Serie TV > Rizzoli & Isles
Segui la storia  |       
Autore: iloveroseandrosie    30/01/2014    6 recensioni
[ATTENZIONE, CAPITOLO 1 MODIFICATO]
Jane e Maura hanno sempre avuto un rapporto speciale: scherzano, ridono, si punzecchiano, ma soprattutto si vogliono bene. Davvero bene, come uno di quelli dove non vuoi nessun altro attorno che quella persona quando stai male, quando sei triste o felice.
Ma se quest'amicizia non fosse soltanto una semplice amicizia? Se ci fosse qualcosa di più in ballo? Come... un amore nascente?
---
Visto che qui su EFP non ci sono molte Rizzoli & Isles fanfictions (3 per l'esattezza, vergogna), ho deciso di scriverne una io! Però avverto i fan più accanti, ho solo cominciato oggi a guardarla quindi non so se riuscirò a descriverle al meglio! Detto questo, spero vi piaccia! Se avete voglia, recensite dandomi anche dei consigli su come potrei migliorare i personaggi! :D
Ho voluto fare una cosa a parer mio molto carina: per ogni episodio racconto come sarebbe andata la storia se Jane e Maura avessero espresso un pò di più i loro sentimenti :) Magari poi continuerò su un'altra strada ma per il momento voglio provarci :)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Crack Pairing
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Maura era seduta al bancone del bar mangiando delle noccioline quando sentì qualcuno fare “toc toc” sulla sua spalla destra. Si girò ma non vide nessuno. Poi capì che era una scherzo della sua amica – ragazza? – che guardandola, le sorrise.

“Ahh! La dottoressa Maura Isles mangia degli snack pieni di germi? Sono scioccata!” scherzò, sorridendo.
Non sapeva cosa doveva fare: baciarla sulla guancia, sulle labbra, non accennare alla sera prima, parlarne? Era nel panico più totale, e si limitò quindi a guardarla intensamente negli occhi, per cercare di trasmetterle qualcosa.
“Prima ne ho analizzato un campione. Il conteggio dei batteri rimane entro i limiti” decretò la rossa, soddisfatta.
“Deve essere complicato essere te” disse incuriosita l’investigatrice.

C’era una questione in sospeso tra loro due, si sentiva, ma nessuna delle due ebbe il coraggio di parlare per prima, non sapendo se quello che era successo il giorni prima fosse stato un evento unico o se invece fosse stato qualcosa di più per entrambe. Non volendo rovinare nulla, si concentrarono sul caso della ragazza – Danielle – del college morta quella mattina, e, dopodiché, se ne andarono ognuna a casa sua. Quella notte, nessuna delle due dormì molto, erano entrambe confuse da quello che stavano provando.

Il giorno seguente, Jane, Frost e il vecchio detective si trovarono nella stessa stanza per decidere chi di loro doveva andare alla veglia per la ragazza del college, quando Maura entrò nella stanza. Jane già aveva sentito che stava per arrivare: avrebbe riconosciuto la sua camminata elegante e composta a miglia di distanza, e il suo profumo era semplicemente unico.

Jane si girò, per ammirare la dottoressa Isles entrare e dirigersi subito verso di lei  e salutò con un breve “Hey Maura”.

“Andiamo al college, stasera gli amici di Danielle daranno una veglia funebre e vorrei esserci” disse Jane al suo partner Frost.
“Oh, hem… vorrei venire anch’io.” disse Maura cerando l’attenzione di Jane, che la guardò stupita dalla richiesta. “Vorrei fare le mie condoglianze alla famiglia, e si sa, il colpevole sarà presente: vuole sempre vedere le conseguenze del suo atto” disse come per giustificare la sua presenza là. In realtà voleva solo stare un po’ con Jane e avere l’occasione di proteggerla se qualcosa fosse andato storto.

Quella sera, o meglio notte, dopo aver catturato il colpevole, o  meglio ucciso, Jane e Maura si ritrovano a casa della bruna a cenare. Volevano sempre stare un po’ insieme dopo aver risolto un caso, era come un rito. Nessuna delle due chiedeva altro.

“Com’è lavorare su una vittima viva?” chiese Jane che subito dopo si tagliò un dito aprendo una scatola di tonno. “OUCH” disse correndo al lavello per far fermare il sangue, o almeno così credeva di star facendo.
“No no no, se lo metti sotto l’acqua il sangue continuerà ad uscire” disse la dottoressa, arrivando in suo soccorso. “Vedi, devi stringere con un fazzolettino o qualcosa di pulito. Così la fermerai del tutto” disse avvolgendole un tovagliolino al dito ferito. Jane non poteva non pensare a quanto cavolo erano vicine in quel momento. Poteva sentire il suo respiro sul suo collo, e la cosa la stava eccitando. Parecchio.
“Meglio?” disse Maura che, nel frattempo, aveva notato l’effetto che aveva sull’amica e si era avvicinata un po’ di più, accarezzandole la mano. Tutto quello che Jane riuscì a dire fu un mugolio. Quando si ritrovarono a due centimetri l’una dall’altra, Maura non resistette più e baciò la bruna, appassionatamente.

La rossa aveva lasciato andare la sua mano, per concentrarle una sul suo seno e l’altra per tenerla stretta a sé. Quando le lingue cominciarono a danzare, Jane, che era semrpe stato più forte di Maura, la prese in braccio e la fece sedere sul bancone della cucina. Erano entrambe molto eccitate, e i vestiti in pochi minuti, si ritrovarono per terra. Cominciò quindi un gioco di mani e lingue, che andavano su e giù per i loro corpi, esplorandosi come sempre avrebbero voluto fare, ma mai avevano potuto. E adesso ne avevano l’occasione.

Arrivata alle mutandine, Jane mise la sua mano dentro quelle dell’amica. Lo stesse fece qualche minuto dopo la rossa, che era sull’orlo del culmine del piacere.
Quando entrambe furono venute, Maura rispose alla domanda dell’amica: “Beh, devo dirti che lavorare su una vittima – anche se si è solo ferita un dito – viva, è molto più eccitante che lavorare su una morta”.

“Beh, dottoressa Isles, ormai non lavorerà più solo su persone morte, mi sa” che come risposta ricevette un pizzicotto sul sedere.

 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Rizzoli & Isles / Vai alla pagina dell'autore: iloveroseandrosie