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Autore: Manu_Hikari    26/11/2004    1 recensioni
Kai, passeggiando sulla spiaggia, ripensa ad una persona molto speciale che gli ha insegnato la cosa più bella...l'amore in tutte le sue sfumature...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Blue Eyes

By Manu_Hikari

 

 

 

Ciao a tutti, eccomi ritornata con una nuova ficcina dedicata al mio ciccino Kai. Sinceramente non ho ancora le idee molto chiare ma penso che sarà un po’ triste.

Volevo chiedere perdono fin da ora  per qualche eventuale errore riguardo alle indicazioni di tempo, spazio e alcune situazioni perché, anche se mi piace, non seguo assiduamente il cartone di Bayblade, così a volte mi “perdo”. Non vogliatemene.

Inoltre i personaggi di Bayblade non  sono miei ma di Takao Aoki (Facciamo tutti un doveroso inchino per ringraziare KaiDranzer che mi ha passato l’info)  l’unico personaggio di mia invenzione è Yukiko.

 

Vi auguro dunque una buona lettura e vi prego, vi prego, commentate, anche se solo per criticarmi…please!

 

 

       

CHAPTER 6:  If I said I love her.

 

 

 

 

 

 

 

Kai sedeva a tavola con Takao, da poco avevano finito di pranzare e non aveva smesso nemmeno per un attimo di pensare quanto grande fosse il cuore del suo amico. Takao faceva tutto questo solo per dimostrargli il suo affetto. Per tutto il tempo avevano parlato del più e del meno e, visto che in fin dei conti non avevano molto di cui parlare, alla fine, mentre salivano le scale che dalla cucina portavano alla stanza di Takao, riaffiorò l’argomento “regalo a Hilary”.

«Pensi che le piacerà? » Chiese Kai.

«Si, ne sono sicuro. Hilary adora queste cose sdolcinate (O frocette, come direbbe un mio amico)…un po’ come tutte le ragazze, no? » Rispose Takao.

«Bè…» Balbettò Kai. «Non saprei…non sono molto pratico dell’argomento…»

«Cosa?! » Esclamò Takao shockato entrando nella sua stanza. «Vorresti dirmi che in diciotto anni non hai mai avuto una ragazza? »

Kai scosse la testa e si guardò intorno; com’era diversa quella stanza dalla sua! Il letto era vicino alla finestra e sui muri c’erano un sacco di poster riguardanti il bay blade e delle mensole, una della quali riservata unicamente a Dragoon. Sia sul comodino che sulla scrivania c’erano delle foto, alcune ritraevano Takao da solo, altre insieme a Hilary. Oltre alle foto, sulla scrivania facevano bella mostra di se un computer e un mucchio di libri…il tutto avvolto in un discreto disordine. Ma si vedeva che era una stanza vissuta, che rispecchiava la personalità di colui che la abitava.

In effetti con la sua non c’era paragone; quando aveva chiesto a suo padre di andare a vivere in un piccolo appartamento per conto proprio, l’uomo aveva accettato ma solo alla condizione di arredarla lui stesso…a Kai non piaceva casa sua solo per questo.

«Non ho mai incontrato nessuna che mi interessasse davvero... » Confermò il russo.

«Non so perché ma ho sempre pensato che tu fossi un latin lover…» Aggiunse Takao ridendo della sua ingenuità. «E ora? Non c’è proprio nessuna che potrebbe farti innamorare? »

«Vedi, in realtà non so nemmeno cosa significhi, essere innamorati…» Disse Kai arrossendo mentre fissava una foto di Takao e Hilary che sorridevano felici.

«Non puoi stare senza di lei. » Disse Takao. Kai si voltò sorpreso dalle parole del suo amico, ma allo stesso tempo curioso di sapere cosa fosse il tanto decantato amore. « Se non la vedi ti senti un vuoto dentro e puoi anche cercare di dimenticarla, se vuoi, ma basta un accenno, una piccola, insignificante allusione e ti ritrovi a pensare a lei più di prima, e il baratro nel tuo cuore è incredibilmente più profondo… ma basta incontrarla per sentirti di nuovo bene con te stesso, il cuore ti fa ancora male, certo, ma solo perché è pieno di gioia…(Non so voi ma sentir dire ste cose da Takao…a me farebbe impressione, no?) »

Kai fissava incredulo l’altro ragazzo. Non era possibile, certo, ma credeva di provare qualcosa di vagamente simile nei confronti di Yukiko. Quando lei non c’era sentiva il cuore stringersi nel petto a causa del forte desiderio di vederla.

