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Autore: louehar    29/01/2014    2 recensioni
Harry sorride, mentre piccole lacrime attraversano i suoi zigomi, poi inizia a piangere, a singhiozzare.
Ma questa volta è felice, felice perché gli è stata data l’opportunità di trascorrere con Louis i momenti più belli, felice perché gli è stata data l’opportunità di viverlo, Louis.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli stringe la mano con forza, mentre si lascia andare ad un pianto disperato.
Harry ha così mal di testa che potrebbe svenire da un momento all’altro, ma non lo fa, non deve farlo.
Gli bacia la tempia, le labbra, gli occhi, stringe il suo corpo con forza, annusa il suo profumo e gli accarezza i capelli, un’ultima volta.
‘La vita è come un viaggio turistico, no?’ tossisce e socchiude gli occhi ‘tu sei stata la cosa migliore che mi sia mai potuta capitare, Harry. Sei stato la mia prima volta, il mio primo vero amore.’
Harry si dispera, e quasi grida, mentre Louis sorride e gli accarezza il viso.
‘Smettila! Ricordi la volta in cui lanciammo delle uova al prof di chimica?’ sussurra.
Annuisce debolmente e gli sfiora le dita, per poi intrecciare le loro mani.
Louis ridacchia, ma Harry si china e gli bacia le labbra, con prepotenza.
Fissa le sue iridi azzurre e poi si china un’ultima volta per ribaciargliele con dolcezza, con calma, come se fosse l’unica cosa in grado di tenerlo in vita.
‘Aspetta solo qualche minuto, saranno qui a breve.’
Louis sorride, ora per l’ultima volta.
‘Non è un addio, Harry, è un arrivederci. A presto amore mio, ti amo.’
 
 
 
Ogni giorno, alle 17.00 spaccate, Harry si alza dal divano in cui passa la maggior parte del suo tempo e si dirige in cucina, preparando il tea preferito di Louis.
Lo lascia sul tavolo e poi ritorna in salone, aspettando il suo ritorno.
Dal giorno dell’incidente stradale non è più niente, non è più nessuno.
Solo un inutile pezzo di carne.
 
 
Una volta a settimana s’impegna a mangiare le verdure.
Non gli piacciono, ed ogni volta che ne mangia un boccone, storce il naso.
Ma quando Louis c’era lo facevano sempre, perché ‘fanno bene alla salute’ diceva.
Allora sorride, sbuffa, e con velocità ingerisce il primo dei cinque broccoli presenti nel piatto.
 
 
Disteso sul divano con le ginocchia aggrovigliate al petto ed indosso una delle tante felpe che ancora conservano il profumo di Louis, Harry sta guardando il video di quando, per la prima volta insieme, hanno marinato la scuola circa due anni fa.
C’è un meraviglioso prato contornato da fiori colorati e nel bel mezzo di esso c’è seduto il suo ragazzo, che imbarazzato, si copre il viso con le mani.
‘Da quando il punk più famoso del liceo si vergogna ed arrossisce?’
‘Sta zitto figlio dei fiori.’
Ridono all’unisono ed Harry si avvicina al più grande, stampandogli un veloce bacio sulle labbra.
Poi registra entrambi.
‘Allora? Cosa stiamo facendo qui?’
Louis sorride beffardo e –‘Stiamo festeggiando il nostro anniversario, no?’
‘Risposta esatta, un premio per Tomlinson.’
Harry lascia tra le mani del suo ragazzo la videocamera per poi osservare con sguardo serio il prato.
Acciuffa decine di fiorellini bianchi e rosa ed inizia ad intrecciarli tra loro, dandogli la forma di una meravigliosa coroncina.
Scuote il ciuffo liscio del suo ragazzo e vi ci poggia sopra il premio, per poi lasciargli un piccolo ed innocente bacio sul naso.
E non si sa come, si ritrovano ad intonare una canzone dei The Fray.
Le loro voci armoniose, insieme, sono ancora una delle melodie più belle al mondo.
Il cielo improvvisamente s’incupisce e i due ragazzi si alzano velocemente, per poi darsi la mano e correre all’impazzata.
‘Dobbiamo scappare, faremo un video presto. Dì ciao, Louis’.
Louis saluta con la mano e ride, mentre il ragazzo lo trascina praticamente verso la macchina.
Poi nero.
Harry sorride, mentre piccole lacrime attraversano i suoi zigomi, poi inizia a piangere, a singhiozzare.
Ma questa volta è felice, felice perché gli è stata data l’opportunità di trascorrere con Louis i momenti più belli, felice perché gli è stata data l’opportunità di viverlo, Louis.
 
 
 
