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Autore: Lady Moon    29/01/2014    1 recensioni
Questa è un'altra storia dove prevarrà "Romione", e sarà del tutto realista.Ricordiamoci tutti, ovviamente, che nulla può essere, inoltre, più vero di ciò che lega Hermione e Ron.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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                                                                                        LE SCINTILLE NEGLI OCCHI.


Erano le undici e mezza del mattino, Ronald si sentì in diritto di svegliare il povero Harry, che aveva dormito a lungo, saltando le due ore di storia della magia. Insieme, raggiunsero il resto dei Grifondoro che si trovavano giù, nella loro sala comune.

:"Non mi dire, è davvero una cosa spaventosa...Per me, dovrebbero demolirle certe cose! "-disse un ragazzo del Grifondoro, che, come Ron e Harry, aveva saltato la lezione, ma si era svegliato molto presto e controllato la bacheca.

-"Ma piantala, solo perchè non sai chi portare non significa che sia una cosa brutta."-gli rispose Ginny Weasley.

:"Ehm...Harry? Di che stanno parlando quei due?"- chiese Ron.Ginny, vedendoli, salì le scale nel dormitorio delle ragazze.

:"Bah...le ragazze sono matte, tutte matte, decisamente matte! ...Ma del ballo naturalmente, parlavamo."- rispose loro il ragazzo goffo.

-"Scusa se non ricordo il tuo nome, amico, ma comunque, ballo? E quale ballo?!?- chiese nuovamente Ron, con aria spaventosa.

:"Quello stupido ballo in onore di non so cosa, praticato da non so chi, ma ci siamo di mezzo anche noi.Io odio andarci, non so voi ma li trovo..." - mentre il povero ragazzo rispondeva e divulgava da solo, Ron e Harry, che nelle loro teste adesso avevano le nuvole, si accingevano a pensare come diamine avrebbero fatto ad andarci, chi avrebbero invitato stavolta? E perché di nuovo un ballo? In onore a chi? :"E quindi...poi non so voi, ma mi state ascoltando?"-

-"Ehhhmmmm...ma sicuro! Scusami, io e Ron andiamo a cercare una nostra amica."- concluse Harry al tipo.

:"Ah va bene, ciao Potter!"- salutò infine il ragazzo. Ron e Harry trovarono subito Hermione, era nella sala Grande a parlare con Luna Lovegood.Più che altro, stavano confabulando qualcosa, non volevano che qualcun'altro sentisse.

:"Heeeei! Io muoio, spiegatemi subito questa storia."- urlò loro Ron.

-"Ti riferisci al ballo, razza di svampito?"- rispose Hermione, senza volerlo. :"Si, si terrà un ballo!"- rispose a sua volta Luna, dando un'occhiata a Hermione. :"Sarà bellissimo, non trovate? Io e Hermione stavamo parlando proprio di questo, per lo più ci saranno tutti, ma proprio tutti quanti! Si terrà in onore del professor Silente, sai, da anni preside di Hogwarts."- continuò.

-"Da troppi anni..."-aggiunse Harry.

:"Già... e quindi, in onore suo, visto che domani è il suo compleanno..."-

-"Ah, ora è chiaro! Una sorte di festa allora, giusto, Luna?"-domandò Ron.

:"Oh si, Ron."- rispose,dolcemente,come solo sapeva fare, la piccola Luna. :"Ma voi chi portate?Io aspetto che sia il mio cavaliere a cercarmi...Hermione, hei, e tu?"- Hermione all'udire quelle parole divenne fredda.Non solo le vennero quasi le palpitazioni, non seppe, per le poche volte che le capitava, rispondere a quella domanda, preferiva sparire in quel momento, magari col mantello dell'invisibilità di Harry.Poi si riprese :"Oh, non saprei Luna, forse...ecco, io, forse...non lo so, davvero." - diede alla fine in risposta.

-"Ne abbiamo due di cavalieri qui! Puoi scegliere fra loro due! Fra Harry e Ron!"- sorrise in risposta Luna.Hermione arrossì.Ron si sentì a disagio, Harry rimase indifferente, non gli sarebbe dispiaciuto ballare con la sua migliore amica.
Giunse ormai il giorno seguente, il giorno del ballo, erano tutti fuori, lungo casa di Hagrid, abbinata e lucidata, sembrava tutt'altro che la sua casa per qualcuno, le luci che furono messe erano fredde e di un blu scuro cobalto, ma nello stesso tempo illuminate dal cielo pieno di stelle (anche per effetto della magia, ovviamente). Harry e Ron si guardavano come se fossero venditori di aspirapolveri, non sapevano che dirsi, erano vestiti eleganti questa volta tutti e due, camicia bianca e giacca nera abbinata al jeans scuro, probabilmente s'erano messi d'accordo.

:"Oh Harry, te l'avevo detto, dovevamo rimanere a dormire."- vociferò Ron.

-"Ricordi quando ti dissi che avrei preferito ballare con un drago? Lo stesso vale per adesso."- sogghignò Harry in risposta.Ma quelle lamentose litanie non dovevano durare per sempre, Ginny invitò Harry a ballare, anche se con grande insicurezza, Harry accettò subito, squadrando Ron da capo a piedi, che sembrava fosse stato calpestato.Ora rimaneva solo Ron, e dei suoi amici non ce n'era traccia, tutti a ballare o divertirsi.D'un tratto però notò una ragazza, aveva i capelli e lisci ben trattati, il vestito violetto che si fermava alle ginocchia e con le bratelle, era una ragazza che non aveva mai visto, pensò, ma non le avrebbe chiesto di ballare neppure se l'avesse conosciuta, ma poi, come un tumulto nel cervello, si accorse che quella ragazza era Hermione.Ne rimase stupito, subito dopo anche lei notò lui e ebbe come il desiderio di sparire.Neville Paciock, si fermò vicino Ron, casualmente, ma notò che non si era mosso neanche un attimo e per grande invidia spinse Ron verso Hermione, implorandogli con uno sguardo malefico di ballare.Ron non ebbe alternativa, prese Hermione alla vita e la strinse poco a sé.

