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Autore: Neverland98    30/01/2014    6 recensioni
Raccolta di oneshot e flashfic sulla vita di coppia tra Katniss e Peeta!
Spero vi piaccia, recensite numerosi :)
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Se pensate che i vincitori degli Hunger Games siano esonerati dal pulire la casa ogni primavera, vi sbagliate. Infatti anche per Peeta, Katniss e i loro due figlioletti, è il momento di riordinare la casa.
Ci troviamo quindi in una domenica mattina, Peeta non è andato a lavoro per aiutare Katniss nelle faccende domestiche.
“Etciù--!” starnutisce Roy in braccio al padre, è una palla di grasso di appena due mesi.
“Ehi, che hai?” gli domanda Peeta dolcemente.
Katniss irrompe nel salone, armata di aspirapolvere. Il rumore è assordante.
“Kaaatniiiiss, credo che Roy abbia la feeeebbree...” urla Peeta per farsi sentire.
Katniss non lo sente.
“Kaaatniiiiss!” le si avvicina e le dà un colpetto sulla spalla, per attirare la sua attenzione.
Katniss si gira di scatto e lo guarda con astio, spegnendo l'aspirapolvere: “Che vuoi??”
“Credo che Roy abbia la febbre!” le spiega.
“Sciocchezze, è solo la polvere. Portalo nella sua stanza!” riaccende l'aspirapolvere e riprende a canticchiare e a pulire il pavimento.
“Cosa? Lo devo lasciare da solo??” Peeta sembra sconvolto.
Katniss spegne di nuovo l'elettrodomestico e guarda seccata suo marito: “Vedrai che non gli succederà niente! Ora, fammi il favore di lasciarlo e vieni qui a spostare i mobili...”
Peeta di malavoglia annuisce e porta Roy nella sua stanza, abbandonandolo nella culletta. Suo figlio lo guarda con occhioni che sembrano dire 'perchè mi stai abbandonando?'.
Peeta ricambia lo sguardo con un sorriso e gli accarezza il visetto paffuto: “Tranquillo, torno subito”.
Peeta esce dalla stanza e attraversa il corridoio, ma rischia di scivolare su una pallina di gomma. La famigerata pallina di gomma. Appartiene a Prim, è il suo giocattolino preferito. E' piccola e rossa, Prim la fa rotolare sul pavimento o la lancia sui muri, con grande disappunto di sua madre. Il problema è che quella pallina infernale, a cui Katniss ha dimostrato il suo affetto chiamandola Ranuncola, rischia di togliere la vita a Peeta che puntualmente ci inciampa sopra.
“Ranuncola!” si aggrappa al muro appena in tempo, e si rialza subito. Se Katniss lo vedesse, lo prenderebbe in giro come tutte le volte. Poco dopo Ranuncola, compare Primrose. I capelli biondi legati in due simpatici codini e tutta la vitalità di una bimba di due anni.
“Pallina! Pallina!” chiama a gran voce, tendendo le mani in avanti. Peeta la raccoglie e gliela porge, accarezzandole il capo: “Ecco qui, Prim. Devi stare attenta, lo sai? O qualcuno potrebbe farsi male..”
“Qualcuno come tuo padre!” Katniss ridacchia in fondo al corridoio.
“Oh, no. Hai visto tutto?” Peeta si copre il volto con le mani, in segno di vergogna.
“Ogni cosa.” Katniss sorride sorniona.
“Coraggio, che hai da dire?” Peeta la guarda rassegnato, pronto a sentire sua moglie ricapitolare la vicenda e scoppiare a ridere.
“Ti amo tanto!” dice Katniss, poi – come Peeta aveva previsto – scoppia a ridere.
Peeta la guarda scomparire in cucina, brandendo sotto il braccio uno spolverino. Prim corre via insieme a Ranuncola.
Peeta e Katniss salgono al piano di sopra, fermandosi davanti alla porta della cantina. Quella sì che è un'impresa. Ogni anno mettere in ordine la cantina piena di ragnatele e polvere, si dimostra difficile quanto uscire vivi dai Giochi.
“Sei pronto?” gli chiede Katniss, fissando la porta con aria di sfida.
Peeta annuisce serissimo.
Avevano le stesse identiche espressioni nei giorni in cui sono stati spediti nell'Arena.
Katniss gira il pomello arrugginito con lentezza assassina, la porta si apre con un cigolio inquietante.
La prima ad entrare è la signora Mellark, subito seguita da suo marito. L'ambiente che li circonda è semibuio, le pareti sono sbrecciate e negli angoli si annidano temibili ragnatele. Qua e là sono buttati mobili e cianfrusaglie d'ogni sorta, il pavimento di legno scricchiola sotto i loro passi. “Da dove si comincia, capo?” chiede Peeta trattenendo una risatina.
“Ti giuro una cosa, Peeta. Certe volte avrei proprio voglia di correre via urlando.” è buffo il tono che usa Katniss. Non sta scherzando. Più seria di così non si può. Ecco perchè quelle parole suonano divertenti.
“Andiamo, io ho un'idea!” Peeta afferra il vecchio arco di Katniss che giace in un angolo, e glielo porge.
“Cosa...?” Katniss lo guarda confusa.
“Ecco! Userai questo panno bagnato come freccia. - raccoglie una pezza e la intinge nell'acqua, annodandola poi intorno alla freccia - Colpisci il muro, ragazza di fuoco. E non sbagliare!”
Katniss sorride, prende platealmente la mira e centra in pieno una ragnatela. Peeta applaude: “Wow! Che grinta!”
Katniss ride: “Credo che così potrà davvero essere divertente...”. Poi si avvicina a suo marito e gli stampa un bacio sulla guancia: “E possa la fortuna essere sempre in nostro favore!”
Peeta annuisce e inizia a passare l'aspirapolvere.
“Lo è sempre stata...” sussurra nell'aere, un sorriso sulle labbra e un calore nuovo nel cuore.

 

 

ANGOLO AUTRICE: allora, vedo che abbiamo raggiunto le cinque recensioni, non sapete quanto mi renda felice! Ringrazio di cuore tutti quelli che recensiscono, siete fantastici!
Spero di aggiungere un capitolo al giorno, quindi ecco qui, spero vi sia piaciuto!
Bacii

   
 
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