«Che hai, Kai? » Chiese all’improvviso Takao distraendolo dai suoi pensieri.

«No…niente…è solo che…» Quanto avrebbe voluto confidarsi con lui! Ma non sapeva come fare, non l’aveva mai fatto.

«Forse ti sei reso conto di provare questi sentimenti per qualcuno? »

Kai lo guardò arrossendo, poi annuì.

Takao gli sorrise; capiva benissimo il suo imbarazzo. «Sono sicuro che dev’essere davvero una ragazza splendida. » Aggiunse.

«Lo è. » Confermò Kai. Al pensiero del sorriso di Yukiko il suo sguardo si addolcì.

«Sa di piacerti? »

«Non lo so. Penso di no…mi guardo bene dal dirglielo! » Esclamò il russo trovando impensabile dichiararsi ad una ragazza.

Takao rise. «Si…adesso dici così, ma vedrai che, se ti piace davvero, non ti tirerai indietro quando capiterà l’occasione…» disse.

«Tu credi? » obbiettò Kai perplesso.

«Con Hilary è andata così. » Rispose Takao. «Quando mi sono reso conto che mi piaceva, non avevo la benché minima intenzione di rivelarle i miei sentimenti, ma poi è bastato uno sguardo e…eccomi qua. » Concluse indicando una foto di lui e Hilary. «Spero che sarai fortunato come lo sono stato io. »

«Grazie. »

 

Quando Kai uscì dalla casa di Takao era ormai pomeriggio inoltrato, presto sarebbe tramontato il sole. Per Kai quello era stato senza dubbio una giornata particolare; aveva rafforzato la sua amicizia con Takao, il quale lo aveva aiutato a fare chiarezza nei suoi sentimenti e poi lo aveva addirittura invitato alla festa per il compleanno di Hilary che si sarebbe tenuta da lì a due giorni e, se la incontrava, poteva invitare anche la ragazza che gli piaceva. Strabiliante davvero…

D’un tratto Kai si rese conto che, senza che lui se ne accorgesse, i suoi piedi lo avevano portato sulla strada del mare. Decise di continuare per quella strada, tanto casa sua non era molto lontana da lì…e poi era in spiaggia che aveva incontrato Yukiko per la prima volta …chissà, magari…

Con questo pensiero affrettò il passo e, sicuro, si diresse verso la spiaggia.

Ma, ecco, vide venire verso di se uno strano ragazzo. Era alto, vestito completamente di nero, moro ma con gli occhi di ghiaccio…privi di pupille. Lo guardava fisso. Kai rabbrividì al suo sguardo freddo.

Questo tale si fermò di fronte a Kai. «Tu sei Kai Hiwatari? » Gli chiese.

Kai rimase impietrito. Chi era quel ragazzo? E perché conosceva il suo nome?...

Sentì un nodo stringergli la gola e deglutì più volte a vuoto.

«Ti ho chiesto se tu sei Kai Hiwatari…» Ripetè lo sconosciuto. Kai annuì…non sapeva perché, ma si sentì paralizzato e non riuscì a fare altro.

«Bene. » Affermò l’altro con un ghigno. «Può fare quello che vuole, non sarà per nulla semplice…È una brutta rogna…» Disse fra se passando oltre e allontanandosi alle spalle di Kai. Il ragazzo si voltò, avrebbe voluto chiedere allo sconosciuto chi fosse, che cosa volesse da lui…e cosa significasse  quella frase ma…di quel ragazzo non c’era più traccia. Kai scosse la testa. Un’allucinazione? No, impossibile…aveva ancora i brividi, era troppo reale. Quella mattina aveva avuto quella visione tremende che gli procurava tristezza e angoscia, e ora quell’incontro strano, quanto inaspettato. Si accorse di essere sudato e di stare tremando.

