino a quella bellissima bambina. Inoltre, non se ne spiegava il motivo, lo adorava.
Tornò a concentrarsi sulle parole di suo fratello e rispose ghignando:
-sarà interessante risolvere anche questo caso...- accettò con entusiasmo.
Itachi fu contento che lui avesse accettato il lavoro.
-conto su di te!- esclamò -rimarremo in contatto con i cellulari e ci sentiremo ogni giorno: mi dovrai dire ogni passaggio del caso, anche quello più insignificante!- ordinò.
-d'accordo...- rispose -ma dovremo falsificare i miei documenti?-
-no, non ce ne sarà bisogno...- affermò -farai la parte di un turista che ha semplicemente deciso di trascorrere le sue ferie in una crociera di lusso!- spiegò -e se ti chiederanno che lavoro fai gli dirai che sei uno studioso di archeologia, ma hai iniziato da poco...-
-e si mi chiedano in cosa consiste il mio lavoro?- chiese incerto.
-nessuno problema, da qui alla partenza del viaggio ti passerò alcuni libri di archeologia scritti da veri archeologi e te li dovrai leggere e studiare tutti, così il tuo vero compito non verrà scoperto.-
L'idea di dover studiare tutti quei tomi e testi non lo esaltava tanto, ma doveva farlo per il suo lavoro e fare in modo di evitare che qualcuno scopra la sua identità e il vero motivo per cui si sarebbe trovato su quella nave da Crociera.
-ah! Dimenticavo...- lo interruppe nuovamente suo fratello -...credo che anche l'agenzia investigativa “Hebi” abbia ricevuto visite da Deidara Onoki: per sicurezza ha richiesto la presenza anche di un secondo detective. Non so chi sia, però, dovrai scoprirlo mentre sarai sulla nave: so che saresti in grado di risolvere il caso anche da solo, ma se avrai un aiuto in più potrebbe essere vantaggioso, non credi?-
Sasuke gli lanciò un'occhiata seccata.
-non ho bisogno di aiuti esterni per portare a compimento con successo il mio lavoro...-
-lo sapevo che mi avresti risposto così. Bene, come preferisci... la scelta è tua!-
-inoltre, non siamo in competizione con l'agenzia “Hebi” perché abbiamo entrambi la “fama” di essere tra le agenzie investigative migliori del Giappone?-
-in teoria sì, in pratica no: facciamo entrambi lo stesso lavoro, e in quanto tale dobbiamo collaborare se le condizioni lo richiedano.
Comunque... il caso è tuo, per cui sta a te decidere se risolverlo da solo o unirti al detective dell'agenzia “Hebi” incaricato...-
Questa volta Sasuke non rispose e dopo essere rimasto qualche minuto a riflettere, cambiò discorso per fare un'altra domanda:
-da che giorno inizia la Crociera? E da che porto parte?-
-parte da Santos, in Brasile, alle 9.00. Il giorno della partenza è sabato 22 luglio!-
Lo guardò attentamente e poi proseguì:
-Per farla breve, tra una settimana. In questa cartella che adesso ti passerò ci sarà scritto tutto l'itinerario con le tappe e i giorni, il prezzo completo del viaggio_ha già pagato tutto l'agenzia_e anche quello dell'aereo che ti porterà in Brasile e che atterrerà all'aeroporto di “Santos Dumont” il giorno prima della partenza della nave da Crociera dal “porto de Santos”. Tutto chiaro? Per i dettagli... leggili da qui!- detto questo, tirò fuori una cartella chiusa con un bottone, dove all'interno si trovava il programma del viaggio.
-altro?- domandò Sasuke, alzando un sopracciglio, dopo una lunga pausa.
-penso che per ora è tutto! Se mi sono dimenticato qualcosa, ti faccio chiamare...-
Lui annuì e dopo aver salutato suo fratello se ne tornò a casa.
Condivideva l'appartamento con il suo coinquilino Suigetsu Hozuki da un anno ormai, ed erano diventati più o meno amici.
Sasuke non era esattamente un tipo espansivo e a dir la verità non aveva nemmeno tanti amici, in realtà le sue erano solo “conoscenze”.
