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Autore: Plin    09/06/2008    1 recensioni
Piccola introduzione per una storia tutta da costruire,che spero avrà un seguito che vi intrigherà. Due,diversi all'apparenza, uniti da qualcosa d forte,basterà ciò?
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Eppure gli altri non capiscono come per me sia tutto cambiato

 

Eppure gli altri non capiscono come per me sia tutto cambiato. Da quel giorno. Adesso ridiamo,scherziamo insieme. Tutto più colorato,tutto più allegro quando sono accanto a te.

Oggi mi va di farti una sorpresa. Stamattina a scuola non abbiamo avuto molto tempo per stare da soli. Sono le 16.00 e non ho voglia di studiare per l’interrogazione di greco, tanto già so che la Giannetti mi metterà il solito 6 stentato. Tanto vale venire da te.

Mi vesto, prendo le chiavi di casa e quelle del motorino con attaccata la “F” che mi hai regalato tu. Esco chiudendo piano la porta cosi che mamma non senta nulla. Ma tanto anche se sentisse qualcosa sarebbe troppo presa dai suoi libri per chiedersi dove va sua figlia diciasettene quasi ogni pomeriggio da un paio d mesi. Ma in fondo meglio cosi, meno domande fa più sto in pace io. Scendo in garage, esco il mio scarabeo 50 nero, metto le chiavi e parto. Attraverso il cortile, mi immetto nel corso principale.

Non ho impiegato tanto tempo ad imparare le strade che ci dividono. Non dopo quella sera. Magica. Che ci ha uniti,spero per sempre. Ok, non voglio fare la bambina, che crede nelle favole stile “vissero per sempre felici e contenti” , ma non immagino un mio futuro senza te. Non immagino giorni senza Noi. Arrivo sotto casa tua. Citofono. Aspetto un pò. Dove sei? “si?chi è?”. Eccoti! “sono io amore,sopresa!apri?” silenzio. Passano un paio di secondi.mi avvicno al citofono nel caso non avesse sentito. “amore?!ci sei?!” “ehmm..no no..guardi.. ha sbagliato casa,qua non abita il signor Testa. Provi nel palazzo accanto.” Confusa mi avvicino ancora di più, praticamente incollo le labbra al citofono. “amore?!ma che stai dicendo?!sono io,Stefy!” Chiuso. Non risponde più. Ma che succede?! Chi c’è con lui?! Perchè questa storia?! Me ne vado. Non mi piace che mi tratti cosi. Per nulla.

Vado al parco. Faccio una passeggiata. Mando un messaggio a Carlotta. risposta immediata .Esco, tolgo il lucchetto al motorino. Per fortuna Carlotta non è lontana da qua. Conosco questa strada meglio di quella per casa mia. Quante volte l’ho percosa. Arrivo, suono, senza neanche chiedere sblocca il cancelletto. Mi apre la porta Francesco, con la sua solita aria annoiata di quindicenne in crisi esistenziale. Mi faccio strada, in fondo c’è molto di me tra questi corridoi. Apro la porta della camera di Carlotta, la trovo sdraiata sul letto a guardare la solita puntata di h2O, mi chiedo come faccia a subirsi tali scemenze,ma vabbè! Si gira, mi guarda. “hai una faccia Stè,che ti è successo?!vuoto totale di greco?” eh si. Si vede che siamo amiche da una vita. Mi legge nel pensiero. “ma che!chi ci pensa al greco,figurati!è lui..cavolo a volte non lo sopporto,lui e i suoi mille misteri!” “ma dai sù,calma,cos’è successo?racconta invece di lamentarti, che magari ti aiuto a risolvere il mistero.” Mi butto sul letto accanto a lei e comincio. “sono andata a casa sua per fargli una sorpresa,suono e invece di aprirmi,comincia a balbettare qualcosa su un presunto signor Testa dell’altro palazzo. Come se ci fosse qualcuno con lui e non potesse fare il mio nome. Argh..che nervoso!” “mmm..mi sa che questo mistero non è difficile da risolvere. Oggi nell’ora del topo ero fuori a gironzolare cercando qualcuno da cui scroccare una sigaretta, e mentre passavo davanti alla segreteria l’ho sentito parlare con la Flocchini, sai quella bionda, giovane, che insegna letterature straniere nella E?” mi giro infastidita,ascoltandola incuriosità da questo riferimento. “si si ho presente,e quindi?cosa dicevano?” “mi è sembrato di sentir dire a lei .Quindi, potrebbe essere questa la soluzione del mistero. C’era lei a casa sua e non credeva fosse il caso di farti salire” “cosa?!?!ma non mi ha detto nulla!!!” No. Non è giusto. Perchè non ha detto nulla? Perchè l’ha invitata? Non poteva fare da solo come tutti? Voglio una spiegazione. Subito. “vabbè dai se lo sarà scordato, non ti complessare come al tuo solito!” cerca come sempre di giustificare gli altri facendomi passare il nervosismo. “sarà..lo stesso non è stato carino,per niente!e appena mi cerca mi dovrà dare qualche spiegazione!”

E cosi abbiamo chiuso la discussione. Ci siamo concentrate sui telefilm pomeridiani di Italia Uno. Ignorando l’imminente interrogazione di greco.

  
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