«Kai? Tutto bene? »  Il cuore del ragazzo mancò un battito quando riconobbe la voce di chi l’aveva chiamato. Si voltò lentamente e le sue gambe cominciarono a tremare quando i suoi occhi si specchiarono in quell’oceano profondo.

«Yukiko! » Mormorò.

«Tutto bene? Mi sembri pallido…» Ripetè la ragazzina.

«S-si, tutto bene…solo…solo un capogiro…non preoccuparti. »

«Sei sicuro? » Chiese ancora Yukiko guardando Kai con sguardo preoccupato. «Non è che ti è successo qualcosa? »

«Ti ho detto che va tutto bene! » Ripetè a sua volta Kai accarezzando una guancia della ragazza. Trovò che era veramente morbida e liscia, come se stesse accarezzando una pesca. «Perciò adesso togliti quest’espressione corrucciata, che non ti si addice…» Yukiko sorrise, e il suo volto ritrovò la luce che poco prima lo aveva lasciato. «Ecco…così sei molto più carina…» Aggiunse Kai. Sentiva che le sue guancie erano in fiamme ma non gli importava, era così bello esprimere ciò che pensava, senza pensare al suo orgoglio.

«Ah...s-senti, ti andrebbe di stare un po’ insieme...di passeggiare sulla spiaggia…cioè…» Propose Yukiko mentre anche le sue guance si imporporavano.

Kai annuì con entusiasmo.

Entrambi scesero le scale che portavano alla passerella e, percorsa questa, presero a passeggiare lungo la spiaggia, poco distanti dal bagnasciuga.

«È tanto che non ci vediamo. » Osservo Kai dopo qualche minuto di silenzio. «Che hai fatto in tutti questi giorni? »

«Niente è che…ho avuto dei…ehm…problemi. Niente di grave, ora è tutto risolto…e tu? Che mi dici? Tutto ok? » Yukiko sembrava voler cambiare discorso.

«Si…abbastanza bene…mi sono successe un sacco di cose in questo periodo. »

«Parlami di Ukichan…sta bene anche lei, vero? »

«Si…è cresciuta un po’ e si è fatta davvero molto bella! »

«Oh, che stupidina! Mi sono completamente scordata di chiederti come va con i tuoi amici! » Esclamò la ragazza. «Hai detto che sono successe un sacco di cose, ti riferivi a loro? »

«Si » Rispose Kai annuendo. «In questo mese ci siamo incontrati un sacco di volte, e il mio rapporto con loro sembra diventare sempre più solido…ed è tutto merito tuo. »

«Cosa? E perché? » Chiese Yukiko divertita e incuriosita.

«Vedi, se non fosse stato per te, per le cose che mi hai detto, non avrei mai avuto il coraggio di fare certe cose, o di comportarmi in  un determinato modo. »

«Perché non me ne parli, Kai. »

Il ragazzo annuì e prese a raccontare alcuni episodi relativi ai suoi incontri con i Blade Breackers, compreso quello della mattina appena trascorsa. Yukiko si fece un sacco di risate.

«Davvero avete girato tutta la città per cercare un regalo per Hilary? » Chiese la ragazzina.

«Già, non sapevamo che fare, per fortuna che ha trovato quell’orsacchiotto, se no…povero Takao!» Anche Kai prese a ridere. Il suo cuore era pieno di gioia, stare con Yukiko gli faceva sempre questo effetto, stentava a riconoscersi…forse era vero che Yukiko gli piaceva, ma se anche quello che aveva detto Takao fosse stato vero, se l’occasione per dichiararsi sarebbe arrivata…lui avrebbe saputo cosa dire? No, certo…ma lui desiderava trascorrere ancora pomeriggi come quello, insieme a colei che era riuscita a sollevargli il morale e ad aggiustare una giornata iniziata male…tanti altri.

 Improvvisamente, mentre era assorto nei suoi pensieri, si accorse che Yukiko si era fermata e guardava incantata l’orizzonte.

«È bellissimo, vero? » Osservò lei quando Kai le si avvicinò. Il ragazzo annuì; il cielo aveva una meravigliosa sfumatura tra il rosso e l’arancione e, specchiandosi nell’acqua, le dava lo stesso colore. Un tramonto da togliere il fiato.

«Ahi! » Yukiko gridò portandosi le mani al viso.

«Che c’è ? » Chiese Kai allarmato.

