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Autore: Seele    29/01/2014    2 recensioni
"Quindi, 'sto qua. Ha portato fuori la mia bambina, è quasi mezzanotte e ancora non l'ha riportata a casa."
Lancia ad Harry uno sguardo di fuoco, prima di dirigersi al telefono e affermare deciso: "io chiamo la polizia."

Parents!Larry
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Somebody to love




"Okay" sospira Louis, come a fare un immenso sforzo, ripetendo ciò che gli ha appena detto la figlia. "Quindi, 'sto qua. Ha portato fuori la mia bambina, è quasi mezzanotte e ancora non l'ha riportata a casa."

Lancia ad Harry uno sguardo di fuoco, prima di dirigersi al telefono e affermare deciso: "io chiamo la polizia."

"Louis!" sbuffa Harry, prendendolo da un braccio per fermarlo. "È la nostra bambina, e non c'è bisogno che tu chiami nessun-"

Ma Louis sta già componendo il numero, così Harry è costretto a prenderglielo bruscamente dalle mani e lanciarlo direttamente nella ciotola d'acqua del gatto.

"Harry, sono preoccupato!" esclama Louis. "Ha solo diciassette anni! E chi è questo ragazzo? L'abbiamo visto prima di oggi? Chi sono i suoi genitori?"

Harry alza gli occhi al cielo, ma non riesce a non ridere e congiunge le loro mani, sicuro di rilassarlo con quell'azione. Gli occhi di Louis corrono ai suoi, e Harry gli sorride tranquillo.

"Lou, è tutto okay, va bene? Darcy è grande. Non stare così in ansia."

Louis distoglie lo sguardo, ma Harry lo rincorre fino a quando non fissa di nuovo gli occhi nei suoi. "Ha solo diciassette anni" piagnucola Louis, ribadendo il concetto come se fosse di vitale importanza. Harry si lascia scappare un piccolo ghigno.

"E io ne avevo sedici quando tu-"

"Non dirlo!" sobbalza Louis. "Non posso pensare che quello abbia messo le mani su Darcy!"

Harry aggrotta le sopracciglia. "Tesoro, è il suo ragazzo da mesi."

"È lei è mia figlia da tutta la vita" ribatte Louis con enfasi. "Credi davvero che qualcuno meriti di averla al suo fianco?"

"Se lui è la sua persona speciale, ne ha tutto il diritto" borbotta Harry.

"Persona speciale!" esclama Louis, con ironia colma di fastidio. "Dobbiamo proprio insegnarle tutto. Vedrai, finirà male!"

Harry ruota gli occhi, perché questa versione di Louis pessimista viene fuori solo quando si tratta di loro figlia. "Ma se lei è felice-"

"...sei felice anche tu?" chiede Louis, precedendolo. "No, proprio per niente. Non sai cosa potrebbe farle. Potrebbe spezzarle il cuore e segnare per sempre la sua vita, e lei non si fiderebbe mai più di nessun ragazzo!"

"Oh, Louis" lo prega Harry, disperato. "E dai, non si può augurare tutta questa sfiga a una figlia."

"Ma non è una figlia, è mia figlia!"

Harry sa che non deve dirlo, sa che Louis andrà su tutte le furie, ma le parole gli escono dalla bocca da sole: "Lou, l'ho conosciuto tempo fa, è un ragazzo a posto!"

E adesso, se possibile, la mascella di Louis raggiungerebbe il pavimento.

"Perché non l'ha presentato anche a me?!" comincia con tono accusatorio, dopo essersi ripreso dallo shock.

"Avanti, amore, non fare quella faccia" fa Harry, mordendosi il labbro inferiore, "è che voleva sentire prima cosa ne pensassi io, capito?"

Louis non reagisce. E Harry sa già che questo è altamente inquietante.
"Harold" sibila. Al sentire il suo nome per intero, Harry gela sul posto. "Tu sai se loro due avevano altri piani per stasera, vero?"

"Oh cazzissimo" e Harry non può credere di averlo detto, non una cosa così stupida, ma l'ha sussurrato sul serio e in un secondo è a terra, con Louis sopra e un'aria minacciosa, le sue mani sul colletto della sua maglia.

"Harry, adesso tu mi dirai che loro non hanno fatto niente, vero?" e Harry ama Louis con tutto sé stesso, ma certe volte pensa che se avesse sposato Taylor Swift invece che lui sarebbe stato meglio.

Non gli da il tempo di rispondere, fortunatamente, perché si rialza e si passa una mano fra i capelli mentre si volta, dando le spalle a Harry ancora a terra. "Anzi, non lo voglio sapere" mormora cupo, e Harry immagina che stia pianificando qualche tortura e interrogatorio per il ragazzo di Darcy. "Meglio che io non lo sappia" aggiunge, sbottando. Harry ancora non ha il coraggio di alzarsi dal pavimento, temendo che Louis possa scargliarglisi addosso se si muove anche solo di un centimetro.

"Dio" esala il marito subito dopo, con aria angosciata, "sono così preoccupato."

Harry lo guarda, e sorride alle sue spalle. Louis ha quasi quarant'anni, come lui del resto, ed è bello proprio come quando ne aveva diciotto e l'ha visto per la prima volta. Ma allora non l'avrebbe mai immaginato nei panni del padre protettivo, quasi autorevole; Harry è praticamente il migliore amico di sua figlia, che a volte lo prende persino in giro chiamandolo "mamma" invece che papà per l'intesa che c'è fra di loro, e Louis la maggior parte delle volte ne è felice nonostante il loro rapporto sia invece un po' problematico. Se lui e Darcy litigano, la scena è sempre la stessa: Harry si chiude in camera con la figlia per una buona mezz'ora, le parla, la consola e, quand'è sera e lei dorme, chiacchiera con Louis del litigio in questione e dopo, tutte le volte, fanno l'amore. Il giorno dopo, padre e figlia vanno di nuovo d'accordo e sono più amici che mai.

"Amore" lo chiama, alzandosi e sorridendo a tutti quei pensieri, "non succederà niente di brutto, io mi fido di Darcy; se lei ha scelto lui, allora lo scelgo anch'io. Se Darcy pensa che lui sia quello giusto, allora lo penso anche io. E si amano."

Louis si incupisce e incrocia le braccia. "L'amore non nasce a diciassette anni" borbotta, senza ancora girarsi nella sua direzione. E allora Harry sgrana gli occhi, gli prende delicatamente un braccio, lo volta verso di lui e lo guarda negli occhi.

"Perché no?" domanda sinceramente stupito, e fa la stessa identica espressione di Darcy quando era bambina, tenera e ingenua. "Io e te ci siamo messi insieme quando avevamo sedici e diciotto anni, Lou. E guardaci ora."

Sorride, in quel suo modo dolce e emozionato che fa battere più forte anche il cuore di Louis. "Non è cambiato nulla" continua, quasi sottovoce, "anche se eravamo giovani e stupidi e tutto il resto."

"Sono ancora uno stupido" sospira Louis, circondando i fianchi di Harry con le braccia e avvicinandosi a lui un po' di più, finalmente tranquillo.

"Sì, lo sei" ride Harry, posandogli un bacio sulle labbra mentre tiene il suo viso fra le mani, "ma ti amo lo stesso."




Angolo autrice: niente più di una piccola shot senza pretese, con tanto di Parents!Larry e fluff alla massima potenza; perché io ce li vedo proprio, aww.

Spero vi sia piaciuta, se vi va lasciatemi un commentino ♥

  
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