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Autore: Vanel    29/01/2014    5 recensioni
Io: Prima persona singolare. Ragazza allegra e spigliata, si mette nei guai anche stando solo seduta, fin troppo euforica e praticamente impacciata con il genere maschile.
Lui: Terza persona singolare. Il tipico ragazzo nuovo, bello e dagli intensi occhi verdi, con il tipico carattere da bellimbusto, sarà la mia rovina.
Loro: Terza persona plurale. Sentimenti contrastanti, travolgenti e sconosciuti che mai avrei pensato di provare.
Dal capitolo otto:
La sua entrata snob e il suo sorriso malizioso mi fecero alzare un sopracciglio di disapprovazione mentre le ragazze della classe lo guardavano estasiate.
Portava un paio di jeans chiari e una maglia verde che gli faceva risaltare gli occhi, ciuffo ribelle, tipico abbigliamento da bad boy - fallito (a mio parere).
-"E' diventato ancora più bello"-Disse una di loro.
Ok che diamine stava succedendo!? D'Amico si stava dirigendo verso di NOI, cosa voleva?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Care lettrici, finalmente dopo tanto tempo sono tornata!
Questa è la "fatidica" nuova storia di cui vi parlavo: ho iniziato a scriverla da dicembre e ci ho messo veramente molto impegno, diciamo che è molto diversa(sia per il modo per cui è scritta che per il contenuto) dalle mie prime storie.
Spero che vi innamorerete dei protagonisti come i mi sono innamorata di loro, a quanti piacciono gli occhi verdi?
E' una storia di una ragazza normale e di un ragazzo normale(purtroppo non hanno i superpoteri xD)dentro una scuola, i due sono moolto diversi e non sarà facile trovare un "accordo", ma come dice il detto:"Chi disprezza compra"
Termino questa "anticipazione" ringraziando Minori_San per avermi aiutato nell'introduzione(ero persa! Non sapevo ne come intitolarla ne come attirare voi persone che siete venute qua a leggere!!)
Grazie per l'attenzione e buona lettura ^^