«Non so, qualcosa nell’occhio…»

«Fa vedere,» Disse Kai alzando il viso di Yukiko con una mano e scostandole i capelli con l’altra. «Dev’essere solo un po’ di sa…» Le parole gli morirono in gola. Non aveva mai pensato che avrebbe potuto guardare i suoi occhi da così vicino…erano così profondi, quasi magnetici. Restò specchiarsi in quell’oceano per alcuni secondi ma a lui sembrarono ore interminabili, era così bella… Sentì che le guance si infiammavano e il suo cuore aveva cominciato a battere più forte…non gli era mai successo.

«Cosa ci succede, Kai? » Chiese Yukiko in un sussurro sfiorando la mano del ragazzo. Probabilmente anche lei provava quello smarrimento, quel calore, quel dolore al cuore così piacevoli…ma così insoliti… sconosciuti, in un certo senso.

«Non lo so, Yukiko. » Rispose prendendo le mani piccole e delicate della ragazza fra le sue, grandi e forti. «Non lo so proprio…» Ripetè incrociando le sue dita con quelle di Yukiko. «Io ne ho solo sentito parlare…non ho mai provato queste sensazioni…» Riprese guardandola di nuovo negli occhi. Allontanarsene era impossibile…si sentiva come un uomo smarrito nel deserto e, sinceramente, preferiva perdersi in quel grande oceano.

«Lo stesso vale per me…» Rispose l’altra con la sua voce sottile.

«Allora forse…quello che dicono è vero…forse quello che noi stiamo provando in questo momento è…noi siamo…» Non riuscì a terminare la frase. La distanza fra lui e Yukiko si era annullata; si era abbassato e, dolcemente, aveva appoggiato le sue labbra su quelle morbide di Yukiko. Cavoli, il suo primo bacio! Non l’aveva mai immaginato, non ci aveva mai neanche pensato…cioè aveva sempre creduto che se avesse dovuto farlo si sarebbe sentito impacciato, a disagio e invece era tutto così perfetto! Tutto gli veniva così naturale, accarezzava con le sue labbra quelle di Yukiko come se fosse nato per farlo, come se da tutta la vita non aspettasse che quello…intanto il suo voltò s’imporporava sempre di più e il suo cuore aveva preso a galoppare ancora più velocemente. Temeva che da un momento all’altro gli sarebbe scappato via dal petto, faceva male, ma, come aveva detto Takao, era piacevole… il suo cuore traboccava di gioia.

Quando si staccarono a Kai sembrò che mancasse l’aria, come se gli avessero strappato la sua fonte di vita. Appoggiò la sua fronte contro quella di Yukiko.

«Kai…io non mi sono mai sentita così. Pensi davvero che noi…» Mormorò la ragazza con lo sguardo basso.

«Si. » Affermò Kai con dolce fermezza. Yukiko gli cinse il torace con le braccia e, quando il ragazzo ricambio l’abbraccio, nascose la testa nel suo petto.

Si, Kai ne era sicuro. Era innamorato di quella ragazza, come sarebbe potuto essere altrimenti? Perché avrebbe dovuto desiderare di stare con quella ragazza se non perché ne era innamorato?

Da quando l’aveva conosciuta il suo mondo era cambiato, lui era cambiato…gli aveva dimostrato che tutti avevano il diritto di cambiare e lui aveva raccolto la sfida con se stesso e qualcuna forse era già vinta; probabilmente quella sarebbe stata la sfida più grande di tutte, eppure sapeva che loro due, insieme, l’avrebbero vinta. Gli avrebbe insegnato ad amare.

 

 

 

Fine sesto  capitolo

 

 

 

 

 

Siete vivi? Spero di si!

Che mi dite, vi è piaciuto? Forse la scena del bacio era troppo sdolcinata, ma io sono fatta così! quando scrivo, metto in scena ciò che vorrei capitasse a me (Solo nelle scene belle e felici, ovvio! ). Cmq ora vi lascio e vi do l’appuntamento al prossimo capitolo, mi raccomando non mancate! Un bacione!!!!!!!!!!!! ^_______________^

Ps: Mi sono dimenticata la cosa più importante! COMMENTATE!!!!!!!!!!

 

 

 

  
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