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Autore: Riders98    29/01/2014    4 recensioni
Una storia ambientata in un mondo dove la magia non esiste, dove i nostri protagonisti s'incontrano per caso, dove cose successe nel passato troveranno risposte nel presente. Amori che sbocceranno, litigi che avverranno, scelte difficili da dover prendere. Tutto questo, nel giro di un'estate, l'estate dei loro 18 anni.
Eccomi tornata con una storia che parla di estate per cercare di riscaldarvi un pò :3
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

Il cerchio si allarga


 

Subito dopo essere scese in spiaggia, a Lucy arrivò una telefonata.

‘’Pronto?’’

‘’Lucy! Finalmente sono riuscita a rintracciarti! Ho saputo che tu, Juvia e Levy siete andate in vacanza insieme e sai una cosa? Anche io, Erza, Lisanna e Cana abbiamo prenotato nello stesso hotel!’’

‘’Mira? Davvero?! È magnifico! Passeremo le vacanze assieme!’’

‘’Esatto! Noi arriviamo tra circa una decina di minuti, ci aspettate in spiaggia?’’

‘’Si, d’accordo! A dopo, ragazze.’’ Riattaccò Lucy tutta contenta, raccontando alle altre due quello che le avevano appena comunicato.

Juvia e Levy saltarono dalla gioia e pensarono a quello che avrebbero combinato tutte e sette durante quel mese.
Mentre pensavano, arrivarono in spiaggia, dove si sdraiarono sui lettini aspettando le loro amiche per potersi tuffare. Dopo più di un quarto d’ora d’attesa, però, le ragazze cominciarono a preoccuparsi, anche perché Mira non le aveva chiamate per informarle del ritardo, così pensarono bene di telefonare Cana.

‘’Ragazze, scusate se non vi abbiamo chiamate, ma la macchina di Erza non parte. Probabilmente ha qualche problema al motore, di conseguenza abbiamo chiamato un carro-attrezzi e ora stiamo venendo a piedi.’’

‘’Ah, ecco. Ci eravamo solo un po’ preoccupate, tutto qui. Allora vi veniamo incontro con la macchina di Juvia, va bene?’’

‘’Grazie mille, Lucy! Vi aspettiamo!’’

‘’Juvia, puoi andarle a prendere? Io e Levy-chan restiamo qui a sorvegliare le nostre cose e poi non entreremmo mai tutte e sette nella tua macchina!’’

‘’Certo, Juvia va a prenderle subito!’’ e detto questo, si alzò e corse a prendere la macchina.

Mentre aspettavano, Levy e Lucy erano andate al chiosco vicino per bere qualche cosa, visto che quel giorno il caldo era asfissiante. Lucy prese un semplice succo di frutta, mentre l’altra una limonata.
Quando videro il ragazzo che le servì, una rimase a bocca aperta per il fascino del ragazzo, l’altra per essersi ricordata di lui; era il ragazzo che le aveva buttato addosso la palla il giorno prima.

‘’Servite. Oh, ma, aspetta… tu sei la ragazza di ieri, vero?’’ Lucy non capiva come potesse essersi ricordato di lei.

‘’S-Si, allora sei davvero il ragazzo di ieri! L’ho notato dagli occhi.’’

Levy rimase a bocca aperta davanti a quella scena, anche perché si chiedeva come Lucy non si fosse accorta che quel ragazzo lo conoscevano entrambe e che lui stava solo giocando con la bionda per vedere se si ricordasse o meno di lui. Sfortunatamente, Lucy non aveva capito niente.

‘’Dimmi, Lu-chan, sei diventata cieca, per caso? Non ti ricordi di lui?’’

‘’Si, te l’ho detto, è il ragazzo di ieri.’’ Sia il ragazzo che Levy stavano per cadere a terra, se non ci fosse stato il bancone a sostenerli.

‘’Seriamente, sei più scema di quanto ricordassi, Lucy.’’ Disse improvvisamente il ragazzo, facendo arrossire Lucy.

‘’Mh, vediamo… Capelli rosa, sciarpa al collo, occhi verdi, antipatico al massimo livello…’’ pensava Lucy a voce alta.

‘’No, aspetta, non sarai mica…’’ fece una pausa per trovare il fiato e ricominciare a respirare. ‘’Natsu?!’’ urlò tutt’un tratto.

Il rosato scoppiò a ridere, facendo spuntare dall’angolo anche un altro ragazzo, moro e con il fisico scolpito come Natsu.

‘’Ehy, guarda un po’ chi c’è!’’

‘’Un altro di cui non mi ricordo…’’ pensò Lucy.

‘’Ah, si, tu sei… Gray giusto?’’

‘’Esatto, vedo che ti ricordi di me, mi fa piacere!’’

‘’Ho azzeccato!’’ disse Lucy tra sé e sé, ricordandosi improvvisamente del ragazzo.

