EPILOGO

 Una normale serata in familgia

Pov. Damon
 
E’ trascorso un mese da quando ho scoperto di avere una figlia. Un mese da quando ho rivisto Prue  e ho conosciuto  Melinda nostra figlia. Da allora non faccio altro che pensare,   alla nonna di prue se non mi avrebbe cacciato in quel modo, forse la mia Prue sarebbe ancora viva.
Da un mese a questa  parte Melinda vive qui con noi, al pensionato, suo nonno Victor  è in viaggio per affari: il suo lavoro lo terrà lontano per altri quindici giorni, e visto che Melinda ha chiesto di stare qui anziché  tornare a S. Francisco: in comune  accordo con le sue zie ovvero con le mie cognate, si è deciso  finché Victor non torna lei  resta al pensionato con noi! In un mese ho imparato a conoscerla, è incredibile quanto assomiglia a sua madre. Ha un carattere forte, ed ha poteri straordinari. Per quanto riguarda il suo carattere, mi duole ammetterlo ma Alaric Bonnie e mio fratello Stefan hanno ragione al riguardo. E’ testarda, presuntuosa, sarcastica impulsiva, l’ultima parola deve essere sempre la sua, altrimenti si salvi chi può! In questo devo ammetterlo: ha preso da me. Per non parlare poi del suo lato vampiresco: per ciò che è devo ringraziare Penelope, quella strega è stata davvero abile devo ammetterlo; ha tolto a mia figlia la sete di sangue e la sua forza vampiresca mentre Prue la portava ancora in grembo. Grazie a quella pozione: Melinda non è mai stata assetata di sangue, e mai lo sarà. Ma è sempre stata forte e agile, ha sempre posseduto l’udito fine di noi vampiri e so che da un paio d’anni a questa parte ai suoi poteri da strega si è aggiunto il potere di soggiogare.  Adesso sono al pensionato con Melinda giochiamo a carte, anzi in realtà discutiamo, il motivo? Semplice:
“hai barato!” le dico io
“non è affatto vero!” ribatte lei con un sorriso che afferma il contrario
“Damon, che ti importa?” interviene ad un tratto   Ric esausto dai nostri continui battibecchi
“importa eccome!” dico io, e continuo in direzione di mia figlia:
“cosa direbbe tua nonna, se ti vedesse barare?”
“”casa direbbe nonna Penny, se ti sentisse parlare male di me?” chiede di rimando lei.
Impertinente! Fortuna per me che arriva Stefan seguito da Elena.

Pov Stefan

Con Elena siamo appena arrivati al viale del pensionato. Non appena fermo l’auto davanti casa si sentono le voci di Damon, e Melinda che discutono. Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa esasperato dico:
“quei due non cambieranno mai!”
“di chi parli?” chiede Elena con un sopracciglio inarcato
“Melinda e Damon, discutono!”dico
“di nuovo?” chiede lei. Annuisco, e scendo dall’auto insieme a  Elena  raggiungiamo il portico, apriamo la porta e andiamo in soggiorno dove troviamo: Alaric seduto su una poltrona esausto,  mentre mio fratello e mia nipote parlano o meglio urlano. Non appena  Alaric mi vede entrare  esclama:
“Finalmente, sei qui! Fanno così da più  dieci minuti!”
“che succede?” chiedo a Damon.
“ dice che ho barato!” rivela subito Melinda in tono offeso, mentre mi viene incontro. 
“ Mi da del bugiardo!” esclama contemporaneamente Damon.
Ah, è questo! Per un attimo ho creduto chissà che!
“per forza…. io non ho barato!” dice di nuovo Melinda
“si, invece! Alaric, dillo che ha barato…” ma, Ric si limita solo ad alzare le mani in segno di arresa, esasperato e poi esclama
“e’ tardi vado a casa, buona notte a tutti!” se ne è lavato le mani, beato lui.
“grazie tante Ric, sei proprio un amico!”esclama Damon
“evidentemente, si è accorto che menti!” interviene Melinda con un ghigno alla Damon..
“senti un po’ ragazzina!” inizia mio fratello spazientito, mentre punta il suo sguardo e allo stesso tempo punta un dito contro mia nipote:
“senti un po’: sono più grande di te! Ho cento quaranta cinque anni è so…”ma mio fratello, non riesce a terminare la frase, perché Melinda con un sorriso impertinente lo interrompe:
“e potresti passare per il mio bis bis bis bis nonno anziché per mio padre!” a quel punto Damon, scatta in avanti fa per  afferrarla, ma Melinda è più veloce di lui: si rifugia dietro a me,  poi dietro Alaric  e infine  dietro a una Elena incredula. Nel frattempo Ric sorride  e sussurra:
“hai trovato qualcuno che sa tenere testa al tuo sarcasmo!”
“già!” dico e continuo:
“chissà da chi ha preso!” poi infine decido di intervenire, anche perché hanno messo in mezzo Elena.
“Damon?”
“che vuoi?” dice lui e continua:
“non vedi che sono impegnato?”
“tanto non mi prendi!” gli fa notare Melinda canticchiando
“certo, finché ti nascondi dietro a Elena è sicuro che non ti prendo… perché non esci da li dietro?” le chiede Damon con un sorriso di sfida indirizzato alla figlia.
“non ci penso proprio!” dice lei in tono ovvio, mentre incrocia le braccia al petto
Melinda sa che finché Elena sta in mezzo ai due è al sicuro da Damon. Ma infine è Elena stessa che interviene in tono autoritario:
“ok, adesso basta!” e riprende
“Damon, allontanati!”  lui inarca un sopracciglio, e fissa Elena incredulo, ma non si muove
“adesso!” continua Elena, riluttante Damon fa come gli viene chiesto. Nel frattempo Elena mette un braccio intorno alla vita di Melinda, e la guida in cucina. Ma figuriamoci se mio fratello lascia correre… evidentemente Melinda crede che è finita li, ma la mia bella nipote  si sbaglia. Di fatti Damon silenziosamente le va dietro  afferra Melinda, la ragazza non si aspetta una mossa simile da parte del padre intanto quest’ultimo se la carica in spalla Elena fa per protestare ma Damon la zittisce così:
“non metterti in mezzo cognata, o c’è ne anche per te!” Nel frattempo Melinda si dimena e urla di essere messa giù.
“niente affatto! Sei un impertinente, adesso vediamo fino a che punto assomigli a tua madre!” Elena e Ric mi fissano per quanto riguardo me seguo mio fratello in soggiorno.