Era sempre stato un tipo solitario e indipendente, non aveva mai sentito troppo l'esigenza di farsi delle nuove amicizie o di trovarsi una ragazza fissa. Forse non sapeva neppure cosa volessero dire i termini “amicizia” e “amore”; il primo perché non aveva mai considerato qualcuno molto rilevante e significativo, o che valesse veramente la pena tenersi come amico: solo alle elementari aveva avuto un bambino con cui aveva stretto un legame profondo, ma poi per motivi di trasferimento di quest'ultimo si erano persi di vista.
Per quanto riguardava l'amore: aveva sempre trovato le relazioni sentimentali noiose e troppo sdolcinate. Lui aveva bisogno dei suoi “spazi”, e non poteva averli se tra i piedi avrebbe avuto continuamente una ragazza; perciò si limitava a vivere relazioni solo carnali, a divertirsi con qualche amante qua e là per uno o due giorni, poi si stancava e cambiava obiettivo. Si era portato a letto diverse donne, ma tra queste non c'era nessuna di cui si era veramente innamorato.
Era stato per un paio di annetti con una ragazza, la più importante forse, ma dopo di lei si era solo divertito.
Tra i pensieri, mentre guidava la sua macchina, era arrivato davanti al suo appartamento.


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Il suo capo l'aveva buttata giù dal letto di prima mattina, chiamandola al numero fisso dell'appartamento che divideva con suo cugino: suo zio Minato aveva comprato una piccola “villetta vacanze” per lei e Naruto in una delle zone più belle dell'isola di Okinawa, dove potevano andarci nelle vacanze estive. Esatto... era andata in ferie da appena tre giorni e il suo capo Orochimaru la stava chiamando nuovamente. Il telefono squillava ormai da un po', aveva contato più o meno tre chiamate; alla quarta decise di rispondere:
-pronto?- chiese, fingendo di non conoscere l'interlocutore.
-cara... non mi dire che non sapevi chi ero...- il tono di voce dall'altra parte della cornetta all'apparenza sembrava pacato e tranquillo, ma in realtà c'era oscurata una velata minaccia: il suo capo, in effetti, l'aveva sempre inquietata con quella voce melliflua e quel sorriso sghembo e falso che rivolgeva a tutti i suoi dipendenti_pochi_.
-mi scusi il ritardo, Orochimaru-sama, ma ero in bagno e non ho fatto in tempo a rispondere...- buttò lì una banale scusa.
Karin lavorava per l'agenzia investigava “Hebi”, il cui dirigente e fondatore era Orochimaru: il cognome dell'uomo era sempre rimasto un mistero, e nessuno osava chiedergli quale fosse. L'agenzia “Hebi” era tra le migliori agenzie investigative di tutto il Giappone per la quantità di casi risolti in modo eccelso, e per l'indiscutibile competenza dei detective privati.
I dipendenti erano veramente pochi, quattro o cinque su per giù, ma con nessuno aveva mai stretto un'amicizia o qualcosa che andasse all'aldilà del semplice rapporto e rispetto tra colleghi. E le andava bene così.
Karin, infatti, era sempre stata una ragazza molto autonoma e solitaria; non aveva molte amiche, solo una: Tenten era la sua migliore amica, si conoscevano fin dal primo anno delle superiori, quando si erano trovate nella stessa classe e nel banco accanto. La sua migliore amica era una tipa strana, un po' mascolina e trasandata ma non per questo brutta: aveva dei capelli color castagna lunghi e ondulati e due occhi color nocciola, grandi ed espressivi.
Il suo ragazzo faceva l'istruttore in una palestra e aveva un fisico massiccio e tonificato: era un bell'uomo, in effetti. Ma, oltre a Tenten, non aveva molti altri rapporti sociali.
Si sentiva molto legata a suo cugino Naruto, con il quale aveva passato tutta la sua infanzia e adolescenza; anche adesso, che avevano ben 27 anni, erano ancora molto legati.
A modo suo, gli voleva bene e c'era molto affezionata.
La voce profonda di Orochimaru interruppe il suo flusso di pensieri:
-hai un nuovo caso importante...- annunciò.