Un'altra campanella da primo giorno di scuola suona e noi studenti con passo lento ci dirigiamo nelle nostre nuove classi.
Quel primo giorno era stato tremendo, non ero riuscita a dormire bene a causa del raffreddore e di conseguenza ero inguardabile,faccia bianco cadaverico, occhi gonfi e occhiaie ben evidenti,quindi persi molto tempo dentro il bagno per cercare di uscire da quella casa decente.
Peccato che avevo un orario da rispettare e a causa della fretta indossai le prime cose che mi erano capitate,tra cui la maglietta giallo canarino da me tanto "amata".
Fortunatamente avevo lei, la mia migliore amica:Greta De Angelis.
La conobbi durante il primo giorno di scuola dell'anno scorso e come me lei non conosceva nessuno poichè proveniva da una scuola diversa,come me.
Quest'anno la nostra classe era praticamente la metà,da 25 persone ne eravamo 18,erano stati bocciati un bel po di alunni durante lo scorso anno.
A mia fortuna venne bocciato Enrico Bozza,perchè?
Sono una ragazza socievole, ho tante amiche, ma stranamente neanche un amico maschio.
Non appena stringevo amicizia con un ragazzo succedeva questo:O la mia ansia mi faceva combinare grossi malintesi facendo credere a quest'ultimo di essere innamorata di lui o invece se trovavo un ragazzo gentile con me pensavo che lui fosse innamorato di me e io per salvaguardare l'amicizia da buona genia lo evitavo.
Enrico Bozza fa parte del primo caso,per me era stata una fortuna la sua bocciatura a tal punto che mi ritrovai ad esultare.
Gli ultimi mesi in classe erano stati piuttosto imbarazzanti, specie quando ero costretta a parlare con lui.
Ero sempre stata una buona osservatrice,e notai che i banchi erano dispari,più specificamente erano 19, cosa ambigua dal momento che noi eravamo 18.
Non ci feci poi caso, probabilmente le bidelle avevano sbagliato, cosa che però risultava un po strana dal momento che in quella scuola i banchi mancavano e non se ne facevano sfuggire neanche uno.
-"Perchè i banchi sono 19?"-Chiesi a Greta
-"Non so,avranno sbagliato"
-"C'è un nuovo arrivo"-Rispose Marco Lupo,  ragazzo impiccione,sapeva i fatti di tutto e di tutti, Greta ironicamente lo definiva la copia mia al maschile,peccato che io e Marco di simile avevamo ben poco.
-"E chi è?"-Domandai curiosa
-"Quando arriva lo noterai"-Disse borbottando come se la risposta fosse stata tanto ovvia
Dopo una manciata di secondi entrò la nostra professoressa di matematica, la De Simone,donna simpatica, professoressa terribile.
-"Buongiorno ragazzi"
A coro fu seguito un buongiorno per poi sentire qualcuno bussare alla porta.
-"Buongiorno,scusi il ritardo"-Disse un ragazzo con i capelli tutti scompigliati dal colore castano simile al mio.
-"Lei deve essere D'Amico, il nuovo studente del II C"
-"Si sono io"
-"D'Amico, solo perchè è il primo giorno posso perdonarla,ma sappia che nei giorni a seguire sarà sanzionato come tutti gli altri"
-"Si, mi scusi"
I banchi della nostra classe erano disposti separatamente, uno per uno,come nelle scuole americane, peccato che venne preso quel provvedimento viste le continue distrazioni da parte di ognuno di noi, ma quella disposizione aiutò il nuovo arrivato dal momento che essendo nuovo sicuramente non avrebbe avuto vicini di banco.
D'Amico prese posto dietro quello di Greta che confinava col mio.
La lezione di matematica, dato che fu un'anticipazione del programma del secondo anno passò velocemente.
A seguire ci sarebbe stata la prof. D'Inglese, la Marinelli.
Era solita a fare ritardi,e durante le sue lezioni a regnare era il caos,un vero peccato perchè io amavo la lingua Inglese.
Mentre la De Simone andava via,Marco mi disse sottovoce:-"Quello nuovo sta dietro di te"
-"Ma veramente? Non me ne ero resa conto"-Risposi sarcastica alzando leggermente il tono 
di voce
-"Mah"-Borbottò lui tornando al suo posto
Io e Greta come ogni classico giorno di scuola durante i momenti di svago iniziammo a divagare nei nostri discorsi poco sensati.
-"Vero,non ne posso più!"-Mi disse Greta ridendo
-"Noi due non arriveremo a giugno, puoi starne certa"
-"Per il troppo ridere mi fa male il collo!"
-"Mmh, allora cara hai bisogno di un ausilio:IL PROTOCOLLO"-Le dissi ridendo
-"Non posso crederci"-Aggiunse una voce mai sentita proveniente dal banco dietro
-"Che c'è?"-Chiesi sorpresa
-"La battuta che hai fatto..non posso crederci"-Era il ragazzo nuovo, D'Amico.
-"E quindi?"-Risposi con un tono leggermente irritato
-"Io sono Greta"-Aggiunse velocemente la mia amica che a differenza mia sapeva legare più con i ragazzi che con le ragazze
-"Oh piacere Greta, io Christian, e la tua amica simpatica come si chiama?"
-"Veronica."-Risposi 
Ma cosa mi stava succedendo? Avevo così paura di legare con un ragazzo? Forse avevo paura di rovinare un'altra volta tutto, dopotutto era comprensibile, meglio dare poca confidenza, non soffre nessuno e non si creano malintesi.
Mentre il ragazzo nuovo era già pronto a rispondermi entrò la Marinelli,cosa che mi sollevò molto,volevo evitare ogni contatto con il nuovo ragazzo,non volevo rovinare niente.
Tra battute e mezze spiegazioni anche l'ora D'Inglese volò e suonò la tanto amata ricreazione.
-"Vero, mi accompagni a prendere una barretta di Kinder cereali dalle macchinette?"
-"Certo, andiamo"
Mentre stavamo facendo la fila per prendere quella benedetta barretta notai che il ragazzo nuovo,a differenza di come pensavo era già ben inserito nella scuola, stava parlando con due ragazze e un ragazzo del II F.
Rimasi per qualche secondo a fissarlo finchè i nostri sguardi si incrociarono.
I suoi occhi verdi dentro i miei occhi verdi;presa dall'imbarazzo abbassai subito lo sguardo e già mi maledivo.
Stupida, stupida! Adesso lui crederà che lo trovi carino e che lo guardavi perchè eri interessata a lui!
Forse erano stupide paranoie, ma i ragazzi erano così strani, nessuno sa cosa passa per la loro testolina.
Durante le ore successive parlai solo con Greta, scambiando qualche parola con Marco e con chi mi capitava, eccetto il nuovo, fortunatamente.
Non appena suonò la tanto cara campanella tutti gli studenti si recarono dinanzi la porta d'uscita.
Per pura casualità i miei occhi si andarono a posare su uno zaino molto colorato e vivace che avevo già visto da qualche parte.
Alzai gli occhi di scatto ,e ritrovai degli occhi verdi a fissarmi, nuovamente.
Il che mi metteva molta soggezione,quando un ragazzo mi fissava per più di due secondi diventavo impacciata, mi sentivo in imbarazzo, ero praticamente un'altra.
D'Amico mi guardò e mi sorrise facendomi cenno con il capo.
Con un mezzo sorriso ricambiai andando a guardare subito da un'altra parte.
Una volta sopra l'autobus iniziai a pensare tutte le tattiche possibili da utilizzare in maniera tale di evitare di sembrare una completa sciocca ai suoi occhi.
Ma ce l'avrei fatta? 














 
Ehii, allora che ne pensate? (Ditemi che vi è piaciuta, ditemi che vi è piaciuta *^*)
Nei prossimi capitoli la povera Veronica avrà la risposta alla sua domanda e già come tutti potrete immaginare non sarà di certo un si xD
Bene, adesso voglio sapere cosa ne pensate, mi appello a voi popolo di EFP, lasciate una piccola recensione? :3 
Fatelo per Veronica :') 
PS:Ad ogni fine capitolo ringrazierò chi recensisce menzionandolo :)
Un bacio e grazie per la cortese attenzione.<3

Vanel-

 
  
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