"guerra" e pace. TUUU!
-TUUU!-
Harry sussultò. Per questo, il libro che
forse gli sarebbe passato a pelo sulla testa, lo centrò in piena
tempia.
-TUUU!! TU! Come hai osato…? Come, COME?!-
Harry, piegato in due,
mezzo stordito, penzolante dalla poltrona, cercò di tirarsi su, se non per
affrontare quella furia, per almeno togliersi la bacchetta degli occhiali dalla
carne e fermare il sangue che gli andava nell’occhio.
La Furia gli saltò
addosso nel momento stesso in cui lui si raddrizzava, e lo prese per il
collo.
-Come hai potuto? COME?!-
Harry era più o meno abituato a certe
reazioni. A parte l’occhio mezzo accecato e la plastica nella tempia.
Cercò
di parlare, ma il suono sulla sua lingua divenne una specie di -Ghaaa…- non
meglio definito.
Agitò la mano per farsi lasciare e la Furia allentò la
presa.
Harry tossicchiò. Ma tutte le volte era così.
-Draco. Te lo ricordi
che è un libro.-
Lui lo scosse un po’. –Con Ginny!! Hai fatto dei
figli con GINNY!-
-Beh… per questo, anche tu ne hai fatto uno.-
-IO NON
CHIAMERO’ MAI MIO FIGLIO COSI’!!-
Vero. Lui aveva in lista Erebo e Etere.
Gemelli, ovviamente.
-E OH MIO DIO! Ma Tiger fa il
pompieree!!-
Harry non precisò che Vince si esibiva vestito
da pompiere (e che di solito e pompieri indossano qualcos’altro oltre i
pantaloni con le bretelle, gli stivali e il cappello. E che non urlano Fire!
Fire! Tra una strofa in tedesco e l’altra).
-Sì, Draco.-
-E HANNO
BUCATO SEVERUS!-
Hrry trattenne uno sbuffo di risa. Non ne aveva il
fiato. Effettivamente Severus non si era mai “bucato”. Era più raffinato.
Preferiva la cocaina.
Sospirò debolmente. –Draco. Ti ricordi che è
un libro.-
Lui miagolò qualcosa.
-Sono sposato con Ginny?- Vide dentro la
propria testa la caricatura di lei che a quelle parole si metteva due dita in
gola per vomitare.
-Gno.- borbottò sottovoce.
-Tu sei spo…-
-NON DIRE
QUELLA PAROLA E ME NELLA STESSA FRASE!- gli stritolò ancora un po’ il
collo.
Posò le mani sulle sue, perché di solito a questo punto Draco lo
lasciava.
Lo forzò un po’, ma alla fine cedette.
-Ecco, Draco. È una
storia, tutto qui.-
Lui gnaulò ancora. Poi brontolò: –Shi.-.
Annuì. –E
c’era bisogno di tirarmi il libro in testa?- E per fortuna non gli aveva tirato
il quarto…
Lui s’impegno nel suo broncio più tenero. Gli staccò con
delicatezza la stecca degli occhiali dalla ferita e glieli tolse. Harry strinse
tra i denti un’imprecazione.
Gli voltò un poco la testa e avvicinò le labbra
alla sua tempia. –Scusa.-
Harry rabbrividì, un po’ per il bruciore, un po’
per qualcos’altro, che la lingua di Draco gli provocava mentre gli puliva la
pelle dal sangue.
Dopo aver letto il 7mo (ieri), mi era
rimasta una sensazione amarissima (ho spiegato altrove i motivi). Mi sono
rotolata tutta notte nel letto, a causa di quel libro.
Questa è la
consolazione che il mio cervello, dopo ore di insonnia, mi ha dato per stare
tranquilla.
Scusatemi. E' solo una storia, tutto qui. Lo
so.