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Autore: xCyanide    29/01/2014    5 recensioni
La prima volta che l’avevo visto, però, la ricordavo.
Ve l’ho detto, era semplicemente apparso, non lo conoscevo. Non lo avevo mai visto prima di allora.
E quindi come ha fatto uno sconosciuto a sembrarmi così familiare, proprio come se fosse casa mia? [dal primo capitolo]
-Ti stai innamorando di me, Frank? – chiese, con così tanta tranquillità e naturalezza che mi sembrò quasi strano sentir uscire quelle parole dalla sua bocca. [dal sesto capitolo]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 13 - Di coccole, ricordi e piccoli dolori.

Ero in un fagotto di coperte e non avevo intenzione di alzarmi da lì. Era troppo caldo e sentivo il mio corpo completamente intorpidito, come se avessi fatto pesi tutto il tempo fino a svenire dalla fatica. Sentivo un dolore pungente dalla bassa schiena in giù, che persisteva ogni volta che cercavo di muovere le gambe e che mi fece piagnucolare quando mi resi conto che si, era proprio lì.
Nonostante fosse legato a ricordi ben più che perfetti, mi seccava quel fastidio. Mi seccava parecchio.
Mi girai a pancia in giù con attenzione e abbracciai il cuscino con le braccia nude, come del resto era tutto il mio corpo. Non mi preoccupai della scuola, dei miei genitori ne di qualsiasi altra cosa. Quando verso mezzanotte mia madre aveva chiamato piuttosto arrabbiata, le avevo detto a mezza voce che avrei dormito con Bri e avevo subito riattaccato. Non volevo sentire il suo parere e comunque non aveva riprovato a chiamare. Ennesima prova che, se le avessi fatto sapere che stavo per buttarmi sotto la metropolitana, lei o mio padre non avrebbero mosso un dito per impedirmelo.
Ma non lasciai che il loro pensiero mi sfiorasse minimamente dato che il mio umore era più che radioso, perché… avevo fatto l’amore. Con il ragazzo che adoravo con tutto il cuore, con i suoi gemiti nelle orecchie e le sue mani dappertutto sul mio corpo.
Con i suoi piccoli sussurri delicati sulla mia pelle, la durezza della sua carne a contatto con la tenerezza della mia, la sua completa apprensione nei miei confronti anche nel momento dell’amplesso.
Mi aveva guardato negli occhi per tutto il tempo, tranne quando era stato troppo occupato a baciarmi il collo che ora probabilmente era più livido che mai. Sapevo di lui, tutto intorno a me sapeva di lui, dalle coperte all’odore della mia pelle completamente pregna. Provavo una beatitudine mai sperimentata prima e mi sentivo bene con me stesso per la prima volta nella mia inutile vita.
Come se fossi nato per essere una cosa sola con Geràrd. Come se fossi nato per farmi amare da lui, farmi stringere in quel modo e farmi sussurra all’orecchio che ero bellissimo e speciale, che mi voleva più che mai, che mi avrebbe avuto a ogni costo.
Avevo provato a darmi piacere da solo in passato, ma nulla eguagliava il tocco delle sue mani, il calore delle sue parole. Nessuno eguagliava lui e io non potevo non essere felice di quella situazione.
Mi persi, quindi, nei ricordi e nelle sensazioni che avevo provato grazie al mio amore più grande e sorrisi di rimando socchiudendo gli occhi ancora non molto sicuro di volermi svegliare proprio in quel momento, di tornare in qualche modo a dover affrontare la realtà e tutto quello che implicava.
Volevo rimanere in quel letto, tra quelle coperte così morbide, a pensare che avevo perso la verginità con la persona migliore del mondo, che invece di dirmi porcate mentre provava piacere, mi aveva scostato i capelli e mi aveva riempito di bacini delicatissimi sulla tempia, dove sapeva che mi piaceva da morire.
Mi aveva stretto la mano e mi aveva detto di piantarci le unghie ogni qualvolta mi avesse fatto male, e si diamine, bruciava ancora a differenza di ore. Non sapevo se lui fosse dotato o meno, non avevo mai visto altri uomini nudi in vita mia, sapevo solo che avevo provato un dolore tale da piangere a tratti, che lui comunque si era sempre fermato, nonostante sentissi che aveva una voglia matta di andare avanti, e mi aveva rassicurato con le sue coccole fin quando non gli avevo chiesto di ricominciare, di riprovarci un’altra volta.
E’ una prerogativa delle bambine, di solito, immaginare e pianificare la loro prima volta, ma era capitato anche a me di pensare alla mia prima esperienza in ambito sessuale e niente, niente, si avvicinava a quello che avevo provato.
Geràrd poteva anche essere scarso nel sesso per quello che ne sapevo, ma ero sicuro che dal punto di vista emotivo era un campione su tutti i fronti, dato che nessuno era mai riuscito a farmi scoppiare il cuore con l’ausilio di una sola carezza. E volevo non smettesse mai di farlo, ormai non volevo essere toccato da nessun altro. Qualsiasi altro sarebbe stato deleterio per la mia anima spezzettata a cui avevano tarpato le ali.
Cercai di riemergere dal mondo dei ricordi e lentamente rotolai nei letto per abbracciare il mio ragazzo. Quando trovai il suo corpo accanto al mio, mi infilai tra le sue braccia e mi accoccolai al suo petto. Lo vidi sorridere in un riflesso quando portai il nasino a strusciare sul suo e lentamente si sporse come a farmi uno scherzo, agguantandomi e facendomi finire per metà sotto di lui.