-che tipo di caso?-
-un pezzo grosso della società è venuto da noi un paio di giorni fa...-
-chi è?- domandò annoiata.
-Deidara Onoki...-
A quel punto le cascò in terra il cartoccio di latte che aveva in mano e il liquido bianco e dolciastro si riversò sul pavimento.
Non ci fece molto caso in quel momento, troppo scioccata dalla notizia appena ricevuta.
-il presidente dell'azienda di moda “Akatsuki”?- esclamò quando si fu ripresa -e perché mai vorrebbe il nostro aiuto un tipo tanto rinomato?-
-afferma che fra qualche giorno partirà per una vacanza in Crociera, di 25 giorni, e ha la sensazione che qualcuno su quella stessa crociera stia pianificando il suo assassinio!
Vuole che qualcuno della nostra agenzia si infiltri e indaghi su chi possa essere colui che vuole ucciderlo, proteggendolo anche...- spiegò brevemente.
-interessante...- appurò solo, Karin -potresti essere più preciso?-
-no. Per i dettagli ti aspetto qui a Tokyo, fra due giorni!- ordinò in un tono che non prevedeva altre obiezioni -sarebbe troppo lunga da dire a telefono...-
Karin sospirò silenziosamente.
-vedrò di prendere il primo aereo domani mattina presto...- accettò arresa.
-brava, cara! Non tollero ritardi, sappilo...- precisò.
Prima che potesse rispondere la voce dell'uomo la raggiunse nuovamente:
-ah!- esclamò -sembra che il signor Onoki sia andato a chiedere protezione anche all'agenzia “Anbu”. A quanto pare, siete in due ad essere stati scelti come detective privati per questo caso! Non so chi sia l'altro detective incaricato; per cui un altro compito sarà scoprire chi è il tuo collega...- spiegò.
-devo collaborare con lui?-
-sta a te scegliere...-
-capisco...- sussurrò -ho bisogno di un documento falso?-
-no. Fingerai di essere una turista Giapponese che lavora come guida interprete! Tanto no, mi ricordo che te la cavi abbastanza bene con le lingue, giusto?- domandò semplicemente.
-sono decisamente il mio campo...- appurò ghignando.
Orochimaru non continuò su quel discorso, ma introdusse un'altra condizione:
-portati dietro qualcuno! Non so... un tuo parente? Amico? Qualsiasi persona normale va bene, basta che la sua presenza sia utile a nascondere meglio la tua vera identità...-
-non ho bisogno di portarmi qualcuno dietro!- protestò irritata.
-ti conviene fare come dico, Karin...- il suo tono metteva decisamente i brividi.
Decise di accettare quella condizione.
-va bene, come vuole lei Orochimaru-sama...- concordò piatta -allora ci vediamo tra un paio di giorni per i dettagli!- concluse così la chiamata.
Appena abbassò la cornetta, ecco che sentì rientrare Naruto nella villa: scese velocemente le scale e lo raggiunse nel corridoio principale.
Naruto era l'unico che poteva portare con sé in quella Crociera: Tenten era in vacanza con il suo compagno e non sarebbe rientrata fino alla fine di metà agosto; Naruto, invece, non aveva nessun impegno incombente visto che aveva deciso di prendersi un mese di vacanza dall'azienda informatica per cui lavorava: suo padre Minato ne era il dirigente e quando Naruto si era laureato in ingegneria informatica, l'aveva preso a lavorare nella stessa azienda.
-ciao Karin!- la salutò sorridendo -perché sei così di corsa? Volevi chiedermi qualcosa?-
Naruto era appena tornato dal suo surf mattutino, effettuato nella loro spiaggia privata: quella mattina l'oceano era abbastanza mosso e Naruto aveva colto l'occasione per fare un po' di pratica. Karin sapeva quanto amasse cavalcare le onde con il surf, era il suo sport preferito e decisamente la sua passione.
Portò di nuovo gli occhi sul corpo del ragazzo: addosso aveva solamente un asciugamano stretto alla vita, i capelli biondi e sbarazzini gocciolanti e fradici, il petto scoperto e rigorosamente abbronzato, gli occhi cerulei luminosi e allegri; in mano aveva una lattina di succo d'arancia.
