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Autore: Hely95    30/01/2014    3 recensioni
[[[NaLu]]] Lucy è una ragazza di venti anni che non riesce a scappare dal suo passato burrascoso, così comincia ad affogare i suoi dolori nell'alcool. Qualcosa però stà per cambiare e si ritroverà a dover combattere anche con altre emozioni che la metteranno a dura prova. Sarà abbastanza forte da salvare la sua vita in bilico? Chi potrà aiutarla?
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy, Heartphilia, Natsu
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP, Tematiche delicate
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Ciao a tutti!! eccoci qui con un altro capitolo, scusate il tremendo ritardo ho avuto molti impegni T.T spero vi piacciaaaaa =))



Ero sconvolta. Non tanto per il fatto che avesse origliato, quello pur essendo grave passava stranamente in secondo piano,
ma perché aveva sentito tutto quello che mi ero detta con Levy. 
Adesso cosa mi sarei potuta inventare? non avevo scuse né un modo semplice per uscire da questa situazione imbarazzante e scomoda. 
Ero in trappola, avrei dovuto confessare già da adesso tutto, prima ancora di poter capire io stessa cosa avevo dentro.
Tremavo, talmente ero agitata e il cuore mi batteva forte in petto poi fu lui il primo a rompere quel silenzio distogliendomi da quei pensieri e mi accorsi che stavo trattenendo il respiro.
"Allora? non parli?" disse guardandomi dritto negli occhi mostrando una determinazione e una serietà che non avevo ancora mai visto in lui. 
Quello sguardo servì a farmi sentire ancora di più in soggezione ma anche, attratta?
No, non era assolutamente il momento di pensare a quelle cose anche se prima o poi avrei dovuto affrontarle.
"I-io..N-Natsu..d-da quant'è c-che sei qui?" 
non riuscivo quasi a parlare, ALCOL! avevo bisogno di alcol!
"Veramente non me ne sono mai andato, ero preoccupato e infatti non mi sbagliavo. Lucy, come può piacerti una persona del genere? Non sai in che guaio ti stai cacciando, non posso permettertelo"
EH??
"Ma di cosa diavolo stai parlando??" io avevo bisogno di alcol ma lui mi sa che era proprio ubriaco
"Smettila di fare la finta tonta! Parlo di te e Sting"
"Sting??? Io sul serio non so di cosa parli e comunque qualsiasi cosa non sono di certo affari tuoi Natsu"
Smettila di guardarmi! smettila di guardarmi!
Possibile che avesse frainteso tutto quello che mi ero detta con Levy?
Mi sentii ad un tratto molto più sollevata. 
Ma perché ce l'aveva così tanto con Sting? 
A me sembrava un tipo apposto anche se a volte un pò strano.
Mi sembrò di vederlo stringere i pugni e mi accorsi che stava tremando, i nervi tesi. 
Perché era così nervoso?
Quante domande nella mia testa e volevo risposte ma quegli occhi fissi su di me mi bloccavano completamente
"Diventano affari miei quando un mio nakama è in pericolo"
"Nakama? Quando la smetterai con questa storia Natsu? Io e te non siamo amici e anche se lo fossimo ci sono dei limiti a tutto.
Questi, per esempio. Sono cose che non ti riguardano affatto. Ora devo andare.."
Feci per andarmene ma lui mi si parò di fronte e disse
"Abbiamo un discorso da finire"
"Io non ho niente da finire, lasciami andare" risposi io
"No, Lucy. Prima devi....."
"Hey Natsu, non vedi che la mia ragazza vuole andarsene?" 
Sting era sbucato da chissà dove e guardava in cagnesco Natsu, sempre con il suo sorriso spavaldo in volto poi si avvicinò a me 
"Volevi correre da me piccola?"
Io abbasai lo sguardo perché non avevo voglia nemmeno di ribattere, di dire che volevo scappare da tutto e tutti e che dovevano lasciarmi in pace
"Sting..." Natsu disse solo questo con uno sguardo disgustato mentre digrignava i denti
poi riuscii a parlare
"Adesso basta, devo andare" e passai accanto ai due che mi guardavano senza proferir parola, probabilmente fu meglio così.
Scesi le scale ritrovandomi una Lisanna che mi guardava con la solita espressione assassina, sicuramente non vedendo né me né Natsu si era innervosita ancora di più pensando chissà dove fossimo. Se solo sapesse...
Poi però vedendomi salutare tutti e uscire dalla gilda sola, si rilassò e mi sembrò anche soddisfatta.
Almeno avevo reso felice qualcuno quel giorno, io di certo avevo il morale a pezzi.

"Lucy aspetta! Dove stai andando?"
Mi voltai per vedere chi fosse e mi ritrovai davanti una bellissima castana che mi guardava con un espressione preoccupata.
Guardai Cana e mi ripresi un pò dallo stato mentale di trance in cui ero e finalmente sorrisi "Cana! Penso che andrò a farmi un giro, vieni con me?" 
in realtà già sapeva dove volevo andare, per questo le avevo chiesto venire con me. Cana ovviamente accettò avendo già capito le mie intenzioni.