Andiamo per ordine e spieghiamo chi sono esattamente questi due ragazzi per Lucy e Levy. Per farlo, però, dobbiamo tornare ai tempi delle medie. Lucy, durante quel periodo, non frequentò scuole prestigiose, fortunatamente, ma una normalissima scuola mista, dove incontrò questi due individui. Lucy era molto timida, a quel tempo, tanto che le fu molto difficile farsi degli amici. Un giorno, però, questi due ragazzi le si avvicinarono e cominciarono a parlarle, facendola schiudere e diventare la ragazza che è ora. Praticamente, deve tutto a questi ragazzi, ma purtroppo se ne era dimenticata… Non sapeva nemmeno lei come fosse potuto succedere. Forse perché da piccoli erano molto meno muscolosi, fighi e maturi, pensò. Comunque, non appena si ricordò di tutti i momenti passati assieme, si ricordò anche dei sentimenti che provava per uno di loro, più precisamente, il moro. Non l’aveva mai considerato il suo primo amore, intendiamoci, ma non gli era nemmeno mai stato indifferente. Le piaceva parecchio, ma non lo aveva mia confidato a nessuno. Dopo aver riflettuto per qualche minuto, cominciò a chiedersi come facesse Levy a conoscere i suoi due amici d’infanzia e come facesse a sapere che si conoscevano.

‘’Né, Levy-chan, ma tu come fai a conoscerli e a sapere che eravamo amici?’’ chiese.

‘’Abbiamo frequentato lo stesso liceo per due anni. Mi hanno parlato spesso di una certa Lucy e dalla descrizione ho capito subito che eri tu, quando ti ho vista. L’anno stesso in cui tu sei arrivata, loro si sono diplomati, per questo non vi siete mai visti. Ti ricordi che sono più grandi di noi di un anno, giusto?’’ Lucy annuì, felice di aver ritrovato i suoi primi veri amici.
Quando si fu ripresa dalla felicità iniziale, si ricordò di aver mandato Juvia a prendere le altre ragazze e, in quel momento, le arrivò una telefonata da parte di Erza.

‘’Stiamo arrivando, eravamo andate a bere qualcosa.’’ Disse Lucy, prima di riattaccare, salutare velocemente i ragazza e sparire assieme a Levy.

‘’Ragazzi, con chi parlavate?’’ chiese un ragazzo dai capelli azzurri e un tatuaggio sull’occhio, rivolgendosi ai due.

‘’Un’amica di vecchia data e una conosciuta un paio di anni fa, Gerard. Ho sentito che stava chiamando una certa Erza, non sarà mica…’’

‘’Gray, basta. Ti ho detto di non nominarmela!’’ disse, prima di portare delle bibite ad un ombrellone lì vicino.

Nel frattempo, le ragazze avevano raggiunto le loro amiche e, dopo essersi raccontate varie cose, entrarono in acqua tutte insieme, dichiarando aperte le loro vacanze.
Prepararono un programma pomeridiano, poi andarono a pranzare.
Le altre erano già andate avanti, quando un certo rosato fece prendere un infarto alla nostra Lucy.

‘’Natsu! Ma sei scemo? Venire di soppiatto e provocarmi un infarto!’’ disse Lucy, arrabbiata.

‘’Scusa, Lu, ma volevo chiederti scusa per ieri. Mi ero soffermato a guardarti per controllare che fossi tu, in realtà, ma non ho parlato perché volevo farti una sorpresa!’’

‘’Capisco. Piuttosto, è da molto che lavori qui?’’

‘’Dalla scorsa estate. In realtà questo è il mio lavoro estivo, ma di solito studio all’università e lavoro in un bar in città, a Magnolia.’’

Lucy ascoltò volentieri tutto ciò che il rosato le raccontò. Tutto questo la riportò a quando era piccola. Si ricordò di tutte le volte che il rosato l’aveva aiutata, durante i litigi con i genitori, ad esempio. Era sempre accanto a lei, ed averlo vicino anche in quel momento la rese nostalgica.
Dopo che il rosato ebbe raccontato il tutto, decise di far parlare un po’ la ragazza che gli raccontò ogni cosa riguardante gli anni che erano stati separati.
Lucy sentì dentro di lei lo stesso sentimento di amicizia che li aveva legati quando avevano undici anni, ma ora che erano diventati giovani adulti, quel sentimento lo sentì ancora più forte, forse dovuto al fatto che erano stati distanti per un po’ di tempo. Comunque, non si rese conto solo di questo.
Ripensò anche a quello che provava per Gray e si accorse di aver provato la stessa cosa quando lo rivide quella mattina.
Pensava a tutto questo, mentre si accingeva a raccontare ogni cosa all’amico, ma, essendosi accorta dell’ora, salutò il ragazzo e corse a pranzare con le amiche.

Nel frattempo, Gray aveva osservato tutta la scena, nascosto dietro il chiosco.

Quel pomeriggio passò velocemente, anche perché i ragazzi avevano avuto un po’ di libertà e si misero a giocare con Levy e Lucy, che li presentarono alle loro amiche.
L’unica a reagire diversamente dalle altre fu Juvia, la quale sembrava completamente rapita dal moro.

‘’Ah, giusto. Erza, come va con quel raga-‘’

‘’Non ne parliamo, per favore.’’ Disse la rossa, prima di allontanarsi improvvisamente dal gruppo.