Il 24 dicembre, il giorno del compleanno di Louis, Harry decide di uscire di casa per la prima volta dopo sei mesi.
Ha un aspetto orribile.
Il suo viso, un tempo morbido e da bambino, è ormai fin troppo pallido; i suoi occhi, smeraldi preziosi, sono ormai spenti, contornati da terribili occhiaie ed il suo corpo è troppo esile per una persona della sua altezza.
Si dirige in una piccola pasticceria del centro e compra una torta di mele, la preferita di Louis.
Una volta ha provato a cucinargliela, ma stava quasi per incendiare casa, così ci ha rinunciato e per farsi perdonare, l’ha comprata in pasticceria e poi gliel’ha fatta trovare al centro del letto, con tante candeline colorate.
Fa lo stesso anche stavolta: poggia la torta in un contenitore in vetro, accende ventitré candeline e poi la porta nella loro camera, posandola sul suo letto.
La verità è che Harry non può accettarlo, non riesce a farsene una ragione.
Allora fa di tutto pur di dimostrarlo, pur di dimostrare che lui c’è, che tornerà, anche a costo di sembrare pazzo agli occhi delle persone.
Però poi quando Louis non torna, quando si accorge che il suo profumo, il suo sorriso, i suoi capelli, la sua voce, il modo in cui litigavano per poi fare l’amore e sistemare successivamente tutto, il modo in cui gli occhiali da vista che portava ogni volta che leggeva gli cadevano sul naso, il modo in cui gli stringeva la mano per farlo sentire al sicuro e il modo in cui di notte, dormivano abbracciati, non esisterà mai più , Harry si sente morire.
E non può far altro che piangere e disperarsi, desiderare di andare da lui.
Si siede sul letto con un dolce sbuffo e fissa la torta, con gli occhi umidi.
‘Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri amore mio, tanti auguri a te.’
China la testa in avanti per poter spegnere le candeline, ma rabbrividisce e si blocca di colpo quando vengono spente da un soffio che non gli proviene.
Due mani, molto più piccole delle sue, gli stringono le spalle con dolcezza, mentre delle labbra gli baciano i capelli.
Non si gira.
‘Sapevo che saresti ritornato’.
Harry si gira, tenta di baciargli le labbra ma affonda letteralmente nel suo corpo.
Allora inizia a piangere, piange e si dispera mentre, in tutti i modi, tenta di stringerselo addosso.
Ma non può.
‘Perché posso sentirti ma tu non puoi sentire me?’
‘Non lo so’.
Louis gli accarezza il viso e gli bacia le labbra, in un tocco casto e veloce, per poi accarezzare i capelli di Harry e definire ricci più marcati con le dita.
Sposta la sua attenzione sulla torta e ne taglia un pezzetto, portandoselo alle labbra.
‘Fa qualcosa, ti prego. Ho bisogno di te.’
Louis sorride con rancore e stringe il ragazzo tra le sue braccia, per poi farlo distendere sul letto e stringergli la vita, incitandolo a dormire.
Harry sente i suoi tocchi, ma ogni volta che prova a fare lo stesso, è come se la sua mano toccasse l’aria.
‘Promettimi che non sarà l’ultima volta, che verrai… ancora, sempre.’
Louis non risponde, semplicemente stringe il suo corpo e gli bacia la mano che stringe con forza.
Allora si rassegna e chiude gli occhi, sperando sia per sempre.
 
 
Sono passati quattordici mesi da quando Louis è comparso, e non l’ha più fatto.
Quando è andato a trovare sua madre e gliel’ha detto, si è limitata a sorridere e a scuotere la testa, per poi chiamare uno psicologo e dargli appuntamento tre volte a settimana.
Tutti gli hanno dato del pazzo, nessuno l’ha creduto.
Ma lui c’era, il suo profumo c’era, la sua presenza c’era, la sua voce c’era.
Louis semplicemente c’era, ed Harry non finirà mai di ripeterlo.
 
 
Il giorno dopo Harry esce di casa alle sei del mattino, va a trovare nuovamente sua madre e le dice di star bene.
Ed è vero.
Verso le dieci del mattino va a prendere un cappuccino ed un cornetto al cioccolato, nel bar in cui Louis l’ha portato il giorno del loro primo appuntamento.
Alle 12.00 va a farsi un tattoo, una scritta sull’avambraccio sinistro, un ‘The last time forever’.
Alle 17.00 torna a casa e prepara il tea di Louis, portandolo in cucina e aspettando il suo ritorno, anche se sa benissimo che non arriverà.
Alle 19.00 prende carta e penna, e con calma, inizia a scrivere.
‘Cara mamma, cara Gemma,
io sto bene perché sta per succedere, perché sarò felice, per sempre.
Scusatemi per tutte le volte che vi ho procurato problemi, fatte arrabbiare o per tutte le volte che ho reso la vostra vita un inferno.
Vi proteggerò io, vi amo da morire.
-Vostro, haz.’

Poggia la lettera sul letto della camera che condivideva con Louis ed esce di casa alle 23.30, con l’automobile.
Percorre qualche kilometro, prima di ritrovarsi su di un’enorme scogliera, dove il mare si scaglia ininterrottamente.
Il suo colore blu gli ricorda vagamente la piccola sfumatura che contenevano gli occhi di Louis, ma sono così belli che non si possono descrivere.
Grigi ogni volta che pioveva o era triste, di un azzurro splendente ogni volta che era con lui, con la sfumatura di blu ogni volta che facevano l’amore e Louis gli ripeteva 'ti amo' fino a svenire.
Allora prende un lungo sospiro, chiude gli occhi e si lancia, gridando il suo nome.

 
 
Mano a mano percorrono l’enorme prato verde, contornato da fiorellini colorati.
‘Temevo di non vederti mai più’.
Si avvicina al viso del maggiore e gli bacia le labbra con dolcezza, per poi schiuderle e far scontrare le loro lingue in un bacio passionale, felice.
‘Hai fatto una cazzata!’
Louis lo rimprovera, ma nonostante tutto non riesce ad arrabbiarsi: ha tutto ciò di cui ha bisogno.
‘Volevo che l’ultima volta fosse per sempre.’
 



 





























 
 
Congratulazioni se siete riusciti ad arrivare alla fine! AHAHAH
okay ho una mente malvagia e sono incoerente, perché odio le storie drammatiche, ma questa mi stava frullando in mente da tempo e poi mi andava di farlo ):
Ho pianto una cosa come due volte scrivendola, vi giuro, e boh... spero solo che vi piaccia e di non aver scritto tutte cazzate.
L'idea di un Louis ''fantasma'', ''spirito'' che va a trovare il suo amato mi fa letteralmente rabbrividire.
Anyway, alla prossima, e magari lasciatemi una recensione.
Per qualsiasi cosa su twitter sono @xbradfordbadboy.
Baci



 
  
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