La stava guardando con un espressione interrogativa, in attesa che gli desse una risposta.
Naruto era un bel ragazzo, senza alcun dubbio. Loro, però, si conoscevano fin da quando erano nati e lei l'aveva sempre visto esclusivamente come un fratello: ciò non toglieva, comunque, che fosse spesso circondato da ragazze.
Tuttavia, nonostante la quantità di ragazze che mostravano interesse verso di lui, nessuna l'aveva mai colpito profondamente e le sue relazioni, qualcuna più lunga altre un po' meno, erano sempre state poco serie e la maggior parte delle ragazze non aveva un carattere ideale e conciliante con quello di suo cugino, dal suo punto di vista.
Naruto era una persona oltremodo intelligente e sveglia, accorta quando voleva, ma dall'altra aveva un lato infantile che a volte aveva la capacità di suscitare tenerezza e dolcezza in chi lo conosceva. Sebbene, oltre a questo, fosse talmente carismatico e trascinante da affascinare con il suo sorriso e le sue parole chiunque incontrasse.
Era un persona piacevole e divertente, buffa e simpatica. Secondo il suo parere aveva tutto ciò che poteva piacere ad una ragazza: era quello che si definiva un “tipo interessante”, ma non per lei che, appunto, l'aveva sempre considerato come un fratello_anche se in realtà erano cugini_.
-ti andrebbe di venire a fare una Crociera con me?- chiese alla fine -non accetto rifiuti, Uzumaki Naruto! Si tratta di lavoro e ho bisogno che qualcuno mi aiuti a coprire la mia identità...-
Naruto sbarrò gli occhi sorpreso, di certo non si aspettava un invito simile ed era rimasto scioccato.
-ma Karin!- protestò -io sto proprio bene qui...- si lamentò mettendo il broncio.
Lei lo fissò rabbiosa.
-cosa ti ho detto? Questo non è un invito, è un obbligo. Sei l'unico a cui posso chiedere: Tenten è in vacanza con il suo compagno e non ho altri “amici” ai quali chiedere...-
Per caso era scemo?
Va bene che si trattava di lavoro, ma era pur sempre una Crociera di lusso.
Alla fine, consolandosi, pensò che non gli era andata proprio male questa volta: doveva risolvere un caso, ma nello stesso tempo poteva godersi il rilassamento che solo una Crociera di lusso poteva emettere.
-e poi... mi spieghi perché ti pesa tanto? Cavolo! È una Crociera di Lusso e per di più ci vai “quasi” gratis, i soldi che dovrai spendere sono proprio pochi! Perché ti costa tanto accettare? Magari potresti conoscere anche qualcuno, no?- provò a insistere, se non accettava sarebbe finita male per lei.
Vide Naruto rifletterci attentamente, poi sorridere.
-in effetti non hai tutti i torti, cugina!- esclamò -l'idea non è male, e quando mi capiterà più un occasione simile?-
Si stava convincendo e lei non poteva che essere soddisfatta dalle sue doti persuasive.
-ok, ti accompagno!- alzò il pollice.
Non lo ringraziò.
-perfetto! Allora domani mattina presto prendiamo l'aereo e torniamo a Tokyo. Il mio capo mi deve spiegare i dettagli!- annunciò appagata.
-cosa?!?- scattò l'altro -stai scherzando? Cioè... mi stai dicendo che dovrei fare le valigie immediatamente perché domani torniamo a Tokyo?-
-esatto, idiota! Hai capito benissimo! Comunque, ormai hai accettato... non puoi tirarti più indietro...- replicò risoluta.
Naruto sbuffò e si imbronciò.
-e va bene... sembra che non abbia altra scelta...-
Karin ridacchiò.
-e dai! Vedrai che ti divertirai e quando la Crociera sarà finita mi ringrazierai per averti dato questa possibilità...- cercò di consolarlo_anche se non era mai stata brava a farlo con nessuno_. Naruto non ebbe altra scelte che annuire e seguire il consiglio di sua cugina.


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Sasuke stava facendo "zapping" con il telecomando della televisione, seduto sul comodo divino dell'appartamento che condivideva con Suigetsu.