‘’Lucy, Levy, voi non lo sapete? Sembra si siano lasciati, ma nessuno sa il perché…’’ disse Mira, mentre sua sorella Lisanna continuava a fissare Natsu.

‘’Capisco… e tu con Laxus?’’ chiese Levy maliziosamente.

‘’Bhè, noi siamo tranquilli, proprio come Cana e Bacchus!’’ affermò l’albina, rivolgendosi a Cana che arrossì per la prima volta senza essere ubriaca.

Qualche tempo dopo, mentre gli altri erano a fare il bagno, Erza tornò al loro ombrellone con l’intento di riposarsi. Piano rovinato da un certo azzurro.

‘’Erza, sapevo che eri tu.’’

‘’Gerard?! Ma che ci fai qua?!’’

‘’Ci lavoro…’’

Il silenzio calò improvvisamente dopo quell’affermazione, ma quando il ragazzo vide gli amici della rossa avvicinarsi, andò via, o almeno ci provò, quando la mano di Erza non afferrò il suo braccio con decisione.

‘’So che abbiamo bisogno di parlare, ma non qui, Erza.’’

‘’Allora andiamo al chiosco.’’ Disse la rossa, trasportandosi dietro il ragazzo.

Qualche ora dopo, il tramonto fece capolino, costringendo i ragazzi a dividersi e tornare in hotel.

‘’Pensate che Erza sia in camera?’’ chiese Cana.

‘’Può essere, o magari sta facendo una passeggiata.’’ Rispose Mira.

Prima di salutarsi, Gray diede un biglietto a Lucy, di nascosto dagli altri, dove c’era scritto un messaggio e il suo numero di telefono. La bionda sorrise e andò in camera a cambiarsi per la cena.
Quando fu sicura di non essere vista da occhi indiscreti, lesse il messaggio.

 
Ehy, Lucy.
Ti starai sicuramente chiedendo perché ti ho scritto questo messaggio in privato e sto per risponderti:
ho bisogno di parlarti, ma non voglio ci siano altre persone intorno.
Per te va bene se ci vediamo domani mattina e facciamo una passeggiata insieme?
Se il tuo è un sì, telefonami al numero che ti ho dato, altrimenti sei libera di chiamarmi lo stesso quando vuoi!
Ti aspetto.
Gray

Lucy non sapeva se saltare dalla gioia e farsi scoprire dalle altre o trattenersi e chiamare direttamente il ragazzo.
Questa felicità era la prova che stava aspettando; ora era sicura di essere ancora innamorata di Gray.
Prese il telefono e, anche se un po’ titubante, compose il numero e aspettò una risposta.

Nell’altra stanza, Juvia e Lisanna stavano parlando dei ragazzi conosciuti lo stesso giorno, scambiandosi varie opinioni riguardo l’uno e l’altro, sotto lo sguardo attento e in parte preoccupato di Mira che aveva intuito qualcosa guardando quei due.
Poco dopo, arrivò Cana a prenderla per andare a fare spese prima di cena.

‘’Pronto?’’ Lucy perse un battito.

‘’G-Gray, sono Lucy.’’

‘’Ah, si. Dimmi, ti va bene la mia proposta?’’

‘’Certo! Allora dove e quando ci vediamo?’’

‘’Io sono libero dalle 12:00 in poi, se vuoi possiamo prendere un gelato mentre passeggiamo.’’

‘’D’accordo, allora! A domani, Gray.’’

‘’A domani, Lucy.’’

Non appena riattaccò si mise seriamente a saltare dalla gioia, quando si accorse finalmente dell’assenza di Erza e cominciò a preoccuparsi.

‘’Ragazze!’’ urlò improvvisamente Lucy, entrando in camera di Lisanna.

‘’Erza non è ancora tornata… avete sue notizie?’’ chiese senza troppi giri.

‘’No, mi dispiace… non abbiamo nemmeno modo di contattarla, visto che il cellulare non l’ha portato con sé…’’

Mentre le ragazze continuavano a pensare, non sapevano che la loro amica era ancora nel chiosco insieme a Gerard, come non sapevano che il suo volto, proprio come il suo cuore, era rigato da lacrime.









Angolo dell’autrice che sta per essere linciata dai fan Nalu e Gruvia

Salve ragazzi ^^ *le tirano addosso i pomodori* scusate se ho messo del tenero tra Lucy e Gray, ma ho un piano in mente u.u *parla mentre schiva i pomodori*
Intanto, ringrazio coloro che hanno messo la storia tra i preferiti/seguite, nonostante la storia non fosse granchè… in realtà quello era una specie di prologo, ma immagino l’abbiate capito da soli. Questo è il triplo di quello precedente, quindi sono tornata nei miei standard xD grazie anche a coloro che hanno recensito e soprattutto a tutto voi che avete letto (in due giorni abbiamo superato le 100 visite), non me lo sarei mai aspettata, quindi grazie per il supporto ^^ detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima :) (non so quanti capitoli durerà questa storia, ma spero mi seguirete fino alla fine :3)
  
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