Quelle due splendide gemme vennero lasciate libere dalle sue palpebre e annegai nel verde delle sue iridi, sorridendo sornione dentro quell’abbraccio ingombrante ma estremamente affettuoso.
Non avevamo bisogno di parole e questo lo confermò il silenzioso ‘buongiorno’ che mi diede con un leggerissimo bacio sulle labbra, al sapore di ali di farfalla. Quando mi sentì sorridere ancora di più, il suo corpo venne scosso da una leggerissima risatina roca per via del sonno appena interrotto che seguii anche io come un esempio.
-Ciao, Geezie – sussurrai con dolcezza mentre mi sistemavo sotto di lui, il dolore che pareva esser scomparso perché non ci pensavo più oramai. –Come ti senti?
Lui arrossì completamente e fece spallucce accoccolandosi a me lentamente e poggiò la guancia al mio petto lasciando che gli carezzassi lentamente i capelli scuri e liscissimi. –Sono con te e penso sempre a quello che è successo stanotte e… non potrei stare meglio Frankie.
-Anche io penso sempre a quello che è successo stanotte. Ho sempre pensato che fosse la parte brutta dei film o dei libri, il fatto che ti lascino con il sogno di… avere questa esperienza nel modo perfetto, ma adesso mi rendo conto che alla fine è quello che è successo a me. Si dice sempre che dopo le due di notte non succede mai niente di buono ma a me sembra sia successo tutto il contrario – mormorai tutto d’un fiato sorridendo apertamente e presi lunghi respiri per non avvampare nuovamente, per via comunque dell’imbarazzo che provavo nel parlarne. –Sono felice che sia stato con te.
Lui alzò appena gli occhi su di me non guardandomi realmente, le piccole rughe che si creavano sulla sua fronte nivea. Avvertii che sorrideva solo per la contrazione della sua pelle sulla mia e sospirai appena quando prese a coccolarmi il fianco con le dita, lentamente.
-Ti ha fatto tanto tanto male? –domandò con voce bassissima, come se avesse paura di una mia risposta affermativa. -Perché magari… magari potrei, non so, fare qualcosa per alleviare il dolore, magari un antidolorifico o qualcosa del genere.
-Non mi serve niente del genere, mi sento bene Geezie – affermai convinto, nonostante fino a due minuti prima avessi sentito una dolore quasi insostenibile.
-Ma hai sanguinato – ribatté con tono di rimprovero, quasi negando il mio rifiuto di aiuto. –Io… devo fare qualcosa, è colpa mia tutto questo e…
-Abbiamo fatto l’amore Geràrd, e come tutte le persone di questo mondo ho provato dolore la prima volta, ma ho provato tantissimo piacere e ho sentito tutto il tuo amore, quindi non vedo dove sia il problema – lo interruppi con voce severa, comunque divertito dal suo comportamento così dolce nei miei confronti. Sentii i suoi muscoli rilassarsi pianissimo e le sue braccia che tornavano a cingermi il bacino lentamente. –Smettila di farti tutti questi problemi e vivi.
-Cos’è? – domandò ridendo pianissimo mentre poggiava lentamente le labbra sul mio petto magro. –Ora mi rubi gli insegnamenti? Sai che non è bene?
-Non fare il saputello, sappiamo entrambi che sei talmente tanto pieno di te che non vedevi l’ora lo facessi! – risi fortissimo quando lo fece anche lui e ne approfittai per portare due dita sotto il suo mento e far alzare il suo viso verso il mio. Con tenerezza, feci incontrare le nostre labbra morbide e lo bacia con estrema delicatezza, facendo appena sfiorare la nostra pelle.
-Ti amo – sussurrò con voce bassa, come se fosse solo un nostro segreto, come se nel caso qualcun altro l’avesse sentito, sarebbe svanita tutta la magia. –E ti ringrazio per esserti affidato a me qualche ora fa, significa davvero tantissimo. Forse  non ti rendi conto di quanta dedizione mi hai dimostrato, Frank, ma io… io voglio trattare il tuo corpo come fosse il tempio più prezioso, l’opera più antica, il quadro più dettagliato e…
-Ssssh – lo zittii arrossendo pianissimo sulle gote. –Vuoi farmi sciogliere per caso? Parli così tanto! Zitto e baciami, scemo.


xCyanide's Corner
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto come l'altro che ha riscontrato particolare successo (come immaginavo). Non ho molto da dire su questo sinceramente, se non che non me la sono sentita di rovinare la dolcezza della storia in se con una scena di sesso esplicito e quindi ho lasciato che Frank si abbandonasse ai ricordi per un pochino.
Per il resto, continuate a recensire che sono felice che vi piaccia!
Alla prossima,
xCyanide

P.s. sono tentata di dirvi che, se non avete ancora visto Dallas Buyers Club, è meglio che voi non lo facciate perché è un film davvero... doloroso e triste. Ma dall'altra parte (tipo il 99,9% del mio corpo) mi rendo che si, dovete vederlo, perché è uno di quei film che fa pensare e fa capire in quale merda di sistema viviamo. E' finito direttamente nella top 10 dei miei film preferiti con Donnie Darko, Requiem For A Dream, Thor e Brokeback Mountain. Io l'ho visto in inglese e ve lo consiglio perchè è moooooolto meglio sinceramente.

  
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