Il suo appartamento era all'ultimo piano, più precisamente un attico, cui pagava l'affitto a metà con Suigetsu.
Il suo coinquilino non era ancora rientrato da lavoro: Suigetsu lavorava in banca ormai da un paio di anni, aveva preso il posto di suo padre che era andato in pensione.
Avevano un rapporto strano loro. Erano amici, ma non lo erano.
Suigetsu aveva nutrito fin dall'inizio una sorta di rivalità nei suoi confronti, che non era mai riuscito a spiegarsi.
Inoltre, in alcuni momenti lo trovava perfino irritante con quell'aria insolente che ostentava, accompagnata da un consueto ghigno.
Eppure, erano due caratteri che_per quanto a volte si scontravano_non erano in conflitto e si vedevano talmente poco durante il giorno_a parte la sera_che poteva sembrare che non fossero neanche coinquilini.
Entrambi lavoravano tutto il giorno, e spesso non cenavano neppure insieme: Suigetsu usciva con una ragazza quasi ogni sera, solo per semplice divertimento.
Poca fa, invece, gli aveva mandato un messaggio avvisandolo che avrebbe cenato a casa.
A Sasuke non che importasse cosa facesse o con chi, ma odiava quando lo avvertiva all'ultimo momento che ci sarebbe stato anche lui a cena.
Quel giorno, aveva dato un'occhiata alla cartella che Itachi gli aveva passato la sera prima e il programma della Crociera sembrava molto dettagliato e coerente, anche le tappe_per quanto il suo fosse lavoro_ erano belle.
Alla fine, forse, avrebbe risolto questo caso con la possibilità di godersi anche una vacanza che non aveva ancora avuto occasione di fare.
Da domani avrebbe iniziato a studiare anche i libri di archeologia.
Non si accorse di quanto tempo passò davanti alla televisione, finché non sentì Suigetsu rientrare in casa.
-ciao Sasuke...- ghignò, riversandogli un'occhiata eloquente, e lanciando le chiavi dell'appartamento sulla poltrona in pelle nera poco distante dal divano.
Sasuke lo guardò di traverso.
-prima o poi quelle chiavi faranno una brutta fine: non venirmi a cercare se dovessi rimanere chiuso fuori a notte fonda. Per me puoi tranquillamente dormire sul pianerottolo...- rispose con indifferenza.
-tranquillo, tranquillo... non capiterà!- ribatté frettoloso.
Poi i suoi occhi celesti catturarono una cartellina rossa posta sopra al basso tavolino al centro, tra la TV e il divano, scrutandola incuriosito.
-hai un nuovo caso da risolvere?- domandò indovinando.
Sasuke non si aspettava che, attraverso una semplice occhiata, riuscisse a dedurre che aveva un nuovo incarico.
-non sono affari che ti riguardano.- sbottò irritato -sappi solo che fra meno di una settimana parto per una Crociera di 25 giorni! Dovrai arrangiarti da solo!- concluse.
-cosa cosa cosa?! Seriamente?!- esclamò scioccato.
-quando mai non sono serio?- ripeté annoiato, Sasuke.
-mi imbuco! È deciso! Ma stiamo scherzando?- rifletté ad alta voce -non posso perdermi un'occasione simile! Deduco che questa Crociera sia in programma perché hai degli affari da risolvere là sopra. Sappi che non mi interessa entrarci, ma chiedi a tuo fratello se mi può infiltrare in qualche modo anche a me...-
Era speranzoso, però nello stesso tempo le sue richieste erano state effettuate con un tono che non avrebbe accettato risposte negative.
Ma figurati se lui si faceva convincere da “quell'imbecille” del suo coinquilino, non l'avrebbe mai portato con sé ad intralciare il suo lavoro di Detective.
-è categoricamente impossibile!- fu la risposta immediata e rabbiosa che gli rifilò.
