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Autore: BabyLolita    29/01/2014    2 recensioni
Sophie e Kentin sono amici da sempre. Lei però si è accorta di essere innamorata di lui e decide di confessarglielo l'ultimo giorno di scuola. Ma i due, a causa del padre di lui, dovranno separarsi. Sophie vacillerà e non saprà più se dichiararsi o meno, fino a quando non prenderà una decisione definitiva, proprio quando lui sta per sparire davanti ai suoi occhi.
Preso dal capitolo 3:
Così dicendo mi sfila l’elastico dai capelli, che ricadono dolcemente alle mie spalle. Se lo infila al polso e poi mi passa una mano dietro la nuca accarezzandomi dolcemente. Poi mi percorre con la stessa mano tutta la schiena facendomi venire i brividi. Con l’altra mi stringe a lui mentre il suo respiro scalda le mie labbra. Sta per baciarmi ancora. E dio solo sa quanto desidero questo bacio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kentin, Nathaniel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mentre da semplice studentessa mi trasformo in una super spia versione 007 inizio a camminare rapidamente nascondendomi dietro un albero o ad un cespuglio di tanto in tanto per non farmi notare. I miei piedi sprofondano nella neve fresca mentre i miei occhi non la smettono di osservare quella che mi pare una scena raccapricciante. Da quando quei due sono così in confidenza?! Sono agitata. Molto, troppo. I conti non tornano. Non tornano affatto. Li osservo raggiungere il cancello e poi salutarsi con un cenno che non mi sembra per nulla forzato e la cosa mi altera ulteriormente. Osservo il mio ragazzo appoggiarsi al muro ed alzare lo sguardo al cielo, rapito ancora una volta dalla neve. Mi avvicino a lui senza farmi notare ed incrocio le braccia aspettando di attirare la sua attenzione. Non appena abbassa lo sguardo il suo sorriso si trasforma subito in un’espressione interrogativa non appena nota sul mio volto il mio totale disappunto:
-   Che c’è –
-   Non c’è niente che devi dirmi? –
-   Riguardo a? –
-   Ambra? –
-   Ci hai visti? –
-   Direi che era difficile non vedervi. Allora? –
-   Ieri sera dopo cena sono andato a correre e casualmente ci siamo incontrati. L’ho ignorata ma mi ha afferrato per un braccio fermandomi. Mi ha pregato di restare ad ascoltarla e così ho fatto –
-   Scommetto che ti ha chiesto di lasciarmi e metterti con lei! –
-   A contrario, si è dimostrata pentita del suo comportamento e mi ha proposto di ripartire da zero come amici. Ha detto di aver rinunciato a me come ragazzo perché ha visto che ci lega un sentimento vero e quindi getta la spugna. Ma che vuole comunque avermi nella sua vita come amico anche se non è stata in grado di garantirmi di riuscire a dimenticarmi –
Dannazione…perché queste parole mi sembrano così familiari?
-   Mmm…e tu hai accettato? –
-   Mi è sembrata davvero pentita perché non avrei dovuto? Infondo tu hai accettato Nathaniel come amico –
Ahh…già, ecco perché mi pareva di aver già sentito una frase del genere. È pressappoco la stessa che Nathaniel ha usato con me qualche giorno fa…che sia una pura coincidenza?
-   Hai ragione. Beh a questo punto non vedo per quale motivo dovrei essere gelosa. È stata onesta e questo mi basta, anche se non mi pare un comportamento “alla Ambra”. Ma non importa. Come mai vi siete incontrati stamani? –
-   Pura casualità. Stavo aspettando te quando è comparsa lei. Pare abiti qui vicino. Mi ha chiesto di fare un pezzo di strada assieme e ho accettato.