:"Ma almeno, Ron Weasley, sai salutare?" - chiese, disturbata, la Granger, pensando che da piccola le bambole le trattava meglio.

-"Oh avanti Hermione, sono già abbastanza giù per conto mio, mi ci mancavi solo tu!"-impallidì rispondendo Ron.

:"Ah, è questo quello che pensi? Allora lasciami!"- urlò Hermione, ma Ron cercò di scusarsi beffeggiandola.

:"La prossima volta..."-continuò Hermione :"Non farti spingere da qualcuno, e vedrai come le cose, nella tua esilarante vita, andranno meglio." Ron sbuffò in risposta mentre cercavano entrambi di ballare normalmente, senza calpestarsi o roba del genere.Hermione per Harry era bellissima quella sera, non era il solo a pensarlo, ma nonostante i complimenti espressi dai sorrisi dei suoi amici, ballare con Ronald in qualche modo, la perturbava.Per almeno cinque minuti guardò altrove abbassando la testa, a Ron venne spontaneo pensare volesse rigurgitare.

-"Ahhhh, si sta facendo tardi."- urlò Ron.

:"Ah, sai leggere l'orologio?"-domandò Hermione.

-"Che spiritosa Hermiooooooneee..."-

:"Mai quuuuuaaaanto te, Weaaaaaasley."- rispose ancora una volta, sarcastica.Subito dopo, sbuffò. -"Hermione, se vuoi ballare da sola basta che lo dici e ti accontento, come sei strana."

:"Certo, la strana son io.Ron, ricordi l'ultima volta cosa successe... l'ultima volta, a un ballo? Ricordi?"-

-"Avanti Hermione, il fatto che tu sia sempre così pedante non pensare sia bello, sai.Per una volta, datti pace.E non aggredirmi, non sono come tu mi definisci, no, non lo sono affatto! E sbagli anche sul fatto che ho la varietà di emozioni di un cucchiaino."

:"Come, scusa? Chi è che cerca "pace"? Bene, hai ragione Weasley, spesso mi sbaglio."-rispose, innervosita Hermione.

-"Brava ecco."

:"Su di te no."- concluse Hermione.

-"Promettimi che un giorno faremo pace e non ce l'avrei sempre con me."-gemitò Ron.

:"Mai vorrei avercela con te!"- rispose Hermione.

-"Non si nota affatto..."-

:"Bhe',perchè tu sei...cieco, e inutile."

-"Grazie ancora, Hermione." - Questa volta il viso di Hermione non assunse nessuna espressione, voleva bene a Ron, voleva ci fosse pace fra loro, ma si sentiva calpestata allo stesso tempo.Così si avvicinò spontaneamente ancora di più a lui, quasi per abbracciarlo, ma non lo fece, si sentì i brividi salire e scendere per la schiena e i tamburi nello stomaco.Ron non sospettò nulla, come sempre, ma poi si accorse che tenere Hermione stretta a sé era l'unica cosa bella che era successa quella sera.Lei alzò il viso, con la speranza che Ron le dicesse qualcosa, ma non disse nulla.Ostentava nel guardarla. :"Ti fa piacere ballare con me, questa volta?"- chiese Hermione. -"Si"-rispose Ron, inespressivo.E così Hermione, collassò di nuovo stretta a lui, si sentiva più sicura tra le braccia di Ron che dalla magia. La musica cessò, era tardi, e tutti quanti stavano per tornare nei loro dormitori.Hermione non voleva abbandonare Ron, aspettò che fosse Ron ad allontanarsi, ma non lo fece, ed una volta che qualcuno si allontanò da loro parlò :"Hermione, sarebbe meglio che...la smettessimo di...ecco, di...ballare da fermi o senza musica." -
A quel punto Hermione arrossì, non voleva di certo scomodare, ma aveva come un nodo in gola enorme, sarebbe scoppiata o di rabbia o in lacrime, si avvicinò a Ronald, esausta e gli diede un bacio sulle labbra.Ron non voleva crederci, da Hermione non se lo sarebbe di certo aspettato.Poi lei appoggiò le mani sulle sue spalle, ma subito dopo si staccò come se fosse stata pizzicata.Ron non si era mai sentito così strano, nel ricambiarla, Hermione mai così felice.
:"Scusa Ron...io, non so perchè."-

:"No, Hermione, non lo sai."-gli rispose Ron, che non voleva affatto lei si staccasse da lui, anzi, avrebbe voluto stringerla forte, continuare a baciarla, come se non si vedessero da anni, e Hermione voleva lo stesso, ma divenne come una statuina, non gli disse che l'amava, ma Ron l'aveva capito.Si girò e tornò da sola nel dormitorio, cercando di non farsi raggiungere nemmeno da Harry, il giorno dopo avrebbe detto a Ron che era stato uno sbaglio quello che aveva fatto, era diventato palese, però, che per Ron non lo era affatto.
   
 
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