Suigetsu si aprì in un sorriso sghembo e a tratti malefico:
-pensaci un po', Sasuke...- cominciò cercando di essere il più convincente possibile -portandomi con te e usando la “scusante” che siamo due amici in vacanza, potrebbe aiutarti a nascondere la tua vera identità e il motivo per cui ti troverai lì. Non te l'ha consigliato il tuo amato fratellone?-
Si stava facendo troppo sarcastico e invadente per i suoi gusti, a momenti sarebbe scoppiato e l'avrebbe riempito di cazzotti.
-non ci posso credere...- continuò con sempre più ironia -scommetti che se glielo propongo accetterebbe di buongrado il mio deduttivo suggerimento?- ridacchiò soddisfatto.
Sasuke cercò di mantenere la calma mentre il nervosismo cercava di prendere il sopravvento.
Però, da una parte, l'idea di Suigetsu non era così rifiutabile: poteva davvero essere un modo in più per nascondere la sua identità.
Tra le riflessioni, anche la rabbia si assopì leggermente.
Forse doveva chiedere a suo fratello?
Odiava chiedere consigli a qualcuno perché preferiva fare di testa sua nell'ambito delle sue indagini, ma dopotutto non era proprio una cattiva proposta quella del suo coinquilino.
Più tranquillo, alzò le iridi profonde e color inchiostro verso Suigetsu:
-dopotutto non hai avuto una cattiva idea...- gli costò molto caro cedere e complimentarsi con lui, ma c'era in gioco il successo del suo lavoro e non poteva correre alcun rischio, più protezioni aveva meglio era.
-domani sentirò mio fratello cosa ne pensa della tua idea, e mi farò dire se riuscirà a trovare una soluzione per farti venire...- decise -tuttavia...- lo guardò con espressione cupa e minacciosa -...non dovrai assolutamente intralciare le mie indagini e metterti in mezzo per nessuna ragione, sono stato chiaro Suigetsu?-
Il suo coinquilino, a quel tono, rabbrividì e sbiancò per i brividi che aveva avvertito e la velata minaccia che si nascondeva sotto quelle parole chiare e gelide.
Sasuke riconosceva che, quando voleva, sapeva inquietare a dovere i suoi interlocutori: ghignò compiaciuto dall'effetto sortito.
-perfetto, allora aspetto che tu mi faccia sapere!- esultò, quando si fu rilassato -non mi deludere, mi raccomando!- aggiunse. facendogli un occhiolino.
Sasuke non rispose e tornò a fare zapping con il telecomando.
Suigetsu, invece, si infilò in bagno per farsi una doccia.


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I giorni prima della partenza erano passati velocemente e ora Karin e Naruto erano finalmente atterrati all'aeroporto di Santos Dumont, dopo un viaggio di parecchie ore.
Il fuso orario li aveva un po' scossi, dato che la differenza di ore era di dodici e dovevano farci un po' l'abitudine.
Karin si guardò intorno: l'aeroporto era popolato da gente di ogni cultura e colore, un rumore frenico di passi e chiacchiericci continui lo investiva, la voce metallica degli annunci degli atterraggi e dei decolli arrivava alle sue orecchie e si impegnava a tenerla vigile e attenta a evitare che un'eventuale stanchezza prendesse il sopravvento.
A Santos era caldo, talmente tanto che anche solo con la canottiera sbracciata e leggera e gli shorts estremamente corti e aderenti che indossava, gocciolava per il sudore: le sembrava di sentirsi sciogliere lentamente per via dell'immenso calore.
Meno male che sarebbero saliti sulla “Celebrity Eclipse”_il nome della compagnia e della stessa crociera_ solo il giorno dopo.
Aveva un irresistibile bisogno di schiantarsi sul letto visto che era sera inoltrata.
-tutto bene, Karin?- chiese suo cugino Naruto, vedendola stremata.
-per niente!- sputò -sono cotta e ho bisogno di un letto!-
Naruto scoppiò a ridere.
-in effetti hai delle occhiaie pazzesche!- notò divertito.
Karin gli lanciò un'occhiataccia.
-pensi di essere ridotto meglio di me?- ribatté offesa -ti sei guardato allo specchio sceso dall'aereo?-
-no, ho preferito non farlo...- si mise una mano dietro la nuca.
Lei sospirò stancamente.
Come faceva ad essere sempre così pieno di energie?