Pov Melinda

Papà mi ha preso alla sprovvista. Non è giusto, non l’ho nemmeno sentito arrivare. Mi ha preso di peso e mi ha caricato in spalle, come un sacco di patate. provo a dimenarmi ma papà mi tiene stretta mi molla solo in soggiorno sul divano imbraccio a lui. Mi blocca i polsi col una mano e poi dichiara:
“vediamo se altre al potere di tua madre e a quel simpatico neo sulla guancia sinistra hai anche ereditato un'altra cosa….”fa una piccola pausa e poi riprende con un sorriso:
“sai mi ricordo che tua madre soffriva il solletico proprio qui…” esclama mentre  con la mano libera mi solletica da per tutto. Io inizio a ridere
“basta, basta….”
“ah, vedi che lo soffri il solletico?” mi chiede
“Zio Stefan..:” chiamo il suo aiuto. Papà mi da un attimo di tragua solo perché interviene zio Stefan
“no, prima deve chiedere scusa!” dice papà e continua in mia direzione:
“chiedi scusa per quello che hai detto poco fa!” mi consiglia lui mentre riprende a solleticarmi  ovunque. Il punto è che non riesco a formulare una frase soprattutto se lui continua a solleticarmi ovunque.

Pov. Elena

Sono al pensionato Salvatore sono appena rientrata con Stefan e  come accade da un mese a questa parte ho assisto ad una discussione fra Damon e Melinda. E’ incredibile come quei due si assomigliano sia dall’aspetto fisico che dal carattere. Damon è un caso disperato e Melinda non è da meno, l’argomento delle loro discussioni da mio punto di vista sono assurde.
Fra Damon e Melinda è difficile capire chi  è l’adulto e chi no. Entrambi sono  polemici e terribilmente egocentrici. Nessuno dei due ammette quando sbaglia, o meno come adesso quando siamo rientrati con Stefan padre e figlia discutevano per cosa poi? Secondo, Damon la figlia ha barato mentre giocavano a carte, Melinda ovviamente ha negato tutto fin qui tutto normale perché discussioni del genere ci sono sempre ormai è una tradizione specialmente da quando  Melinda vive al pensionato. Ma non ho mai immaginato di assistere a una scena simile, Damon che gioca e scherza con qualcuno poi…
Sono davvero sorpresa mi sa che in questa stanza, e in questo momento tutti sono sorpresi nel vedere Damon che  gioca con la figlia in questo modo. Adesso siamo tutti in soggiorno: Damon sul divano con la figlia sulle ginocchia quest’ultima ride, mentre mio cognato le fa il solletico, Stefan è accanto ai due che tenta in vari modi di far smettere il fratello altrimenti la povera Melinda dubito che potrà chiedergli scusa per il suo comportamento poco rispettoso io sono appoggiata allo stipite della porta del soggiorno sorrido nel vedere quella scena. Raggiungo il mio ragazzo al centro della sala, lui mi passa un braccio attorno alla vita e mi stringe a se  mentre Alaric… bè quando mi volto in sua direzione  vedo solo la porta dell’entrata chiudersi evidentemente si è sentito di troppo, ed è andato via. Dopo un po’ Damon smette di solleticare la figlia, aspetta che quest’ultima si calma e poi gli chiede di nuovo:
“chiedi scusa per quello hai detto poco fa”
lei di nuovo assume un aria di sfida, ma un movimento della mano Damon  in sua direzione, fa cambiare immediatamente idea a Melinda, a quanto pare come me ha capito che se non  chiede scusa a Damon vi è il rischio che la mano del padre possa tornare all’attacco! Così in tono offeso e stanco, ma sempre sarcastico esclama:
“scusa! Soddisfatto?”
“più che soddisfatto!” annuncia mentre  sorride alla figlia.
 
scuoto la testa mi sa che  con il carattere ribelle di Melinda e quello impulsivo e testardo di Damon assisteremo molto spesso a scene del genere.
 
 
Questo è l’ultimo capitolo, spero che vi piaccia!
Ringrazio a chi ha recensito, chi ha messo la ff fra le ricordate, chi fra le seguite e chi fra le preferite e chi ha solo letto!
 Spero che l’epilogo possa piacervi, a presto
Melody Potter!