-   E non hai pensato a me? –
-   Certo che l’ho fatto, infatti ti ho aspettato davanti a scuola –
-   Mmm… sicuro di volerti fidare? –
-   E tu di Nathaniel? –
-   Pfff… e va bene. Lasciamo le cose come stanno e vediamo come va. Vogliamo andare? –
Osservo il mio ragazzo sorridermi dolcemente prima di rubarmi un bacio sulle labbra:
-   Va bene gelosona, andiamo –
-   Senti chi parla! –
Controbatto mettendo il broncio mentre le sue dita intrecciano le mie. Camminiamo lentamente prima di raggiungere i portoni della scuola. Ci godiamo quegli istanti di magica neve prima che l’ennesima giornata di scuola inizi. Mentre passeggiamo per i corridoi incrociamo Nathaniel che saluta entrambi con un cenno prima di sparire in sala delegati. Osservo l’espressione di Kentin rimanere calma ed impassibile e la cosa, in parte, mi dispiace. Da quando ho bisogno di vedere la sua gelosia? Da quando ho bisogno di sapere che esisto solo io per lui? Perché sento il bisogno di queste conferme? Perché….ho così paura di Ambra? Chiudo gli occhi con fermezza ritirando le lacrime che improvvisamente si impongono nei miei occhi richiamando la mia attenzione. Dopo qualche metro mi calmo ed il mio sguardo si riapre limpido davanti a me mentre l’immagine della mia aula si imbatte difronte a me. Kentin mi saluta con un altro bacio prima di dirigersi verso quella che è la sua classe, ma che temo sia appena diventato l’inferno dove Ambra andrà sempre più spesso a trovarlo. Entro in classe sprofondando sulla sedia mentre Castiel mi osserva curioso:
-   Che hai combinato sta volta ranocchia? –
-   Come diavolo fai a leggere le mie espressioni? –
-   Diciamo che ho imparato a conoscerti è tanto difficile da credere? –
-   Pfff…forse un po’ –
-   Allora? –
-   Beh vedi…Ambra ha chiesto a Kentin di essere amici e lui ha accettato –
-   E quindi? Anche tu hai accettato l’amicizia di Nathaniel –
-   È…diverso –
-   Beh è vero. Lui ti ha molestata se non ricordo male –
-   NON IN QUEL SENSO! –
-   E allora in quale? Pensi di essere tu nella ragione nel voler rifiutare la loro amicizia? –
-   Beh lo credevo…fino ad un attimo fa –
-   E ora cosa credi? –
-   Che succederà un casino –
-   Perché dovrebbe? –
-   Oh andiamo! Sei un ragazzo anche tu no?! Dovresti capirlo da solo che c’è qualcosa sotto! –
-   Le cose sono due: o hai ragione, o sei terribilmente paranoica –
-   Le cose sono due: o sei qui per aiutarmi, o puoi levarti dai piedi! –
Osservo l’espressione di Castiel irrigidirsi completamente prima di vederlo scattare ed uscire furioso dall’aula. Chiudo gli occhi e prendo una bella boccata d’aria prima di alzarmi e seguirlo. Questa volta ho esagerato, non si è meritato le mie parole. Infondo cercava solo di aiutarmi…come fa sempre. Salgo le scale raggiungendo l’ultimo piano ed uscendo sul terrazzo dove so che si è rifugiato. Mi metto a cercarlo ma non lo trovo da nessuna parte. Inizio ad allarmarmi quando da uno dei lati del terrazzo lo scorgo appollaiato in cortile sulla panchina. Raccolgo tutto il fiato che ho in corpo e urlo verso la sua direzione:
-   MI DISPIACEEEEEEEE!!! –
Lo osservo scattare su se stesso mentre il suo sguardo si rivolta verso di me. Lo vedo ridacchiare prima di farmi cenno di andare da lui. Corro giù per le scale raggiungendolo ed abbracciandolo non appena lo raggiungo:
-   Mi dispiace per prima. Non volevo essere scontrosa –
-   Lo hai già detto –
Dice mentre mi da delle gentili pacche sulla testa prima di intimarmi di allontanarmi da lui. Mi siedo composta e sorrido. Sono felice che, nonostante i miei bruschi comportamenti, lui resti comunque al mio fianco.
-   Pensi di parlargliene? –
-   Pensi capirebbe? –
-   Siete nella stessa condizione. Avete accettato di avere un’amicizia con una persona che prova qualcosa per voi. Solo che con te è successo di peggio, anche se lui non lo sa. Non pensi che anche lui provi le tue stesse paure? –
-   Perché dovrebbe? Stamattina quando Nath ci ha salutati lui non ha fatto una piega, mentre prima di solito si arrabbiava a morte –
-   E quindi? Ha dimostrato maturità. Rispetta le tue scelte anche se non le approva. Significa che ti ama –
Lui davvero…lo fa per me? Mostrarsi impassibile e sereno nonostante tutto? Lo fa…perché vuole dimostrarmi che accetta quello che penso e scelgo? Perché…mi ama davvero?