Ormai si era fatto tardi e ci ritrovammo ubriache in un bar, poi Cana decise di trascinarmi in un pub vicino. 
Barcollanti e iperallegre entrammo e ci buttammo nella mischia per ballare.
Dopo un pò di tempo Cana trovò una preda con cui poter ballare e divertirsi mentre io mi sentii tirare per un braccio e finii dritta dritta sui pettorali di un certo biondo di mia conoscienza.
"Bellissima cosa ci fai qui e per di più in queste condizioni, credevo le cose andassero meglio..." 
"Non s-shono affari tuo Sting..." poi lui si abbassò per sussurrarmi qualcosa nell'orecchio 
"...a parte le tue due amichette sono l'unico che ti conosce veramente Lucy, non dimenticarlo.."
Quelle parole mi colpirono dritte al cuore, distruggendo le ultime briciole di integrità che mi erano rimaste in quel momento..così crollai. 
Tra l'alcol e il resto ero troppo fragile in quel momento, mi aggrappai all'ultima ancora di salvezza che avevo, almeno quella notte..in un momento troppo difficile per la persona debole che ero.
Intrecciai braccia e mani dietro il suo collo e poggiai la testa sul suo petto e lui mi strinse forte per non so quanto e poi mi sussurrò ancora
"Io sono l'unica persona che può capirti veramente e lo sai anche tu.
Chi c'era quelle sere che tuo padre tornava in quelle condizioni e tu volevi uscire di notte per non sentirlo urlare? C'ero io, che ti aspettavo sotto alla tua finestra con la moto per farti evadere da lì.
Chi c'era quando hai deciso di scappare di casa e non sapevi dove andare? 
IO, che ti ho fatta rimanere nel mio appartamento per il tempo che ti bastava a trovare un lavoro e un appartamento tutto tuo.
Tutto questo perché sono innamorato di te Lucy praticamente da sempre..io ti ho salvata da quella disperazione una volta, posso ancora farlo" 
Mentre parlava mi stringeva sempre di più a sé. 
Perfino la sua voce era attraente, mi sentivo incantata da quella melodia.
Ascoltavo in silenzio ogni sua singola parola e capivo perfettamente ciò che voleva dirmi, forse l'unica cosa che dovevo fare era lasciarmi andare e rimanere con lui.
Alzai lo sguardo cercando di trattenere le lacrime, adesso eravamo faccia a faccia e ci guardavamo. 
Posò una mano sulla mia guancia che carezzò prima di avvicinarsi lentamente al mio volto.
Sapevo bene cosa stava per fare ma ormai rassegnata alla mia vita decisi che glie lo avrei permesso.
Poco prima che potesse posare le sue labbra sulle mie mi irriggidii e notandolo si fermò.
Con la coda dell'occhio avevo visto quella capigliatura sbarazzina tra la gente, una capigliatura che poteva appartenere ad una sola persona e infatti non mi sbagliai.

Natsu era lì, poggiato ad un muro con le braccia conserte che ci guardava anzi, guardava Sting. Nei suoi occhi si riusciva a vedere tutto l'odio che provava per lui,
poi il suo sguardo si posò su di me e la sua espressione cambiò. 
Prima era dolce poi all'improvviso diventò triste. 
Guardai Sting, anche lui guardava Natsu ricambiando tutto l'odio che quest'ultimo aveva nei suoi confronti. 
Così, innervosito ancora di più da quello sguardo, Natsu si girò per guardare altrove e mi sembrò di vederlo parlare tra sé e sé. Chissà cosa aveva detto..
Anche io abbassai lo sguardo poi dissi a Sting
"S-Se non ti dispiace v-vorrei andare a casha..."
"No dai, proprio ora che ci stavamo divertendo?" rise e aggiunse "Vuoi che ti accompagno?"
E io risposi "No, no grazie..vado con Cana. A presto allora.."
"Aspetta" Sting mi attirò a sé e mi diede un bacio sulla guancia, io mi allontanai diventando rossa e girandomi verso Natsu per vedere se avesse assistito alla scena,
infatti era lì che guardava ma quando si accorse che lo stavo guardando si girò di nuovo di corsa dall'altra parte.
Sting rise ancora, quella situazione lo divertiva.
"Allora ciao" mi disse facendo l'occhiolino.