Era incredibile: potevi fargli passare una settimana intera in discoteca senza mai prendersi una pausa dal ballo e lui sarebbe comunque stato in forma.
Lo invidiava davvero, certe volte.

Quando arrivarono nell'Hotel che gli avrebbe ospitati per quella notte, Karin si schiantò sul letto senza alcuna finezza.
Lanciò un'occhiata alla sua valigia riposta in un punto strategico per non intralciare i suoi passi e i suoi occhi vagarono sulla cartellina che Orochimaru gli aveva passato qualche giorno fa. Si alzò stancamente dal materasso e tirò la cerniera della valigia dove accuratamente conservava la cartella con il programma della Crociera.
Decise di rileggerla, per prepararsi al meglio a quello che l'avrebbe aspettata:

Compagnia e nome della Crociera: Celebrity Eclipse
Imbarco: Sabato 22 luglio, 9.00 di mattina, dal porto di “Porto de Santos”
Giorni: 25 giorni
Tappe: Rio de Janeiro (Brasile), Recife (Brasile), St.Cruz de Tenerife (Isole Canarie), Malaga (Spagna), La Valletta (Malta), Corfù (Grecia), Mykonos (Grecia), Venezia (Italia), Bari (Italia).
Camera “cuore”: camera doppia con vista mare
Prezzo della Crociera: 2.5342 yen* a testa
Sbarco: Bari, Mercoledì 16 agosto.

Orochimaru aveva incluso nel programma anche il prezzo che riguardava Naruto.
Non c'erano problemi, però, perché avrebbe garantito per entrambi l'agenzia "Hebi".
Rilesse più volte i fogli, ma appena avvertì le palpebre chiudersi per la stanchezza rinfilò tutto dentro alla cartella e l'appoggiò sul comodino affianco al suo letto.
Naruto si trovava nella camera accanto alla sua.
La mattina dopo sarebbero andati a fare colazione alle 7.30 e poi avrebbero lasciato la camera per raggiungere il porto di Santos; dovevano trovarsi davanti alla Crociera almeno un'ora e mezzo prima dell'imbarco per il controllo dei documenti e di tutto il resto delle pratiche del viaggio, altrimenti non sarebbero saliti in tempo.




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*all'incirca € 1.854,00: ho fatto il cambio valuta tramite internet!

Altre precisazioni:
-L'itineraio scelto, con le tappe anche, sono frutto di alcune ricerche che ho effettuato su internet su i viaggi in Crociera: per non cadere nel ridicolo, visto che di geogragia non me ne intendo tanto, dovevo un po' informarmi sui giri possibili, altrimenti non sarebbe tornato. Questo anche perché non sono mai stata in Crociera! xD
-Stesso discorso il nome della compagnia "Celebrity Eclipse", che sembra esista davvero! xD
-vale lo stesso anche per il nome dell'Aeroporto e il porto di Santos: dovrebbero esistere veramente!
-stesso dicasi per quanto riguarda il fuso orario tra il Giappone e il Brasile.
Diciamo che ho fatto diverse ricerche per far risultare coerente la storia, senza scendere nella troppa fantasia! spero veramente che siate rimasti deluse da queste rivelazioni...
ç___ç


Bene... ora ho detto tutto, credo! xD quindi...
Allora... cosa ne pensate di questo primo capitolo?
So che per ora ho dato spazio solo a Sasuke e Karin, ma vi prometto che nei prossimi capitoli vi presenterò meglio anche il resto dei personaggi! Naruto e Sakura soprattutto!
Sarà dura gestire tutto alla perfezione, perché i personaggi scelti_anche se magari non hanno proprio un ruolo principale_sono davvero tanti. E poi, come ho detto, il tema scelto è molto complicato! ç___ç
Però, nonostante sapessi tutto questo, ho deciso comunque di buttarmi in quest'impresa.
Inoltre, prima che possiate chiedermelo volevo fare alcune precisazioni.
Vi chiedo di non farvi problemi a dirmi cosa non va, secondo voi, e anche cosa non vi piace. E, spero, anche quello che vi piace dell'inizio di questa storia! ;D


  
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