-   Ti stai fossilizzando su troppe cose ranocchia –
-   Ma allora perché ha accettato di essere amico di Ambra?! –
-   Beh…potrebbe essere per vendetta. Forse –
-   Vendetta?! Kentin?! Non ne sarebbe capace! –
-   Devi capire che il tempo è passato. Siete cresciuti distanti ed inevitabilmente siete cambiati entrambi. Magari lui è diventato vendicativo e tu scontrosa. Non so come eravate prima ma so come siete adesso. Tu sei scontrosa e possessiva e quando ti ci metti faresti arrabbiare anche il più santo dei santi. Ma tieni alle persone e dai loro il cuore anche se sei dannatamente indecisa. Kentin non lo conosco abbastanza come persona, ma posso capirlo come ragazzo. Anche io mi arrabbierei a morte se la ragazza che amo accettasse di mantenere un’amicizia che potrebbe nuocere al nostro rapporto. Solo che al posto suo ti avrei già scaricata, mentre lui si gioca il tutto per tutto per restarti accanto, anche se una piccola vendetta ha voluto prendersela, probabilmente –
-   Io…non ci avevo mai pensato. Mi riferisco ai cambiamenti. Il fatto che ci sentissimo tutti i giorni mentre eravamo lontani mi ha fatto credere che infondo siamo sempre rimasti gli stessi di un tempo. Ma probabilmente hai ragione. Io sono cresciuta, lui è cresciuto, e il fatto che sia successo mentre eravamo in posti diversi, con vite diverse deve aver influito più di quello che avrei mai creduto o immaginato. Penso che tu sia troppo saggio sai? Hai vogli di passarmi un po’ delle tue perle di saggezza? –
-   Eh no! Sono cose che devi imparare da sola con l’esperienza! –
-   Parli come se ne avessi viste di cotte e di crude! –
-   Chi lo sa. Magari un giorno te ne parlerò –
Conclude alzandosi ed accarezzandomi un’ultima volta la testa ricoperta di neve prima di allontanarsi da me rientrando a scuola. Mi appoggio allo schienale della panchina mentre rimango inebetita osservando il paesaggio davanti a me. Diversi. È questo che siamo. Ora siamo diversi da allora. Ma a questo punto…sono davvero sicura di conoscere la persona che ho accanto a me? Sono sicura di riuscire a capirlo abbastanza? Di riuscire a renderlo felice? Io lo amo…lo amo alla follia. E anche lui mi ama. Ama me e condivide i miei timori, probabilmente nascondendoli proprio come io faccio con lui. Da quando siamo diventati così insicuri? O forse…stiamo solo cercando di non far trasparire i nostri dilemmi per non mettere in crisi il nostro rapporto? Cosa stiamo facendo? Ci stiamo amando…nel modo corretto? Ed è davvero questo l’amore? Vorrei vederlo, toccarlo, stringerlo e farlo mio. Ancora ed ancora. Devo dirgli quello che provo, lasciar fuoriuscire le mie emozioni. Sono sicura che capirà e li condividerà con me trascinandoli via e confortandomi come so che solo lui sa fare. Allo scoccare della campanella rientro a scuola correndo verso la sua classe quando qualcuno mi ferma:
-   Ti stavo cercando! –
Mi dice il delegato afferrando la mia mano:
-   Scusa Nath, ma ora non posso, ho una cosa urgente da fare –
-   Temo che tu debba venire con me. Devo dirti una cosa –
-   Non puoi farlo più tardi? –
-   No. E’ importante –
La sua presa forte mi trascina nella direzione opposta alla mia. Nonostante i miei tentativi di oppormi non riesco a ribellarmi e finisco per seguirlo. Raggiungiamo la sala delegati e lo osservo mentre chiude la porta alla sue spalle. Incrocio nervosamente le braccia mentre lui si avvicina a me:
-   Ieri ho visto una cosa spiacevole. Volevo già parlartene stamattina ma non ne ho avuto la forza –
-   Forza. Sentiamo –
-   Ieri ho visto…Kentin e mie sorella assieme –
-   E allora? Kentin mi ha già raccontato tutto –
-   Ah si? E come mai si sono visti? –
-   È stato un caso. Lui faceva jogging e lei l’ha fermato proponendogli di essere amici e lui ha accettato –
-   Tutto qui? –
-   Tutto qui –
-   Ah…ecco, scusa. Mi dispiace, dico davvero. È solo che temevo…ti tradisse. So cosa prova mia sorella nei suoi confronti e so che lui non la sopporta per questo la loro strana vicinanza di ieri sera mi ha allarmato –