Ovviamente la storia che mi sarei fatta riaccompagnare a casa da Cana era una bugia, la mia mente era campo di battaglia ormai dove a combattere erano la confusione di tutto ciò che era successo fino a quel momento e l'alcol che voleva annullare tutti i miei pensieri e io pregavo che vincesse su tutto. 
Ero stufa di pensare, pensare e ancora pensare avevo bisogno di staccare da tutto e tutti ma quella a quanto pare non era proprio giornata perché,
appena uscita dal locale mi ritrovai ad andare a sbattere contro un altro paio di pettorali, quella era proprio giornata di pettorali.
"Oh..s-scusa Natsu.."
"Lucy..." che comportamento freddo..
"S-shtavo andando a casha...e t-tu?.."
"Com'è il tuo principe biondo non ti accompagna? Nelle condizioni in cui sei poi..."
"Io shto bene..e p-poi non è il m-mio principe..s-sto bene da sola..."
"Ma come, eravate così teneri prima.."
Ecco, in questo momento gli avrei proprio voluto mollare un pugno ma tanto se ci avessi provato avrei di sicuro mancato il bersaglio..ci vedevo quasi doppio.
"Smettila..."
"Bah..comunque io stavo rientrando a prendere le chiavi della moto che ho dimenticato dentro e vado via..aspetta qui"
"C-cosa??" prima che potessi effettivamente pronunciare quella parola lui era già sparito dentro al locale, aspettai un pò ed eccolo di ritorno
"Forza andiamo" disse avvicinandosi alla moto
"Come? a-andiamo?"
"Sì, andiamo. Ti porto a casa"
"M-ma..." cercai di dire ma lui mi interruppe "..E non fare storie"
Lentamente mi avvicinai a lui che aveva acceso la sua moto e mi stava aspettando.
"Emh...m-ma i caschi?" chiesi constatando che non ve ne erano
"Ti sembro tipo da casco?"
"Eh, certo...che domande faccio...." era la prima volta che sentivo una cosa del genere, un ragazzo che va con una moto simile senza casco.
Finalmente lo vidi ridere, questo era il Natsu che volevo..quello di quella sera sulla spiaggia e di quel giorno nel mio appartamento.
"Tieniti forte ok? ti gira tanto la testa?"
"Un pò..ma t-tranquillo possho farcela"
"Mm..va bene, non andrò molto veloce"
Così cinsi la sua vita con le mie braccia e partimmo.
Durante il tragitto mi sentii più che bene, Natsu era così caldo e mi venne spontaneo di poggiare la testa sulla sua schiena.
Lo sentii irriggidirsi un attimo e poco dopo tornare normale, anzi forse più rilassato di prima.
Arrivammo sotto casa e Natsu mi aiutò a scendere dalla moto, toccare le sue mani era la sensazione più bella che io avessi mai provato in tutta la mia vita.
Quando aprii il portone del palazzo una strana tristezza mi invase, non ero pronta per rimanere sola quella notte..
non adesso che ero con lui, lui..la persona con cui avrei proprio voluto essere in quel momento. 
Cominciai ad entrare ma poi mi bloccai e quando parlai non potei vedere la reazione di Natsu a quelle parole visto che ero di schiena

"Natsu..." presi un respiro profondo "...resta con me stanotte"
Non so quanto tempo passò, lui non rispose. 
Quell'attesa era così snervante, temevo che si sarebbe arrabbiato ancora di più dopo tutti problemi di quel giorno.
Poi sentii il portone chiudersi dietro di me, la luce fioca delle scale lasciava a malapena intravedere ciò che avevo intorno ma lui lo vidi e lo sentii forte e chiaro. 
Mi prese la mano senza dirmi niente e senza guardami, prese le scale camminandomi davanti.
Fu lì che capii, capii che finché sarei rimasta accanto a lui non mi sarei mai sentita sola. 
Che fosse stato amore ciò che provavo o semplice amicizia, Natsu era la persona con cui volevo andare avanti nella vita. 
Questa vita che solo con lui accanto sarebbe stata più facile da sopportare, perché lui sapeva trasformare tutto in qualcosa di bello, bello come lui.


pov. Autrice

Quella notte Natsu e Lucy dormirono stretti l'uno all'altra, Lucy tra le braccia del suo NAKAMA riuscì a sfogarsi,
svuotandosi di tutte le lacrime represse in quella giornata e Natsu non la lasciò un attimo sola. 
La tenne stretta a sé senza dire niente perché in quel momento le parole a poco servivano,
quando lei sarebbe stata pronta a raccontargli la sua vita passata lui sarebbe stato lì per lei, pronto ad ascoltarla.
Il rosato era ancora molto preoccupato per la relazione della bionda con Sting Eucliffe ma fino a che ci sarebbe stato lui non sarebbe stata in pericolo. 
Almeno così pensava.




EMH EMH EMH C'è NESSUNO? Vi prego non uccidetemi per questo schifo di capitolo, credetemi non ho saputo fare di meglio D: troppi impegni e troppo poco tempo per scrivere T.T Gomeeeeeeeeeeeeen ç_ç spero che per il prossimo riuscirò a fare di meglio <3 Ringrazio ancora tutti quelli che hanno recensito, che hanno messo la ff tra le seguite, chi l'ha messa tra le preferite e chi l'ha messa tra quelle "da ricordare". Ringrazio anche chi la legge soltanto, a me fa piacere lo stesso =) ciauu <3 
  
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