-   Tranquillo. Non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ti ringrazio del pensiero, ma va tutto benissimo tra noi –
Gli faccio un cenno di saluto e giro i tacchi avvicinandomi alla porta prima di sentire nuovamente la sua mano afferrare la mia:
-   Sei davvero sicura che ti vada bene? –
-   Senti Nath…se sei qui per farmi dubitare di Kentin stai prendendo un granchio. Io mi fido di lui come lui si fida di me. Come lui ha accettato che restassi tua amica io accetto che lui stringa amicizia con tua sorella. E ora scusami, ma devo andare –
Concludo strattonando la mano ed uscendo dall’aula mettendomi a correre tentando di rimuovere dalla mia mano il suo calore che mi fa bruciare. Non appena raggiungo l’aula di Kentin mi paralizzo istantaneamente. Il mio ragazzo e Ambra sono li che parlano come se fossero amici di vecchia data. Perché non sei venuto da me? Perché stai con lei? Ricomincio a correre ripercorrendo a ritroso la strada che ho appena fatto ritornando in cortile e sedendomi sulla panchina. Appoggio i gomiti sulle mie ginocchia ed affondo il viso fra le mie mani tremanti. Non posso dirgli come mi sento…non posso parlargli delle mie paure. Non ora. Lui si fida di me non posso mostrarmi debole. Lo perderò se lo faccio. Io voglio essere forte proprio come lui. Voglio riuscire a sorridere e non sentirmi infelice se lo vedo parlare con lei ma ora…proprio non ce la faccio.  Le lacrime solcano il mio viso raggiungendo il terreno sciogliendo, poco a poco, la neve sotto di me. Quando mi riprendo mi rendo conto che l’intervallo ormai è finito e Kentin non è venuto a cercarmi. Già…probabilmente sarà rimasto a chiacchierare con lei… una fitta al cuore mi lacera il petto prima che i pensieri riprendano a fluire nella mia mente. Da quando la trovi così interessante? Possibile che ti sia bastato un giorno per preferirla a me? Per decidere che passare il tempo in sua compagnia sia tanto più piacevole che passarlo con me che sono la tua ragazza? Possibile che---
Una mano grande e calda mi tira facendomi affondare su un grande petto che conosco bene. Mi lascio stringere mentre le mie braccia avvolgono quella figura maschile che si trova davanti a me:
-   Ti ho cercata dappertutto – mi sussurra il mio ragazzo stringendomi a se.
-   Perdonami…ho dovuto fare delle cose in sala delegati –
-   E perché sei qui allora? –
-   Perché quando ho finito la campanella ormai era suonata…ma non mi andava di andare a lezione così sono venuta qui –
-   Stai diventando una ribelle lo sai? –
-   È colpa di Castiel. Mi sta condizionando! –
-   Vieni, rientriamo o ti prenderai un raffreddore! –
Mi dice baciandomi la fronte prima di afferrare la mia mano fredda ed umida riaccompagnandomi in classe mentre nella mia mente ancora vaga la scena in cui lui e Ambra parlano felicemente e di cui lui non ha proferito parola. Da quel giorno le cose si sono susseguite normalmente. Io ho le mie commissione come aiutante di Nathaniel e Kentin diventa sempre più amico di Ambra. Le cose sembrano uguali, ma inevitabilmente mi appaiono diverse. Come se un cambiamento lieve ed impercettibile si sta attuando piano piano. Ed ormai, manca una settimana al Natale.



Commento dell'autrice: Buonsalve a tutti xD Ho scritto questo capitolo di getto. L'ispirazione è venuta casualmente. La cosa divertente è che ho già scritto il pezzo seguente ma non riuscivo a mettere il collegamento adatto per raggiungere quello svolgimento nella storia (dilemmi assurdi che mi vengono xD) detto questo ammetto che il capitolo sia un po' monotono, più che altro voleva essere riflessivo. I colpi di scena arriveranno nel prox capitolo statene certi ma per ora mi sono limitata a fare quella profonda (ci sono riuscita? bah xD) spero che vi sia piacuto in ogni caso anche se non è successo nulla di particolare xD Grazie a tutti coloro che leggono ancora questa storia xD
   
 
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